4 Novembre 2020

Atm: le nuove linee guida per il trasporto pubblico

Atm: le nuove linee guida per il trasporto pubblico. A seguito delle nuove norme contenute nel Dpcm del 3 novembre in materia di trasporto pubblico locale Atm applicherà, come ha sempre fatto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, le linee guida per la gestione del servizio. Tra le disposizioni più rilevanti, è stata rivista la capacità di riempimento consentita sui veicoli, che scende dall’80% al 50%. Una riduzione che comporterà un’ulteriore stretta sul contingentamento dell’accesso ai mezzi pubblici. Sulla base dell’andamento dei passeggeri degli ultimi giorni, il coefficiente di riempimento dei mezzi durante la giornata è mediamente del 30%, ma durante le ore di punta tale valore – in alcuni casi – raggiunge o supera il nuovo limite del 50%. Pertanto, Atm informa che potrà succedere di dover attendere in coda nei mezzanini delle stazioni metropolitane e alle fermate di bus e tram prima di poter salire a bordo. Inevitabilmente, vanno considerati maggiori tempi di viaggio sulla rete. Atm mette in campo ancora tutte le proprie risorse e rinnova ancora una volta la richiesta di collaborazione a tutti i passeggeri: per viaggiare in sicurezza è indispensabile il rispetto delle disposizioni da parte di tutti, sia all’interno di metro, bus, filobus e tram, sia in attesa alle fermate e in banchina, in tutti gli spazi della rete, comprese scale e scale mobili. Resta sempre obbligatorio l’utilizzo corretto della mascherina, coprendo naso e bocca, anche quando si è al telefono. Atm continua ad offrire un servizio a pieno regime su tutta la rete. In particolare sulle linee più frequentate di superficie il servizio è stato potenziato sulle direttrici principali (come per esempio la 90/91) utilizzando i nuovi mezzi arrivati grazie al piano investimenti dell’Azienda, senza dismettere quelli che dovevano essere sostituiti. Inoltre vengono di volta in volta rinforzate con corse aggiuntive le linee maggiormente utilizzate. In metropolitana verranno ricalibrati i sistemi di conteggio automatico dei passeggeri ai tornelli, portando la capienza massima dei mezzi non oltre il 50%. Come già accade oggi, ove necessario, nel caso in cui il numero di passeggeri dovesse superare la soglia prevista, gli ingressi saranno bloccati con la chiusura temporanea dei tornelli. Specifici annunci informeranno sulla situazione e comunicheranno la necessità di attendere in fila sempre rispettando le distanze. In superficie: in caso di raggiungimento della capacità massima del mezzo, il conducente inviterà con annunci sonori gli ultimi passeggeri saliti a scendere e ad attendere il mezzo successivo. Si ricorda inoltre alla clientela di prenotare sempre la fermata per scendere, in quanto in caso di raggiunta capacità massima, l’autista non effettuerà la fermata. In ogni caso, in situazione di necessità il conducente, sempre in costante collegamento con la sala operativa Atm, potrà richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine. Saranno progressivamente riposizionati all’interno dei veicoli oltre 70.000 adesivi sui posti a sedere per tenere una distanza obbligata tra i sedili disponibili. Resteranno invece i marker a terra in tutte le zone di attesa, così come rimarrà la segnaletica dei percorsi guidati nelle stazioni per indirizzare i flussi in entrata e uscita, nei corridoi e negli snodi di interscambio. Attraverso l’App Atm Milano è possibile consultare l’affluenza in tutte e 113 le stazioni della metro secondo le diverse fasce orarie della giornata. Questo strumento, disponibile anche in lingua inglese e consultabile anche sul web, si basa su un algoritmo che elabora i dati sull’andamento dei flussi e fornisce una previsione costantemente aggiornata del grado di frequentazione delle stazioni. I passeggeri quindi potranno verificare lo stato di affollamento delle stazioni per programmare al meglio il proprio viaggio. Atm invita fortemente la clientela a pianificare per tempo i propri spostamenti, cercando di evitare gli orari di maggior affluenza, vale a dire le tradizionali ore di punta del primo mattino (7.00-9.00) e del pomeriggio (17.00-19.00). SANIFICAZIONE, GEL IGIENIZZANTE, RICAMBIO D’ARIA – Prosegue l’attività straordinaria di sanificazione quotidiana di tutte le superfici di contatto su treni, bus, tram e filobus, di tutte le stazioni e le banchine, utilizzando prodotti a base di candeggina/cloro, solventi, etanolo, acido paracetico e cloroformio. Azioni che vengono svolte anche durante il giorno con attività di igienizzazione dei mezzi ai capolinea delle linee di superficie più frequentate e ai capolinea delle metropolitane, grazie a un sistema con atomizzatore che vaporizza una sostanza disinfettante su tutte le superfici di contatto. Oggi, tra attività notturne e diurne, sono impiegate 400 persone per sanificare i 1.600 mezzi e tutte le 113 stazioni della rete metropolitana. Sono presenti più di 600 dispenser di gel per la corretta igienizzazione delle mani sulle linee di superficie più frequentate, in tutte le stazioni della rete metropolitana e presso gli ATM Point. Si ricorda, inoltre, che sui bus e sui treni del metrò dotati di impianti di climatizzazione, il ricambio d’aria costante a bordo è previsto ogni 3 minuti sui bus, ogni 6 minuti sui treni. TUTTI I NUMERI DI ATM Oltre 25.000 corse in superficie al giorno; Più di 1.400 corse in metropolitana al giorno; 10.000 persone sempre operative con ricorso a turni straordinari; 400 addetti alla sanificazione quotidiana; 113 stazioni della metropolitana; 600 dispenser di gel igienizzante sui mezzi, nelle stazioni e presso gli ATM Point; Ogni 3 minuti ricambio d’aria sui bus; Ogni 6 minuti ricambio d’aria in metro.

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I commercialisti chiedono la proroga al 2024 del bonus del 110%

I commercialisti chiedono la proroga al 2024 del bonus del 110%. “La “famiglia di detrazioni edilizie” dal punto di vista del bilancio dello Stato vale ormai un impegno di spesa annuale di ben 10 miliardi di euro. Data questa importanza il Consiglio nazionale dei commercialisti ritiene che sia necessario un completo riordino delle norme che la governano, visto che derivano da una stratificazione non ordinata di interventi dove i più vecchi ancora vigenti risalgono ai primi anni 2000 e che costituiscono ormai una matassa quasi inestricabile anche per i migliori esperti. Non è possibile non dedicare a questa materia, come minimo, una circolare annuale specifica nella quale, oltre a fornire tutte le indicazioni di prassi, si cerchi anche di sistematizzare i profili disciplinari che sono comuni alle diverse agevolazioni, così da ridurre la complessità, reale e percepita, che discende invece da una loro trattazione disorganica e separata detrazione per detrazione”. E’ quanto affermato dal Consigliere nazionale dei commercialisti Maurizio Postal nel corso dell’audizione sul Superbonus al 110%, tenutasi oggi presso la Commissione bicamerale di vigilanza sull’Anagrafe tributaria. “Il primo e più importante intervento – ha spiegato Postal – di cui si ravvisa da tempo l’esigenza, ma che, con l’ulteriore potenziamento della disciplina delle detrazioni “edilizie” a cura degli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio, palesa ancor più la propria indifferibilità, è quello di una sistematizzazione della disciplina”. “Se non risultasse possibile accorpare le diverse discipline in un “testo unico normativo”, in ragione del fatto che si tratta per lo più di norme transitorie aventi un orizzonte temporale limitato che viene di volta in volta prorogato – ha proseguito l’esponente de commercialisti – sarebbe quanto meno opportuno venire incontro agli operatori e ai contribuenti predisponendo e mantenendo aggiornato un “testo unico delle interpretazioni”. “L’Agenzia delle Entrate – ha spiegato – produce già ora utili “Guide” dedicate alle singole detrazioni “edilizie”, le quali, tuttavia, risultano molto spesso superate nel giro di poco tempo da ulteriori chiarimenti di prassi che vengono diramati nella forma di risposte a interpello presentate da contribuenti con riguardo a singole fattispecie di interesse generale”. Postal ha aggiunto che “appare poco appropriato includere i chiarimenti “annuali” relativi a queste detrazioni nell’ambito della maxi-circolare con cui ogni anno l’Agenzia delle Entrate aggiorna le proprie istruzioni con riguardo alla generalità delle deduzioni e detrazioni che possono essere indicate nel quadro RP della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche”. I commercialisti chiedono la proroga al 2024 del bonus del 110%: il Consiglio nazionale dei commercialisti raccomanda inoltre “sin d’ora una proroga, almeno fino al 31 dicembre 2024, del termine finale fino a decorrenza del quale le spese sostenute per interventi agevolati possono beneficiare del superbonus al 110%”. “Anche al netto delle tragiche vicissitudini, derivanti dalla pandemia in corso, che stanno complicando e limitando significativamente l’operatività decisionale, progettuale ed esecutiva di individui, condomini e imprese, per questi primi mesi di operatività della nuova agevolazione, è del tutto evidente – secondo Postal – che proprio le grandi potenzialità ed il grande interesse suscitato dalla medesima rendono del tutto irrealistica una sua adeguata utilizzazione nel ristretto arco temporale che va fino al prossimo 31 dicembre 2021. La possibilità di utilizzare la parte di sovvenzioni a fondo perduto del Recovery Fund per finanziare l’estensione del superbonus al 110% oltre gli attuali angusti termini finali, va sicuramente considerata una delle priorità da inserire, se non nella prossima legge di bilancio, nel primo provvedimento utile del 2021”. “Nel prendere atto con soddisfazione che questo intendimento politico è stato già enunciato dal Governo – ha concluso Postal – pare opportuno sottolineare la necessità che la medesima proroga interessi anche la disciplina dell’articolo 121 del Decreto Rilancio, concernente le opzioni per lo sconto sul corrispettivo e la cessione del credito di imposta corrispondente alla detrazione, stante la sua imprescindibilità per garantire quel “cambio di passo” nel rinnovamento del patrimonio immobiliare italiano dal punto di vista energetico e antisismico”.

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L’ansia da lockdown spinge i consumi

L’ansia da lockdown spinge i consumi. È quanto emerge dall’ultima analisi dell’Osservatorio di Stocard, che nelle settimane tra il 19 ottobre e 1 novembre ha rilevato un incremento nei consumi in Lombardia e Piemonte, rispetto alle quattro settimane precedenti (dal 21 settembre al 18 ottobre). Nelle due regioni, si registrano picchi di acquisto nei settori della GDO, farmacie, negozi per animali (Pet) e negozi per la vendita di prodotti per la persona e la casa (Drug), in maniera analoga a quanto visto succedere lo scorso marzo. “Parafrasando una citazione ben più lieta, direi che l’attesa del lock-down è essa stessa lock-down nei sui effetti. La paura di una nuova quarantena influisce nelle abitudini di acquisto degli italiani, è una cosa che abbiamo già visto succedere negli scorsi mesi. – spiega Valeria Santoro, Country Manager di Stocard Italia – Con l’aumento di casi positivi di Covid-19 e di misure restrittive in queste ultime settimane, la paura di un lockdown ha spinto i consumatori delle Regioni a più alto indice Rt, la Lombardia ed il Piemonte, ad incrementare i propri acquisti in diversi settori merceologici, prima tra tutti la grande distribuzione”. Nel dettaglio gli acquisti sono aumentati per tutti canali distributivi più interessati come monitorati da Stocard: ● GDO: incremento del +6% di acquisti nei supermercati e ipermercati alimentari, in entrambe le regioni. ● Pets Store: dati rilevanti nei negozi per animali dove si registra un +10% di vendite in Lombardia e +2% in Piemonte. ● Drug Store: incremento del + 7% in Lombardia e +3% in Piemonte per di vendita di prodotti per la cura della persona e della casa. ● Pharma: si registra in Lombardia un incremento del +8% di acquisti, mentre in Piemonte non ci sono evidenze di incrementi rilevanti rispetto alle scorse settimane. Il trend degli acquisti registrati dall’Osservatorio Stocard mostra quindi un‘evidente crescita, la giornata in cui si è registrato un picco di acquisti è stato, in entrambe le regioni, il 31 ottobre, con un +37% di acquisti per la Lombardia e un +38% di acquisti per il Piemonte, rispetto alle settimane precedenti nei settori analizzati. Interessante notare come lo scenario appena presentato sia del tutto simile a quello analizzato dall’Osservatorio Stocard durante la settimana tra il 19 e il 25 febbraio. In tale occasione, dopo l’annuncio dei primi casi di Coronavirus in Lombardia, si assistette ad un aumento di acquisti negli stessi settori merceologici oggi analizzati: nella GDO si registrò un +23%, un +20% nei Pets Store, un +7% nelle farmacie, e addirittura un +31% nei negozi per la cura della persona e della casa. In quell’occasione si arrivò a registrare un +6,2% di acquisti nei negozi fisici in Lombardia, sintomo della preoccupazione dei consumatori per l’imprevedibile scenario.

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Arriva il nuovo Sportello Ricerca Personale digitale, in collaborazione con Jobtech

Arriva il nuovo Sportello Ricerca Personale digitale, in collaborazione con Jobtech. Ad annunciarlo è Confesercenti Milano – organizzazione territoriale di riferimento per la Confederazione Italiana Imprese Commerciali, Turistiche e dei Servizi. Jobtech, la prima Agenzia per il lavoro completamente digitale in Italia, è al servizio dei soci di Confesercenti Milano a condizioni di esclusivo vantaggio: offre loro una prima consulenza gratuita e uno sconto del 30% sui servizi erogati attraverso la sua avanzata piattaforma internet, che consente agli imprenditori di visionare i profili di migliaia di potenziali candidati – con o senza esperienza – tramite pratiche video-presentazioni, senza la necessità di spostarsi dalla propria sede. Jobtech è inoltre in grado di offrire – col proprio servizio RPO (recruitment process outsourcing, il processo esternalizzato di ricerca e selezione di dipendenti) – assistenza a 360 gradi nell’ambito dell’intero processo di assunzione: dalla definizione dei profili più adeguati alla verifica del loro inserimento in azienda, anche con riferimento alla definizione di aspetti contrattuali e salariali, nonché di ogni altro adempimento burocratico, essendo peraltro in grado di attivare tirocini in meno di 48 ore. Jobtech offre anche un servizio di somministrazione & staff-leasing di figure professionali sia specializzate sia junior, sempre attivabile attraverso la propria piattaforma internet altamente tecnologica. L’azienda dispone di una serie di portali verticali, focalizzati su specifiche aree di business: da commesse.it – che raccoglie domanda e offerta di lavoro come cassieri/e, commessi/e, addetti/e alla vendita, vetrinisti/e, merchandiser, responsabili vendita e store manager – a magazzinieri.it, attivo nell’ambito della logistica, fino a callcenter.it, dedicato a centralinisti, operatori di call center, addetti all’assistenza clienti e personale di supporto alla vendita. «In un momento così delicato per il mondo delle piccole e medie imprese – dichiara Andrea Painini, Presidente di Confesercenti Milano – un accordo di questa natura rappresenta un supporto reale per le imprese associate: chi ha bisogno di assumere personale deve essere aiutato a gestire velocemente il processo di selezione, per rispondere alle necessità del proprio business, già in sofferenza per via dell’attuale congiuntura economica. Per questo siamo contenti di aver sottoscritto l’accordo con Jobtech, confidiamo nella loro tecnologia per aiutare le imprese milanesi.» «Jobtech nasce perché il supporto tanto a chi cerca quanto a chi offre un impiego rappresenta una leva strategica per il Paese – dichiara Paolo Andreozzi, CEO e co-founder di Jobtech – e siamo convinti che potrà essere di grande aiuto per tutti i soci di Confesercenti Milano. A loro mettiamo a disposizione la nostra tecnologia, il vero elemento distintivo della nostra attività.» Per ulteriori informazioni è possibile consultare direttamente il sito di Jobtech, jobtech.it, oppure rivolgersi alla segreteria di Confesercenti Milano.

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Giocare di squadra: una necessità

Giocare di squadra: una necessità. La complessità dell’insegnamento oggi domanda più che mai un gioco di squadra in cui competenze professionali specifiche e abilità sociali si intrecciano in un continuum di decisioni, attività e conduzione del gruppo classe. Nella formazione dell’insegnante, peraltro, dovrebbe essere dato spazio all’imparare a lavorare in gruppo, a condurre un gruppo sia in condizione di leadership individuale, che di doppia leadership, come quando gli insegnanti curriculari e di sostegno operano in compresenza. Purtroppo si dà per scontato che gli adulti abbiano acquisito le competenze sociali necessarie a lavorare insieme. Si suppone che, con l’età, tutti siano in grado di costruire relazioni sociali positive necessarie al buon esito lavorativo. Invece non è così. E chi vive nella scuola si rende conto di quante persone sono in difficoltà nella gestione delle relazioni professionali, che sono specifiche, gerarchicamente determinate e finalizzate alla formazione degli alunni. Ciò è particolarmente grave per la scuola perché l’aula – dove il bambino vive per molte ore della giornata – rappresenta uno dei contesti di apprendimento più funzionali allo sviluppo psicosociale del bambino stesso. Il rapporto sociale tra docenti che operano nella stessa classe offre al bambino un esempio concreto di scambi ripetuti basati sulla necessità di perseguire un obiettivo lavorativo comune. Sono scambi comportamentali che lasciano nei bimbi tracce, ricordi, emozioni e rendono conto delle relazioni sociali tra adulti al di fuori della famiglia. Costruire l’empatia I bambini imparano da come gli adulti in classe interagiscono tra di loro il senso di riconoscimento reciproco, cioè la capacità di comprendere l’altro, di mettersi nei suoi panni, il valore della gentilezza, intesa come capacità di ascolto e di accoglienza anche delle fragilità altrui, ed esperiscono – anche osservandolo – il senso di empatia e fiducia nell’altro. Non possiamo meravigliarci se, talvolta, non riceviamo dalla collega la collaborazione attesa, né se avvertiamo un senso di solitudine di fronte al bambino con disabilità: sono situazioni che capitano anche nelle migliori organizzazioni. Sappiamo però che possono essere modificate, migliorate. E il primo piccolo passo verso il miglioramento è l’essere consapevoli che nella diversità di competenze e ruoli del rapporto lavorativo possono sempre nascere conflitti. Essi non si gestiscono ignorandoli o focalizzandoci solo sul “compito/lavoro”. È invece necessario attraversarli, rendendo manifesti i motivi delle divergenze, lo scontento, per cercare una soluzione possibile per entrambe le parti. Il conflitto non può essere eliminato, a volte neppure superato facilmente, ma sempre può essere gestito attraverso il riconoscimento delle diversità di opinione e la negoziazione, il cui scopo è arrivare a un compromesso accettabile. Tempo per la progettazione Un altro piccolo passo nella collaborazione tra insegnante curriculare e di sostegno è l’essere consapevoli che si tratta di una forma collaborativa a base temporale, ragione per cui il tempo dedicato al coordinamento e alla progettazione delle attività da svolgersi in classe dovrà essere gestito con estrema cura. Le riunioni anche a due – sono il tempo per l’analisi delle proposte, per decidere, ad esempio, come organizzare il lavoro in classe – lezione frontale, lavoro a gruppi o peer-tutoring – e come modificare la geografia spaziale dell’aula per adattarla alle attività che si vogliono intraprendere. Le riunioni possono svolgere un ruolo importante nella professione insegnante perché aiutano a comprendere meglio la propria visione della scuola e del lavoro, attivano benessere attraverso la promozione di comportamenti collaborativi e di pensiero positivo, purché si rendano efficaci. Mi fermo qui, ma voglio anche aggiungere che il disagio percepito dagli insegnanti nel fare scuola – oggi – va ben oltre il talvolta difficile rapporto tra insegnanti curriculari e di sostegno. In ogni caso tentare di trovare qualche piccolo rimedio è già qualcosa. Massimo Blandini

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Il Globe Theatre di Roma sarà intitolato alla memoria di Gigi Proietti

Il Globe Theatre di Roma sarà intitolato alla memoria di Gigi Proietti. La Sindaca di Roma Virginia Raggi ha comunicato tramite il suo Ufficio di Comunicazione,di aver accettato la proposta della Fondazione Silvano Toti,che chiedeva l’intitolazione del Globe Theatre al grande attore Gigi Proietti . Proietti  é stato un direttore energico e intelligente le cui scelte culturali sono state apprezzate  dal pubblico e dalla Critica. La Fondazione Toti lo ricorda in questo modo esprimendo la sua gratitudine per il lavoro svolto nel corso degli anni. La Sindaca Raggi ha esaudito il desiderio della FondazioneToti, andando incontro al desiderio dei romani. Ieri sull’argomento si era pronunciata durante un ‘intervista alla televisione l’attrice Marisa Laurito a lungo amica personale di Gigi Proietti.

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