Como

Il ruggito di Delpini contro l’insulto di Papa Francesco

Il ruggito di Delpini contro l’insulto di Papa Francesco. Perché il vescovo di Milano nei giorni scorsi si è fatto sentire. Ci è andato giù duro, secco e ficcante come un vero milanese. Dritto al punto: perché il Papa ha nominato cardinale il vescovo di Como e non quello di Milano? Questa è la domanda. Perché Francesco sarà pure un sovrano assoluto e un gesuita, ma quando devia così dal percorso dovrebbe avere la cortesia di fornire qualche spiegazione. Milano non ha mai accolto male un Papa ed è vero che avrà la sua tradizione ambrosiana, ma non per questo deve subire gli schiaffi di Roma. Anzi. Semmai andrebbe valorizzata. Sta di fatto che Delpini gli ha ricordato alla milanese che “il Papa tifa River, una squadra che non ha mai vinto niente”. Un modo semiserio per ricordargli che il vescovo di Milano non è l’ultimo dei campesinos, ma una figura che andrebbe rispettata. Che non si tratta solo di uno dei tanti “bauscia” troppo indaffarati (cit.), ma di un rappresentante di primo piano della Chiesa. Sicuramente più del vescovo di posti ricordati solo come luoghi da cui le Lucie se ne vanno. Ma Il ruggito di Delpini contro l’insulto di Papa Francesco probabilmente non avrà altre eco, sarà perdonato per essere dimenticato. Come da tradizione cattolica. Per la città però è uno schiaffo pesante. Che si sia cattolici o meno. Perché è il segno di una mancanza di rilevanza del capoluogo lombardo come non se ne vedevano da generazioni. Un tema su cui riflettere.

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De Corato: “Sgomenti per lo stupro di una 90enne da parte di un nigeriano”

De Corato: “Sgomenti per lo stupro di una 90enne da parte di un nigeriano”. “La rapina e lo stupro subito in casa, in provincia di Como, da una signora di 90 anni ad opera di un 26enne nigeriano senza fissa dimora ci lascia sgomenti. Che cosa deve succedere ancora perché il Governo intraprenda l’unica strada possibile cioè il blocco navale del Mediterraneo, come chiesto da tempo da Giorgia Meloni? Nelle ultime 24 ore sono sbarcati a Lampedusa 1.042 migranti e gli arrivi continuano di ora in ora! E’ inevitabile che una parte di questi clandestini si sposti lungo la Penisola fino a raggiungere la regione più ricca d’Italia, la Lombardia, dove poi accadono fatti come quelli di Lomazzo. Stupri, rapine, furti, aggressioni ad opera di clandestini, arrivati in Italia per delinquere, riempiono le pagine di cronaca di tutti i quotidiani. Il ministro Lamorgese intervenga subito e attui il blocco navale, non c’è più tempo da perdere”, dichiara il consigliere Comunale di Fratelli d’Italia a Milano, assessore regionale alla sicurezza e membro della Direzione Nazionale di FdI, Riccardo De Corato, commentando lo stupro subito da una 90enne di Lomazzo (Como) ad opera di un nigeriano senza fissa dimora.

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Centro vaccinale a Como, Fermi: “Stupito dalle parole di Bertolaso”

Centro vaccinale a Como, Fermi: “Stupito dalle parole di Bertolaso”. “Sono rimasto stupito dalle parole pronunciate questa mattina da Guido Bertolaso, che ritengo sbagliate nei toni e inopportune nella tempistica. Come tutti ben sanno, ho sempre sostenuto che la soluzione di realizzare il centro vaccinale comasco a Villa Erba fosse la soluzione migliore e più funzionale, non certo per la bellezza della location, ma per il fatto di non avere necessità di altri interventi se non quelli necessari all’allestimento delle linee vaccinali. Mi dispiace che tale decisione non abbia trovato subito attuazione, probabilmente anche per colpa di polemiche superficiali sollevate da alcuni rispetto a costi che erano ancora da approfondire e da discutere. Ciò detto, credo che ai cittadini di queste polemiche interessi ben poco e che importi soltanto di essere vaccinati! Dedichiamo pertanto le nostre energie a trovare soluzioni ai problemi: oggi, ad esempio, in collaborazione con il Presidente dell’ANCI Mauro Guerra e il Direttore Generale dell’ASST Lariana Fabio Banfi abbiamo studiato un sistema che possa consentire ai Sindaci di segnalare eventuali disservizi relativi al luogo indicato per la vaccinazione dei propri cittadini, per individuare così in modo tempestivo il centro vaccinale disponibile più vicino. Sono queste le cose concrete che interessano ai comaschi e ai cittadini lombardi, e sulle quali intendo continuare a impegnarmi”. Lo sottolinea il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi.

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