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Marcora (FdI): Sala ganassa pensi a Milano e alla Triennale invece di fare il frontman della sinistra

“Sala, disastroso e assente Sindaco di una Milano che ha reso invivibile per i milanesi, ora si atteggia a frontman della sinistra, facendo temere che in quel ruolo potrebbe ridurre anche l’Italia nello stesso stato”. Lo scrive in una nota Enrico Marcora, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia. “Dopo avere paralizzato gli uffici comunali, – continua Marcora – trascurato la manutenzioni di verde e strade, ignorato la sicurezza, rendendo la città un girone infernale, abbandonato a se stessi gli immobili di MM, preso in considerazione le partecipate solo per motivi clientelari, senza riuscire a risolvere nessuno dei grandi problemi che affliggono la città, ha anche il coraggio di presentarsi come salvatore della Patria!”. “Non bastano vanità e supponenza e fare i ganassa per assumere questo ruolo – aggiunge Marcora – occorre saper affrontare i problemi in modo concreto, capacità che fino a oggi Sala non ha mostrato di possedere. Ci pensino bene quelli che per disperazione vorrebbero offrirgli le chiavi del Paese e lui si ricordi che: chi volta el cu a Milan…”, Marcora sottolinea inoltre di essere “amareggiato nel vedere messa da parte Elena Tettamanti, dopo che con il suo lavoro di acquisizione soci e raccolta fondi per la Triennale ha svolto un servizio serio e utile per Milano”. Lo scrive in una nota Enrico Marcora, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia. “Il Sindaco Sala – continua – esca dalla sua auto-attribuita dimensione nazionale e internazionale e abbandoni gli sciocchi protagonismi che gli impediscono di occuparsi della città che è stato chiamato ad amministrare. Faccia ciò che è giusto – conclude Marcora – facendo dimettere il suo rappresentante nel CDA della Triennale, dando spazio a chi ha dimostrato di sapersene occupare, piuttosto che a chi è li solo per occupare spazi per suo conto”.

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Sardone (Lega): sinistra divisa sulla Brigata Ebraica

“Nella seduta di lunedì del Consiglio comunale la Lega, appoggiata da tutto il centrodestra, ha presentato una mozione nella quale chiedeva la condanna dei numerosi recenti attentati nello Stato di Israele, una ferma presa di posizione contro il gruppo terroristico Hamas, una piena solidarietà a Israele, unico Stato democratico in tutto il Medio Oriente e infine l’impegno a contrastare gli episodi di antisemitismo ed antisionismo al corteo del 25 aprile e in altre occasioni. Incredibilmente il Pd ha preteso una emendamento (poi approvato a maggioranza nonostante il nostro voto contrario) che ha cancellato la dicitura “Israele, unico stato democratico in Medio Oriente” senza addurre motivazioni valide per questa scelta. La mozione così modificata è stata approvata grazie ai voti dell’opposizione perchè la sinistra si è spaccata, con l’imbarazzante voto contrario di alcune parti della sinistra e soprattutto dei consiglieri della Lista Sala. È francamente sconcertante che ancora oggi ci siano posizioni anti israeliane e ambiguità sul terrorismo e sugli insulti alla Brigata Ebraica e allo Stato di Israele da parte delle frange estremiste della sinistra. Chiediamo al Sindaco di spiegare la sua posizione, tenuto conto dell’incredibile voto della sua lista che a tutti gli effetti risulta molto simile a quella espressa dai centri sociali e da certi ambienti islamici non moderati. La Lega continuerà a esprimere vicinanza a Israele, al popolo ebraico e alla comunità ebraica milanese. Milano non merita questi spettacoli irrispettosi della storia; inoltre gli episodi di sangue recenti non possono essere sottovalutati ma anzi devono essere condannati con forza dalle istituzioni” Così in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega, prima firmataria della mozione su Israele.

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Municipio 7: la sinistra chiede la rimozione del Crocifisso

Lo rende noto Antonio Salinari capogruppo Forza Italia del Municipio 7: “La sinistra del Municipio 7 vorrebbe cancellare i simboli della nostra cultura e della nostra civiltà” – Spega Salinari – “abbiamo i quartieri fuori controllo, carovane di nomadi in strada, baby gang, case occupate abusivamente, discariche di rifiuti in strada a cielo aperto e la sinistra del Municipio 7 cosa fa? presenta una richiesta – appena trascorsa la Pasqua – per la rimozione del crocifisso dall’aula consiliare andando contro alla nostra tradizione e alla nostra storia nel nome di uno Stato laico che garantisca il rispetto di tutti ma si dimentica che la nostra capacità di rispetto si deve proprio alle radici della nostra storia e dei nostri valori”. “Rispetto – conclude Salinari – che si fonda sul Crocifisso simbolo di amore e pace soprattutto in questo momento particolare della nostra vita: prima la lotta al virus e ora la guerra in Ucraina alle porte dell’Europa”.

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Fidanza (FdI): sinistra non mistifichi le parole di Bernardo

“Contro Luca Bernardo, già in campo, la peggiore mistificazione di stampo comunista. Non avendo argomentazioni concrete contro le giuste osservazioni di Bernardo, dapprima il sindaco Sala gli mette in bocca parole che non aveva mai pronunciato sulle piste ciclabili, poi l’europarlamentare Majorino lo accusa di essere il ventriloquo di Salvini. Si mettano l’animo in pace Sala, Majorino e compagni: Luca Bernardo non è soltanto il candidato sindaco dell’intero centrodestra che Fratelli d’Italia sostiene con convinzione, al pari dei nostri alleati. Ma è anche una personalità stimata e conosciuta in città, un uomo che ha fatto del bene a tante persone, un uomo di buon senso che rappresenta al meglio quella Milano generosa e laboriosa lontana dal carico ideologico della sinistra di Sala. Taroccare o sminuire quello che dice non basterà”. Così l’eurodeputato milanese di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, commenta le parole di Beppe Sala e Pierfrancesco Majorino.

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Mascaretti (FdI): la sinistra milanese si scaglia contro la proprietà privata

“Suonano molto sinistre le dichiarazioni di Granelli quando afferma nel suo comunicato che gli obiettivi di questa Amministrazione: ‘hanno l’intento di ridurre le emissioni inquinanti, diminuendo la circolazione dei mezzi privati’, come se le colpe dell’inquinamento fossero delle emissioni dei mezzi privati, a prescindere che siano ibridi, elettrici o ad idrogeno” dichiara Andrea Mascaretti Capogruppo di FDI a Palazzo Marino. “E’ chiaro che si tratta di un attacco ideologico alla proprietà privata e alla libertà di circolazione” prosegue Mascaretti ”a fronte di 100 nuove auto in sharing per oltre 2 milioni di city user, la Giunta Sala vorrebbe drasticamente ridurre la circolazione della mobilità privata. Immaginatevi il danno immediato all’economia cittadina a partire dai lavoratori e dagli imprenditori del comparto auto che vedrebbero le loro attività ridursi drasticamente in poco tempo. I presupposti raccontati da Granelli sono pure sbagliati, non lo dico io, ma i dati delle centraline Arpa che, durante i due mesi di lockdown totale non hanno rilevato sensibili cali di emissioni inquinanti a Milano. Pretendo dall’Amministrazione trasparenza e, in luogo di quelle ideologiche, chiedo l’avvio di politiche realmente sostenibili per la mobilità e l’ambiente a Milano”.

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De Corato (FdI): la sinistra vuole chiudere il CPR di via Corelli

“Durante la Commissione è emerso che dal 28 settembre 2020 al febbraio scorso sono state 449 le persone ospitate (delle quali 355 tunisini) presumibilmente tutte rimpatriate”. Lo ha dichiarato il consigliere comunale di FdI a Milano, Riccardo De Corato, commentando la seduta della Commissione Carceri del Comune che si è svolta oggi. “Il centrosinistra, come era logico aspettarsi, ha indetto oggi la Commissione per sottolineare come la maggioranza a Palazzo Marino voglia la chiusura del Cpr di via Corelli” ha spiegato De Corato, che è anche assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, spiegando che “per loro si tratterebbe di un luogo di detenzione, peggio di un carcere, come hanno fatto intendere più volte i partecipanti e la presidente della Commissione, Anita Pirovano, ha inoltre voluto sottolineare l’ordine del giorno votato nel 2018 che diceva ‘no’ alla riapertura di via Corelli”. De Corato ha aggiunto che quelle della Commissione sono state “due ore di interventi per far intendere che via Corelli è un girone dell’Inferno dantesco, un luogo di privazione della libertà verso persone che dovrebbero, non si capisce come e perché, essere libere”, mentre “nessuno ha parlato di come allontanare i clandestini”. L’esponente di Fratelli d’Italia ha poi affermato che “secondo Orim e Polis sono 110mila i clandestini presenti in Lombardia, 47.400 dei quali solo nella Città Metropolitana di Milano” e che “con questi dati altro che chiudere il Cpr di via Corelli, ne servirebbe uno in ogni provincia!”.

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