7 Agosto 2019

De Palo (Forum Famiglie): “Via gli 80 euro? Vengano destinati per i 150 euro di #assegnoXfiglio”

De Palo (Forum Famiglie): “Via gli 80 euro? Vengano destinati per i 150 euro di #assegnoXfiglio”. Mentre si torna a parlare di 80 euro del fu governo Renzi, questa volta per eliminarli, tornano a  farsi sentire anche i rappresentanti del popolo delle famiglie italiane. In particolare proprio il forum delle famiglie che si inserisce in un dibattito ancora lontano da una soluzione definitiva: “Apprendiamo da varie fonti di stampa che il Governo avrebbe proposto di eliminare il bonus degli 80 euro introdotto nel 2014. Come abbiamo più volte suggerito a tutte le forze politiche, più che indirizzare questi fondi ad altro o trasformarli in detrazione, il Forum delle associazioni familiari chiede di destinare questi 10-12 miliardi di euro alla proposta di #assegnoXfiglio: 150 euro mensili per ogni bambino nato, da 0 a 18 anni. La somma totale disponibile, insieme a quanto già presente per gli assegni familiari, sarebbe sufficiente a coprire la spesa per questa misura, che guarda al presente e al futuro dei nuclei familiari e a far ripartire la natalità nel Paese. Un’azione che rappresenterebbe un primo step nel percorso verso l’assegno unico e sarebbe un segnale forte per le famiglie nella legge di Bilancio. Se, viceversa, queste risorse venissero utilizzate per altro, allora addio #assegnoXfiglio, addio assegno unico, addio natalità e addio politiche familiari”: così il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, commentando l’ipotesi lanciata dal viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia, di eliminare il bonus introdotto dal Governo Renzi per trasformarlo in misure di decontribuzione.

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Arrestato l’assassino di viale Monza

E’ stato incastrato dalle immagini di una telecamera che inquadrava il ballatoio esterno dell’abitazione il 47enne di origine egiziana fermato nella notte per l’omicidio di Milad Gerges, 30enne suo connazionale, ucciso a coltellate ieri nel suo appartamento in viale Monza a Milano. Le immagini restituiscono parte del delitto, quando la vittima subisce l’ultima fase dell’aggressione e crolla a terra, spiegano durante la conferenza stampa in questura. Il presunto assassino, proprietario dell’abitazione in cui vivevano la vittima e altre cinque persone, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del magistrato. L’omicidio sarebbe nato per uno screzio legato a motivi personali, ma nessuno degli altri coinquilini presenti ha chiarito la reale motivazione. Risulta indagato per concorso in omicidio un altro egiziano, ma non avrebbe avuto un ruolo concreto nello sferrare le tre coltellate che hanno ucciso il 30enne. AdnKronos

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Torna in libertà Fabio Altitonante

Sono scaduti i termini di custodia cautelare per Fabio Altitonante, torna quindi in libertà il consigliere regionale di Forza Italia ed ex sottosegretario lombardo all’Expo. Altitonante, che era ai domiciliari, da oggi è libero per effetto della decisione con cui il Tribunale del Riesame che, qualche settimana fa, ha derubricato il reato di corruzione in traffico di influenze. Su istanza dell’avvocato difensore dell’azzurro, Il Tribunale del Riesame di Milano aveva ribaltato la tesi dei pm milanesi secondo cui l’ex sottosegretario di Regione Lombardia avrebbe ricevuto dall’imprenditore Daniele D’Alfonso, quale tramite di Luigi Patimo, la somma di 20 mila euro al fine di far ottenere il rilascio del permesso a costruire relativamente ad un immobile sito a Milano, derubricando l’accusa da corruzione a illecito traffico di influenze. Il mese scorso altri indagati sono ritornati liberi. Tra questi Carmine Gorrasi, ex responsabile di Forza Italia varesino, Gian Paolo Riva, ex dipendente Amsa, Andrea Gallina, ex ad di Acqua Novara Vco, società municipalizzata, Laura Bordonaro, l’ex manager della società partecipata Accam e Matteo Di Pierro, ex collaboratore dell’imprenditore Daniele D’Alfonso.  

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FdI, uso indisciplinato dei monopattini, intervenga il Comune

Fare chiarezza sul regolamento istituito dal Comune di Milano per disciplinare l’uso dei monopattini elettrici in città. A chiederlo è Fdi il cui capogruppo in Regione Franco Lucente osserva: “Il comune di Milano ha avviato la sperimentazione del noleggio dei monopattini che hanno letteralmente invaso la città ma vi sono molte zone d’ombra su questo servizio di sharing. Questi mezzi di trasporto ‘green’ possono superare i 20 chilometri orari, hanno già causato incidenti e vengono abbandonati in giro creando spesso dei disagi ai passanti. Chi ne fa utilizzo sembra non avere rispetto del codice della strada, nonostante il 27 luglio Palazzo Marino abbia adottato un apposito regolamento. È proprio la data a far riflettere, visto che i monopattini sono comparsi ben prima in giro per la città“. Il capugruppo di Fdi in Regione Lombardia vuole insomma capire “se esistano dei permessi o una convenzione circa la procedura di affidamento alle società di sharing (e sono molte) per la circolazione dei monopattini e l’occupazione di suolo pubblico“. Perchè il sospetto, sottolinea Lucente, è che “invece sia stata lasciata piena libertà di operare contravvenendo alle regole. Altra questione da chiarire è se esista o meno la sottoscrizione di un`assicurazione in caso di incidenti, come vale per le altre società di mezzi di trasporto a noleggio. È necessario che il Comune faccia chiarezza il prima possibile, visto anche l’aut aut di 10 giorni arrivato dalla Procura di Milano“.  

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Scoperta bisca clandestina in via Farini

La Polizia Locale di Milano ha scoperto una bisca clandestina in uno scantinato di via Farini, dopo una segnalazione dei vicini per un via vai sospetto che faceva pensare a un possibile spaccio di droga. Durante un sopralluogo, l’unità contrasto stupefacenti dei vigili si è trovata davanti un appartamento con tavoli da gioco professionali. Seduti a uno dei tavoli c’erano sei cittadini di origine cinese che giocavano a Mah Jong, tutti denunciati per esercizio abusivo del gioco d’azzardo. Si tratta di due donne e quattro uomini di età compresa tra i 51 e i 37 anni: sul tavolo, quasi seimila euro, insieme alle tessere di Mah Jong e ai tavoli professionali, tutto poi posto sotto sequestro. Il pomeriggio successivo la scoperta, gli agenti sono tornati sul posto per la nomina del custode giudiziario, dato che nessuno dei denunciati poteva essere considerato idoneo. Una volta entrati hanno trovato le due donne e uno degli uomini denunciati intenti a giocare a Mah Jong, di nuovo. Con 370 euro sul tavolo. L’agitazione di una delle due donne ha insospettito gli agenti che hanno deciso di perquisirla trovandole, nascosti nel reggiseno, 1.040 euro. All’agente che la stava controllando la donna ha proposto metà della cifra per non denunciarla: per questo, oltre all’esercizio abusivo del gioco d’azzardo e al sequestro dei soldi, dovrà rispondere anche dell’accusa di istigazione alla corruzione. Adnkronos    

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Rapinarono gioielleria in centro, quattro arresti

All’alba di ieri gli agenti del commissariato Centro hanno arrestato quattro persone accusate di rapina aggravata in concorso ai danni di una gioielleria del centro cittadino. Nei confronti dei quattro (un uomo e una donna di 46 anni, un 53enne e un 33enne), tutti pregiudicati residenti in città, gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Secondo quanto emerso dalle indagini, la vittima sarebbe stata “agganciata” nel giugno scorso dall’indagata (una sua conoscente tanto avvenente quanto insospettabile) che l’avrebbe convinto a fidarsi di un suo complice che si era presentato come intermediario per un’operazione di compravendità di circa 50mila euro in gioielli per conto di “facoltosi clienti stranieri“. A garanzia dell’affare, il commerciante aveva ricevuto un assegno dello stesso importo che aveva poi scoperto essere falso. Per spaventare la vittima, sempre più dubbiosa della bontà dell’operazione e dell’onestà del sedicente intermediario, i truffatori avrebbero quindi fatto intervenire il loro complice 33enne. L’uomo, che nel curriculum criminale annovera anche un omicidio, si sarebbe presentato ai primi di luglio nel laboratorio del gioielliere in via Santa Maria Fulcorina e dopo averlo pesantemente minacciato appoggiandogli sul tavolo una pistola, lo avrebbe poi rapinato dei 50mila euro in gioielli d’oro e d’argento, con diamanti e diverse pietre preziose. Le indagini, condotte dalla squadra investigativa del commissariato, erano scattate il 19 luglio scorso, quando il gioielliere si era finalmente deciso a sporgere denuncia. Askanews  

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