incidente

In monopattino contro un autocarro, grave una donna

Una donna di 31 anni è in gravissime condizioni all’ospedale Niguarda di Milano dopo essere finita, con il monopattino elettrico di cui era alla guida, contro un autocarro all’incrocio tra via Braga e via Edolo a Milano. Secondo una prima ricostruzione, la donna non avrebbe rispetto una precedenza e si è scontrata contro l’altro mezzo finendo poi investita. Sul posto gli agenti della Polizia Locale. Si tratta del primo incidente grave che vede coinvolto un monopattino nel capoluogo lombardo di cui si ha notizia. A causa del grave trauma cranico, dovuto anche al fatto che non indossava il casco, la trentunenne è stata operata dai chirurghi del Niguarda per ridurre gli ematomi. La prognosi è riservata. ANSA

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Fa incidente ed estorce denaro alla controparte, arrestato

Ieri sera, presso l’Ufficio Denunce della Questura si è presentato un cittadino filippino di 55 anni per sporgere denuncia nei confronti di un 47enne italiano. Pochi giorni fa c’era stato tra i due un piccolo sinistro stradale, senza feriti o danneggiamenti di rilievo. Al momento dell’incidente il 47enne, che era alla guida di un ciclomotore, si è mostrato da subito aggressivo e minaccioso nei confronti del denunciante, disponibile invece a soccorrerlo e a sistemare la questione in modo legale. Infine il 47enne ha accettato la somma di denaro offerta dal cittadino filippino come risarcimento. Il giorno successivo, l’automobilista ha trovato un bigliettino sul parabrezza della propria vettura dove l’italiano, con tono minaccioso, nel quale gli intimava di contattarlo visto che aveva riscontrato un ulteriore danno al proprio telefonino dopo l’incidente. Pur dopo averlo contattato per conoscere i dettagli, il cittadino filippino ha continuato a ricevere minacce anche con diversi messaggi whatsapp fino a quando ha deciso di denunciare la situazione. Dopo che gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno ascoltato la vittima, è stato predisposto un servizio mirato con i poliziotti della Squadra Mobile: il cittadino filippino ha contattato il 47enne italiano per concordare luogo e ora per la consegna della somma di 200 euro estorti gli agenti, che monitoravano l’incontro da lontano, sono intervenuti al momento dello scambio di soldi, bloccando e arrestando il 47enne per il reato di estorsione e minacce.  

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Incidente filobus. Sala: se abbiamo responsabilità ce le prenderemo

Quella di ieri è stata “una giornata terribile“, lo ha dichiarato il Sindaco Sala dopo la visita,  al compagno e ai familiari della donna di 49 anni sbalzata fuori dal filobus e morta a seguito dell’incidente tra un mezzo Atm e un camion dell’Amsa. Ancora, però, è presto per indicare responsabilità. Il management di Atm deve “verificare quello che c’è stato: è inutile che adesso noi facciamo ipotesi senza aver certezza di quello che è successo. Il conducente del mezzo è ancora, da quello che mi dicono, sotto shock e non credo che ad oggi i nostri ci abbiano ancora parlato e servirà parlare con lui. Certamente – spiega – è passato con il rosso, se responsabilità ci sono ce le prendiamo, anche io, però va capita la dinamica. Che è passato con il rosso è l’unica cosa certa perché si vede dalle telecamere“, ribadisce. A chi gli chiedeva se Arrigo Giana, dg della partecipata, si dovesse dimettere, “No“, afferma, “non capisco il cinismo. Giana si deve dimettere perché un suo conducente magari ha sbagliato?“, si chiede il Sindaco, spiegando ancora che ci saranno delle indagini, anche interne. “Altre informazioni adesso non ne abbiamo. E’ una tragedia che ci richiama ancora di più al nostro dovere. E’ difficile, non vorrei espormi e dare colpe e responsabilità, però ho chiesto ad Atm di stringere ancora di più i controlli e l’attenzione sui nostri operatori. Nessuno di noi sa però dire la dinamica e purtroppo è stata una tragedia“. Poi racconta di ieri mattina: “Sono andato in ospedale, solo per essere vicino al compagno, alla sorella, e stiamo cercando di fare arrivare in fretta la figlia dalle Filippine. Al di là dello strazio per me è stata una giornata terribile però più di così noi in questo momento non possiamo fare, capisco il compagno che chiede giustizia e verità. Ed è quello per cui lavoreremo”.  

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Rfi, il disastro ferroviario e l’inchiesta ignorata

Rfi, il disastro ferroviario e l’inchiesta ignorata. La giornata di ieri potrebbe essere riassunta così. Le Ferrovie sono state messe sul banco degli imputati dagli investigatori: la società non avrebbe garantito la sicurezza della sua infrastruttura. Fatto che ha favorito, o quantomeno non evitato, l’incidente di Pioltello del 25 gennaio 2018. Un deragliamento che causò 3 morti e decine di feriti. Oggi tutti si butteranno, secondo noi pure giustamente, sull’azienda. Forse. Forse perché la storia di quel disastro ferroviario aveva spinto un giornale a indagare le condizioni della rete in tutta Italia. Un’inchiesta giornalistica che aveva scoperto come venisse controllato solo il 10 per cento di ponti, ferrovie e viadotti. E che anche nei casi in questione, spesso gli interventi non erano propriamente a regola d’arte. Scritti che avevano già causato una reazione contro quel giornale da parte di chi gestisce la rete e chi dovrebbe controllarlo, ma soprattutto scritti caduti nel silenzio. Un atteggiamento taciturno del resto della stampa nazionale pur così abituata dai tempi del Duce a suonare come un’orchestra. A noi non sorprende però questo atteggiamento per la lezione ricevuta molti anni fa da un lobbista: se vuoi far scrivere qualcosa a un giornalista dove vai? Ad esempio da Autostrade, fu la risposta, perché sono ovunque e ovunque finanziano i giornali e giornalini. E chi paga, pretende. Non solo a Milano. L’esempio dei Benetton è stato sviscerato dal Fatto Quotidiano, tanto è vero che sono ancora concessionari e verranno coinvolti in Alitalia come in altri fascicoli di interesse nazionale. Stesso discorso per ferrovie, soprattutto in un momento in cui questo “potere forte” si appresta a vendere per miliardi gli scali ferroviari a Milano, la capitale della stampa. Si prospettano anni di eventi e paginate pubblicitarie per i giornali, quindi perché tirarsi la zappa sui piedi e disturbare chi può darti un po’ di ossigeno? Meglio lasciar stare. In fondo i giornalisti se prendono il treno, vanno sul Frecciarossa e quelli sono convogli che viaggiano su linee più sicure. Ecco secondo noi dunque che questa triste storia si può riassumere con: Rfi, il disastro ferroviario e l’inchiesta ignorata.  

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La strada s’imbianca per il bus Atm

La strada s’imbianca per il bus Atm. Quello che sembrava uno strano fenomeno atmosferico è in realtà legato a un guasto di un bus dell’Atm. I cittadini alla sera però si erano ritrovati in uno scenario sorprendente: la strada imbiancata come nelle mattine d’inverno, quando il gelo notturno rischiara i grigi della città. Viale Rodi si è così trasferita all’improvviso nel prossimo futuro, suscitando la curiosità dei residenti. Simona Bettazzi, donna che vive in zona, ha postato alcune foto sui social chiedendo se qualcuno sapesse cosa fosse successo. In breve le è arrivata la risposta: un bus della compagnia di trasporti milanese ha avuto un incidente. La successiva fuoriuscita di liquidi ha causato l’effetto neve che ha creato “l’allarme”. La dinamica dell’incidente non è chiara, quindi non è possibile stabilire se sia uno degli automezzi con qualche acciacco, per capirci come quelli che ogni tanto vanno a fuoco, o solo un caso dettato dalla circolazione di nuovo frenetica dopo la pausa estiva (o magari qualcuno che correva a votare su Rousseau per decidere se approvare o meno l’alleanza di governo tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle). In ogni caso un segnale ulteriore di come i social possano essere una rete di sicurezza oltre che un megafono per l’odio: per molte segnalazioni o legittime preoccupazioni, le risposte arrivano più velocemente che attraverso i canali ufficiali. Compreso quando la strada s’imbianca per il bus Atm.  

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Ubriaca alla guida, sfiorata strage all’Isola

Momenti di paura ieri sera nel quartiere Isola, zona tra le piu’ note della Movida milanese, dove un’automobilista ubriaca, risultata positiva all’alcooltest, non ha rispettato uno stop ed è finita contro un’altra vettura rischiando di travolgere i passanti diretti verso i numerosi locali. E’ accaduto intorno alle 22 all’incrocio tra via Pollaiuolo e via Porro Lambertenghi. Una delle due vetture ha sbattuto contro un’altra in sosta e ha divelto i paletti a protezione del marciapiede, sfiorando i pedoni. Cinque i feriti in modo lieve e tutti occupanti delle auto coinvolte. Sono intervenuti vigili del fuoco e agenti della Polizia locale che hanno sottoposto la ragazza all’etilometro il quale ha dato esito positivo. ANSA  

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