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Fontana pronto a confronto su Area B ma Sala tira dritto

“Io e la Regione ci siamo”. Così, su Facebook, il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, risponde alla lettera ricevuta dal presidente dell’Aci di Milano, Geronimo La Russa, nella quale si chiede anche al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, “di sederci intorno a un tavolo e condividere azioni urgenti sul tema dell’Area B”. Per Fontana, “individuare un percorso istituzionale per la sospensione del provvedimento che, per decisione dell’Amministrazione comunale di Milano, entrerà in vigore da primo ottobre, è una scelta di buon senso per non danneggiare migliaia di cittadini e imprese in questa fase economicamente complicata”. “Capisco che metto in difficoltà qualcuno che non può cambiare la macchina ma non raccontiamo le solite balle perché non sono 1 milione le macchine che saranno impattate”, ribatte il sindaco di Milano, Giuseppe Sala nel corso della presentazione della Green Week. “Voglio essere consistente e dire ai milanesi che quello che ho promesso in campagna elettorale lo sto facendo – ha aggiunto -. Io continuerò ad andare avanti per la mia strada sapendo che continuerò a ricevere delle critiche anche di chi sta dalla mia parte. Semmai prendetevela con quei politici che in campagna elettorale ne sparano di ogni e poi tanto sanno che non lo possono fare”. ANSA

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La Russa appoggia la Moratti. M5S: centrodestra imploso. PD: FdI vuol fare le scarpe a Fontana

“Pensavamo valesse la regola che il candidato uscente venisse automaticamente riconfermato, ma in Sicilia non è andata cosi. Attilio Fontana allora è un’ottima proposta, ma se una personalità come Letizia Moratti dice di volersi presentare noi non possiamo fare spallucce. Le dobbiamo una risposta, è una risorsa”. Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa (Fdi), in un’intervista la Corriere della Sera sulle regionali in Lombardia del 2023. Quanto agli impegni di Fdi per Milano La Russa ha ribadito che “l’idea del ministero mi pare un contentino. Troppo poco. Il ruolo di capitale economica del Paese deve vivere nella stanze della politica romana. Io poi voglio difendere San Siro, uno dei luoghi simbolo della città. Rilancio l’idea di due stadi, uno a fianco all’altro”. “Due giorni fa il presidente Fontana aveva lanciato l’ennesimo triste appello-autocandidatura, oggi Fratelli d’Italia rende noto di dovere una risposta a Letizia Moratti. L’implosione del centrodestra in Regione Lombardia è palese. Guardare oggi a quanto accade in Lombardia, dove la tanto sbandierata unità del centrodestra si sbriciola ora dopo ora, è il più serio monito a ciò che domani rischia di accadere in tutta Italia”. Lo ha scritto in una nota il capogruppo del Movimento Cinque Stelle nel Consiglio regionale della Lombardia, Nicola Di Marco, in merito alle dichiarazioni di Ignazio La Russa sul nome del candidato di centrodestra alle prossime elezioni regionali lombarde. “Per Fontana sarebbe stato decisamente più dignitoso prendere pubblicamente atto dell’impossibilità di andare avanti con una vicepresidente e assessore al Welfare che fa campagna elettorale contro il proprio presidente, dimettersi quando ce n’era la possibilità lo scorso luglio, consentendo così ai cittadini di votare il prossimo 25 settembre anche per le regionali. Invece questa pantomima dura ormai da un anno, il centrodestra lombardo dovrebbe avere almeno la decenza di scusarsi con i cittadini per la figuraccia” ha aggiunto l’esponente pentastellato. “Che Fratelli d’Italia stia seriamente pensando di fare le scarpe alla Lega e a Fontana in Regione Lombardia era un segreto di Pulcinella, tuttavia le parole di oggi di Ignazio La Russa di apertura alla candidatura di Letizia Moratti come presidente ne sono il primo segnale pubblico”. Lo ha sottolineato in una nota il capogruppo del Pd in Regione Lombardia, Fabio Pizzul, commentando il passaggio di un’intervista di Ignazio La Russa (Fdi) al Corriere della Sera in cui afferma che la ricandidatura di Attilio Fontana a presidente della Lombardia non sarebbe automatica e che a Letizia Moratti occorra dare una risposta. “Il centrodestra in Regione è diviso e la riconferma di Fontana è sempre più in bilico, come lo è il regno della Lega nella sua Regione simbolo. Nei prossimi mesi nel centrodestra lombardo il barometro segna burrasca” ha aggiunto.

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Fontana: mi ricandido. Santanchè: ha il nostro appoggio

Lo ha fatto sapere lui stesso con un post su Facebook con cui rilancia la sua corsa verso la riconferma al Pirellone alle prossime regionali. “Mancano sette mesi alle elezioni in Lombardia – ha scritto Fontana – alle quali mi candido per l’intero centrodestra per completare il lavoro di questa prima legislatura”. I temi “che impegnano la nostra agenda in questo scorcio di legislatura”, e che già “disegnano l’orizzonte verso cui bisogna muoversi spediti e determinati”, sono “l’attenzione alle persone e gli investimenti per i giovani – ha aggiunto Fontana – il sostegno alle imprese e al lavoro”, e poi le infrastrutture “per un territorio che merita parità di condizioni competitive in ogni provincia e grandi eventi come l’appuntamento delle Olimpiadi 2026”. Insomma “questo è il mio impegno di lavoro – ha continuato – non sarò candidato alle elezioni politiche per questa ragione”. Perché “non si può pensare seriamente a correre per una elezione – ha sottolineato il governatore – già sapendo che quel mandato non potrà essere onorato. Bisogna avere rispetto per cittadini e istituzioni”. “Il candidato rimane Attilio Fontana, perché noi siamo sempre stati leali e abbiamo sempre rispettato la regola degli uscenti. Decideranno i leader, ma noi non siamo persone fatte così: siamo onesti con gli elettori e gli alleati, se gli altri non lo sono giudicheranno gli italiani”. Lo ha detto all’ANSA la coordinatrice lombarda di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè in relazione alle regionali del prossimo anno. Oggi Fontana ha confermato la sua disponibilità a ricandidarsi al Pirellone, e non alle politiche: “Ma adesso non parliamo né di Lombardia né di Lazio – ha aggiunto Santanchè – in Sicilia si vota prima”. ANSA

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Continua la sfida tra Moratti e Fontana

Continua la sfida tra Moratti e Fontana. In questi giorni sta  proseguendo la sfida all’interno di Palazzo Lombardia. Da una parte Letizia Moratti, dall’altra Attilio Fontana. Matteo Salvini ha svolto il suo ruolo di segretario leghista difendendo un’altra volta il governatore lombardo: secondo il parùn della Lega deve essere il presidente uscente il candidato del centrodestra, perché i moderati sono comunque dati per vincenti. Ma c’è l’ennesimo sondaggio a scombussolare ancora l’equilibrio della maggioranza: Moratti vincerebbe di più di Fontana. Persino se si candidasse con il centrosinistra vincerebbe. Ora tralasciamo il discorso sui sondaggisti che azzeccano soprattutto i risultati preferiti dai committenti e torniamo al discorso principale: come saranno le regionali in Lombardia? Perché qualcuno ha veramente ipotizzato uno scenario in cui l’attuale assessore al Welfare di Regione Lombardia poteva diventare la front woman di una coalizione di sinistra. E in fondo non sarebbe così assurdo perché da anni la sinistra lombarda candida gente che con la sinistra ci azzecca quanto Moratti. Ricordiamo tutti Ambrosoli junior, che di sinistra ha la mano, una gamba e poco altro. Persona rispettabilissima, sia per storia famigliare che personale, ma da qui a farne uno di sinistra ce ne corre. E’ più simile a un profilo come Moratti. Ricca sfondata, con esperienze pregresse in politica (il tempo ha cancellato il ricordo della qualità dei risultati), un’attenzione non comune alla società con dispendio di risorse personali non solo economiche, modi garbati. Insomma, buoni borghesi. Gente da cilindro per le sere eleganti e bombetta di giorno. E dunque spendibili a sinistra, schieramento che ormai da anni ha come sogno quella vita lì invece delle decantata fabbrica e osteria da muratori. Anche perché di questi tempi uccidono gli immigrati. Cosa troppo volgare per gente che si ritiene avanzata, ma nel senso di progredita. Ecco allora che continua la sfida tra Moratti e Fontana e potrebbe addirittura vederla continuare su fronti opposti. Tanto le opposizioni difficilmente troveranno un candidato migliore.

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Regionali. Fontana: mi aspetto di poter continuare a lavorare

Dal vertice dei leader del centrodestra in programma oggi pomeriggio a Roma “mi aspetto semplicemente di poter continuare a lavorare per la mia Regione, sto continuando ad affrontare una serie di proposte e progetti che stiamo realizzando, cose sempre più belle e importanti, questa l’unica cosa che mi interessa”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine di un incontro con il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Fontana ha dato la propria disponibilità a candidarsi per un secondo mandato, ma è ancora in attesa del via libera ufficiale di tutte le forze politiche del centrodestra.    

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Brutale aggressione in Stazione Centrale. Fontana e De corato chiedono provvedimenti

Una brutale aggressione, di quelle che spesso si verificano nei pressi della Stazione Centrale, è avvenuta  in piazza Duca D’Aosta. L’episodio, ripreso da varie persone con i telefonini, ha cominciato a girare sul web, suscitando commenti e polemiche. Il fatto è accaduto il giorno 22 intorno alle 20, quando la Polizia di Stato, chiamata dall’Esercito presente sul piazzale, è intervenuta insieme al 118 per il ferimento di un tunisino di 17 anni, che sarebbe stato prima oggetto di una rapina e poi, con un tira e molla di insulti e aggressioni incrociate, di un ferimento ad opera di uno sbandato che frequenta la piazza e che lo ha prima colpito alle spalle e poi a terra, ancora con calci al capo e con una bottigliata. Trasportato in codice verde al pronto soccorso, il giovane ferito non ha riportato lesioni gravi. “Episodi simili avvengono regolarmente di notte nei pressi della Stazione Centrale, ma il fatto in questione è accaduto in pieno giorno, alla luce del sole, davanti agli occhi terrorizzati e sconcertati di turisti e cittadini – ha commentato Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia – Le immagini, forti, agghiaccianti e cruente, rendono l’idea della drammatica situazione in cui versa la città. Nella stessa piazza è costantemente in servizio un presidio fisso delle forze dell’ordine, eppure i soggetti coinvolti non si preoccupano minimamente della loro presenza”. “Allucinante! Non c’è più tempo da perdere: il ministro Lamorgese, con il sindaco e il Pd, rompano gli indugi. Stop ai tentennamenti: subito in campo, ma davvero in tempi rapidi, un forte contingente dell’Esercito a supporto di Carabinieri e Polizia”. E’ stato inbvece il commento del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

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