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Cinque arresti per furti sui treni e resistenza

La Polizia Ferroviaria di Milano, a seguito di un’accurata indagine, ieri ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 cittadini stranieri, due libici e due algerini, ritenuti gli autori di una serie di furti perpetrati sui treni nel capoluogo lombardo, tra luglio e novembre del 2019. Grazie all’analisi del modus operandi dei 4 uomini e alla immagine estrapolate dal circuito di video sorveglianza, i poliziotti sono riusciti a individuare il gruppo criminale che aveva preso di mira i viaggiatori, perlopiù turisti stranieri, a bordo dei convogli tra le stazioni di Milano Centrale, Lambrate e Pioltello. I furti portati a segno sono stati circa una ventina, tutti con la stessa tecnica: mentre uno distraeva la vittima, l’atro approfittava della situazione per sottrarre i bagagli e darsi alla fuga. Due di loro, di nazionalità algerina, uno di 24 e l’altro di 39 anni, si trovavano già detenuti nella Casa Circondariale San Vittore per altri reati mentre gli altri 2 complici, di nazionalità libica, sono stati rintracciati dagli agenti della Polfer in un affittacamere di Milano. Durante la perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto alcuni documenti di identità francesi falsi, 700 euro,  un portafoglio con banconote cinesi e russe e un orologio di valore per il quale sono stati denunciati ricettazione. Insieme a loro è stato trovato un terzo connazionale, estraneo all’indagine, denunciato perché non in regola sul territorio nazionale.

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Una nigeriana e due peruviani arrestati per furti nelle auto in sosta

Martedì mattina gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura hanno arrestato una cittadina nigeriana dell’81 per furto aggravato. I poliziotti, intervenuti su segnalazione giunta al 112 NUE in merito alla presenza di una persona sospetta che si aggirava tra le macchine parcheggiate in via Vincenzo Monti, hanno notato la 39enne che si stava allontanando da una vettura parcheggiata. Fermata per un controllo, gli agenti l’hanno trovata in possesso del libretto di circolazione dell’auto e, nascosti all’interno della sua borsa, un profumo del valore di circa 100 euro e un Telepass danneggiato. Il proprietario della macchina, contattato dai poliziotti, si è recato sul posto e ha constatato che gli oggetti in possesso della donna erano stati rubati dalla sua autovettura. Gli agenti delle volanti del Commissariato Città Studi, martedì notte in via Alfonso Corti, hanno arrestato due cittadini sudamericani di 40 e 43 anni per furto aggravato continuato in concorso. I poliziotti hanno rintracciato i due ladri  e, a seguito di controllo, sono stati trovati in possesso di vari oggetti dei quali non sapevano giustificare il possesso. I due avevano precedentemente forzato 3 autovetture in sosta. La proprietaria di una delle auto si è recata sul posto ed ha confermato agli agenti che alcuni degli oggetti trovati in possesso ai due sudamericani erano stati rubati dalla sua autovettura.  

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Peruviani arrestati per furti nei negozi del centro

Giovedì la Polizia di Stato ha arrestato per furto aggravato in concorso un cittadino peruviano di 31 anni e indagato a piede libero il nipote 15enne. Nell’ambito di un servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori nelle vie del centro cittadino, i poliziotti della Squadra Mobile hanno notato due cittadini sudamericani che con fare sospetto guardavano le vetrine dei negozi in via Torino. Arrivati davanti ad un negozio di abbigliamento sportivo, dopo alcuni cenni di intesa, uno dei due è rimasto all’esterno con la chiara funzione di palo mentre il secondo è entrato all’interno del negozio. Dopo pochi minuti, la persona che era entrata è uscita e insieme al complice si sono allontanati in direzione  Piazza Santa Maria Beltrade. Gli agenti, senza perderli di vista, hanno notato il ragazzo poco prima  entrato nel negozio, estrarre dal marsupio due magliette e metterle in una busta che il complice aveva al seguito. I poliziotti quindi li hanno fermati e hanno accertato che ad entrare nel negozio era stato un cittadino peruviano di appena 15 anni che agiva in concorso con lo zio di 31 anni il quale, invece, fungeva da palo rimanendo all’esterno. Entrambi avevano al seguito marsupi e borse artigianalmente “schermate” per eludere i sistemi di allarme antitaccheggio. Gli agenti all’interno delle loro borse hanno trovato altra merce per un valore di circa 600 euro risultata essere stata rubata nella stessa mattinata in altri negozi del centro. Lo zio 31enne, con alle spalle precedenti per reati contro il patrimonio, è stato arrestato per furto aggravato e continuato. Il minore, incensurato, è stato indagato a piede libero per il medesimo reato e riaffidato alla madre. Tutta la merce recuperata è stata restituita ai legittimi proprietari.  

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Marocchino arrestato per furti a bordo d’auto all’esterno dell’Ospedale di Niguarda

Martedì sera, in via Ettore Majorana, all’esterno dell’Ospedale Niguarda, la Polizia di Stato ha arrestato, per tentato furto aggravato, un cittadino marocchino di 25 anni, autore di nove furti a bordo di altrettante autovetture. Verso le 22:50, la centrale operativa della Questura ha ricevuto la segnalazione di un cittadino che riferiva di un uomo intento a danneggiare delle automobili parcheggiate all’esterno dell’Ospedale Niguarda, lato pronto soccorso, e pertanto ha inviato immediatamente una volante. Gli agenti, appena arrivati nella via, hanno sorpreso l’uomo infrangere, con un oggetto metallico, il cristallo della portiera di una auto Mercedes CLA per rovistarvi all’interno. I poliziotti hanno subito bloccato l’uomo che è stato trovato in possesso di un navigatore satellitare e diversi telecomandi per cancelli automatici. Gli agenti, con il supporto di altri equipaggi, hanno poi accertato che la persona arrestata, un cittadino marocchino di 25 anni, nella stessa occasione, si era reso responsabile di ulteriori otto furti a bordo di auto, parcheggiate fuori dall’Ospedale.  

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Algerino, marocchino e tunisino arrestati per furti in Buenos Aires

Lunedì sera a Milano la Polizia di Stato ha arrestato per furto aggravato in concorso e indagato per ricettazione A.E.M., marocchino del 1990, B.I. algerino del 1999 e A.A. tunisino del 1995, tutti con precedenti per reati inerenti l’immigrazione. Nel corso del servizio appiedato mirato alla prevenzione dei reati predatori lungo corso Buenos Aires, una delle arterie commerciali più lunghe d’Europa con i suoi oltre 350 negozi lungo i suoi 1.600 metri, poco dopo le 17.30, i poliziotti del Commissariato Città Studi hanno notato un uomo che, nascondendosi dietro le vetture parcheggiate, stava osservando con fare timoroso una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri intenta ad effettuare dei controlli presso un esercizio commerciale. Dopo che i militari se ne sono andati via, l’uomo ha ripreso a camminare lungo il corso per raggiungere, all’interno di un negozio di scarpe sportive, due suoi conoscenti che si stavano provando le calzature. Gli agenti, grazie alle grandi vetrate del negozio, hanno notato come i tre, sempre seguiti dall’occhio vigile dei commessi e del personale di vigilanza, dopo un po’ di titubanza, hanno lasciato le scarpe in negozio e si sono diretti verso un negozio di occhiali da vista. All’interno del negozio di ottica, mentre uno dei tre si spostava verso un angolo, gli altri due si sono avvicinati a uno scaffale dal quale hanno preso un paio di occhiali da 95 euro e lo hanno nascosto all’interno della giacca del cittadino marocchino per poi uscire subito tutti assieme. Giunti all’incrocio con via Piccinni, i poliziotti hanno fermato e controllato i tre: oltre a recuperare gli occhiali appena rubati, gli agenti, all’interno di una busta che il cittadino algerino teneva in mano, gli agenti del Commissariato Città Studi hanno rinvenuto due giubbotti privi di placche antitaccheggio e di scontrino fiscale. Risaliti, grazie alla marca sugli stessi, al negozio ove erano stati rubati, i poliziotti hanno sequestrato i due capi di abbigliamento che, essendo danneggiati, come dichiarato dalla responsabile dell’esercizio commerciale, non erano più rivendibili. Durante il controllo, inoltre, il cittadino tunisino è stato trovato in possesso della punta ricurva di un cacciavite, lunga 14 cm, presumibilmente utilizzata per forzare l’antitaccheggio.  

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Furti e manomissioni ai distributori della Metropolitana

La denuncia viene dalla pagina Facebook: “Tramvieri di Milano“. “E ci risiamo!” – esordisce l’autore – “Qualche furbetto, probabilmente i soliti ‘etnici’, hanno ripreso negli ultimi giorni a manomettere tantissimi distributori di bevande e snack al fine di bloccare le monete inserite dai passeggeri e recuperarle nei loro continui giri“. “Ora utilizzano il sistema della monetina piegata fatta scorrere nell’interno. – spiegano – Questa si blocca nella canaletta, le monete infilate dai passeggeri di accodano senza essere incassate, dopodiché arriva il furbetto o furbetta ad incalzare la restituzione premendo il pulsante ed assestando decisi colpi sotto la gettoniera, ed ecco sbucare i 5 centesimi piegati ed una serie di monete da due euro un euro e 50 centesimi“. “In attesa che la società dei distributori s’inventa un altro ennesimo sistema di sicurezza – concludono – ora sapete cosa fare se la macchinetta si mangia le vostre monete. In alternativa usate una carta NB credito o bancomat con tecnologia NFC / contact less seguendo le istruzioni e scoprirete che in questo modo i prodotti sono scontati“. Come c’era d’aspettarsi nei commenti si è anche scatenata la bagarre fra favorevoli e contrari all’uso del termine “etnici“.  

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