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Al via il corso “Attacco alla mente: strategie e tecniche di disinformazione e guerra cognitiva. Una nuova sfida per l’intelligence italiana”

Al via il corso “Attacco alla mente: strategie e tecniche di disinformazione e guerra cognitiva. Una nuova sfida per l’intelligence italiana”. Il corso è promosso dall’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici. PROGRAMMA DEL CORSO  Introduzione al corso Disinformazione e manipolazione delle percezioni: Evoluzione della minaccia alla sicurezza nazionale e all’ordine democratico. Luigi Sergio Germani, Direttore dell’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici e responsabile scientifico del corso.  I Lezione. Introduzione alla guerra cognitiva: meccanismi psicologici, nuovi strumenti di manipolazione e applicazioni delle neuroscienze. Marco Cannavicci, ufficiale medico psichiatra, esperto in tecniche Humint e sicurezza. II Lezione. Sviluppi nelle neuroscienze e nelle neurotecnologie: nuove frontiere della cognitive warfare. Massimo Amorosi, esperto di non-proliferazione CBRN e bio-sicurezza, già consulente per il MAECI. III Lezione. Dalla disinformazione alla guerra cognitiva: casi-studio e scenari futuri. Giovanni Ramunno, Generale dell’Esercito e giornalista, già consigliere militare per la comunicazione del Presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea.  IV Lezione. Il ruolo dei Servizi d’intelligence nelle operazioni di deception strategica. Massimo Bontempi, Prefetto, già Direttore Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere.  V Lezione. Analisi d’intelligence, deception e counterdeception: le Agenzie d’intelligence nel mirino della disinformazione. Giulia Catracchia, Ricercatrice in intelligence e politiche di sicurezza. VI Lezione. Breve storia e teoria della intelligence deception e counterdeception (in inglese). Julian Richards, Direttore del Center for Security and Intelligence Studies, University of Buckingham, già funzionario dei Servizi d’intelligence britannici  VII Lezione.  Ripensare la intelligence deception nel mondo cyber (in inglese). Julian Richards, Direttore del Center for Security and Intelligence Studies, University of Buckingham, già funzionario dei Servizi d’intelligence britannici. VIII Lezione. La disinformazione come strumento di guerra economica. Il ruolo dei servizi d’ intelligence nella contro-disinformazione economico-finanziaria. Paolo Costantini, Generale della Guardia di Finanza, già funzionario dei servizi di intelligence italiani, CEO Rotas Consulting – A Legal Intelligence Firm.  IX Lezione. Social media, echo-chambers, e operazioni di destabilizzazione delle democrazie. Antonio Scala, Istituto dei Sistemi Complessi, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma. X Lezione. I social media come tecnologie di manipolazione. Alfredo Vinella, Fondatore, Scenarya.  XI Lezione. Tattiche e tecniche di disinformazione e manipolazione nel cyberspazio. Michele Colajanni, Professore presso il Dipartimento di Informatica, Scienza e Ingegneria, Università di Bologna.  XII Lezione.  Comunicazione di crisi e contrasto alle campagne di disinformazione. Ferruccio Di Paolo, Esperto civile della NATO per la comunicazione di crisi, Componente del Gruppo di studio, ricerca e formazione per la comunicazione di crisi del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. XIII  Lezione. Obiettivi e metodi della disinformazione in campo geopolitico: casi-studio della dezinformacija di Mosca e ruolo dei Servizi d’intelligence russi (in inglese). Kevin Riehle, Professore alla University of Mississippi, Center for Intelligence and Security Studies, già analista di counterintelligence del governo degli Stati Uniti.  XIV Lezione. La strategia russa di disinformazione e guerra cognitiva in Europa e in Italia: obiettivi, strumenti operativi e narrazioni ricorrenti. Luigi Sergio Germani, Direttore, Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici, Roma. XV Lezione. Le campagne cognitive del Cremlino: metodologie e tecniche di disinformazione e manipolazione. Massimiliano Di Pasquale, Ricercatore e responsabile dell’Osservatorio Ucraina, Istituto Gino Germani.  XVI Lezione. Guerra cognitiva e disinformazione: le strategie di Cina, Iran e organizzazioni jihadiste. François Géré, Presidente dell’Institut Français d’Analyse Stratégique, Parigi. XVII Lezione. Analisi delle operazioni cinesi di disinformazione e influenza occulta in Occidente (in inglese). Nicholas Eftimiades, Professore alla Penn State University Harrisburg, già senior intelligence officer della Defense Intelligence Agency e technical operations officer della CIA.  XVIII Lezione. L’influenza di Pechino sui media italiani e la manipolazione del dibattito pubblico in Italia. Giulia Pompili, Esperta di Cina ed Estremo Oriente, Il Foglio. XIX Lezione. Strategia e tecniche di disinformazione e guerra cognitiva dei movimenti jihadisti. Federico Borgonovo, Ricercatore, ITSTIME–Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies, Università Cattolica del Sacro Cuore.  XX Lezione. Strategia e tecniche di disinformazione e guerra cognitiva dei movimenti di estrema destra. Marco Zaliani, Ricercatore, ITSTIME–Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies, Università Cattolica del Sacro Cuore. Il costo del corso è 250 euro + IVA.  È previsto uno sconto del 10% per appartenenti agli organismi di Sicurezza Nazionale, alle Forze di Polizia, alle Forze Armate,  e per studenti universitari. E’ previsto altresì uno sconto del 10%, non cumulativo, per coloro i quali hanno già partecipato ai nostri precedenti corsi. Può scaricare il modulo d’iscrizione qui o iscriversi online,

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Counterintelligence, all’Istituto Germani il corso di alta formazione

Counterintelligence, all’Istituto Germani il corso di alta formazione. Cos’è il controspionaggio e cosa la contro ingerenza? Come si muove e come dovrebbe muoversi chi è all’opera per difendere un sistema Paese? E come è cambiata questa professione nella nuova era digitale? A queste e molte altre domande ha provato a rispondere il corso di alta formazione organizzato dall’Istituto Gino Germani di Scienze sociali e studi strategici. Humint, Sigint, Cyber spionaggio, Imint e Masint sono alcuni degli aspetti specifici approfonditi durante il seguitissimo corso tenutosi nella sede della Società Geografica Italiana. I relatori di primo livello hanno cercato di tratteggiare un quadro completo per un tema molto complesso, citando sia le tecniche messe in campo dalle “barbe finte” che i sistemi moderni messi in campo dagli Stati come la nuova era della disinformatia , o altrimenti detta industria delle fake news. Ma anche uno studio di casi specifici come il “verme”, una spia agli ordini di servizi esteri che avrebbe operato in Italia senza mai essere presa diventando un mito degli anni ’90. Tra tutti i relatori è emerso un filo comune che riguarda l’Asia: mentre si discute ancora di Russia, “un Paese che ha la produzione industriale della Spagna” è stato precisato durante il corso, la Cina riesce a far sentire tutto il suo potere. Un esempio per tutti è quando uno degli esperti di guerra digitale ha raccontato di come un attacco arrivato dalla Cina sia riuscito in tempi recenti a trasferire per un quarto d’ora l’intera internet verso la Cina. Un fatto pericolosissimo per la sicurezza dei Paesi che la usano, perché è stata la dimostrazione di come si possano rubare tutte le informazioni del mondo. Magari trovando la via per bloccare aeroporti, ospedali e basi militari. Ma non ci sono solo le figure nuove, anche vecchi schemi che si ripropongono come l’attuale situazione del porto di Trieste che rischia di diventare un nuovo Pireo: secondo il generale Mauro Obinu sul porto si sta vivendo una nuova guerra fredda. Ma i porti per la Cina sono essenziali per dispiegare il suo potenziale commerciale visto che i mari sono ancora controllati dagli Stati Uniti. Tutte informazioni e temi che sono stati approfonditi dall’interessante corso organizzato dall’Istituto Gino Germani.    

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