via gola

Continuano i controlli in via Gola e via Pichi, sequestrata una pistola

Anche questo fine settimana, sono proseguiti i servizi di prevenzione e controllo del territorio in zona Ticinese, a cura del Commissariato Porta Ticinese, in particolare nell’area delimitata dalle vie Pichi e Gola, dove la notte di capodanno vi furono dei disordini nel corso dei quali alcuni facinorosi ostacolarono i Vigili del Fuoco intervenuti per spegnere un incendio appiccato da un gruppo di occupanti abusivi. In particolare, sabato scorso, nella prima mattinata gli agenti della volante di zona hanno controllato le cantine dello stabile di via Pichi 3, già oggetto di perquisizione della Squadra  Mobile il 4 febbraio scorso. In una cantina è stata rinvenuta una pistola con caricatore, successivamente accertatosi essere una pistola a salve, priva di tappo rosso. La stessa è stata sequestrata a carico di ignoti ed inoltre sarà oggetto di approfonditi accertamenti per verificare se sia stata utilizzata la notte dei disordini di capodanno. Questa notte, lo stesso equipaggio, nel corso dell’ordinario pattugliamento, transitando nuovamente in via Pichi, sempre all’altezza del civico 3 ha notato 3 persone che confabulavano e le ha sottoposte ad un controllo. In particolare vi erano un italiano 49enne incensurato, un cittadino marocchino 45enne regolare ed un cittadino egiziano 21enne. Quest’ultimo è stato trovato in possesso di più dosi di hashish, per un totale di 21,70 grammi nonché 50 euro in banconote da 20 e 10 euro e pertanto è stato tratto in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.  

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Prefetto: presto inizieranno gli sgomberi in via Gola

Comitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura a Milano per affrontare la questione della legalità e delle occupazioni abusive di case popolari in via Gola, dove la notte di Capodanno sono stati aggrediti i vigili del fuoco che cercavano di spegnere un incendio. “Abbiamo deciso – ha detto il prefetto, Renato Saccone – che opereremo al più presto su via Gola, perché non si ripeta più quello che è accaduto il 31 dicembre”. La legalità, ha aggiunto, “significa innanzitutto per noi restituire il diritto alla casa a chi ne ha realmente bisogno“. “Gli sgomberi saranno programmati – ha detto ancora – nel momento in cui, ma al più presto, avremo l’insieme delle operazioni pronte, compreso l’avvio della rigenerazione, quindi l’occupazione giusta degli alloggi e una copertura minima essenziale per le effettive vulnerabilità“. “Noi – ha proseguito – abbiamo di interesse tutta l’area di via Gola e dobbiamo progressivamente portare ad una situazione di pieno controllo l’intera area”. ANSA Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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Niente scuse per gli aggressori dei Vigili del Fuoco

Niente scuse per gli aggressori dei Vigili del Fuoco. Nelle ultime ore sono partite le perquisizioni nelle abitazioni di persone sospettate di avere partecipato all’aggressione ai Vigili del Fuoco avvenuta in via Gola la notte di Capodanno. All’azione, che si sta svolgendo fra via Gola e via Pichi, stanno partecipando gli agenti della Squadra Mobile della Questura, gli agenti del commissariato di Porta Ticinese, la Digos e la polizia scientifica. Per questi soggetti in tanti si augurano che non ci siano scuse: il discorso infatti non è nella lunga e irrisolvibile diatriba tra forze dell’ordine e antagonisti, non parliamo di persone armate né di chi cerca di limitare le azioni altrui. I pompieri sono intervenuti in via Gola a capodanno per spegnere un incendio, un gesto senza colore se non quello del buonsenso e della cura della propria comunità. Un modo per tenere tutti al sicuro da un pericolo oggettivo, non un atto politico o simili ma un gesto normale. La normalità che si sta perdendo in moltissimi aspetti della vita civile: basti pensare alla guerra ai vaccini che invece hanno permesso di salvare milioni di vite, o alla difficoltà con cui si possono vivere certi quartieri, o alla mobilità ormai impazzita anche a causa di strade che si bucano come certi formaggi. Se scoppia un incendio, i pompieri devono poter svolgere il loro lavoro che è tra i più antichi e rispettati perché combatte elementi naturali come il fuoco. Non combattono esseri umani deviati o principi o altro, solo i rischi immediati e realissimi come gli incendi. Si spera dunque che con ci siano scuse per gli aggressori dei vigili del fuoco, simbolo di un sistema di protezione umano per l’umano che non dobbiamo perdere, soprattutto in questi tempi in cui sono saltati tutti gli schemi sociali e politici.  

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La Procura indaga sull’episodio di via Gola

Non appena le sarà trasmessa l’informativa della Polizia di Stato, la Procura di Milano aprirà un’indagine sull’aggressione ai vigili del Fuoco avvenuta in via Gola la notte di Capodanno. A coordinare l’inchiesta sarà il PM Alberto Nobili, il responsabile dell’antiterrorismo milanese che  è in attesa del rapporto degli investigatori che dovrebbe ricevere a breve. Da quanto si è appreso,  le contestazioni riguardano episodi di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto di armi improprie. Infatti, dai primi risconti, risulterebbe essere stata usata anche una pistola al momento apparentemente giocattolo. Sarebbero già stati identificati alcuni giovani responsabili di quanto accaduto: si tratterebbe di teppisti o di simpatizzanti della sinistra milanese, ma non appartenenti a gruppi strutturati.  

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Appartenenti a un centro sociale aggrediscono i Vigili del Fuoco

“Ci hanno accerchiato….tirato bottiglie e rubato le chiavi dell’autopompa, non permettendoci di fare il nostro lavoro…. Via Gola Milano. Solo l’intervento delle Volanti della PS e una Botte a supporto ci ha permesso di spegnere l”incendio di rifiuti buttati in mezzo alla strada. subito dopo la mezzanotte”, lo hanno scritto i Vigili del Fuoco di Milano sulla loro pagina Facebook. Il motivo dell’aggressione sembrerebbe essere stato la loro intenzione di spegnere un rogo di rifiuti appiccato di proposito per festeggiare il capodanno. Secondo l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato (FdI), a dare addosso ai pompieri, poco dopo la mezzanotte sarebbero stati alcuni appartenenti al centro sociale “Cuore in Gola” di via Gola, più volte al centro delle cronache, e altri loro amici e ospiti che stavano festeggiando in strada. Secondo quanto riferito dalla Polizia, intervenute sul posto con tre volanti, i presenti hanno ammassato masserizie nel centro dell’incrocio con via Pichi, per poi incendiarle. Le fiamme si sono però in modo preoccupante, alzandosi di parecchi metri e producendo molto fumo. I residenti hanno quindi chiamato il 115, ma all’arrivo dei mezzi dei VdF alcune persone hanno ostacolato i pompieri, accerchiandoli e spintonandoli, mentre qualcuno si introduceva nell’autobotte per spegnerla e portare via le chiavi.  

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Via Gola, retata fra pusher, abusivi e irregolari, sequestrati sette pitbull

Un 30enne algerino e una marocchina di 26 anni sono stati arrestati dalla polizia per spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale nell’ambito di una perquisizione di tre alloggi Aler di via Gola 27 occupati abusivamente da extracomunitari. Le stesse persone sono state indagate a piede libero per il reato di invasione di terreni o edifici. È stato indagato per spaccio di droga e resistenza a pubblico ufficiale, e arrestato per esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale ordinario di Milano, anche un trentenne marocchino. Altri tre marocchini, di 20, 25 e 27 anni, sono stati invece indagati in stato di libertà per spaccio di sostanze stupefacenti (per detenzione di modica quantità) e resistenza a pubblico ufficiale, mentre un ultimo uomo, un marocchino del 1995, è stato arrestato per resistenza e violazione delle norme sull’immigrazione. Presso uno degli alloggi, gli operanti si sono trovati di fronte a ben sette pitbull, usati dagli spacciatori a protezione della droga, che in seguito sono stati affidati al canile municipale.  

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