arresti

Quindici arresti per il rogo di via Chiasserini

La polizia sta eseguendo in diverse regioni un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone (di cui 8 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 3 con l’obbligo di dimora nel comune di residenza) “responsabili a vario titolo di traffico illecito di rifiuti, attività di gestione non autorizzata e intestazione fittizia di beni“. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Dda di Milano, sono partite dall’incendio del capannone della ‘Ipb’ in via Chiasserini 104, a Milano, distrutto nel rogo divampato il 14 ottobre 2018. Durante quell’incendio dal sito di stoccaggio si sollevò una colonna di fumo nera visibile da chilometri, e per molti giorni a seguire l’aria fu irrespirabile nella zona e a causa del vento con i miasmi che arrivarono fino al centro della città.

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Arresti della Polfer in Centrale e a Rogoredo

Un arresto per spaccio nella stazione di Milano Centrale e uno per furto in quella di Rogoredo da parte della Polfer nel corso dei normali controlli sul territorio. I due episodi risalgono al 19 e al 23 febbraio e sono stati riferiti dalla stessa Polfer nel rendiconto settimanale delle attività. In Stazione Centrale un 21 enne del Gambia è stato notato cedere un involucro con 2 grammi di hashish ad un’altra persona e poi bloccato. Addosso aveva anche 10 grammi di marijuana. A Rogoredo invece il 23 febbraio, gli agenti sono stati avvicinati da un ragazzo che lamentava di essere stato appena derubato del portafogli da tre giovani nordafricani poi fuggiti. Uno dei tre, appena maggiorenne è stato successivamente bloccato dalla Polfer mentre tentava di disfarsi della refurtiva. Dal 18 al 24 febbraio 2019, durante i consueti controlli la Polfer ha identificato complessivamente 4.102 persone. Sono state 50 le contravvenzioni elevate, 41 le denunce in stato di libertà, tra cui 2 a carico di minorenni, 22 i veicoli controllati, 630 le pattuglie in stazione, 656 i treni scortati ad opera degli Agenti della Polizia Ferroviaria della Lombardia.

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Bicocca: rissa fra ecuadoregni, 7 arresti

C’è voluto l’intervento di 5 volanti della polizia con gli agenti impegnati per oltre mezz’ora a dividere i litiganti per far cessare la rissa che questa mattina alle sette è scoppiata fuori da una paninoteca di via Chiese, in Zona Bicocca. A fronteggiarsi due gruppi di ecuadoregni, di età compresa dai 24 ai 30 anni, ubriachi dopo un’intera nottata passata in giro per locali. La rissa sarebbe scoppiata a causa di una bottiglia che ha colpito alla testa, non in modo grave, uno dei litiganti. Stando a una prima ricostruzione della Questura la più scalmanata dei due gruppi era una ragazza che non ne voleva proprio sapere di desistere dalla contesa: nel tentativo di fermarla un poliziotto è stato anche graffiato in viso. In tutto sono stati arrestati sei uomini e la donna con l’accusa di rissa, lesioni aggravate e resistenza: tra loro alcuni hanno precedenti per spaccio e danneggiamenti. Qualcuno è stato anche portato al pronto soccorso per medicazioni. Alla rissa hanno partecipato altri connazionali degli ecuadoregni arrestati ma, all’arrivo delle volanti, sono scappati.

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Rogoredo, quattro arresti, sequestrate eroina e cocaina

Quattro arresti e oltre due etti di eroina, 50 grammi di cocaina e 2.500 euro in contanti provento di spaccio sequestrati. E’ il bilancio dei servizi mirati della squadra mobile Polizia di Stato contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nel cosiddetto boschetto della droga di Rogoredo, nella prima settimana del 2019. Il 3 gennaio, in particolare, è stato tratto in arresto un cittadino rumeno 33enne, con precedenti penali anche specifici. Lo stesso è stato colto mentre era intento a vendere sostanza stupefacente con un banchetto improvvisato. E’ stato trovato in possesso di 95 grammi di eroina, 15 grammi di cocaina e 500 euro provento di attività illecita.Il 5 gennaio sono stati tratti in arresto, nell’ambito dello stesso intervento, un cittadino bulgaro di 46 anni e un italiano 25enne nato a Segrate, ma di fatto senza fissa dimora. In particolare, il 46enne, spiega la questura, è stato notato accucciato nei pressi una piccola cassettina arancione, usata come tavolino, sulla quale erano adagiati sacchetti in cellophane contenenti sostanza stupefacenete ed un bilancino di precisione mentre “serviva” alcuni tossicodipendenti presenti in zona. Una volta fermato è stato trovato in possesso di 10 grammi di eroina, 10 grammi di cocaina e 140 euro provento dell’attività di spaccio. Nelle fasi dell’attività si è avvicinato con fare sospetto un cittadino italiano il quale era stato già notato avvicinarsi al bulgaro e confabulare con lo stesso. E’ stato quindi fermato sottoposto a perquisizione personale all’esito della quale sono stati sequestrati ulteriori 105 grammi di eroina contenuti in un sacchetto occultato nella tasca del giubbino. Infine, ieri è stato tratto in arresto un marocchino 24enne, regolare sul territorio nazionale e con precedenti specifici. Lo stesso è stato notato cedere della sostanza stupefacente. Quando gli agenti sono intervenuti il giovane ha tentato di darsi alla fuga disfandosi della droga. Dopo averlo bloccato, gli agenti hanno recuperato il sacchetto in cellophane poco prima gettato in terra e risultato contenere 30 grammi di cocaina. Sono stati sequestrati anche 450 euro. A seguito di accertamenti si è risaliti ad un’abitazione di Corsico in uso all’arrestato all’interno della quale sono stati rinvenuti altri 1.300 euro in banconote da 20 e 50 ritenuti provento di attività illecita considerato che il 24enne risulta nullafacente.

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Lorenteggio, sgomberati appartamenti occupati e centro sociale, 9 arresti

I Carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno eseguito 9 arresti, nei quartieri di Lorenteggio e Giambellino, in seguito a un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 7 italiani, 1 colombiano ed 1 peruviano, appartenenti all’area antagonista milanese, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata all’occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica e alla resistenza a pubblico ufficiale. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Milano. E’ in corso inoltre, lo sgombero e il sequestro preventivo di 9 appartamenti di proprietà dell’Aler occupati abusivamente. Chiuso e sequestrato anche lo spazio dove aveva sede il centro sociale “Base di solidarieta’ popolare” in via Manzano 4, nel quartiere Lorenteggio-Inganni, dove gli operatori dell’Aler hanno sigillato l’immobile applicando lastre di ferro alle finestre e agli ingressi. L’indagine, avviata nell’ottobre 2016, ha consentito di accertare l’esistenza di un gruppo criminale dedito ad agevolare l’occupazione abusiva degli immobili in cambio di un sostegno economico alle loro iniziative. Davanti alla sede si è riunito un piccolo gruppo di antagonisti che si è subito allontanato senza alcuna contestazione. I Carabineri hanno diffuso un video dell’operazione visibile al link: https://amzn.to/2PyetRy Gli antagonisti hanno commentato l’azione sulla lora pagina Facebook scrivendo: “Oltre a diversi sgomberi, fra cui quello della base di solidarietà popolare e quello di diverse case di famiglie che si organizzano nel comitato, stanno in questo momento venendo effettuati diversi arresti a vari membri del comitato. Sembra che ci sia contestato un reato associativo”. “Lo iniziamo già a dire: noi non molliamo! Chiediamo solidarietà già da sta mattina. – prosegue il comitato – Ci accostano al racket. Chiunque abbia un po’ di sale in zucca conosce la differenza fra lottare ed essere un racket. Noi non abbiamo mai preso soldi per nulla, perché noi non siamo una cricca di mafiosi, ma un comitato di solidarietà. E la differenza fra queste due cose è abissale. Rispediamo quindi al mittente con una grassa risata questa infame accusa”. Critico Eugenio Losco, avvocato degli arrestati, secondo cui  la notizia è stata “pubblicata da alcune redazioni di giornali on line alle 7.30 di questa mattina” ma “ovviamente al sottoscritto al momento non è stato notificato nulla. Come è possibile tutto ciò? Chi fornisce queste informazioni?” si chiede proseguendo “Il problema non è solo Salvini. Il problema dell’informazione giudiziaria è ben più ampio e non può essere liquidato con battute relative all’incompetenza di un ministro. Segnalo addirittura che sul sito del Corriere, oltre ad una dettagliata ricostruzione della vicenda, è pubblicato persino l’audio di una intercettazione telefonica“.

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Due arresti per droga in Cadorna e Centrale

Due arresti per spaccio di droga, ieri a Milano, in due diverse operazioni della polizia. Nella stazione della M2 Cadorna, intorno alle 11.30 di ieri, un italiano di 23 anni è stato fermato e durante la perquisizione gli agenti gli hanno trovato 2 grammi di hashish e 190 euro in contanti. Nell’appartamento in cui abita gli agenti hanno trovato altri 30 grammi di hashish e un bilancino. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di spaccio. Sempre ieri, nella zona antistante la stazione centrale, un agente in borghese libero dal servizio ha notato un gambiano di 20 anni mentre distribuiva alcune dosi di droga. Dopo aver avvisato i colleghi in servizio, lo ha seguito con loro fino a via Mauro Macchi e lo hanno arrestato dopo avergli trovato addosso 11 grammi di hashish e 5 di marijuana.

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