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Sicurezza, Passaquindici (FdI): “Grido di allarme dei cittadini e della polizia locale”

Sicurezza, Passaquindici (FdI): “Grido di allarme dei cittadini e della polizia locale”. Dopo i recenti fatti di cronaca di Milano e le dichiarazioni del sindaco Sala, che hanno anche coinvolto agenti della locale, come candidato al Consiglio Comunale di Milano nelle liste di Fratelli d’Italia in appoggio a Luca Bernardo sindaco- ho contattato diversi cittadini e operatori dei vari reparti e anche i loro sindacati. Ebbene, il primo quadro che ne è emerso è davvero desolante. Nei prossimi giorni riceverò documentazione aggiuntiva e studierò meglio il problema per preparare una proposta concreta insieme al partito, che da sempre si batte per il problema della sicurezza. Ma nel frattempo raccolgo e faccio mie le preoccupazioni dei “Ghisa” ma anche dei cittadini che mi hanno espresso il loro disagio per i gravi disservizi legati alla Locale. Ritenendo, in modo miope, quello della sicurezza un tema solo di “destra” e non riguardante tutti i cittadini meneghini, la giunta Sala ha proseguito l’opera iniziata da Pisapia: la continua e sistematica riduzione e umiliazione di un Corpo che vanta una storia importante e agenti di grande professionalità. Hanno distrutto un’eccellenza di Milano invidiata da tutta Italia. Nel frattempo i cittadini telefonano ai Ghisa e ricevono poca assistenza. E giustamente si lamentano. Ma quali sono I motivi? Gli agenti sono pochi. Ogni anno vanno in pensione circa 100 agenti e nessuno viene rimpiazzato anche. Siamo passati dai 3.200 agenti dei tempi di Albertini ai 2.800 circa attuali. Ne mancano oltre 500. E anche la mancanza in organico pesa, atteso che vi sono centinaia di richieste di mobilità verso l’esterno del Corpo Età media anagrafica superiore ai 55 anni Carenza di formazione. Ogni tanto e solo spot quando invece bisognerebbe avere aggiornamenti continui che la professione richiede. E si che a Milano c’è l’Accademia Regionale di Formazione. Pochi mezzi di protezione (la bomboletta spray urticante di difesa non è personale ma del reparto) e, spesso, gli agenti sono costretti a uscire senza neppure questo strumento di difesa. Di teser non se ne parla e la pistola è meglio non usarla. Gli agenti, pur essendo pubblici ufficiali, sono praticamente alla mercè dei delinquenti. Lavorano in situazioni estremamente precarie (basterebbe fare un giro in via Custodi dove al reparto Radiomobili sono senza riscaldamento d’inverno e senza condizionamento d’estate) Tutta la nostra Grande metropoli la notte viene presidiata (quando va bene) da 3-4 pattuglie; erano 22 ai tempi di Albertini. La Polizia Locale ha oltre 25 differenti dipartimenti che si occupano ciascuno di decine di sottocategorie poco note ai cittadini che vanno dai compiti stradali, all’edilizia, alla tutela degli animali, ai sommozzatori, all’annonaria, al presidio ai mercati, al decoro urbano, al supporto al personale ATM, al distacco presso la Procura della Repubblica. Solo per fare qualche esempio. Risulta quindi impossibile rispondere a tutte le legittime richieste di intervento da parte dei cittadini. E questo è un grave sintomo di allarme perché significa aver tolto la possibilità a un Corpo di specialisti di poter aiutare concretamente gli abitanti della nostra Milano. Al termine del suo mandato il sindaco Sala ha promesso che farà un concorso per l’assunzione di 500 agenti in tutti questi anni, anche a causa del passato blocco del turn over, non ha fatto nulla. L’unico concorso in fieri per il prossimo triennio è per 5 agenti e 2 ufficiali. Già da subito faccio mia la loro istanza insieme a quella dei cittadini che vogliono maggior sicurezza e propongo: – un concorso subito per almeno 500 posti – L’istituzione di presidi mobili (camper- ufficio) almeno uno per ogni dei 9 municipi oltre a almeno 5 presidi nelle principali stazioni della metropolitana a disposizione dei “Vigili di quartiere” per raccogliere istanze dai cittadini e cercare immediata risoluzione sia con la loro presenza sia con i contatti con i vari uffici per interventi di vario genere – dalle lampadine bruciate, alle buche nell’asfalto; dagli spacciatori in una via alla richiesta di assistenza sociale per persone disagiate. In questo modo i cittadini avrebbero degli interlocutori seri e capaci di intervenire tempestivamente.

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Baffi (FDI): “Chieste in Bilancio risorse per le scuole superiori per digitalizzazione e interconnessione”

Baffi (FDI): “Chieste in Bilancio risorse per le scuole superiori per digitalizzazione e interconnessione”. “Dotazioni informatiche hardware e software, opere e impianti di interconnessione digitale: non è più ammessa un’impreparazione logistico-infrastrutturale per le nostre scuole, specie in questo momento storico in cui la didattica a distanza è un’ipotesi sempre all’ordine del giorno. Perciò in sede di revisione del bilancio regionale presenterò un emendamento che ha l’obiettivo di assegnare ulteriori 5 milioni di euro per le forniture di dotazioni informatiche e impiantistica digitale alle scuole superiori lombarde”. Così Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, in merito ad un emendamento che presenterà in Consiglio Regionale con cui si vogliono assegnare alle Province lombarde e alla Città Metropolitana di Milano 5 milioni di euro per l’esercizio finanziario regionale 2021. Il finanziamento sarebbe stanziato dal fondo “Interventi per la ripresa economica” e sarebbe destinato all’acquisto di dotazioni informatiche e realizzazione di opere e infrastrutture in grado di interconnettere gli istituti scolastici. Le risorse in questione verrebbero utilizzate direttamente dalle Province o dalla Città metropolitana, oppure attraverso il trasferimento agli Istituti scolastici del territorio. “L’emergenza sanitaria ha inevitabilmente accelerato il processo di digitalizzazione e interconnessione di tutto il comparto Istruzione e Formazione così come di tanti processi aziendali e produttivi – continua Patrizia Baffi –. Questo emendamento risponde alle sollecitazioni delle Province lombarde e di Città Metropolitana di Milano in ordine alla necessità di supportare gli istituti scolastici di istruzione superiore mediante risorse destinate a dotazioni informatiche (hardware e software) e opere e impianti di interconnessione digitale e vuole fornire alle scuole superiori strumenti all’avanguardia per affrontare le sfide del presente e del futuro”. Nel caso di approvazione dell’emendamento proposto dal Consigliere Patrizia Baffi, la Giunta regionale provvederà alla definizione dei criteri e delle modalità per l’assegnazione delle risorse alle province e alla Città metropolitana.

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De Corato (FdI): “Sala ormai non ha più la maggioranza”

De Corato (FdI): “Sala ormai non ha più la maggioranza”. “Alla fine le sedute in presenza dimostrano lo sfaldamento della maggioranza capace di ottenere il numero legale solo con i consigli online con collegamenti dal mare in bikini o dalla doccia. Per l’opposizione è impossibile percepire il numero reale dei partecipanti al consiglio telematico, chiunque della maggioranza può effettuare telefonate di richiesta ‘d’aiuto’ a colleghi non collegati in quel momento così da poter avere il numero legale o per avere ‘manforte’ durante le votazioni delle delibere ‘mancia’ a favore delle categorie vicine al centrosinistra. Oggi la seduta è durata all’incirca dalle 15 alle 17, quando l’opposizione ha deciso di abbandonare l’Aula. C’erano solo 19 consiglieri sui 25 che avrebbero dovuto esserci per avere il numero legale. Sala prenda atto del fatto che la sua maggioranza non c’è più e smetta di convocare continui consigli comunali. Lunedì 26 luglio p.v. saremo in presenza. Sono pronto a scommettere che ancora una volta mancherà il numero legale. Al contrario di quanto accadrà domani con il Consiglio da remoto”, afferma il Consigliere Comunale di FdI a Milano, Riccardo De Corato, già vice Sindaco del capoluogo lombardo ed assessore regionale in merito al mancato numero legale in Consiglio Comunale di oggi e alla sospensione della seduta.  

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Vittorio Feltri guiderà la lista di FdI

Vittorio Feltri guiderà la lista di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni amministrative di Milano. Lo ha annunciato la stessa numero uno del partito, Giorgia Meloni, nel corso della presentazione del suo libro a Palazzo Reale. “Sono estremamente fiera di annunciare, non solo che il direttore Vittorio Feltri ha deciso di iscriversi a Fratelli d’Italia, ma l’abbiamo anche convinto con facilità a guidare la nostra lista per le prossime amministrative a Milano” ha spiegato Meloni. ANSA

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Area C e sosta, Ruggeri (FdI): “Riattivazione decisione scriteriata”

Area C e sosta, Ruggeri (FdI): “Riattivazione decisione scriteriata”. Otello Ruggeri, presidente del Circolo Almerigo Grilz di Fratelli d’Italia, ha contestato la decisione del Comune di Milano di riattivare tutte le gabelle sul traffico: “Dal 9 giugno tornano Area B e la sosta a pagamento. Decisione scriteriata e incosciente che danneggerà sia la salute, sia le tasche dei milanesi”. Una decisione che il sindaco Giuseppe Sala ha giustificato con l’aumento del traffico causato dalla riaperture. Un segno di una tendenza a cui bisognerà abituarsi: insieme alle libertà dovremo riprenderci anche le limitazioni alla nostra libertà. Perché il lato oscuro delle riaperture è questo. Ritornare alle vecchie abitudini non vorrà dire solo poter di nuovo passeggiare in un parco sentendo il profumo dei fiori e dei prati, ma anche vedere i vigili che multano chi improvvisa una grigliata in un’area verde. E le tasse. Le dilazioni e tolleranze stanno per finire, perché il Comune sotto le ultime due giunte si è lanciato spesso in progetti oltre le proprie forze, come le metropolitane che dovevano essere pronte sei anni fa e non sono ancora aperte. E allora ecco che in un momento in cui “non è il momento di prendere ma di dare” come ha detto il premier Mario Draghi le casse del Comune sono vuote. E invece di trovare un modo per riempirle senza vessare una popolazione già stremata, il sindaco Sala ha pensato di ricominciare a riscuotere proprio le tasse sulla mobilità.

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Il Consigliere Regionale Franco passa da Cambiamo a FdI

Il consigliere regionale della Lombardia Paolo Frano lascia Cambiamo! e aderisce a Fratelli d’Italia. Arriva quindi a cinque il numero di consiglieri del partito. Storicamente un record, come ha sottolineato l’assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. Nel corso della legislatura i consiglieri sono passati da due a cinque con l’adesione prima di Federico Romani (da Forza Italia), poi di Patrizia Baffi (Italia Viva) ed ora Franco. “Sono qui per dare un valore aggiunto – ha spiegato in conferenza stampa il consigliere – per dare un valore aggiunto al partito che sta volando nei consensi e ha bisogno di radicarsi nei territori”. “Questo dimostra che la proposta di FdI convince sempre di più – ha detto la coordinatrice regionale Daniela Santanchè – E nelle prossime settimane la nostra famiglia potrebbe allargarsi ancora”. “Certamente – ha aggiunto – le richieste di entrare in Fratelli d’Italia sono parecchie, da parte di deputati, senatori e consiglieri regionali”. ANSA

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