11 Marzo 2020

Delpini prega la Madonnina perché interceda per i milanesi

L’arcivescovo di Milano Mario Delpini, si è recato privatamente sulle terrazze del Duomo per rivolgere alla Madonnina una speciale preghiera di intercessione per i milanesi e tutta la Diocesi ambrosiana. “In questi giorni, in cui tutte le celebrazioni sono sospese, per evitare il diffondersi del contagio da Coronavirus, l’Arcivescovo Mario – fa sapere l’Arcediocesi –ha raccomandato ai fedeli di coltivare la preghiera personale recuperando il contatto con Dio, nonostante il digiuno eucaristico. Con questo momento d’intercessione l’Arcivescovo ha indicato una modalità con cui tenere viva la vita spirituale”. Ecco il testo integrale della preghiera A Maria: O mia bela Madunina che te dominet Milan, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. O mia bela Madunina che te dominet Milan, Mater dolorosa, consolatrix afflictorum, conforta con la tua presenza coloro che più soffrono nei nostri ospedali e nelle nostre case: invoca ancora per tutti il dono dello Spirito Consolatore che ti ha consolato. O mia bela Madunina che te dominet Milan, Maria, auxilium Christianorum, sostieni nella fatica i tuoi figli impegnati nella fatica logorante di curare i malati, dona loro forza, pazienza, bontà, salute, pace. O mia bela Madunina che te dominet Milan, Maria, mater amabilis, insegnaci l’arte di renderci amabili, nei momenti dell’apprensione suggerisci le parole buone che incoraggiano, nelle ore della solitudine ispira segni di sollecitudine per coloro che sono troppo afflitti, la delicatezza e il sorriso siano una seminagione di simpatia, nelle decisioni infondi sapienza, nessuno sia così preoccupato per se stesso da difendersi con l’indifferenza, nessuno si senta straniero, abbandonato. O mia bela Madunina che te dominet Milan, Maria, virgo fidelis, incoraggia la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare, la fermezza nella fede, la nostra familiarità con Gesù ci aiuti a riconoscere Dio che è Padre, a rifiutare le immagini di un Dio lontano, indifferente, vendicativo, a credere nel Padre che dona il Suo Spirito per renderci figli nel Figlio, perché credendo abbiamo la vita, la vita eterna. O mia bela Madunina che te dominet Milan, Maria, refugium peccatorum, regina pacis, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati, nessuno si senta dimenticato, non permettere che noi, in questo momento, ci dimentichiamo di coloro che soffrono vicino e lontano, per l’assurdità della guerra, l’ingiustizia insopportabile della miseria, lo scandalo delle malattie che si possono facilmente guarire, la schiavitù delle dipendenze che il vizio, cercato e indotto, rende invincibili, O mia bela Madunina che te dominet Milan, Maria, causa nostrae laetitiae, prepara i nostri cuori alla gioia, perché la benedizione di Dio ci aiuti a essere protagonisti, tutti insieme, da tutte le genti, con ogni lingua, dialetto, cultura e religione di una storia lieta, solidale, semplice, operosa, fiera, perché la nostra terra sia una terra in cui sia desiderabile abitare. O mia bela Madunina che te dominet Milan, prega, benedici, sorridi in questa città, in questa Chiesa Ambrosiana, in questa terra che si affida a te, ora e sempre. Amen

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Gallera: crescita costante, ma non esponenziale. Sia chiaro, i medici lavorano per salvare la vita di tutti i pazienti 

Nell’odierna conferenza stampa di aggiornamento sull’emergenza Coronavirus, l’Assessore Gallera ha esordito con un “buongiorno a tutti” e un sorriso, che non si è spento nel comunicare che l’OMS ha dichiarato lo stato di pandemia e ha motivato con un ringraziamento “a tutti i cittadini, perché da qualche giorno abbiamo la netta sensazione che sia nettamente cresciuta la consapevolezza della situazione che stiamo vivendo e dei comportamenti che dobbiamo adottare“, ribadendo comunque che dobbiamo impegnarci tutti insieme per contenere la diffusione del virus riducendo la vita sociale. “I dati” ha continuato Gallera, “i casi positivi sono 7.280, ieri erano 5.791. L’incremento significativo di oggi è dovuto al fatto che una parte dei tamponi ieri non era ancora stata processata. I deceduti 617, le persone in isolamento domiciliare 1.351 e i ricoverati in terapia intensiva 560, mentre i dimessi sono a loro volta in aumentati, ma non è ancora stato terminato il conteggio” La buona notizia è che da “da quasi una settimana i casi (di ricoverati ndr) crescono di 500 al giorno” quindi in modo “costante nel tempo e non esponenziale” che comporterebbe un numero maggiore di ricoverati rispetto al giorno precedente ogni giorno che passa. “Le terapie intensive sono quindi sempre più sotto stress“, ma, “i posti disponibili sono 610“, perché, “ogni giorno ci alziamo e cerchiamo di aprire posti di terapia intensiva maggiori di quelli che sono l’esigenza“. Quindi l’Assessore ha tenuto a sottolineare che nonostante i titoli di alcuni giornali e le fake-news passate sui social, “non c’è alcuna azione da parte delle nostre linee guida, che dicano le persone che vanno privilegiate o le categorie d’età che vanno privilegiate, nell’inserimento nelle terapie intensive” e ancora, “il nostro personale fa delle valutazioni rispetto alle criticità dei singoli pazienti” e decidono se metterli in intensiva o destinarli ad altre cure. Valutazioni svolte da “grandi professionisti” e non c’è nessuna “azione definita, che porta a mettere in terapia alcuni pazienti rispetto ad altri“. “Lo vogliamo dire con chiarezza” ha infine ribadito con decisione, “il lavoro dei nostri medici è teso a salvare la vita e a curare al meglio tutti i pazienti“.  

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Il Municipio 9 attiva una linea per anziani e persone sole

In questo momento difficile per tutti, soprattutto per gli anziani, che vedono aumentare il loro isolamento sociale a causa dell’emergenza coronavirus, è preziosa ogni iniziativa che possa farli sentire meno soli. Proprio in questa direzione va quella realizzata nel Municipio 9, di cui da notizia il Consigliere di Fratelli d’Italia Enrico Turato, precisando di averla attuata insieme al Presidente Lardieri per “per dare un sostegno morale e psicologico sopratutto agli anziani“. Chiunque però potrà chiamare i due numeri (02 884 58754 – 02 884 45147) messi a disposizione per aiutare a superare i momenti di solitudine che si sono moltiplicati da quando per contenere l’epidemia sono stati chiusi tutti i luoghi di aggregazione.

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l’Ospedale di Niguarda denuncia diffusori di fake-news sul coronavirus

La Polizia di Stato ha ricevuto una denuncia/querela da parte del Direttore Generale dell’A.S.S.T. Niguarda in cui lo stesso ha segnalato la circolazione, tramite i social network, di due messaggi audio falsi riferiti all’emergenza sanitaria Covid-19. Gli agenti del posto di Polizia presso l’Ospedale Niguarda, in servizio presso il Commissariato  Greco Turro, hanno, quindi, trasmesso la querela alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano. In particolare, in un messaggio vocale “whatsapp” della durata di 5 minuti e 26 secondi, registrato da una sedicente cardiologa presso una terapia intensiva a Milano, la donna, qualificatasi con il nome di Martina, riporta notizie circa la gestione dell’emergenza sanitaria “Covid-19” all’interno dell’ASST Niguarda, “suscettibili di destare allarme sociale nei destinatari”. Anche in un secondo messaggio vocale “whatsapp” registrato da un soggetto ignoto, della durata complessiva di “2 min. 15 sec.”, l’autore riporta false notizie circa la gestione dell’emergenza sanitaria “Covid-19” all’interno dell’A.S.S.T. Niguarda. Quest’ultimo audio era stato condiviso anche da alcune testate giornalistiche sui rispettivi siti online. Come riferito dal Direttore Generale “le voci narranti rappresentano una situazione sanitaria non supportata da alcun dato reale e oggetto di una libera interpretazione personale che configura ipotesi di procurato allarme; tali messaggi concorrono drammaticamente ad aggravare una situazione emergenziale che necessita di una corretta e coerente gestione delle informazioni”. La Questura di Milano invita i cittadini a cestinare e a non divulgare messaggi allarmistici che non provengano dalle Istituzioni e dalla Polizia di Stato tramite i propri canali web e sociali.  

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Gallera: paese più consapevole, ma crush ancora possibile

“Oggi sono più ottimista perché vedo un Paese più consapevole, ma le terapie intensive e gli ospedali non potranno reggere all’infinito. In Lombardia il momento di crush non è lontano. Io posso dire che le nostre donne e i nostri uomini faranno di tutto per impedire che questo arrivi e reggere giorno per giorno finché vedremo questa curva scendere, ma abbiamo bisogno che scenda il prima possibile“. Lo ha detto questa mattina l’Assessore al Welfare Giulio Gallera. E ha aggiunto: “Oggi abbiamo bisogno di prendere provvedimenti forti e rallentare, non fermare, il cuore del Paese. È importante capire che bisogna intervenire prima“. ANSA  

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Un’ondata di solidarietà contro il Coronavirus

Un’ondata di solidarietà contro il Coronavirus. Dopo le prime settimane in cui tutti hanno sottovalutato il Covid19, oggi assistiamo a un’ondata di solidarietà per chi sta combattendo in prima linea per salvare più vite possibili. Chi ha pagato le pizze dirette a medici e infermieri, chi ha donato 100mila euro come Inter e Ferragnez, chi dieci volte tanto senza nemmeno annunciarlo e chi sta organizzando piccole e grandi raccolte fondi. Da tutte le parti della società si avverte un Paese che sa di essere in guerra e manda i viveri in trincea. Un’ondata di solidarietà contro il Coronavirus di cui c’è grande bisogno e a cui ci siamo uniti anche noi: ancora oggi non si fermano i piccoli furti di materiale sanitario anche se gli ospedali hanno già messo sotto chiave gli oggetti più preziosi come le mascherine. Per contrastare questa crisi di valori oltre che sanitaria, serve l’ondata di solidarietà contro il Coronavirus. E Milano, già capitale del volontariato, sta dimostrando di essere una città in larga parte positiva e unita nelle difficoltà. I casi di chi cerca di rubare le scialuppe sono comunque una minoranza e non basteranno a dare per persa l’anima della città. La parte migliore delle ultime due generazioni sta combattendo con forza un nemico potentissimo guidata da pezzi da novanta come Galli e Pesenti, questa parte di Milano e d’Italia deve essere quella che ci ricorderemo con gioia. Degli scappati si spera che si ricordino anche gli affittuari di Milano, perché chi scappa quando le cose sono difficili, non merita un’ondata di solidarietà contro il Coronavirus.

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