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Peruviano spacciava droga fingendosi rider

Un peruviano di 38 anni è stato arrestato dalla polizia per detenzione di hashish e marijuana che consegnava fingendosi un rider. Gli agenti lo hanno fermato attorno alle 16.30 di ieri in via Ferrante Aporti, accanto alla stazione Centrale, dove si trovava in compagnia di altri extracomunitari. Nel corso del controllo nel suo zaino termico di una famosa azienda di delivery, i poliziotti hanno scoperto 63 grammi di marijuana. Il resto del carico del peruviano, che ha diversi precedenti specifici, è stato trovato durante la perquisizione del suo appartamento a Sesto San Giovanni (Milano), dove in un altro porta cibo c’erano mezzo chilo di hashish e 250 grammi di marijuana. ANSA

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Trenord: il 95% dei rider non pagano il biglietto

“Quando i nostri capotreno hanno provato a fare controlleria sui treni frequentati dai cosiddetti rider, hanno trovato il 95% di non presenza dei biglietti. Lo deriviamo anche dal fatto che su quei treni, che vengono presi d’assalto, non abbiamo rilevato un incremento dei biglietti”. Lo ha detto Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord, nel corso del Webinar “A regola d’Art. Qualità, efficienza e tutela dei viaggiatori: le nuove norme per i Contratti di Servizio”, organizzato dall’Assessorato alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile di Regione Lombardia e Trenord. “Anche per questo motivo abbiamo chiesto alle aziende per le quali lavorano queste persone e alle associazioni che li rappresentano, di prevedere nei loro contratti che venga acquistato anche l’abbonamento per il treno” ha aggiunto Piuri, il quale ha ricordato che il servizio offerto da Trenord è rivolto soprattutto agli spostamenti di persone che studiano e lavorano e che ogni convoglio, anche quelli più moderni, può ospitare fino ad un massimo di 8 biciclette. “Sui rider si sta facendo una retorica fastidiosa – ha concluso l’ad di Trenord -, ma noi facciamo il nostro mestiere, garantendo che il servizio sia effettuato in sicurezza. Questi fenomeni non può affrontarli da sola Trenord, ma serve un approccio di sistema. Noi siamo pronti a fare il nostro pezzo e a partecipare ad un tavolo che però coinvolga anche le associazioni di categoria, le aziende per le quali lavorano i rider e le forze dell’ordine”. Anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Claudia Maria Terzi, ha ribadito l’impossibilità “di riservare interi vagoni alle biciclette, soprattutto nei giorni feriali e negli orari di punta, non solo per motivi di affollamenti dei treni, ma anche perché ci sono delle norme di sicurezza da osservare”. ANSA

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Rider insegue e fa arrestare scippatore

Un nigeriano di 37 anni, rider per una nota compagnia di delivery, ha bloccato un marocchino di 27 anni che aveva poco prima scippato il cellulare a una ragazza in una strada del centro di Milano. E’ accaduto attorno alle 20.30 di ieri, quando il fattorino ha notato la 22enne che inseguiva il ladro urlando contro di lui. Qualche minuto prima, infatti, il nordafricano le aveva strappato dalle mani il cellulare mentre la ragazza percorreva viale Premuda. La vittima non si è persa d’animo e ha tentato di raggiungerlo, iniziando un inseguimento che si è protratto lungo via Raiberti e viale Majno. All’angolo con piazza Tricolore il rider ha assistito alla scena e, una volta individuato il ladro, lo ha inseguito con la bicicletta, riuscendo a bloccarlo e tenerlo fermo in via Vivaio fino all’arrivo della polizia. In aiuto della ragazza sono accorsi anche due passanti e tre motociclisti, che alla fine hanno circondato il marocchino impedendogli di fuggire. Durante l’attesa il marocchino ha offeso il nigeriano con numerosi epiteti razzisti. ANSA

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Rider: bike strike per vie città

Chiedono ‘reddito e salario garantiti’ i rider che hanno protestato oggi a Milano in occasione della giornata di sciopero proclamata a livello nazionale, il ‘no delivery day’. Una protesta che nel capoluogo lombardo si è tenuta in due distinti momenti: questa mattina con un partecipato presidio in piazza XXIV maggio, dove gli addetti del delivery hanno spiegato le motivazioni della loro astensione dal lavoro, e questo pomeriggio per le vie della città. Nel pomeriggio quasi 300 rider hanno partecipato al ‘bike strike’ indetto da ADL Cobas, CDNL – Camera del non lavoro e SI Cobas percorrendo la città con i loro mezzi di lavoro e facendo tappa in Prefettura, in piazzale Loreto, davanti alle sede di Glovo, a un Mc Donald’s e ad Assolombarda, dove hanno detto “Rigettiamo al mittente il vergognoso accordo firmato da ugl con Assodelivery proprio in questa sede”. Nelle varie tappe, i rider hanno acceso fumogeni e issato striscioni. ANSA

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Rider: imbrattata sede UGL. Solidarietà da Lega e Fratelli d’Italia

‘L’accordo lo avete firmato con il sangue dei/delle rider’ è la scritta contro il contratto firmato dall’Unione generale del lavoro con cui la sede dell’Ugl di Milano è stata imbrattata stamani. “L’attacco alla sede dell’UGL di Milano è un barbaro atto di vandalismo, che segue quelli già subiti alle sedi UGL di Torino, Genova e Bologna – scrivono in una nota congiunta Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e Riccardo Uberti, segretario Ugl di Milano -. Il nostro sindacato esprime ferma condanna verso qualsiasi gesto di violenza o tentativo di intimidazione. Danneggiare le mura di un sindacato con calunnie e offese che istigano all’odio, significa minare la libertà sindacale in spregio agli interessi dei lavoratori, pertanto ci auguriamo che le forze dell’ordine individuino presto i responsabili”. “I risultati raggiunti con il Ccnl Rider sono evidenti: per la prima volta ai ciclofattorini vengono riconosciute tutele e diritti esigibili. L’Ugl, quindi, continuerà il suo impegno in difesa di tutti i lavoratori”, conclude il sindacato che ha incassato la solidarietà fra gli altri del consigliere regionale leghista Ginmarco Senna, del parlamentare Fdi Marco Osnato e dell’eurodeputato Carlo Fidanza, di Fratelli d’Italia. ANSA

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Inchiesta rider: Glovo ricorre

Glovo, una delle piattaforme di delivery finita al centro, assieme ad altri colossi del settore, di un’indagine della Procura di Milano sulle condizioni di lavoro e sicurezza dei rider, “ha presentato ricorso gerarchico alla Direzione dell’ITL (Ispettorato del Lavoro) di Milano in merito ai verbali consegnati lo scorso 23 febbraio”, contestando “la riqualificazione dei rapporti di lavoro” con i fattorini e “ritenendo di aver ottemperato agli obblighi previsti per i lavoratori autonomi secondo la normativa vigente e applicabile nel periodo di riferimento delle indagini”, ossia tra marzo 2016 e ottobre 2020. Lo annuncia in una nota la stessa società, “piattaforma spagnola presente in Italia con oltre 120 dipendenti, 10.000 rider attivi e oltre 15.000 esercizi commerciali partner”. Il ricorso, viene chiarito, “parte dal presupposto che la riqualificazione dei rider come lavoratori cosiddetti etero-organizzati non può essere presa in considerazione. Non sono dunque state adeguatamente considerate le caratteristiche del modello di business di Glovo e il rapporto instaurato tra l’azienda e i corrieri”. I corrieri di Glovo, spiega la nota, “hanno infatti la libertà di accettare o meno una proposta di consegna, la possibilità di scegliere in totale autonomia gli orari di collaborazione in base alle proprie esigenze e le loro prestazioni non presentano elementi di continuità, esclusività e regolarità”. I rilievi sollevati sui “processi interni difficilmente possono essere ascrivibili, così come sottolineato nei verbali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, all’articolo 2 del D.Lgs. n.81/2015 (il cosiddetto “Jobs Act”), che applica la disciplina del lavoro subordinato ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative ed etero-organizzate, anche mediante piattaforme digitali”. ANSA

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