9 Marzo 2022

Quattro comici per una sera: venerdì 11 marzo a La Tela di Rescaldina la cena con cabaret

Quattro comici per una sera: venerdì 11 marzo a La Tela di Rescaldina la cena con cabaret. Domenico Peloso, Samuele Rossi, Davide Chiari e Aurelio Cammarata sono i protagonisti di “Non ci resta che ridere” proposto all’osteria sociale del buon essere. Inizio alle 20, prenotazione obbligatoria. Un po’ di leggerezza, almeno per una sera. Torna all’osteria sociale del buon essere La Tela di Rescaldina (MI) la cena con cabaret. Venerdì 11 marzo Domenico Peloso, nel ruolo di presentatore, sarà alla guida della squadra di comici composta da Samuele Rossi, Davide Chiari e Aurelio Cammarata per dare vita a un nuovo appuntamento di “Non ci resta che ridere”. Ad aprire la serata, la cucina dell’osteria che proporrà salumi e tortilla, cavatelli alla crudaiola e torta caprese. Gran maestro di cerimonia, Domenico Peloso è un artista che, dopo il diploma all’Accademia del comico di Milano in Stand-up comedy & cabaret, si è formato alla scuola del maestro Eugenio Chiocchi. È autore per diversi comici per Zelig e Colorado Cafè. Arriva dalla bergamasca Davide Chiari: attore e comico che fin da piccolo ha calcato i palchi dei teatri amatoriali. La passione per l’arte comica l’ha portato nel 2014 a studiare recitazione e comicità, prima con corsi base, poi alla scuola di teatro I.DRA di Brescia e infine all’accademia del comico di Milano dove si è diplomato nel 2021. Nel suo percorso formativo ha imparato ad affinare la scrittura umoristica insieme con importanti maestri della risata, iniziando a frequentare open mic, laboratori di comicità come Ridi’n Garage con “Omar Fantini”, “La Base” e “Anteprima Comedy” con Nando Timoteo fino a Zelig, esibendosi in locali e teatri. Nei suoi testi, Chiari ama spaziare dalla battuta, al non sense, dai giochi di parole al surreale, per dipingere scenari comici nell’immaginario del pubblico. Arriva invece dalla Toscana Samuele Rossi. Cabarettista da circa 9 anni, è anche lui un ex allievo dell’Accademia del comico di Milano e vanta partecipazioni a varie trasmissioni televisive e radiofoniche a livello regionale e come concorrente a diversi concorsi comici nazionali per artisti emergenti. È un vero mattatore Aurelio Cammarata. Venuto al Nord per imparare l’italiano, dopo 33 anni di tentativi inutili, si è specializzato nella demolizione di qualsiasi tipo di stereotipo: il calabrese, il napoletano, il pugliese, per lui non hanno segreti. Schietto e diretto, guarda in faccia il pubblico dicendo da finto offeso: “O ridete o me ne vado”. Fino a oggi è sempre rimasto sul palco. Colleziona grandi collaborazioni con i big della comicità italiana come Max Cavallari, Angelo Pintus, Francesco Rizzuto e tanti altri. Inizio alle 20 con la cena. È necessaria la prenotazione (0331 297604). Per l’accesso a La Tela è richiesto il green pass rafforzato. La Tela è un bene sequestrato alla criminalità organizzata, affidato al Comune di Rescaldina e gestito in ATI dalle cooperative La Tela e Meta insieme con altre associazioni del territorio. È ristorante e centro di aggregazione e di promozione sociale e culturale.

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Consultorio via Monreale, Mammì (M5S): «I servizi costretti a far spazio a una scatola vuota, per la campagna elettorale del centrodestra»

Consultorio via Monreale, Mammì (M5S): «I servizi costretti a far spazio a una scatola vuota, per la campagna elettorale del centrodestra». Gregorio Mammì (M5S): «In via Monreale i cittadini manifestano contro l’emblema di ciò che non funziona nel modello attraverso il quale Moratti e Fontana stanno massacrando la sanità lombarda. La (non)riforma sanitaria, oggi più che mai, somiglia più a un’operazione immobiliare, piuttosto che a un miglioramento dei servizi legato a un reale ascolto delle esigenze del territorio. In via Monreale lavorava un Consultorio diventato nel tempo punto di riferimento per i cittadini, ma che Regione Lombardia ha deciso di spostare all’interno dell’ospedale San Carlo, per permetterne la riconversione degli spazi in Casa della Comunità e aver così modo di inaugurare l’ennesima scatola vuota. Grazie ai fondi del PNRR, ottenuti dal Governo Conte, Regione Lombardia aveva la possibilità di ripensare la medicina territoriale prevedendo la costituzione di Case della comunità secondo le esigenze sanitarie dei diversi territori, invece, è stata portata avanti un’operazione immobiliare che svuota i servizi esistenti e funzionanti per permetter l’inaugurazione di scatole vuote, riempite temporaneamente di personale ospedaliero, a uso e consumo del giorno stabilito per la passerella elettorale del centrodestra. Seppur la direzione generale dell’Asst ha formalmente dichiarato che gli spostamenti saranno temporanei, e che tutto il personale tornerà a lavorare all’interno dello spazio di Via Monreale, è necessario un chiarimento formale da parte di Regione Lombardia. Motivo per cui presenterò un’interrogazione affinché siano definiti sia i progetti legati al futuro della struttura di via Monreale, sia quelli riguardanti l’Asst Santi Paolo e Carlo. Negli ultimi anni si è di fatto passati dall’ospedale unico, che doveva riunire le due strutture, allo spostamento dei servizi universitari e l’unione delle specialità, fino allo svuotamento dei servizi territoriali per costituire le Case della comunità. L’Asst Santi Paolo e Carlo è il punto di riferimento per Milano e l’hinterland sud milanese. Questa mancanza di programmazione a lungo termine ha il solo risultato di allontanare i cittadini da una struttura pubblica, considerata d’eccellenza in molte delle sue prestazioni specialistiche, favorendo in questo modo l’ospedalità privata la quale, almeno su carta, pare poter contare su di una più solida continuità progettuale e sanitaria. Il dubbio sia proprio questo uno degli obiettivi della riforma Fontana-Moratti, diventa ogni giorno più concreto» così Gregorio Mammì, Consigliere Regionale del Movimento Cinque Stelle, al termine del presidio di protesta in via Monreale.  

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Lombardia, costi energetici nel settore spot e cultura: impegno di Regione

Quali sono le “azioni compensative e di sostegno”, in merito ai rincari energetici, che Regione Lombardia intende attuare “per evitare ulteriori chiusure e sostenere in maniera concreta il comparto culturale e sportivo, con interventi immediati ma anche di prospettiva”. La richiesta è contenuta in una interrogazione del Partito Democratico (prima firmataria la Consigliera Paola Bocci), alla quale hanno risposto, nel corso della seduta odierna della Commissione Cultura, presieduta dal Presidente Curzio Trezzani (Lega), l’assessore alla Cultura Stefano Bruno Galli e il Sottosegretario con delega allo Sport Antonio Rossi. Galli ha ricordato di aver lanciato già da tempo il “grido d’allarme rispetto al caro bollette per il comparto museale, i luoghi di cultura, i cinema e i teatri, già pesantemente toccati dalle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria”. Secondo l’assessore, i rincari energetici “uniti all’inflazione, rischiano di mettere in ginocchio l’intero sistema. Per questo – ha annunciato – sto incontrando i vertici delle società di fornitura energetica per chiedere se possono praticare per il sistema culturale lombardo delle forme di agevolazione dal punto di vista tariffario. E’ un tema, ha assicurato l’esponente della Giunta Fontana, “sul quale siamo sensibili e attenti, sulla base dei riscontri di questo percorso di negoziazione, vedremo poi come intervenire a livello di Giunta”. Anche Rossi ha ricordato che Regione Lombardia, “non potendo intervenire direttamente” ha sollecitato l’Europa e il Governo, interagendo con il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e il Sottosegretario di Stato Valentina Vezzali, ad intraprendere “azioni forti e decise per contrastare l’emergenza dei rincari energetici, che si è acutizzata in quest’ultimo periodo anche in conseguenza dei gravi avvenimenti internazionali”. Rossi cita a titolo esemplificativo i costi energetici di un impianto natatorio coperto standard di medie dimensioni (vasca m.25 x16.50 + vasca didattica oltre a spazi accessori comprendenti spogliatoi, ingresso bar e uffici). “Confrontando i costi dei consumi elettrici e di gas metano nell’arco dell’ultimo biennio – ha fatto sapere – gli stessi risultano raddoppiati, passando da un costo medio di 140mila euro a oltre 300mila euro”. Prendendo in considerazione solo gli impianti natatori coperti, che in Lombardia sono circa 400 fra pubblici e privati, tra monovalenti e polivalenti, “considerando un rincaro medio di 150mila euro, servirebbero circa 60 milioni per coprire l’intero rincaro energetico”. Il Sottosegretario ha anche ricordato che la Palazzo Lombardia ha agito in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, “contribuendo a far approvare un ordine del giorno in materia di sport rivolto al Governo”, così cose in fase di assestamento di Bilancio “ragionerà su tre linee di intervento: incremento delle risorse a disposizione degli strumenti ordinari di sostegno (bandi e contributi), maggiore finalizzazione delle iniziative contro i rincari energetici, previsione di linee di finanziamento ad hoc per l’efficientamento energetico dell’impiantistica sportiva e l’abbattimento dei costi, anche tramite accordi tra i concessionari e i fornitori di energia”. Da ultimo, Rossi ha ricordato la legge regionale sulle comunità energetiche, la cui attuazione può rientrare negli strumenti di contrasto al rincaro delle bollette. “Positivo il fatto che Regione Lombardia faccia pressione sul Governo, così come l’apertura in vista dell’assestamento di bilancio, ma, in particolare sugli impianti natatori, se Regione e il suo assessorato al bilancio non si mettono una mano sulla coscienza, da qui a luglio dovremo contare le piscine lombarde che chiudono”, ha replicato il Capogruppo PD Fabio Pizzul. So che c’è l’impegno, ma, ha aggiunto, “mi permetto di sottolineare che il fattore tempo non è una variabile trascurabile. Pensare che da qui a luglio non si muova foglia rispetto ai possibili interventi regionali, non è una bella notizia per il mondo degli impianti sportivi. Spero che da parte della Giunta ci sia un ripensamento”. Sulla stessa linea la Consigliera Bocci, che fatto presente come “altre Regioni hanno già fatto bandi in materia” e ha sottolineato la particolare criticità dei cinema “che stanno facendo davvero molta fatica a riportare gli spettatori in sala. Si potrebbe pensare anche – ha proposto – a una campagna di sensibilizzazione della Regione per promuovere il ritorno del pubblico al cinema. Il teatro – ha fatto presente – non ha un’alternativa, mentre le sale cinematografiche hanno soffrono la forte concorrenza delle piattaforme di streaming, che mettono in onda anche film recentissimi, perché in Italia non esiste una legislazione, a differenza di altri Paesi, non prevede dei tempi minimi prima che una pellicola possa essere trasmessa sulle pay tv”.

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Binasco: esce il nuovo libro di Marco Daturi sul marketing

Binasco: esce il nuovo libro di Marco Daturi Change Marketing: come gestire il cambiamento in azienda. Cambiamento è la parola chiave di questi anni: due decenni in cui abbiamo assistito a mutamenti epocali che le generazioni passate non hanno vissuto nell’arco di una vita. Cambia la vita personale, cambia l’economia e cambiano le aziende. In questo contesto è quanto mai attuale il nuovo libro di Marco Daturi, Change Marketing, che esce per Libri d’impresaed è disponibile su Amazon e tutte le librerie on line. «Il cambiamento fa spesso paura, ma è sempre necessario affrontarlo anche nel lavoro sia per rispondere ad un evento impattante, sia per evitare di scivolare nell’ultima fase naturale del ciclo di vita del prodotto: il declino», spiega l’autore, Marco Daturi, esperto di marketing, che da 30 anni sviluppa progetti per grandi multinazionali, professionisti e piccole e medie imprese, e che con il suo libro illustra come gestire il cambiamento partendo da una revisione della corporate identity, che si declina poi operativamente su una serie di strumenti funzionali al raggiungimento degli obiettivi. «Ho scritto il libro per gli imprenditori, i professionisti, i manager e in generale tutti coloro che hanno capito di dover cambiare qualcosa nelle loro attività per poter stare al passo coi tempi -dice l’autore-. Il Change Marketing è lo strumento chiave per guidare questo cambiamento verso una nuova rotta, definita nella visione strategica. Avendo soprattutto chiaro il punto di partenza, cioè la corporate identity, che rappresenta il DNA dell’azienda e ne identifica la vision, la mission e i core values, racchiude la sua cultura, la sua storia e le sue competenze. Ha una personalità ben definita e si esprime con un’immagine e tono di voce propri che, insieme alla value proposition, creano la reputazione aziendale e la brand identity percepita dagli stakeholder esterni. È importantissimo definire questi aspetti prima di iniziare i processi operativi per non rischiare di andare in direzioni diverse da quella voluta». Nel libro viene illustrato il Corporate Identity Matrix Framework, uno strumento di lavoro utile per fornire una strutturata e comprensibile overview della corporate identity, una guida per la comunicazione. «Si tratta di una revisione della Corporate Brand Identity and Reputation Matrix presentata da Mats Urde e Stephen A. Greyser in The Corporate Brand Identity and Reputation Matrix per lo studio del Premio Nobel -spiega Marco Daturi-. Abbiamo utilizzato questo metodo per molte realtà di diverse dimensioni e settori di attività e ci ha aiutato a mettere l’ordine che spesso veniva solo dato per scontato». Tra best practice, descrizione del metodo e una ricca sezione dedicata agli strumenti da utilizzare un questi anni caratterizzati dal marketing 5.0, che deve coniugare le nuove tecnologie alle diverse generazioni e ai nuovi modelli di business, il libro è una guida utile a imprenditori e professionisti per restare e diventare sempre più competitivi. Titolo: Change marketing. Gestire il cambiamento partendo dalla corporate identity Autore: Marco Daturi Editore: Libri D’Impresa Prezzo: € 22,00 cartaceo, € 9,99 kindle (https://www.amazon.it/Change-Marketing-cambiamento-partendo-corporate-ebook/dp/B09TRTFWGH/ref=tmm_kin_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=&sr= ) incluso nell’abbonamento kindle unlimited. Informazioni sull’autore Marco Daturi Marco Daturi – Exploring marketing since 1993, questo il suo slogan. Da quell’anno, durante gli studi universitari, ha iniziato a lavorare nel marketing. Laureato in economia e commercio, ha poi tracciato una linea netta per la sua professione con un master in marketing e vari corsi di specializzazione. Ha lavorato per grandi multinazionali, professionisti e piccole medie imprese, gestendo centinaia di progetti in settori diversi e occupandosi in prima persona dal marketing strategico a quello operativo. Nativo digitale con venticinque anni di anticipo, ha grande passione per la tecnologia e la digitalizzazione, in cui opera direttamente come early adopter ed esprime con il figlio nella loro creative room. Tra le sue passioni spicca la subacquea (ed è questa a definire la parola ‘Exploring’ dello slogan): in questo settore ha scritto tre libri, fondato un magazine e creato la più grande community sub d’Italia, ma soprattutto ha avuto modo di girare il mondo con oltre millecinquecento immersioni. www.daturi.com – www.zeropixel.it

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Ospedali, Bestetti: “Su consultorio Monreale solo becera campagna elettorale”

Ospedali, Bestetti: “Su consultorio Monreale solo becera campagna elettorale”. “Oggi nel PD, in evidente ansia da prestazione elettorale, sono riusciti nella strabiliante impresa di organizzare un presidio di protesta contro la ristrutturazione di un presidio sanitario territoriale, contro la realizzazione di una nuova Casa di Comunità per i cittadini e contro la chiusura di un consultorio che, però, non chiude affatto”. Così in una nota Marco Bestetti (Forza Italia), Consigliere comunale a Palazzo Marino. “A fronte dei toni apocalittici usati dalla sinistra, che oscillano tra la ‘chiusura’, lo ‘smantellamento’ e la ‘cancellazione’ del consultorio di via Monreale, la realtà è ovviamente molto diversa, come peraltro ampiamente spiegato dall’ASST Santi Paolo e Carlo. Si tratta, infatti, di un mero spostamento temporaneo del servizio – spiega Bestetti – necessario ad eseguire importanti lavori di riqualificazione dell’immobile per realizzare, con i fondi del PNRR, una nuova Casa di Comunità. Tra circa 6 mesi, il consultorio di via Monreale, che comunque nel frattempo continuerà regolarmente a svolgere le sue attività presso la vicina struttura ospedaliera del San Carlo, tornerà nella sua attuale sede, in spazi completamente rinnovati, inseriti nel contesto di una nuova Casa di Comunità che consentirà quindi la fondamentale interazione con diverse attività di prevenzione e socio-sanitarie ed erogherà nuove prestazioni di assistenza primaria. Insomma – prosegue Bestetti – come durante la pandemia, continua la becera campagna elettorale della sinistra, che cerca di spaventare i cittadini con notizie totalmente inventate, arrivando persino a protestare contro gli investimenti di Regione Lombardia per riqualificare una struttura territoriale dove verranno attivati nuovi servizi socio-assistenziali di prossimità. Per rimanere in ambito sanitario, più che una protesta, mi sembra un delirio” conclude Bestetti.

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Caro materiali, SITEB: “rafforzare subito la revisione prezzi per lavori stradali ed edilizia per evitare il default”

Caro materiali, SITEB: “rafforzare subito la revisione prezzi per lavori stradali ed edilizia per evitare il default”. “Gli insostenibili aumenti dei costi delle materie prime e dell’energia rischiano di frenare le attività dei settori dell’edilizia e dei lavori stradali. Da settembre a oggi il costo del gas nella produzione di asfalto si è quintuplicato. Servono misure urgenti di reale compensazione dei rialzi, con meccanismi effettivi di revisione prezzi che tengano conto anche dei costi energetici, solitamente esclusi dai contratti in corso. Senza di queste, la filiera degli operatori del settore è destinata alla paralisi ed è a rischio anche la puntuale esecuzione dei lavori previsti dal PNRR”. L’allarme arriva dall’Associazione SITEB – Strade ITaliane E Bitume ed è contenuto in una lettera indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – Enrico Giovannini. Nella missiva l’Associazione ha ricordato come il settore delle costruzioni, comprese le infrastrutture viarie, sia al centro del piano di rilancio economico del Paese previsto dal Governo, ma anche come il drastico mutamento del contesto economico globale stia creando una situazione di profonda difficoltà che pone le premesse per un immobilismo totale del comparto. Tutto ciò non potrà che mettere a serio rischio anche la puntuale e tempestiva esecuzione dei lavori da realizzare grazie ai fondi del PNRR. Il rialzo dei costi ha portato oggi il valore del gas metano a un’incidenza economica nella produzione del conglomerato bituminoso (asfalto) passata in pochi mesi da 2-3 Euro a tonnellata agli attuali 12-13 Euro. Un boom che si riflette inevitabilmente sull’edilizia civile e industriale, dove il bitume è utilizzato come impermeabilizzante per i tetti sotto forma di membrana bituminosa, ma soprattutto nel comparto stradale che si era appena risvegliato dopo lunghi anni di crisi causato dall’assenza di investimenti in manutenzione e nuove infrastrutture. Le compensazioni per il “caro materiali”, riconosciute dai decreti emanati negli ultimi mesi, scontano diversi limiti e non sono sufficienti a ristorare dei maggiori costi subiti le imprese aggiudicatarie di appalti pubblici in quanto: non tengono conto dei maggiori costi energetici; prevedono discutibili meccanismi di compensazione che, nella migliore delle ipotesi, consentono alle imprese ristori dell’ordine del 20-25% dei maggiori costi realmente sostenuti; sono corrisposti a distanza di oltre un anno dalla effettiva spesa. “Chiediamo al Governo misure urgenti e straordinarie volte a compensare l’ascesa dei prezzi, e in particolare:”, ha evidenziato il Presidente SITEB – Michele Turrini, “la previsione di un contributo per l’emergenza energetica, circostanziato alla durata dell’eccezionale situazione economica congiunturale; la revisione delle soglie applicate al meccanismo di compensazione per il ‘caro materiali’, valido anche per i lavori stipulati in passato e non ancora eseguiti o in esecuzione. In alternativa, si potrebbe consentire alle imprese la rinegoziazione dei contratti in essere con gli Enti appaltanti, aggiornandoli con i prezziari che prevedono gli aumenti delle materie prime e i maggiori costi energetici, per evitare le rescissioni dei contratti e la sospensione dei lavori i corso. Senza queste misure il Paese rischierà di assistere alla paralisi del settore e quindi al fallimento del piano di nuove opere messo in campo dal PNRR”. SITEB si è dichiarata disponibile, infine, a partecipare ad un tavolo tecnico di confronto che, sotto l’egida del Ministero, consenta l’individuazione delle misure più urgenti per accompagnare lo sviluppo del Paese in questa difficile fase di crisi energetica.  

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