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Centrodestra furioso per gli abusi edilizi degli autonomi del Lambretta

I lavori di ristrutturazione, che da alcuni giorni sono in corso all’interno della palazzina occupata abusivamente dagli autonomi del Centro Sociale Lambretta in via Edolo, hanno fatto andare su tutte le furie gli esponenti del centrodestra milanese. Secondo Marco Osnato, parlamentare di Fratelli d’Italia, i lavori hanno “lo scopo di guadagnare spazio per mettere in piedi qualche attività commerciale con cui sostenere le loro attività illegali“, con l’aggravante di essere svolti “senza alcuna autorizzazione e in spregio di tutte le norme di sicurezza”. “La questione più preoccupante – aggiunge Osnato – è che senza un sopralluogo preliminare non è stato accertato cosa contenesse il tetto che hanno demolito – concludendo – dopo i pasti, i bravi ragazzi della Brigata Lena Modotti, potrebbero avere distribuito amianto al vicinato“. Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Fabrizio De Pasquale, è invece convinto che a i fondi necessari alla ristrutturazione derivino “attività di consegna pacchi alimentari in subappalto da Milano Aiuta“. “Tutto naturalmente senza ne Scia né concessioni edilizie – sottolinea anche de Pasquale, aggiungendo – né tantomeno col consenso del proprietario“. “Fra breve – conclude De Pasquale – in Via Edolo, a pochi metri dall’ufficio condono dell’ Assessore all’ Urbanistica del Comune,sorgerà un nuovo Ostello/Discoteca totalmente fuorilegge sia dal punto di vista edilizio che da quello sanitario e commerciale“. Samuele Piscina, Presidente del Municipio, non usa mezzi termini nei confronti degli occupanti, rimarcando che le loro attività sono “fuorilegge a discapito degli onesti cittadini che devono subire ogni tipo di sopruso da parte di questi delinquenti”. “La cosa assurda – rimarca Piscina – è che l’Assessore Maran ha una sede comunale sulla stessa via“, chiedendosi come sia possibile che “l’Assessore non si sia accorto dell’abuso edilizio“.”Un normale residente avrebbe già preso una multa decisamente salata – conclude Piscina – Le regole devono valere per tutti e non solo per gli onesti cittadini! Per questo motivo ho prontamente segnalato l’abuso alla Polizia Locale“. Su una cosa concordano i tre esponenti del centrodestra milanese, ciò che sta accadendo avviene, “nella totale indifferenza del Sindaco Sala“, che, insieme al Prefetto, sollecitano ad intervenire al più presto per fare cessare l’abuso.  

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Scontri fra forze dell’Ordine e antagonisti che violavano i divieti. Polizia: bisognava prevenire

Momenti di tensione ieri mattina quando un gruppo di antagonisti è stato fermato con decisione da alcuni agenti di polizia mentre improvvisava un corteo in memoria dei partigiani. L’episodio è avvenuto alle 11.50, in via Celentano, in zona via Padova, dove i poliziotti hanno incrociato una quindicina di militanti dei “Carc“. Dai video ripresi dai residenti dai balconi si vedono gli agenti bloccare con decisione i manifestanti, tra cui ragazze e anziani. Uno di questi, in sella a una bicicletta, è stato atterrato sull’asfalto. Una degli antagonisti, invece, è stata ammanettata e trascinata all’auto per essere identificata. Da via Fatebenefratelli fanno sapere che si trattava di “persone note” sorprese durante i controlli per il rispetto del decreto per il contenimento del contagio da Covid-19. Nel pomeriggio il Segretario del Sindacato Autonomo di Polizia, Massimo Pirola ha emesso una nota nella quale ha espresso, “massima vicinanza e solidarietà ai ragazzi delle volanti intervenuti”, augurandosi che i contusi siano stati feriti solo lievemente. Pirola ha aggiunto che, “era prevedibile che i professionisti del disordine pubblico sarebbero, ovviamente non autorizzati, scesi in strada in cerca di visibilità“, sottolineando che si sarebbe dovuto “disporre un piano di contenimento teso ad evitare le abituali provocazioni“, gestendole. “con i reparti e gli equipaggi preposti, senza lasciare una problematica di ordine pubblico alle volanti impegnate nel controllo del territorio“. “Spiace constatare che nel periodo e nella città dove neppure si riesce a rivolgere l’estremo saluto alle persone care che ci lasciano, questi signori abbiano ritenuto indifferibile deporre un omaggio floreale ai combattenti partigiani. Resta il dubbio – ha concluso il sindacalista – che la commemorazione sia stata semplicemente il pretesto per menare le mani“. Contemporaneamente a quella di via Padova, una seconda manifestazione non autorizzata, si è svolta tra via Ascanio Sforza, e via Evangelista Torricelli, dove circa venti i giovani  hanno cercato di raggiungere piazza XXIV maggio. Anche in questo caso a fermarli gli agenti delle volanti che li hanno identificati. Dopo qualche attimo di tensione in cui i manifestanti hanno fronteggiato le Forze dell’Ordine, il corteo si è sciolto senza che avvenissero scontri.  

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De Corato: autonomi e pregiudicati distribuiscono le mascherine del Comune

“Dalla consegna del cibo siamo passati alla distribuzione delle mascherine. Nonostante negli scorsi giorni abbia smentito di averli coinvolti nella gestione dei servizi di welfare durante l’emergenza Coronavirus, il Comune continua a servirsi dei militanti dei centri sociali. Per accertarsene, è sufficiente andare sulla pagina Facebook GTA – Gratosoglio autogestito: qui ieri è stato pubblicato un post delle Brigate Volontarie che, con tanto di reportage fotografico, informano che stanno effettuando la consegna di mascherine. Non mancando, nel commento finale, di rivendicare la loro disobbedienza sociale: ‘Ps: la distribuzione avviene senza chiedere nessun documento e ne godono indiscriminatamente inquilini regolari, morosi, occupanti abusivi“. Lo segnala l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato (FdI). “Siamo all’assurdo – attacca quindi De Corato –  mentre il sindaco Sala nel suo appuntamento mattutino annuncia la distribuzione di mascherine, i volontari che vi provvedono sono i militanti dei centri sociali che nel 2014 si opposero a uno sgombero al Giambellino, aggredendo gli agenti della polizia locale e i poliziotti intervenuti. L’episodio viene rivendicato con orgoglio nel medesimo post su Facebook: ‘Oggi siamo stati in via De Pretis in Barona e in un civico che alcuni di noi conoscono molto bene, il numero 1 di via dei Ciclamini in Giambellino dove nel 2014 in seguito ad un violento tentativo di sgombero di una famiglia con bambini piccoli ci fu una rivolta degli abitanti contro i vigili e la polizia che dovette fuggire a gambe levate dal quartiere. Per combinazione alcuni membri delle brigate Ardita e Norina Brambilla oggi impegnate nella distribuzione sono le stesse persone sotto processo per quella rivolta popolare“. “Ricordando quei giorni, con fare minaccioso addirittura affermano che ‘abbiamo la memoria lunga, e non ci dimenticheremo di certo di coloro che hanno una precisa responsabilità per questa situazione’. Insomma, – conclude De Corato – oggi abbiamo la riprova che i centri sociali responsabili di attacchi alle forze dell’ordine sono parte integrante di chi governa Palazzo Marino“.

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De Corato: autonomi e occupanti abusivi usati da Sala per consegnare pasti

“È davvero grottesco che il Comune legittimi i centri sociali, quelli che odiano la Polizia e gestiscono il racket delle occupazioni abusive solo perché portano la spesa agli anziani“, attacca Riccardo De Corato, Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, “Non è accettabile che questi individui, che riempiono i loro siti di sproloqui contro la legalità e idee sovversive, siano autorizzati a inserire nei loro volantini il numero 020202 del comune di Milano“ “E’ del tutto evidente – continua De Corato – che si tratta di una mossa per ottenere legittimazione istituzionale, visto che potrebbero benissimo fare volontariato, così come fanno altre centinaia di persone in questi giorni di grave emergenza, senza dover per forza mettere il cappello del comune all’iniziativa“, spiegando, “Nella Milano in cui è proibito uscire e circolare è stato dunque dato un pass speciale ad individui dei centri sociali, che, nelle loro sedi abusive, confezionano derrate alimentari”. “Un’arroganza che, in ogni caso, non si ferma qui – continua De Corato – Oggi, infatti, sulla loro pagina Facebook, Comitato Autonomo Abitanti  Barona, quelli del racket delle case Popolari minacciano velatamente un giornalista che si è permesso di criticarli e gli “suggeriscono”, in modo autoritario e sgradevole, di NON FARE IL POLIZIOTTO“. “Ritengo – conclude De Corato – che il Comune non possa far finta di non sapere e auspico che il Sindaco Sala prenda immediatamente una posizione di distacco netto perché il volontariato è una cosa seria e non può certo sventolare bandiere di rivolta sociale o agire in modo propagandistico, soprattutto se fatto in nome di un’istituzione“.  

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San Vittore, la sinistra chiede l’indulto e gli autonomi attaccano la Polizia (VIDEO)

A fare da contorno alla rivolta nel carcere di San Vittore, la proposta del Senatore Mirabelli di procedere con un indulto per ridurre la popolazione carceraria, accolta per niente bene dall’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato (FdI): “Mai mi sarei immaginato che la sinistra, con la scusa del Coronavirus, pensasse ad un indulto per coloro a cui manca da scontare un residuo di pena“, ha commentato l’ex vice-sindaco, aggiungendo, “Qui, più della metà dei beneficiari dell’indulto sarebbero extracomunitari, visto che nelle carceri lombarde è questa la proporzione tra i detenuti. Magari si tratta anche di criminali clandestini. Per la sinistra rimane sempre prioritaria la difesa dei delinquenti, mentre le vittime possono sempre aspettare“. Ad aggiungere benzina sul fuoco della rivolta, l’arrivo di un gruppo di esponenti dei centri sociali che, contravvenendo al divieto di radunarsi, si sono riuniti all’esterno delle mura della casa circondariale per manifestare la loro solidarietà ai detenuti in rivolta, per poi tentare di impedire l’ingresso del carcere a un pullman di agenti di Polizia Penitenziaria innescando uno scontro con la Polizia di Stato. L’episodio è stato commentato dal Sindacato Autonomo di Polizia con un post su Facebook: “Questo è ciò che è successo oggi all’esterno della Casa Circondariale di Milano San Vittore e causato dai professionisti del disordine urbano. Onore ai ragazzi del III Reparto Mobile di Milano che con professionalità, hanno saputo gestire una situazione tesissima non cedendo alle provocazioni di questi personaggi che nulla di meglio hanno da fare durante queste giornate difficili se non supportare una criminale rivolta carceraria. Strumentalizzare la paura di essere contagiati da un virus e scatenare rivolte al fine di ottenere indulti, amnistie, pene alternative al carcere fa parte del mestiere. Non fa parte del mestiere cedere ai ricatti di questi personaggi. Restiamo in attesa di vedere che misure vorrà adottare chi ha il Dovere di far rispettare le regole. Nel frattempo massima solidarietà al personale della Polizia Penitenziaria ed alle Forze dell’ordine impegnate a ripristinare la legalità nelle varie Case Circondariali“.  

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Gli autonomi di “Corvetto Odia”, odiano Sala e la Polizia

Questa notte sui muri del Corvetto sono state tracciate delle scritte ingiuriose rivolte anche al Sindaco Sala, oltre che alle Forze dell’ordine. Un’azione attribuita agli autonomi di “Corvetto odia”, evidentemente insoddisfatti del trattamento ricevuto negli ultimi tempi dalla Giunta comunale. E quando gli autonomi non sono soddisfatti non ci pensano due volte a rivoltarsi anche contro chi in passato ha sempre assecondato le loro pretese.  Probabile motivo per cui la sinistra milanese ci pensa su più volte prima di parlare di sgomberi e ancora di più a insistere perché siano messi in atto quelle rare volte che avviene. Evidentemente un atteggiamento bonario che non basta per evitare di farsi mordere la mano. A denunciare i fatti Francesco Rocca, Capogruppo di Fratelli d’Italia nel Municipio 4: “Nuovo atto vandalico ad opera degli anarcoidi che si muovono sotto la sigla ‘Corvetto Odia’”, denuncia Rocca, spiegando,  “I muri del quartiere Mazzini e in particolare quelli del mercato comunale di piazzale Ferrara sono stati ricoperti da deliranti e ignobili scritte contro le Forze dell’Ordine, gli sgomberi e il Sindaco Sala”. “Non è possibile lasciare indisturbato e a piede libero questo manipolo di balordi senza arte né parte che riempiono il proprio vuoto esistenziale con atti vandalici, disturbo alla quiete pubblica e occupazioni abusive in tutto il quartiere Mazzini. – aggiunge Rocca – Ricordo le infami scritte contro il 41 BIS o quelle che elogiavano le Brigate Rosse, gli slogan che puzzano di mafia e i danni al Patrimonio Pubblico (comprese le aree gioco per i bambini)”. L’esponente del partito di Giorgia Meloni , sottolinea che “Oggi il Sindaco di Milano sarà in piazzale Ferrara, mi auguro che ci sia un significativo cambio di rotta da parte sua e da parte della sua Giunta progressista, nei confronti dei centri a-sociali e dei vari gruppetti più o meno organizzati di anarcoidi fino ad oggi tollerati e coccolati a Milano”. Concludendo, “La misura è colma, occorrono seri provvedimenti per i seminatori di odio! Noi continueremo a denunciare i comportamenti intimidatori e illegali di questi loschi personaggi, ma il Comune deve darsi una svegliata!”.  

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