giuseppe sala

Majorino prossimo sfidante di Fontana?

Majorino prossimo sfidante di Fontana? La domanda è lecita dopo aver visto le reazioni della politica lombarda nelle ultime due settimane. Pierfrancesco Majorino si era trasferito in Europa tra gli applausi di tutti, perché persino il centro destra preferiva non averlo in giro. L’ex assessore al Welfare sapeva muovere migliaia di persone a ogni manifestazione ed era l’unico a rappresentare una sinistra plausibile a differenza dell’ex direttore generale del Comune che abbiamo a Palazzo Marino. Sala era il simbolo dell’Italia che non cambia mai, mentre Majorino “l’uomo del popolo”. E un personaggio con le spalle larghe, a differenza di Beppe “l’Onesto”: la sua fu l’unica vera candidatura in opposizione a Sala durante le primarie del Partito democratico per scegliere il candidato sindaco. Perse, ma rimase come rappresentante della sinistra milanese, visto che Sala può rappresentare al massimo il lato sinistro di Montenapoleone o di via Goito. Quando se ne andò in Europa tutti, sinistra e destra, stapparono una bottiglia di quello buono, perché Majorino si può contestare, ma non ignorare. Come invece accade alla maggior parte degli sconosciuti seppur eletti che militano nella sua parte. Oggi però Majorino torna a farsi sentire e tutti tremano perché quando l’europarlamentare ha lanciato la campagna di “vendetta per le rsa” su Facebook, in pochissimi giorni tutti hanno risposto. E non solo i suoi: tutte le opposizioni hanno capito che era l’occasione per combattere un predominio ultra decennale della destra al governo in Lombardia. Proprio l’emergenza, grazie alla campagna di Majorino “Verrà il giorno” (che riprende il “Verrà un giorno” di Fra Cristoforo ne “I promessi sposi”), potrebbe essere l’occasione storica della sinistra: se il centro destra non saprà dimostrare di essere davvero classe dirigente di qualità, potrebbero pure vincere la sfida. Un conto è governare una macchina impostata da altri nella normalità, un conto è nell’emergenza, e nelle ultime settimane da Regione qualche cigolio si è sentito. Ora tutte le opposizioni in Regione hanno sottoscritto l’iter per avviare una commissione d’inchiesta la domanda è lecita: Majorino prossimo sfidante di Fontana? Inutile negare che la spinta politica per una simile mossa è arrivata dal “popolo di Majorino”, visto che di gente in Regione con un popolo alle spalle ce n’è poca. Chi saprà reggere l’urto dell’onda sollevata dai sinistri milanesi? C’è davvero qualcuno a Palazzo Lombardia con le spalle abbastanza larghe? Perché al momento Fontana pare aver scaricato le eventuali colpe sui tecnici, ottenendo in un colpo di inimicarsi chi lavora con lui e di confermare i sospetti sulla dubbia utilità della politica attuale: se tanto dobbiamo solo seguire le indicazioni dei tecnici senza che gli eletti decidano nulla, a cosa ci servono gli eletti? Perché costicchiano, per usare un eufemismo, ma gli italiani (lombardi compresi) non hanno davvero più soldi da buttare.

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Le 4 domande di Sala per le 4D di Fontana

Le 4 domande di Sala per le 4D di Fontana. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala contesta con quattro quesiti le 4D (Distanza, Dispositivi, Digitalizzazione e Diagnosi) che secondo il piano di Regione Lombardia dovrebbero regolare la prevista riapertura del 4 maggio. L’ultima in particolare merita molta attenzione perché nel famoso cuore produttivo d’Italia sono in tanti ad avere dubbi. Pochi giorni fa un imprenditore che rifornisce anche aziende farmaceutiche lamentava la carenza di organizzazione anche a livello prefettizio. Autocertificazioni e documenti generici e validi a fasi alterne, senza contare la totale mancanza di controllo sulle spedizioni: in questi giorni l’imprenditore non è riuscito a trovare corrieri disponibili perché solo alcune compagnie hanno dato priorità alle forniture mediche. Una comunicazione unica alle varie associazioni di settore come suggerito da Sala potrebbe impedire un caos generale dal 4 maggio in poi. La polemica del sindaco prende spunto invece anche da un’apparente inversione a U delle scelte di Palazzo Lombardia che è passata da valutare la chiusura dei mezzi pubblici, ad annunciare la riapertura semi totale. E’ però vero che è proprio lo scenario generale è cambiato giornalmente nelle settimane della crisi e molto spesso la politica nazionale e locale ha dovuto scegliere di ora in ora come comportarsi a seconda delle variazioni dei dati. Una missione non facile che ha provato duramente i vertici della politica tanto lombarda quanto italiana. Ora invece pare più semplice provare a programmare il futuro prossimo. In questo contesto Sala prosegue la ricostruzione della sua immagine dopo gli scivoloni di inizio crisi e arrivano le 4 domande di Sala per le 4D di Fontana:

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Euroimprese Commercio: “Bene Sala sulla riapertura”

Euroimprese Commercio: “Bene Sala sulla riapertura”. Nicola Zarrella, presidente di Euroimprese Commercio: “Bene Sala sulla riapertura”, promuove le ultime dichiarazioni del sindaco di Milano Giuseppe Sala. L’idea è di riaprire gradualmente le attività di vicinato, mercati compresi. Ecco le dichiarazioni di Zarella: “Sono soddisfatto che il Sindaco Sala sia favorevole all’ apertura di alcune attività con le dovute precauzioni, in particolare quelle attività che sono state sospese, anche se rientranti in quelle attività di prima necessità: i mercati comunali scoperti di vicinato. Si è quindi consegnato il monopolio alle Grandi Distribuzioni organizzate. Sono pronto e siamo pronti ad organizzare e programmare in sinergia all’Amministrazione comunale Milanese le riapertura dei mercati che risulteranno idonei alla applicazione del protocollo di sicurezza presentato in Regione Lombardia : transenne da utilizzare per rendere sicuri i percorsi nel mercato e per contingentare le entrate, obbligo di mascherine e dispositivi di protezione, controllo della temperatura corporea dei clienti che vorranno entrare nell’area del mercato. Abbiamo impellente necessità di iniziare con prudenza ma dobbiamo iniziare, altrimenti non moriremo di virus ma di indigenza. Auspico con tutto il cuore che anche il Governatore della Regione Fontana inserisca nela prossima ordinanza la riapertura dei mercati alla sola presenza dei venditori alimentari e pulizia personale e casa” Presidente Nazionale Euroimprese Commercio Nicola Zarrella

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Vigili in strada: lo sfogo dell’ex comandante Barbato

Vigili in strada: lo sfogo dell’ex comandante Barbato. La questione del perché la Polizia Locale non sia in strada ad aiutare nell’opera di controllo dei trasgressori delle direttive anti Covi19 è aperta. Sono stati gli stessi ghisa milanesi a chiedere di tornare dalle ferie forzate imposte dal Comune di Milano. Lettere aperte, comunicati stampa e sfoghi a cui si sono aggiunti pian piano alcuni membri della politica milanese. L’idea è semplice: servono molti controlli, soprattutto serviranno anche nella fase 2, ma non c’è il personale. Polizia e carabinieri sono già a tutto campo, ma non possono essere ovunque. Per pattugliare migliaia di chilometri di strade di città da milioni di persone servono anche i vigili. Proprio sul tema dei vigili in strada è arrivato lo sfogo dell’ex comandante Antonio Barbato. Un video in cui l’ufficiale ripropone alcune domande che diventano sempre più insistenti.   Sala si trova con una questione spinosa, perché proprio da un accorto utilizzo della Polizia Locale il Comune avrebbe forse potuto far sentire la propria presenza ai cittadini. Sarebbe stato un segnale importante anche per confermare l’affidabilità di Milano e dei milanesi. Ma il sindaco, come altri politici di destra e sinistra, è stato travolto da una crisi epocale e forse non ha più le energie per gestire la questione della gestione dei ghisa.

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Covid19, tutti gli errori di Sala l’uomo privo di spalle

Covid19, tutti gli errori di Sala l’uomo privo di spalle. Iniziano a essere tanti dall’inizio della crisi, pure troppi. Noi dell’Osservatore lo avevamo avvertito più di una volta del fragilità della sua idea di Milano: la locomotiva può andare sempre al massimo solo se i fondamentali sono certi. L’attuale crisi ha dimostrato che la Milano dell’Expo invece era un leone di carta. E Sala con lui, perché è un uomo privo di spalle (ovviamente ne parliamo come uomo politico, in famiglia sono problemi di lady Bazoli). Alla prima seria fermata è andato in pezzi compiendo una serie di errori madornali: il sindaco ha reagito, ecco il primo errore, con l’unica formula che conosceva cioè Milanononsiferma. Un errore pazzesco che ha messo a repentaglio la vita di molti milanesi della cui salute dovrebbe essere il primo responsabile proprio il sindaco. Tutto perché Sala politicamente non sembra avere alcuna sostanza, anzi proprio questa peculiarità era il suo punto di forza, solo il “suogno” come direbbe Crozza – Briatore il sindaco non ha chiesto scusa per il suo primo errore, ha detto che gli dispiaceva ma…ma in quel momento questo, ma in quel momento quello. Insomma ha dimostrato una volta di più di sentirsi troppo in alto per chiedere scusa quando persino ego ipertrofici come quello di Donald Trump hanno compiuto passi indietro in queste tremende settimane Mentre i suoi cittadini morivano, negli ospedali e nelle strade si rubavano mascherine in modo più o meno legale, lui pontificava (sì, scusate, pensiamo ci stia il termine) su come dovrebbe essere riorganizzato il mondo. Un modo per proseguire nella costruzione del Sala uomo di Stato: l’errore è stato proprio questo, non smettere di costruire la propria carriera invece di occuparsi dei cittadini che lo pagano per questo Mandare tutti i vigili in ferie forzate, salvo poi scoprire che per controllare le strade, qualcuno in strada deve esserci. E quindi seppur a denti stretti gli è toccato fare un mezzo passo indietro. Polemizzare con Fontana che, seppure anche a noi sembri sempre più un pugile suonato da un avversario troppo forte, si sta sbattendo in ogni modo per vincere la sfida. I conti li faremo alla fine della guerra, durante è come minimo da irresponsabili come massimo da traditori dei tuoi compagni di trincea Continuare a parlare del dopo. Sala ha dimostrato una volta di più che nel modello Expo c’è solo il dopo, mai il durante. Lui, e con lui tanti presunti politici figli della fine del Novecento, non sanno guidare una barca a remi, solo dire allo skipper dove andare. Non hanno quello spessore politico che sa guidare un popolo giorno per giorno verso una direzione comune. Essendo privi di spalle, nessuno ci si può appoggiare. Prima di vedere un’azione per l’oggi, cioè quando uno come lui dovrebbe muoversi, ci sono volute settimane e a quanto ne sappiamo il fondo comunale non è una sua idea. Tentare in ogni modo di uscire dal suo primo errore: glielo diamo come consiglio gratis, non cerchi di rimediare. Lavori. Ai milanesi e ai lombardi non interessa se uno sbaglia, interessa cosa fa. Cosa fa, sia chiaro, non cosa polemizza. Faccia il suo lavoro, se necessario inventando nuove cose come alcuni suoi omologhi tentano in altre parti d’Italia. Si metta a lavorare lui, senza polemizzare con tizio o caio per due titoli di Repubblica in più. Si ricordi che quello in fondo è il giornale che ha fatto le fortune di Salvini e si impegni a uscire dalla crisi. Eccoci alla fine di questo elenco. Siamo consci che qualcuno potrebbe voler aggiungere altri errori, dunque lasciamo aperto questo articolo Covid19, tutti gli errori di Sala uomo privo di spalle. Noi ci impegniamo a segnare altri inevitabili errori di Sala, ma se volete ogni nuovo errore sarà firmato da chi lo segnalerà.

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A Milano infuria la polemica sulle mascherine

A Milano infuria la polemica sulle mascherine. I segnali, compresi quelli arrivati dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, sono eccessive secondo il forzista Simone Enea Riccò, responsabile per la Sicurezza del Municipio 5. E quindi era il momento di dire basta con un messaggio anche visivo. Di seguito l’intervento del consigliere che già aveva appoggiato la protesta dei vigili proprio per l’impossibilità di controllare le troppe persone ancora in giro, spesso senza protezioni: ?#Coronavirus In questo periodo vedo grande irresponsabilità da chi sta gestendo questa emergenza. A livello nazionale un Governo indeciso e contraddittorio che entra in polemica piuttosto che agire tempestivamente e con risolutezza. A livello tecnico un Capo della Protezione Civile che dice “io la mascherina non la metto” come se fosse un vezzo o un capriccio. A livello cittadino un Sindaco che definisce l’obbligo delle mascherine “disorientante”. L’unica cosa disorientate è la Polizia Locale di Milano messa, senza un senso logico, in ferie forzate. È assurdo pensare che da dati ufficiali siano morte oltre 15.000 persone e chissà quante in più sono morte alle quali un tampone non è stato fatto. Si tratta di migliaia di famiglie spezzate, aziende in crisi e un’economia totalmente ferma. Parliamo di un rischio sociale altissimo che ci colpirà anche nei mesi futuri, anche se tutto finisse domani, il danno economico-sociale sarà ingentissimo. E ancora, nonostante tutto, vediamo segnalazioni di cittadini che corrono, escono, se ne fregano delle conseguenze. Io ci tengo alla mia Città toccata da migliaia di contagiati ed un incremento di morti senza fine, anche oggi che i provvedimenti restrittivi sono attivi da due settimane. Voglio che tutto questo finisca, voglio rigore nei controlli, voglio che i cittadini capiscano che non è finita l’emergenza, che la strada è ancora lunga e che dobbiamo lottare ancora insieme. Copritevi naso e bocca, copriteli con le mascherine chrirurgiche, antipolvere, ffp2,ffp3, copriteli con le maschere per verniciare, copriteli con sciarpe e foulard. Copriteli con qualsiasi cosa se dovete inderogabilmente uscire per ridurre ogni possibilità di diffondere il contagio. Io indosso questa mascherina, e anche gli occhiali protettivi mi aiutano a non toccare gli occhi e a non far appannare i miei occhiali da vista. Non dobbiamo vergognarci, non dobbiamo essere belli e alla moda, dobbiamo essere protetti e dobbiamo proteggere i nostri cari. Ma soprattutto state a casa!Non inventate nuove scuse per uscire, state a casa! #Iorestoacasa e se dovessi uscire #mettolamascherina perchè voglio che questo incubo finisca al più presto. E voi?

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