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Edilizia e pulizie parlano straniero

Le ditte individuali straniere di due settori storici dell’artigianato milanese, come l’edilizia e le pulizie, mettono la freccia e per la prima volta nella storia superano quelle italiane. È quanto emerge dai dati presentati oggi dall’Ufficio Studi di Unione Artigiani di Milano e Monza Brianza. Nel settore delle pulizie, infatti, le aziende individuali straniere sono quasi due su tre (63%), mentre nel campo dell’edilizia superano di poco la metà (52%), ma sono ‘in scia’ anche quelle del campo alimentare (47%) e del tessile (43%). Un po’ più staccati, invece, i falegnami non italiani, che sono il 27% del totale. In generale, una ditta su tre (31%) è guidata da stranieri. In 10 anni le imprese guidate da imprenditori non italiani sono cresciute del 70%. In gran parte si trovano tra Milano città (46%), nell’area metropolitana (39%) e solo per il 15% in Brianza. Si tratta soprattutto di africani (41%), europei (31%), e asiatici (15%). Gli egiziani sono attivissimi nell’edilizia, pulizia e alimentari, i cinesi nel tessile, abbigliamento e nei servizi alla persona. “Ci sono dei numeri simbolici che segnano la storia. Questo sorpasso delle imprese straniere sul mondo delle imprese edili e della pulizia milanesi certifica un fenomeno che parte da lontano e che oggi non si ferma con le mani – commenta Marco Accornero, Segretario di Unione Artigiani Milano e Monza-Brianza -. Gli stranieri che fanno impresa qui in Italia sono forse ancora più coraggiosi perché sfidano una burocrazia a dir poco complicata anche per gli italiani che devono tornare ad amare di più i mestieri artigiani”. ANSA

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Superbonus per le case popolari

Superbonus per le case popolari. “..La Direzione Generale ha attivato nei confronti delle cinque aziende un’azione di coordinamento al fine di favorire la più ampia adesione alle misure di incentivazione nazionale che riguardano il recupero energetico del patrimonio residenziale pubblico..” ed ancora “..Abbiamo già effettuato un paio di incontri con Aler Milano che sta definendo un programma di investimenti per oltre 300 milioni di euro, e che ha già pubblicato una prima gara per 60 milioni di euro circa..”. Questo è un estratto della risposta, in merito alle azioni inerenti l’utilizzo del superbonus per le case popolari, che la Direzione Generale Politiche Abitative ha fornito, a seguito di formale richiesta, al Consigliere Regionale del M5S Lombardia, Nicola Di Marco, che commenta: “Quanto comunicato dimostra, con i fatti, che l’azione del Governo Nazionale guidato da Giuseppe Conte è orientata nella giusta direzione. Regione Lombardia e le Aler stanno inoltre dando seguito a quanto votato all’unanimità nel Consiglio Regionale di luglio, su una mozione a mia prima firma, dove si chiedeva proprio un impegno degli Enti competenti per sfruttare al massimo le possibilità date dal DL RILANCIO. Questa comunicazione è importante ed è un primo passo potrebbe consentire, con le strutture di Direzione Lavori e Negoziali/Legali attrezzate in modo congruo, una rivoluzione nel settore, con l’avvio di ristrutturazioni e riqualificazioni attese da anni e, grazie a questi lavori si potranno abbassare i costi per servizi. In particolare, sarà possibile la realizzazione del cappotto termico o di impianti di riscaldamento, la sistemazione degli infissi, pavimenti, pannelli solari, coloninne per la ricarica di veicoli elettrici. Sono interventi ormai improrogabili che garantiranno la valorizzazione del patrimonio e un miglioramento reale delle condizioni di vita degli inquilini. Si potrà coniugare la crescita economica ed occupazionale alla sostenibilità ambientale. Infatti, questo intervento darà una boccata di ossigeno alle piccole e medie imprese che saranno chiamate ad eseguire i lavori. Tra gli interventi già messi a gara (https://aler.mi.it/gara/repp-nn-56÷65-2020/) spiccano sicuramente, per quantità, quelli nei quartieri di Rozzano e Gratosoglio (Milano) dove vivono migliaia di inquilini od in numerose vie di Milano. Ma non sono da meno le decine di interventi nella Provincia di Milano come ad esempio a Trezzano sul Naviglio, a San Giuliano Milanese, a Sesto San Giovanni o a Legnano. Tutte situazioni che continueremo a monitorare puntualmente. Regione Lombardia non ha più scuse e deve indirizzare tutte le risorse proprie, che non dovrà più investire nelle manutenzioni – perchè coperte dalla misura nazionale – verso l’emergenza abitativa che cresce sempre più. E’ necessario un piano per aumentare lo stock di alloggi da destinare ai servizi abitativi. Solo così potremo dare una risposta soddisfacente ai Cittadini in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria ed ora economica e sociale. Il M5S Lombardia darà il proprio contributo con ulteriori proposte costruttive anche nella sessione di bilancio di previsione che si terrà in questa settimana e ci auguriamo una apertura da parte della maggioranza al fine di ribadire l’importanza del diritto alla casa che purtroppo, negli ultimi anni, in Lombardia è stato spesso penalizzato da un cronico sottofinanziamento delle Giunte che si sono succedute, condannando decine di quartieri al degrado ed ai più disparati disagi”.

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