8 Febbraio 2021

Lombardia, antimafia sociale e traffico illecito opere d’arte: oggi la presentazione di due dossier

Lombardia, antimafia sociale e traffico illecito opere d’arte: oggi la presentazione di due dossier. Il traffico illecito di opere d’arte e lo sviluppo dell’antimafia sociale in Lombardia saranno i temi oggetto della seduta che la Commissione speciale Antimafia terrà oggi alle ore 16.30 nell’Aula Consiliare di Palazzo Pirelli. Nell’occasione saranno presentati un policy paper sul traffico illecito di opere d’arte in connessione con gli investimenti economici delle criminalità organizzate curato da Polis Lombardia, e un rapporto sull’antimafia sociale in Lombardia curato da CROSS, il Centro di ricerca sulla Criminalità Organizzata dell’Università Statale di Milano.La seduta sarà congiunta con il Comitato Tecnico Scientifico di supporto alla Commissione Antimafia e sarà presieduta congiuntamente dalla Presidente della Commissione Monica Forte e dal Professor Nando dalla Chiesa. A portare i saluti della Giunta Regionale sarà l’Assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. Interverranno, tra gli altri, il Direttore di Polis Lombardia Fulvio Matone, il Maggiore del Nucleo Carabinieri “Tutela patrimonio” Francesco Provenza, la Procuratrice Generale di Milano Francesca Nanni, il Capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano Alessandra Dolci e i vertici delle Forze dell’Ordine.   Sarà possibile seguire i lavori esclusivamente da remoto: saranno trasmessi in diretta streaming sia sul sito www.consiglio.regione.lombardia.it che sulla pagina Facebook del Consiglio regionale.

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Si chiama NextgenerationEU non Recovery Fund

Si chiama NextgenerationEU non Recovery Fund. Peché c’è una sottile linea tra i due nomi e i due concetti sottostanti. C’è chi lo intende come Recovery, cioè un gran bottino da spartirsi tra soliti noti. La nazione resterà esattamente uguale a prima, con la differenza che qualcuno resterà più povero e qualcuno più ricco. A questa versione stanno credendo in tanti, tant’è che all’ex premier Conte arrivarano richieste per 600 miliardi. Segno di una nazione che già in quel momento non sapeva fare sistema nonostante una serie infinita di organi di rappresentanza. Vogliono tutti il malloppo, ma i cordoni della borsa sono saldamente in mani altrui, dunque è irrealistico pensare di accaparrarselo, ma la fame di ruberia è alta. Però si chiama NextgenerationEU non Recovery Fund: l’idea non è conservativa, ma riformista, nel senso che i 209 miliardi ci vengono prestati e in parte regalati per trasformare l’Italia in una nazione moderna, uscendo da questa parodia che chiamiamo Repubblica senza motivo. Si tratta di un’oligarchia sostenuta dai giudici che hanno di fatto preso il controllo di tutto lo Stato. Un mondo in cui i ricchi sono sempre gli stessi, i notabili sempre gli stessi e la politica viene vilipesa a ogni occasione così da togliere alle persone comuni la possibilità più democratica ci tutte di cambiare classe sociale. Il NextgenerationEU è l’ultima occasione per rilanciare l’Italia e superare la palude sociale ed economica in cui è sprofondata. Chiamiamolo con il suo nome: per avere un futuro più giusto vanno usate anche le parole più giuste.

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Covid: 1.515 casi e 58 decessi

Con 27.624 tamponi effettuati è di 1.515 il numero di nuovi casi positivi in Lombardia. Sono quattro in più i ricoverati in terapia intensiva, ora 358, mentre sono 73 in meno negli altri reparti (3.467). I decessi sono 58, il che porta il totale da inizio pandemia a 27.453. I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 27.624 (di cui 22.606 molecolari e 5.018 antigenici) totale complessivo: 5.879.680  i nuovi casi positivi: 1.515 (di cui 109 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 473.192 (+926), di cui 3.297 dimessi e 469.895 guariti  in terapia intensiva: 358 (+4)  i ricoverati non in terapia intensiva: 3.467 (-73)  i decessi, totale complessivo: 27.453 (+58) I nuovi casi per provincia: Milano: 392 di cui 141 a Milano città; Bergamo: 50; Brescia: 430; Como: 78; Cremona: 54; Lecco: 43; Lodi: 36; Mantova: 91; Monza e Brianza: 130; Pavia: 78; Sondrio: 27; Varese: 73.

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Riaprono Brera e il Cenacolo

Sarà un martedì all’insegna dell’arte a Milano il 9 febbraio. Dopo la chiusura forzata a novembre per le norme anti-Covid riaprono infatti la Pinacoteca di Brera, il Cenacolo e le mostre di Palazzo Reale, i musei civici, fra cui Mudec e Museo del Novecento. Ma non solo. Al Castello Sforzesco si inaugura infatti una nuova esposizione ‘Giuseppe Bossi e Raffaello’. L’ingresso a Brera sarà gratuito, ma con prenotazione obbligatoria online. Sono infatti al massimo trenta gli accessi permessi per ogni scaglione di visita, a dimostrazione dell’attenzione per le norme anti-contagio. Visite scaglionate anche al Cenacolo: nella prima settimana potranno entrare 12 persone ogni quindici minuti, dalle settimana successiva potranno ammirare l’Ultima cena di Leonardo in 18 alla volta. Palazzo Reale riapre con un orario che va delle 10 alle 19,30 dal martedì al venerdì (con orario allungato il giovedì alle 20,30 e prenotazione non obbligatoria ma fortemente consigliata). Nel fine settimana non è consentita l’apertura per nessun museo o esposizione, una norma che l’assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno ha chiesto di cancellare. Una speranza, quella di aprire anche nei week-end, condivisa anche dal direttore di Brera James Bradburne. “Torneremo gradualmente ad offrire ai nostri visitatori tutti i servizi e stiamo lavorando per farlo entro marzo, sperando – ha aggiunto – che i protocolli sanitari ci permettano nel frattempo di aprire anche nel week-end”. ANSA

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Feste private: multati in 42

Mentre si susseguono le polemiche per gli assembramenti del fine settimana in zona gialla, due feste private finiscono nel mirino della polizia, che la scorsa notte ha multato ben 42 persone in episodi distinti. Il primo controllo è avvenuto in via Cirillo, nei pressi dell’Arco della Pace, dove intorno alle 22.30 alcuni condomini esasperati hanno chiamato il 112 per segnalare una festa chiassosa. Le Volanti intervenute hanno trovato 17 persone, due delle quali straniere, tutte tra i 20 e i 35 anni, che sono state sanzionate per il divieto di assembramento. L’appartamento era stato affittato da un 33enne, un egiziano regolare, che ha riferito di averlo prenotato su ‘Booking’ per 4 persone, ma che se ne sono poi presentate 16. Più tardi, intorno alle 2.30, la polizia è intervenuta nuovamente per una festa, in via Moncalvo, in zona Gambara, all’interno di un bed&breakfast. Nell’appartamento era infatti in pieno svolgimento una festa, anche qui senza mascherine, per la quale sono stati multati tutti i 25 partecipanti. ANSA

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Bretella Valtrompia, Onlit: “Salvini i lavori sono già partiti a costi doppi”

Bretella Valtrompia, Onlit: “Salvini i lavori sono già partiti a costi doppi”. Matteo Salvini, dal presidente incaricato Mario Draghi, chiede che si realizzino opere e progetti. Tra questi è stata citata la bretella della Valtrompia. Peccato che il “pragmatico” Salvini non sappia che i lavori siano già cominciati. Ciò dimostra che per lui le opere sono solo un ritornello, buono in ogni occasione pubblica, se sapesse poi che il distretto industriale della Valtrompia si è svuotato negli anni con la delocalizzazione delle imprese nella bassa bresciana e all’estero, si chiederebbe a cosa servano questi 12 km di asfalto di cui 8 in galleria. Inizialmente la galleria doveva essere a doppia canna (due gallerie separate). Ciò significa che i costi avrebbero dovuto dimezzarsi ed invece sono restati gli stessi, 200 milioni. Saremmo curiosi di sapere se, a casa sua ,i soldi si spendono con la facilità con cui si spendono quelli pubblici. Senza una analisi dei costi e dei benefici delle opere previste con i 209 miliardi del NextgenerationEU, al netto di ogni valutazione ambientale, si rischia di farne solo la metà. Anche il moltiplicatore occupazionale verrebbe dimezzato. E’ questo che vuole Salvini? Nelle parole del leader della lega sono emerse ipotesi e speranze difficili da conciliare con le abitudini della scuola di Draghi di valutare attentamente costi e benefici. In una relazione, da Governatore della Banca d’Italia, disse:”In assenza della valutazione costi-benefici dei singoli progetti, non c’è garanzia che quelli approvati rappresentino la soluzione più ottimale e funzionale al conseguimento degli obiettivi pubblici”.

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