Torino

La Polizia a Torino è senza cibo

La Polizia a Torino è senza cibo.  A renderlo noto è il SAP: “Il Sindacato Autonomo di Polizia ha scritto al Prefetto di Torino e al Dipartimento PS per segnalare la grave situazione in essere nella mensa del Reparto Mobile di Torino. LA DISPENSA E’ VUOTA E SI RIESCONO A CONFEZIONARE SOLO POCHI PASTI. Non vengono fatti gli approvvigionamenti e i pasti vengono improvvisati ogni volta con quello che c’è e che viene acquistato giorno per giorno. Spesso non si riesce a confezionare i pasti in modo completo. Cibi non adeguatamente cotti, porzioni sottostimate, mancanza di scelta, scarsità di tovaglioli e vaschette per l’asporto, rifornimenti delle vettovaglie non aderenti al volume di pasti da somministrare. Questa la denuncia da parte dei colleghi di Torino. La mensa del Reparto Mobile svolge una importante funzione di servizio non solo per il personale del Reparto Mobile ma anche nei riguardi del Reparto Operazioni Crimine e delle Volanti. Molto probabilmente quanto sta accadendo è la conseguenza dell’aumento dei prezzi degli alimenti, delle materie prime e della tipologia di appalti stipulati con le ditte che devono garantire il servizio di mensa. “Nella fase di rinnovo dei contratti di appalto dei servizi di mensa” – afferma Stefano Paoloni Segretario Generale del SAP – “ci eravamo raccomandati con il Dipartimento della P.S. che i rinnovi non si concludessero secondo il principio dei massimi ribassi ma purtroppo così non è stato. Addirittura pare che molti appalti sono stati aggiudicati ad un costo inferiore rispetto a quello precedente.” Aggiunge Paoloni “La conseguenza è quella di lasciare centinai di poliziotti senza il previsto vitto o pasto con un pasto inadeguato”. Pertanto riteniamo sia urgente l’individuazione delle migliori soluzioni organizzative possibili a garanzia della dignità dei colleghi, soprattutto, come nella fattispecie, in cui il personale, per la tipologia dei servizi, in cui è impiegato, spesso non ha possibilità di scelta, né alternative di alcun tipo su come, quando e dove fruire della consumazione del pasto.

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Violenze di capodanno: altre perquisizioni a Torino

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Milano, nell’ambito dell’attività investigativa per identificare i responsabili delle violenze sessuali, rapine e lesioni avvenute la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano, sta effettuando ulteriori cinque perquisizioni a Torino. Si tratta di maggiorenni, tre italiani di origine marocchina e due marocchini titolari di permesso di soggiorno, di età compresa tra i 19 e i 24 anni. Nelle case dei giovani perquisiti – spiega la Polizia -, tre dei quali indagati per i fatti di Capodanno (nel caso di altri due si tratta di perquisizioni presso terzi) , sono stati sequestrati dispositivi elettronici ed indumenti corrispondenti a quelli indossati la notte del primo gennaio. Le perquisizioni degli agenti della Squadra Mobile di Milano vedono il coinvolgimento anche dei poliziotti della Sezione di PG della Polizia di Stato presso la Procura della Repubblica di Milano, della Squadra Mobile della Questura di Torino e dei Reparti Prevenzione Crimine Lombardia e Piemonte. Allo stato, le indagini sono concentrate su cinque episodi avvenuti la notte di Capodanno e che vedono undici ragazze quali parte offese. Nei giorni scorsi sono già stati perquisiti tra Milano e Torino 18 ragazzi di cui 12 risultano indagati. Due sono stati fermati e si trovano ora in carcere. Nelle prime perquisizioni le indagini si concentravano su tre episodi con nove vittime. Nei giorni scorsi altre due ragazze hanno denunciato altri due distinti casi e sono anche state sentite dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo fornendo riscontri utili.

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