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Milano Concreta: “Via libera agli sfratti per i piccoli proprietari”

Milano Concreta: “Via libera agli sfratti per i piccoli proprietari”. Oramai dall’inizio della pandemia, anche a Milano molti piccoli proprietari che hanno un appartamento in affitto occupato da un inquilino moroso, si trovano a dover soccombere alla legge proroga sfratti che in questi giorni é stata rinnovata. Nello specifico é messa in discussione la costituzionalità dell’art. 103, comma 6 del D.L. 17 marzo 2020, n.18 con cui è stata disposta la “sospensione” dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, nonché dell’art.13, comma 13 del D.L. 31 dicembre 2020, n. 183 “sia nella parte in cui sospende i provvedimenti di rilascio anche per situazioni estranee all’emergenza sanitaria quali le situazioni di morosità antecedenti al manifestarsi della pandemia”, sia in quella in cui si impedisce al giudice dell’esecuzione di deliberare e valutare e decidere nel merito. L’ordinanza d’incostituzionalità del Tribunale di Trieste, trasmessa anche al Presidente del Consiglio e ai Presidenti di Camera e Senato, fa notare che “non può giustificarsi ed è palesemente irragionevole” la sospensione dei rilasci per morosità antecedenti la pandemia, e l’aggravamento della posizione del proprietario “quasi che egli non dovesse subire i contraccolpi della pandemia allo stesso modo, o anche maggiormente, in confronto all’occupante”. Milano Concreta, pur riconoscendo il particolare momento di difficoltà economica e sociale, ritiene corretto distinguere i casi e riconosce il diritto dei piccoli proprietari che sono costretti a rinunciare a un bene anche in casi in cui non sussistano le condizioni per le quali la stessa legge è stata deliberata.

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Sollazzo (Milano Concreta): “Separare Martesana e Seveso”

Sollazzo (Milano Concreta): “Separare Martesana e Seveso”. L’Assessore ai lavori pubblici Granelli, annuncia con orgoglio la partenza dei diversi cantieri previsti per il contenimento delle piene e dei materiali trasportati a valle dal torrente tristemente lordato da anni di scarichi nocivi e antropizzazione irriverente. Opere che condividiamo totalmente ma andrebbero progettate con maggiore rispetto per i territori, dove soggiacciono. Segnaliamo all’Assessore Granelli, e alla cittadinanza interessata, che per note leggi idrauliche, pur contenendo a nord di Milano una certa quantità di acqua, se a sud della Città non si ha una deflazione di pari portata, cosa che oggi è impedita dalla restrizione al ponte delle Gabelle che riceve non solo la portata del torrente o fiume Seveso, ma anche della Martesana,  a seguito della connessione idraulica tra i due corsi d’acqua, quanto fatto a monte, potrà avere solo un effetto di ristorazione parziale e entro certi limiti di quantità e di tempo di accumulo. Dunque l’effetto è un ritardo e non un’eliminazione definitiva del problema, possibile solo se potrà essere eseguita la separazione dei due torrenti, tramite la connessione idraulica della Martesana fino alla Darsena, prevista anche dall’ing. Brown e purtroppo scartata per via dell’insalubre scelta di inserire, strategicamente, una indispensabile opera idraulica nel contesto del progetto di Riapertura o per meglio dire rifacimento dei Navigli, peraltro non ancora tramontata, anzi rilanciata dal sindaco uscente, con insuccesso in quanto ai finanziamenti richiesti all’Europa, fortunatamente molto più concreta del richiedente. Riteniamo indispensabile eseguire quest’opera idraulica, separandola dal progetto “ Navigli” in quanto opera sinergica al contenimento del fiume Seveso a nord di Milano, e aggiungiamo che con la separazione, il Seveso potrebbe defluire a piena portata senza problemi e la Martesana, una volta separati, porterebbe acqua pulita indispensabile all’irrigazione nei territori a sud di Milano, oltre a un ristoro alla Darsena oggi non al meglio di sé.

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Sollazzo (Milano Concreta): “Incomprensibile il progetto Primula di Arcuri”

Sollazzo (Milano Concreta): “Incomprensibile il progetto Primula di Arcuri”. Il consigliere comunale Simone Sollazzo e gli esponenti del Comitato promotore di Milano Concreta hanno diffuso una nota sul progetto degli spazi dedicati alla vaccinazione anti covid: “La decisione di finanziare una serie di strutture “ ad hoc “ in un momento come questo in cui si dovrebbe concentrare gli sforzi economici per aiutare il commercio e le famiglie, oltre al reperimento di dosi di vaccino per tutta la popolazione, appare incomprensibile soprattutto perché promossa dallo stesso Commissario Arcuri. Pensiamo che quest’operazione sia priva di fondamento oltre che un affronto alla società in grandissima sofferenza economica, poiché le vaccinazioni potrebbero essere somministrate tranquillamente in contesti come dimostra la chiesa anglicana che ha messo a disposizione i luoghi di culto, cattedrali comprese. Peraltro, avendo un comparto economico come quello dello spettacolo in crisi, ci sembra sensato ridare ossigeno alle tante aziende che forniscono delle ottime tensostrutture anche adattate alla bisogna, se non utilizzare le strutture dell’Esercito, della Croce Rossa e della Protezione Civile Milanese per esempio, sulle quali possono essere tranquillamente poste le “primule” come logo di riconoscimento. Ci sembra possa essere interessante conoscere il parere dello stesso arch. Boeri, peraltro esponente di sinistra, storicamente attento ai disagi e ai temi critici della Società. Oppure ci siamo persi qualche passaggio ?”  

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Milano Concreta: “Il cambio Gallera-Moratti è continuare con personalità senza competenze”

Milano Concreta: “Il cambio Gallera-Moratti è continuare con personalità senza competenze”. Così in una nota il consigliere Simone Sollazzo e il collettivo della neo-nata Lista Civica “Milano Concreta” in occasione della manifestazione “Ora Basta!”: “E così si sospende una seduta consiliare per la manifestazione tanto annunciata sotto Palazzo Lombardia dal titolo che lascia poco spazio all’interpretazione, e dalla quale ci teniamo a precisare la nostra mancata adesione. A nostro parere Regione Lombardia ha commesso un errore nel trasmettere i dati al governo, ma non ci sembra corretto il pretesto per inscenare una protesta di piazza. Riteniamo che in Regione Lombardia si siano fatti troppi errori come lo stesso Comune di Milano(ad esempio la gestione delle RSA e il rapporto mancato con le istituzioni, compresa la protezione civile). Il cambio della guardia tra Gallera e Moratti non è un segnale di ravvedimento, ma casomai un proseguimento di un egemonia politica di personalità senza competenze. Siamo del parere che il ruolo di responsabile della Sanita’ sia un ruolo anche tecnico e che serva una nomina tecnica, dunque un esponente del settore sanitario, meglio un virologo o ruolo comparato, che sappia esattamente come funzioni il sistema sanitario lombardo. Poi ogni istituzione faccia i conti con la propria coscienza e le proprie dirette responsabilità. Quelle di oggi sono solo “chiacchiere da dopo-partita” ormai”.  

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Sollazzo (Misto): “Milano si ferma eccome…sulla neve”

Sollazzo (Misto): “Milano si ferma eccome…sulla neve”. Commenta così in una nota il consigliere del gruppo misto Simone Sollazzo le condizioni odierne di viabilità. La nevicata ha infatti messo Milano in allarme, con decine di interventi dei Vigili del Fuoco.  E allora ecco il commento di Sollazzo (Misto): “Milano si ferma eccome…sulla neve”. “Milano non si ferma ?! Altro che… si ferma eccome. Si paralizza proprio. Venti centimetri di neve sono riuscite a mandare in tilt un capoluogo e le principali vie di percorrenza per i comuni della provincia. Non so cosa ci riserverà il Sindaco a sua discolpa nel videomessaggio odierno ma vorrei che arrivasse all’interessato tutta l’indignazione e la rabbia per il disagio dei nostri concittadini che dalle ore 8 ci scrivono perché impossibilitati a muoversi e raggiungere il proprio posto di lavoro. E tutto questo è grave perché l’allarme era già stato dato da 3 giorni e le previsioni parlavano chiaro. Il risultato è: zero sale sulle strade, niente spazzaneve, autobus articolati a trazione posteriore di traverso, cittadini bloccati appena fuori dalle aree condominiali. Sono forse le prove generali per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina? – sottolinea il consigliere comunale – Oppure si pensa adesso di progettare nuovi interventi di urbanistica tattica con qualche pennellata sull’asfalto? Così passeremo direttamente dalle piste ciclabili alle piste da sci?! Una smart city si riconosce anche nel suo livello di prevenzione e intervento in anticipo rispetto a determinate condizioni atmosferiche. Inutile guardare con superiorità gli altri capoluoghi o la capitale stessa per poi farsi cogliere impreparati in questo modo. Non serve una laurea in ingegneria aerospaziale per comprenderlo. Serve un pizzico di umiltà e prontezza nel gestire situazioni di emergenza , specialmente quando sono sufficientemente pre-allertate”.

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Airport Handling, Sollazzo (Misto): “Intervenga De Micheli”

Airport Handling, Sollazzo (Misto): “Intervenga De Micheli“. Il consigliere comunale del Gruppo Misto Simone Sollazzo è infatti intervenuto sul presidio odierno dei lavoratori di Airport Handling e le sigle sindacali. La situazione non è affatto buona per i lavoratori, perché la crisi Covid19 ha innescato una serie di cambiamenti di cui potrebbero rimanere gli unici a pagarne il contro. “Sicuramente è positivo che il Sindaco abbia incontrato oggi i lavoratori di Airport Handling e le unità sindacali a latere della Assemblea di Assolombarda. Ma siamo in una fase in cui le sole “prese d’atto” non bastano più – ha affermato il consigliere – Il Sindaco di Milano e tutta l’amministrazione hanno la facoltà e tutte le competenze per poter affrontare direttamente la Ministra De Micheli e portare la voce dei nostri gruppi di lavoratori a cui va oltre il mio sostegno totale , anche il plauso per la tenacia e l’attaccamento ad una professionalità che non si costruisce in un giorno e magari ricorrendo a forme di impiego “interinale”. Attendiamo quindi un confronto diretto a Milano con la Ministra De Micheli. E se non sarà possibile , come si suol dire, “se la montagna non va da Maometto..” allora l’Amministrazione si prepari all’ipotesi di una delegazione che si rechi direttamente davanti agli uffici del Ministero.  

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