1 Maggio 2020

Gallera: attenzione all’illusione di essere immuni, casi milanesi in aumento

“Sono 17.278 i test sierologici sui soggetti sottoposti a quarantena fiduciaria domiciliare effettuati dal 23 aprile scorso in alcune Ats della Lombardia. Dall’analisi dei primi esiti, effettuata dal professor Fausto Baldanti del San Matteo di Pavia, sembra emergere che sono stati messi in quarantena molti più soggetti di quanti non siano entrati realmente in contatto con il virus. Le misure di contenimento messe in atto dalla Regione, dunque, sono state efficaci. Perché hanno permesso di proteggere, tempestivamente e indipendentemente dal tampone, i contatti stretti di coloro che avevano contratto la malattia”. Lo afferma l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, commentando i risultati della prima settimana di analisi dei prelievi ematici per i test sierologici. “Come immaginavamo dall’analisi di questi dati preliminari – spiega il professor Fausto Baldanti, Direttore della Virologia Molecolare dell’IRCCS San Matteo di Pavia – sembra che la circolazione del virus sia stata maggiore nella zona di Bergamo (Alzano e Nembro), mentre a Brescia, Cremona, Crema, Lodi e Codogno è stata meno intensa. È possibile che il dato di contagio degli operatori sanitari rifletta il tasso di circolazione del virus in Lombardia“. “Quindi occorre, se sarà confermato l’andamento di queste analisi, una ripartenza – aggiunge – che dovrà tener conto che la maggior parte dei cittadini è potenzialmente suscettibile e si rende, quindi, necessaria la massima prudenza in vista della ripartenza”. “In vista del 4 maggio – conclude l’assessore Gallera – invitiamo quindi tutti i cittadini a continuare a utilizzare i dispositivi di protezione personale e a mantenere le regole di distanziamento che finora hanno permesso la riduzione dei contagi”. Ecco il risultato dei test sierologici effettuati dall’Ats di Milano: soggetti in quarantena: 527, di cui 211 positivi (40%), 316 negativi (60%); operatori sanitari 1714 di cui 286 positivi (16.7%); 1428 negativi (83,3%). Dati Lombardia: positivi 76.469 (+737), ricoverati 6.628 (-206), in terapia intensiva 563 (-42), dimessi 52.035 (+869), decessi 13.860 (+88). Tamponi effettuati: 390.644 (+13.701). Provincia di Milano 19.701 (+364) di cui in città 8.158 (+177).

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Sala: dovremo reinventarci il lavoro

Quello di oggi “è un primo maggio un po’ particolare, un po’ triste perché il lavoro lo stiamo perdendo e non basterà un clic per ritornare a prima, bisognerà un po’ reinventarsi“. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato della festa dei lavoratori nel corso del video che ogni giorno posta sulle sua pagine social. “C’è un editto del XII secolo che dice ‘chi sa lavorare viene a Milano ed e un uomo libero’ e questo è lo spirito che ha animato la nostra città e che ha costruito i destini di Milano“.  “Alle aziende milanesi e alle associazioni di categoria chiedo di applicare modelli diversi in termini di flessibilità organizzativa, di smart working e di orari. È fondamentale e lo sta cercando di fare prima di tutto in Comune“. E’ l’appello del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al mondo delle aziende milanesi che da lunedì in alcuni casi potranno riprendere il lavoro. “Il burocratico Comune di Milano, come qualcuno lo definisce, ha oggi 7 mila persone che lavorano da casa, ne faremo rientrare un po’ alla volta ma ne lasceremo comunque in questa fase 4 mila che lavoreranno da casa. – ha concluso – Per quanto riguarda gli orari di inizio lavoro si potrà iniziare, a seconda dei vari uffici, dalle 7 e 30 alle 11. Noi ci attiviamo ma chiediamo grande collaborazione“. ANSA  

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Opposizioni all’attacco delle ciclabili di Sala

L’accusa che l’opposizione muove al Sindaco Sala e alla sua Giunta, è quella di sfruttare l’emergenza coronavirus “per rilanciare l’insensata paralisi del traffico in città“, come sostenuto dal Presidente del Municipio 7, Marco Bestetti (Forza Italia) commentando l’avvio dei lavori per la nuova pista ciclabile in Corso Venezia, un’azione che secondo il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, Andrea Mascaretti penalizzerà “oltre ai commercianti, anche chi dovrà muoversi in auto per lavoro o per motivi di salute o per altre esigenze“. “L’emergenza sanitaria – aggiunge inoltre Bestetti – richiederebbe una strategia opposta, agevolando l’utilizzo del mezzo privato, per evitare gli assembramenti sui mezzi pubblici e il contatto tra le persone nelle strade“, mentre Mascaretti sottolinea che “la nostra è una città che invecchia e dove sono presenti molti disabili. Le piste ciclabili per loro rappresentano spesso delle vere e proprie barriere architettoniche“. Bestetti conclude chiedendo “coerenza” ai membri della Giunta, invitandoli a rinunciare “da subito alle auto di servizio con autista del Comune di Milano, con le quali – dati alla mano – si sono fatti comodamente portare in giro per la città a spese dei milanesi per 3.000 volte negli ultimi 3 anni“. Sulla questione è intervenuto anche il Consigliere Comunale del Gruppo Misto, Simone Sollazzo, sottolineando che dall’intervento “emergono una serie di criticità e interrogativi che lasciano pensare ad una visione un po’ forzata di questa Milano della fase 2“. Secondo l’ex grillino “manca totalmente uno studio del calcolo costi/benefici“, e inoltre, “la promiscuità in carreggiata con veicoli a motore è pericolosa, anche a 30 km/h“. Secondo Sollazzo si tratta di un intervento che va  alla ricerca di soluzioni ecosostenibili senza però rispondere “alle esigenze di tutti i cittadini in una fase socialmente delicata“. Anche secondo Sollazzo è sbagliato  “approfittare del momento emergenziale”  soprattutto senza “interpellare le municipalità e tantomeno le categorie di servizi che vivono in prima persona il traffico cittadino“, concludendo, “per il momento si è persa l’occasione per rivedere il trasporto pubblico in una modalità sostenibile a lungo termine“. Infine, l’ex vice Sindaco di Milano e Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, nella neonata pista ciclabile, vede realizzarsi “Il sogno della sinistra radical chic“, grazie alla quale “Milano rischierà di passare dall’emergenza Covid a quella traumatologica, con i pedoni che cammineranno tra e bici e le auto“.

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De Chirico: buoni spesa sospesi per un errore del Comune

“Ci sono migliaia di milanesi che non hanno soldi per andare al supermercato. Mangiano grazie alle associazioni di volontariato, alle parrocchie e al buon cuore dei privati”, ricorda Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, per poi denunciare, “Dal 28 marzo aspettano con ansia i buoni spesa promessi dal Governo. Ad oggi il Comune non ne ha erogato uno solo perché è stata sbagliata una domanda per presentare richiesta da parte degli interessati“. “Questa conteneva una preposizione negativa vera a cui rispondere in maniera affermativa. – spiega – In migliaia hanno affermato erroneamente di avere sul conto corrente più di 5.000€. Una domanda trabocchetto valida per i concorsi pubblici, non per chiedere aiuti economici. Un errore davvero imperdonabile, non tanto perché è stato commesso – sbagliare è umano -, ma perché non si è ammessa la colpa. Non basta pubblicare sul sito internet una banale comunicazione di servizio“: L’Amministrazione, vista l’elevata percentuale di esclusioni dalla graduatoria, ritiene di fare un’ulteriore valutazione rispetto a un particolare requisito d’accesso che, nella compilazione della domanda, potrebbe essere stato causa di fraintendimento. “Occorrono le scuse formali del Sindaco, – conclude l’azzurro – sempre pronto ad accusare gli altri, e l’ammissione dell’errore da parte dell’Ente. Perché mentre aspettiamo lo sblocco del fondo di mutuo soccorso là fuori c’è gente che non ce la fa più e ha bisogno di aiuto“.  

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Con Strade Aperte nuove aree pedonali, ciclabili, zone 30 e spazi pubblici

Realizzare nuovi percorsi ciclabili anche in sola segnaletica; incrementare le strade a velocità moderata e le zone 30 e le strade residenziali a prevalente mobilità pedonale e ciclabile; ampliare i percorsi pedonali attraverso l’allargamento di marciapiedi; prevedere pedonalizzazioni temporanee nei quartieri ampliando l’offerta per il gioco e l’attività fisica dei bambini; realizzare nuovi interventi di urbanistica tattica nell’ambito del progetto Piazze Aperte; facilitare la possibilità di posare tavolini per bar e ristoranti sulle aree di sosta ai fini di recuperare parte della capienza persa all’interno per il distanziamento. Sono le azioni chiave di “Strade aperte”, il piano del Comune per ripensare la mobilità e lo spazio pubblico nei prossimi mesi. Una strategia che vede convergere la visione di una città più sostenibile e vivibile, cui l’Amministrazione sta lavorando attraverso molteplici azioni dall’inizio del mandato, con le temporanee esigenze di distanziamento sociale e sicurezza legate all’emergenza sanitaria in corso. L’obiettivo è realizzare strade più protette e fruibili da parte di tutti, offrendo nuovi spazi pubblici per grandi e bambini e incentivando gli spostamenti a piedi, in bicicletta e monopattino per le percorrenze su scala urbana attraverso un’offerta diversificata, complementare e alternativa al trasporto pubblico e all’auto privata. “Strade aperte accelera il processo di rigenerazione della città che stavamo già attuando prima del Coronavirus, a partire dall’attuazione di progetti pensati per il miglioramento della qualità dello spazio pubblico e della vita nei quartieri – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran -. Creare nuove piazze e servizi nel quartiere, incentivare modalità di spostamento sostenibili, garantire ai bambini spazi per il gioco sono obiettivi già previsti nel Piano di Governo del Territorio. La necessità di cambiare i ritmi della città nella ricerca di un ‘nuovo ordinario’  è la leva per velocizzare il raggiungimento di questi obiettivi, individuando soluzioni temporanee, più economiche ed efficienti”. “Stiamo lavorando per mettere in sicurezza il trasporto pubblico – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità – ma è importante anche riuscire a contenere il numero di auto in circolazione e la congestione e limitare il più possibile l’aumento dell’inquinamento atmosferico cittadino. In questi giorni abbiamo provato a pensare alla nostra città dopo le fasi più dure di questa emergenza, facendo tesoro di quanto imparato e con uno sguardo di lungo respiro che però parte dalle urgenti risposte ai problemi di oggi. I nuovi tempi e spazi della città, un modo nuovo di muoversi, la necessità di riprendere subito il lavoro e l’impegno a non lasciare indietro nessuno: ne è nato un piano straordinario di nuovi percorsi ciclabili e zone 30”. Molteplici dunque le azioni comprese all’interno di Strade Aperte, per cui sono già stati individuati alcuni interventi puntuali che verranno realizzati entro la fine dell’anno. L’obiettivo delle prossime settimane, anche grazie al contributo dei cittadini nell’ambito del percorso di partecipazione di Milano 2020, è incrementare le azioni diffuse sul territorio. Quartieri in 15 minuti, i progetti pilota Lazzaretto e Isola Lazzaretto e Isola saranno i progetti pilota di una città che ripensa i suoi ritmi a partire da quartieri che offrono servizi e qualità della vita entro lo spazio dei 15 minuti a piedi dalla propria abitazione. Attraverso interventi di temporanea pedonalizzazione di alcune strade, allargamento dei marciapiedi, istituzione di zone 30, connessioni con le piste ciclabili esistenti, posa di dehor, si libererà spazio pubblico prezioso da dedicare alla vita all’aperto di grandi e bambini. In particolare, al Lazzaretto saranno temporaneamente pedonalizzate via Lecco, largo Bellintani e via Benedetto Marcello, creando connessioni ciclopedonali con la futura ciclabile di corso Buenos Aires, il percorso lungo i Bastioni e la pista in segnaletica di viale Tunisia. All’Isola il cuore dell’intervento sarà via Toce, che verrà pedonalizzata e trasformata in una playstreet per il gioco dei bambini in connessione con le aree verdi di fronte alla scuola e quelle del giardino Bruno Munari. Ciclabilità: San Babila-Sesto Marelli e Bisceglie-Bande Nere-Sardegna-Buonarroti La ciclabilità va incentivata quale mezzo alternativo all’automobile e al trasporto pubblico. E’ partita ieri da corso Venezia la tracciatura dei 35 km di nuove piste ciclabili che arriveranno progressivamente in città in estate ed entro la fine dell’anno. Tra i primi interventi, oltre all’itinerario San Babila – Sesto Marelli che verrà realizzato in sola segnaletica, quello più strutturato da Bisceglie a Buonarroti lungo l’asse Legioni Romane-Berna -Zurigo che poi prolunga in Caterina da Forlì, Sardegna e Buonarroti. In partenza nelle prossime settimane anche interventi sui controviali, con la moderazione della velocità a 30 km/h, lungo le direttrici viale Certosa, viale Zara – viale Testi, viale Romagna – viale Campagna – viale Molise, viale Famagosta – via Faenza. Altri interventi per la ciclabilità riguardano la riqualificazione urbana ad esempio lungo la direttrice Bussa – Farini – Cimitero Monumentale. Piazze aperte: da piazza Sicilia a piazza Minniti Nuove aree pedonali fruibili in sicurezza, nuovi spazi pubblici di qualità per il quartiere. Il progetto di urbanistica tattica “Piazze aperte” che nell’ultimo anno e mezzo ha rigenerato 15 piazze della città attraverso interventi veloci ed economici, sbarcherà in una decina di nuove località selezionate tra le 65 proposte presentate dai cittadini e associazioni. Tra gli interventi previsti, quello in piazza Sicilia, dove verrà così garantita maggior sicurezza anche all’uscita dei bambini da scuola, e in piazza Minniti, che si andrà a connettere con il quadrilatero di via Toce all’Isola. Zone 30 Per migliorare la qualità dello spazio urbano e la sicurezza stradale verranno istituite nuove zone in cui il limite massimo di velocità è di 30 km/h. Tra i primi interventi, quelli lungo l’asse via Padova-Nolo e QT8. Interventi per la pedonalità: via Marghera Parte da via Marghera la strategia che vedrà l’allargamento di alcuni marciapiedi che verosimilmente vedranno un maggior flusso di pedoni. L’obiettivo è garantire il distanziamento sociale e la fruizione in sicurezza delle strade, riducendo le carreggiate senza modifiche alla viabilità. Strade aperte  

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La Polizia sollecita un’indagine epidemiologica sugli agenti

A riguardo della, “richiesta indagine epidemiologica per la Polizia di Stato di Milano: siamo ancora in attesa di risposte dalla Regione Lombardia”. Lo dichiara il  Segretario Generale Provinciale del Sindacato FSP della Polizia di Stato, Giuseppe Camardi, che sottolinea di farlo, “Con grande spirito di responsabilità verso i nostri Colleghi e i cittadini, sollecitiamo una risposta ai vertici della Regione Lombardia sulle modalità e tempistiche che saranno individuate per inserire in un programma sorveglianza epidemiologica gli operatori della Polizia di Stato (altre forze di polizia hanno già iniziato), impegnati quotidianamente nella difesa delle libertà democratiche, del pieno rispetto delle regole e, quindi, della tutela dell’intera collettività”. “Ci rendiamo conto del momento difficile per tutti – aggiunge Camardi – ma per il nostro Sindacato è indispensabile far avvertire la vicinanza delle Istituzioni, con risposte certe, a Donne e Uomini che ogni giorno, – conclude – per adempiere ai propri doveri, oggettivamente rischiano, ancora più del solito la vita propria e, stavolta, anche quella dei rispettivi figli, genitori, nonni e familiari in genere“.  

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