3 Novembre 2022

Individuati alcuni dei responsabili delle violenze a San Siro

Sono stati individuati alcuni tifosi che sabato scorso allo stadio Meazza di Milano durante la ritirata dagli spalti della Curva Nord ordinata dai capi ultrà nerazzurri in seguito all’omicidio di Vittorio Boiocchi, hanno provocato il deflusso, e un terzo ultrà responsabile di aver usato violenza verso una persona che esitava a lasciare San Siro. E’ quanto risulta dalle indagini condotte dalla Digos che in queste ore sta analizzando i filmati delle telecamere a circuito chiuso. Sono in corso anche approfondimenti su due spettatori che hanno chiamato il 112 per lamentare di essere stati allontanati dagli spalti. ANSA [the_ad id=”36270″]

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Cade dal monopattino: sedicenne in coma

E’ in coma nel reparto di terapia intensiva un ragazzo di 16 anni che nella notte mentre guidava un monopattino in viale Bianca Maria a Milano è caduto e ha battuto la testa sull’asfalto. Da quanto è stato riferito l’incidente è avvenuto pochi minuti prima delle 3. All’arrivo dell’ambulanza le condizioni del 16enne sono apparse subito gravi ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Policlinico. ANSA [the_ad id=”36270″]

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Sala a Sgarbi: la Pietà Rondanini va bene dov’è

La Pietà Rondanini di Michelangelo “va bene lì dove è”. Lo ha scritto sulle sue pagine social il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, postando una foto dell’opera di cui il neo sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, ha detto in un’intervista al Corriere della Sera che il suo primo atto sarà riportarla alla sua collocazione originaria. La scultura di Michelangelo è attualmente collocata nelle Sale dell’Antico Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco. “E dal punto di vista culturale forse il nuovo governo dovrebbe darsi altre priorità”, ha concluso Sala. ANSA [the_ad id=”36270″]

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Comunità Energetiche, siamo in linea con gli obiettivi climatici 2030?

Comunità Energetiche, siamo in linea con gli obiettivi climatici 2030? Vito Coviello, Socio AIDR e Responsabile Osservatorio Tecnologie Digitali nel settore dei Trasporti e della Logistica Il 29 giugno 2022 il consiglio europeo ha adottato il pacchetto “pronti per il 55%” che  racchiude  l’insieme degli orientamenti  generali sulle riduzioni delle emissioni e sul loro impatto sociale. Il pacchetto ha l’obiettivo di  revisionare, adeguandola, tutta la normativa UE per allinearla agli   obiettivi climatici 2030 di  riduzione  del 55%  delle  emissioni  di gas ad effetto serra.  Il  quadro normativo deve necessariamente essere  molto  equilibrato per  garantire  non solo   la equa  transizione  dal punto di vista sociale ma, anche, la competitività  dell’industria europea e la sua leadership nella lotta globale ai cambiamenti climatici. È iniziato un conto alla rovescia che richiederà un enorme impegno  della commissione europea  e di tutti gli Stati membri, considerato che mancano solo sette anni alla data obiettivo. Riguardo alle energie rinnovabili, il  pacchetto Pronti per il 55%  propone  di aumentare al 40% la quota parte  percentuale di energia rispetto al consumo  complessivo. L’aumento dell’uso di energie rinnovabili dovrà essere raggiunto soprattutto in quei settori dove  i progressi sono stati più lenti: trasporti, edilizia e industria. L’aumento dei prezzi delle energie non rinnovabili e  le difficoltà di approvvigionamento, aggravate dal conflitto in corso in Ucraina,  hanno accelerato la consapevolezza dei Paesi membri UE  dell’urgente necessità di raggiungere il prima possibile l’autonomia energetica e, soprattutto,  di accelerare verso la neutralità energetica. Ma come raggiungere l’indipendenza energetica e, a tendere, entro il 2050 anche quella   dall’utilizzo di energie non rinnovabili? Se ne discute molto e tante ipotesi sono allo studio, ma per assicurare un futuro sostenibile al  nostro Paese  è davvero indispensabile  abbandonare i luoghi comuni e uscire dagli schemi precostituiti. Se  da un certo punto di vista potrebbe essere utile o, molto probabilmente, anche necessario  esplorare nel  transitorio la possibilità di implementare l’estrazione e lo sfruttamento di energie non rinnovabili interne per  gestire altri futuri eventi geopolitici incontrollabili,  non si deve nel contempo  perdere  ulteriore tempo nella gestione della  transizione energetica verso l’utilizzo di energie rinnovabili. L’indipendenza energetica non deve, però, essere considerata come una assenza di legami  tout  court dal resto delle comunità,  ma come una rete di connessioni  vantaggiosa per tutti. È questa la ragione per la quale è necessario  traguardare una indipendenza energetica interna del nostro Paese da raggiungere però in un contesto allargato all’UE, dove ciascun Paese sia una parte di un sistema di rete di  connessioni  e abbia la garanzia di non dover subire in futuro impatti negativi sul tema energetico a causa di eventi geopolitici avversi. Riguardo all’indipendenza energetica interna e, soprattutto, per gli obiettivi di indipendenza anche dalle energie non rinnovabili, c’è ancora molto lavoro da fare ed è urgente un rapido cambio di passo nella progettazione, sperimentazione e realizzazione delle soluzioni, passando anche attraverso un migliore utilizzo delle risorse destinate dal PNRR. È indispensabile un vero e proprio cambio di paradigma e, quindi, occorre una  nuova  modellizzazione  del sistema di approvvigionamento energetico a cui affiancare un efficientamento dei consumi,  per ridurre al massimo gli sprechi. Le fonti di energia rinnovabili sono disponibili da sempre: energia solare, energia eolica, energia geotermica, energia idroelettrica, energia da biomassa ed  energia oceanica: purtroppo                                mancano ancora o non sono completamente disponibili ed accessibili, gli strumenti con cui produrre l’energia da tutte le  fonti rinnovabili. Possiamo installare  gli  impianti fotovoltaici, le pale eoliche, le   turbine ma siamo anche ben consapevoli  che: occorrono incentivi per avviare il processo di produzione su scala di modelli idonei al pieno sfruttamento delle energie non rinnovabili  che nel loro ciclo di vita utilizzino  attrezzature riutilizzabili e con  smaltimento a impatto zero. Occorre gestire il processo di transizione energetica con investimenti dedicati e tempi di esercizio in linea con gli obiettivi UE. L’Italia  produce energia da fonti rinnovabili per circa il 18%: è una percentuale ancora molto bassa   rispetto  ad alcuni Paesi quali Islanda (86%), Norvegia (71,5%),  Spagna (22%) e Germania (19,4%), ma è più alta rispetto alla Francia e al Regno Unito. In sintesi, c’è abbiamo  tanto  da lavorare  e  le date obiettivo  (UE 2030 e  2050),  non  sono poi così lontane. A che punto è la normativa UE e nazionale  che deve favorire la transizione energetica,   anche attraverso  lo sviluppo di comunità energetiche?  Le direttive UE che riguardano le comunità energetiche sono due. La prima direttiva,  RED II, Renewable energy directive 2018/2001,  è stata approvata nel dicembre 2018,  e    chiarisce  che  la comunità energetica rinnovabile è  un  “ … nuovo soggetto giuridico basato sulla partecipazione aperta e volontaria di imprese, persone fisiche, enti o amministrazioni comunali..”.   La comunità è un soggetto autonomo che deve essere effettivamente controllato azionisti, soci o membri situati nelle vicinanze degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. La mission delle  Comunità energetiche rinnovabili (REC, CER) è di fornire  “ .. benefici ambientali, economici o sociali ..”  al livello delle comunità che le hanno  costituite. La  seconda direttiva ,  la IEM ovvero “ ..la Directive on common rules for the internal market for electricity 2019/944 …” , pubblicata a giugno 2019, ha successivamente introdotto la definizione di CEC, la  Comunità energetica di cittadini. In Italia i riferimenti normativi sono: il recepimento normativo avvenuto con decreto milleproroghe 02/2020, il successivo documento di consultazione 112/20 elaborato dall’Autorità di Regolazione e adottato nell’aprile 2020 la Delibera ARERA 318/2020 (agosto 2020) il Decreto attuativo del MISE di settembre 2020 sull’autoconsumo collettivoe sulle comunità energetiche. Il Decreto Legislativo 199/2021 che recepisce La Direttiva RED II entrato in vigore 15 dicembre 2021; I Decreti FER 1, e FER 2  (quest’ultimo in bozza e  in fase di revisione)  che sono finalizzati all’incentivazione  delle tecnologie più mature (FER 1) e a disciplinare gli incentivi  necessari per realizzare impianti a Biogas, a Biomasse, geotermici  ed Eolici Offshore Tutta la normativa  è finalizzata  all’accelerazione  del  percorso di  transizione energetica per  raggiungere l’obiettivo di una crescita sostenibile  con  l’impiego di energia da fonti rinnovabili e  in linea con gli  obiettivi di decarbonizzazione che, come in parte già anticipato, sono : -55% di emissioni  entro il  2030  rispetto al 1990

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ASSAGO, Mammì (M5S): «Regione verifichi il funzionamento del percorso di presa in carico delle patologie psichiatriche”

ASSAGO, Mammì (M5S): «Regione verifichi il funzionamento del percorso di presa in carico delle patologie psichiatriche”. Gregorio Mammì (M5s): «In questi giorni tutta la comunità della Città metropolitana di Milano e della Lombardia si stringe intorno alle vittime dell’aggressione, a colpi di coltello, verificatasi al centro commerciale Milanofiori di Assago, ma mentre c’è chi soffre per lo choc o per aver perso un proprio caro a causa di un gesto folle, la macchina pubblica deve interrogarsi sul funzionamento dei percorsi di presa in carico delle patologie psichiatriche, che non possono essere gestite come semplici patologie, ma necessitano di una globale presa in carico di tutta la famiglia a tempo pieno. Purtroppo è la seconda volta in pochi mesi che una persona sottoposta a TSO viene lasciata libera di mettere a rischio la vita di altri cittadini. Per far luce su questo episodio, ho presentato un accesso agli atti per chiarire le procedure di Areu e un’interrogazione all’Amministrazione regionale affinché dirima al più presto ogni dubbio sulla vicenda» così il Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle e membro dell’Ufficio di Presidenza della Commissione regionale Sanità, Gregorio Mammì.

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Per la festa delle forze armate apre al pubblico la caserma Cinque Giornate

Per la festa delle forze armate apre al pubblico la caserma Cinque Giornate. In occasione della “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”, la Guardia di Finanza che, in quanto Corpo di Polizia ad ordinamento militare, è parte integrante delle Forze Armate italiane, parteciperà agli eventi collaterali organizzati, anche a Milano, sotto l’egida dello Stato Maggiore della Difesa. Tra le iniziative in programma a Milano, in particolare, la Guardia di Finanza, il prossimo 4 novembre, in occasione della ricorrenza della “Giornata delle Forze Armate”, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, aprirà al pubblico le porte della storica Caserma “Cinque Giornate”, sede del Comando Regionale Lombardia. Luogo ricco di storia, a partire dall’intitolazione che evoca la partecipazione della Guardia di Finanza ai moti insurrezionali del 1848, quando durante le storiche cinque giornate di Milano, i finanzieri lombardi, postisi agli ordini del governo provvisorio, si batterono nelle strade della città, accanto ai milanesi, per liberarla dall’esercito austriaco, riuscendo nell’impresa. Poco meno di un secolo dopo, i finanzieri milanesi contribuiranno, ancora una volta, in maniera decisiva alla liberazione di Milano dal giogo nazi-fascista. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, la Guardia di Finanza prese contatto con le forze partigiane della Resistenza, collaborando, alla sede di Milano, con il Comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta Italia. La sera del 25 aprile 1945, un reggimento composto da 400 finanzieri, con alla testa il Col. Alfredo Malgeri, Comandante della III Legione di Milano, uscì dalla caserma “Cinque Giornate” e occupò i siti strategici della città: la Prefettura, il Municipio, il Palazzo della Provincia e la Stazione dell’E.I.A.R. (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche), per poi consegnarli alle nuove autorità democratiche designate dal Comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta Italia. Nell’occasione, i cittadini potranno visitare alcuni luoghi simbolo della Caserma, nonché osservare alcuni automezzi operativi in uso al Corpo che saranno schierati in Piazza d’Armi. Nel medesimo contesto, alcuni militari saranno a disposizione dei visitatori per illustrare i principali compiti istituzionali della Guardia di Finanza, quale moderna forza di polizia economico-finanziaria. All’evento, oltre a militari specializzati del comparto A.T.P.I. – Anti Terrorismo Pronto Impiego, saranno presenti tecnici del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza con due unità cinofile del Corpo che effettueranno brevi workshop sulle peculiarità dello speciale settore tecnico e alcune simulazioni di ricerca persone con i cani. Sempre in città, saranno allestite due vetrine a tema, con divise storiche del Corpo, presso la boutique “Emporio Armani” in Via Alessandro Manzoni 31 e lo store TIM di Piazza Cordusio.

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