13 Gennaio 2020

I Sudisti Italiani: “Anche noi a Roma il 18 per il nuovo centro popolare”

I Sudisti Italiani: “Anche noi a Roma il 18 per il nuovo centro popolare”. “Ci presenteremo ufficialmente, sabato 18 gennaio prossimo, alla convention indetta da Rotondi e Cesa” – dichiarano i vertici del Movimento dei Sudisti Italiani, che hanno deciso di farsi conoscere il giorno della grande reunion dei movimenti che si ispirano alla filosofia dell’ormai cessato partito politico Democrazia Cristiana, organizzata da Gianfranco Rotondi e Lorenzo Cesa. “Non vi è occasione migliore di questa – affermano – per presentarci e non si tratta di commemorare o rievocare la Democrazia Cristiana, con l’intento di resuscitare un partito, semmai di creare le basi per la formulazione di un nuova realtà politica che si collochi al centro, la quale si ispiri alla filosofia politica della Democrazia Cristiana, ossia alla sua anima popolare e cristiana. Sarà una formazione politica che intende accogliere anche il mondo laico, nel rispetto di tutte le religioni, che guarderà ai lavoratori, alle classi più deboli della società e che favorirà anche la crescita del processo di industrializzazione dell’Italia e, quindi, dei processi economici che riguardano la nostra nazione. Si intende creare una vera alternativa all’attuale classe politica che vede la destra sempre più dirigersi verso posizioni autoritarie e una sinistra far leva sulle manifestazioni colorate delle sardine, perché priva di veri strumenti per contrapporsi all’avanzare del sovranismo, che poco possono fare per costruire una vera realtà politica. Noi Sudisti crediamo che il Sud, attraverso la creazione del nuovo centro popolare possa crescere insieme al Nord: si potranno, in tal modo, porre le basi per un miglioramento effettivo della realtà socio-economica del nostro Paese. Più lavoro nel Sud Italia, più trasporti, no al razzismo, no alle discriminazioni e meno privatizzazioni selvagge come quella della sanità pubblica che si sta dirigendo sempre più verso il modello privato americano. Intendiamo far rinascere in Italia un modello politico come lo era la Democrazia Cristiana, irrobustito da idee innovative, veicolate da nuovi esponenti politici, con l’ausilio della competenza di una parte della vecchia classe politica. Non si può negare che l’ex partito politico Democrazia Cristiana ha ricostruito l’Italia del dopoguerra rendendola fiorente ed emancipandola, da Nord a Sud: noi vogliamo fare altrettanto andando oltre gli slogan e ponendoci come vera forza politica alternativa alle forze sovraniste e alla sinistra, annacquata e debole dal punto di vista dei contenuti. I giovani, che attualmente sono distanti dalla politica in quanto hanno perso la fiducia, potranno finalmente identificarsi con un progetto i cui valori sono universali e ricreare uno Stato vicino ai cittadini e sensibile nei confronti delle fasce deboli, lasciate allo sbando. Non si può negare che le città del Sud Italia sono povere e molta parte della popolazione non ha neppure la possibilità di vivere una vita dignitosa: sono come il terzo mondo. Intendiamo creare un nuovo centro popolare e dar vita ad un impegno politico a cui tutti possono partecipare, non certamente ‘online’, ma attivamente. Sarà un impegno meraviglioso perché diretto alla creazione di un’economia dal volto umano”.

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La protesta per il 27 corre lungo i binari

La protesta per il 27 corre lungo i binari. L’ultimo disagio è relativo alla riorganizzazione delle fermate della linea 27, già oggetto spesso di disservizi: il Comune ha dunque deciso poco tempo fa di eliminare alcune fermate. Un ennesimo intervento incomprensibile come alcune iniziative di urbanistica tattica. Adesso i tram. I milanesi non ci stanno e alcune donne si sono organizzate per una raccolta firme.  Eliana Rochetti, Silvana Gallo e Daniela Salvetti si oppongono alla decisione del sindaco Sala. Il tema lo ricorda Oscar Strano, Forza Italia, su Facebook: “Il tema lo conoscete: le fermate del 27 ingiustamente soppresse. Le tre donne sono molto determinate: puntano a superare le 2000 firme. Nella sola mattinata di venerdì più di 300 firme sono state raccolte. Da ieri è possibile sottoscrivere la petizione in molti negozi dei quartieri e presso molte portinerie condominiali. Sintomo di un malessere largamente condiviso e che merita risposta. ?Di seguito i negozi/ portinerie che hanno aderito per quartiere: VIALE UNGHERIA •Parrucchiera Via del Liri •Ottica Gandolfo via del Liri •Bar Orchidea Caffè viale Ungheria •Casiro’ Parrucchiere viale Ungheria •HAPPY Bar viale Ungheria Giovedì 16/01 dalle 8.30 alle 12 sarà presente un banchetto durante il mercato settimanale SALOMONE-QUINTILIANO •Gelateria Unico via Quintiliano •Sede Comitato Salomone Rinasce civico 28 via Salomone •portineria via Salomone 11 •portineria via Salomone 7 FORLANINI-MECENATE •Coiffeur Marie via Dalmazia •Panetteria Debora via Zante •Bar Tabaccheria via Zante •Cartoleria via Dalmazia •Estetista via Dalmazia •Elettricista / idraulica via mecenate •Pincelli via Mecenate •Ferramenta via Mecenate •Bar centro sportivo Bonacossa via Mecenate •Parrucchiere via Mecenate •Bar Piazza Ovidio Via Mecenate subito dopo la banca •Officina delle Unghie Piazza Ovidio – Via Mecenate subito dopo la banca •Bar Luna Piazza Ovidio angolo via Mecenate •Merceria Chiara Piazza Ovidio • Edicola Piazza Ovidio •Bar Meroni via Mecenate angolo via Maderna •Crai via Mecenate •Bar da Pino Via Mecenate

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Commemorato il vigile Savarino

Si è volta ieri, nel giorno dell’ottavo anniversarioo della morte, la commemorazione del vigile Nicolò Savarino, investito e ucciso da un suv guidato da Remi Nikolic (condannato a 9 anni e 8 mesi e affidato poi in prova ai servizi sociali), mentre era in servizio in via Varè il 12 gennaio del 2012. Alla cerimonia svolta in via Livigno, nel parco che porta il suo nome, oltre a famigliari e amici, erano presenti la vicesindaco Anna Scavuzzo, il comandante della Polizia Locale di Milano Marco Ciacci, l’assessore all’Edilizia Scolastica Paolo Limonta, l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato Sicurezza e Carmela Rozza oltre a molti rappresentanti delle forze dell’ordine. “La morte di Nicolò ha rappresentato una ferita profonda“, non solo per la famiglia ma per l’intero corpo di polizia locale, ha detto la vicesindaco. Oggi si aprirà il processo per concorso in omicidio che vede imputato Milos Stizanin, che quel giorno era in auto con Nikolic. Il Comune Comune di Milano si è costituito parte civile. “L’esito giudiziario ci ha lasciato molta amarezza e grande senso di ingiustizia – ha aggiunto la vicesindaco – quella di domani sarà un’ ulteriore pagina in questo percorso di recupero di una giustizia di cui sentiamo il bisogno, ci sono responsabilità ed è giusto che ciascuno si prenda la proprie“. Il fratello di Savarino, Carmelo, ha invece dichiarato di avere “fiducia nella giustizia” anche se “fino ad ora non abbiamo avuto giustizia vera e propria”.  

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Viale Puglie, Rocca (FdI): denunceremo fino a quando non cesserà l’illegalità

Si è svolto ieri un sopralluogo di Fratelli d’Italia nel mercatino dell’usato di Viale Puglie. Francesco Rocca, Presidente della Commissione Sicurezza e Capogruppo di Fratelli d’Italia nel Municipio 4, spiega, “Insieme ai ragazzi di Gioventù Nazionale abbiamo organizzato questa iniziativa, cui hanno partecipato molti esponenti e militanti di Fratelli d’Italia, perché non intendiamo arrenderci davanti all’immobilismo del Comune che, nulla fa per contrastare quanto accade all’interno e nei dintorni del mercato delle Pulci di viale Puglie”. “Oggi – prosegue Rocca – con la nostra presenza, abbiamo voluto evidenziare la situazione di illegalità, fatta di venditori abusivi di cibo, prodotti per la casa, medicinali, attrezzi da lavoro, cellulari, scarpe e vestiti… tutti di dubbia provenienza, che viene tollerata dalla Giunta Sala. Lo facciamo da anni – conclude Rocca – e continueremo a farlo fino a quando non sarà ristabilita la legalità e restituita la tranquillità ai residenti”. Come ricordato dall’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, a sua volta presente al sopralluogo, “Il mercato di viale Puglie venne aperto quando l’allora sindaco di Milano Giuliano Pisapia decise di chiudere il mercato di San Donato, che si teneva su un’area comunale, e di spostarlo a Milano“. Da allora la mancanza di sorveglianza ha permesso cadesse, insieme ai marciapiedi di piazzale Cuoco, nelle mani degli abusivi vi svolgono in tutta tranquillità i loro commerci irregolari. Presenti al sopralluogo anche l’Europarlamentare Carlo Fidanza,il Consigliere comunale Andrea Mascaretti, i consiglieri del Municipio 4 Pietro Giorgio Celestino e Vidal Silva e molti ragazzi di Gioventù nazionale, sostenuti dall’iniziativa dell’Onorevole Paola Frassinetti (FdI), che ha recentemente presentato un’interrogazione parlamentare sul mercatino di viale Puglie.  

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Arrestati dai Carabinieri i Bonnie & Clyde delle cantine

Avevano svaligiato almeno una decina di cantine nella zona di via Padova, guadagnandosi tra gli investigatori il soprannome di Bonnie & Clyde delle cantine. Ma alla fine, un italiano di 39 anni e la sua compagna, anche lei italiana ma nata in Belgio, di 41, sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Crescenzago. A loro i militari sono arrivati studiando il modus operandi (agivano sempre in giorni festivi) e sulla scorta delle immagini delle telecamere di sorveglianza. Rubavano tutto ciò che trovavano: biciclette, strumenti di lavoro, cibarie.  

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Base Jumper si lancia da una gru per i migranti, denunciato

E’ stato denunciato per procurato allarme un jumper di 39 anni che stamani si è buttato dalla gru di un edificio in costruzione in via Gioia a Milano. Ha detto di averlo fatto per onorare i migranti vittime nel Mediterraneo. L’attrezzatura è stata sequestrata dagli agenti della Questura. Con sé aveva anche due striscioni con la scritta ‘Stay Human‘ che aveva legato alla gru. Durante il lancio ha anche acceso un fumogeno che teneva in mano. Via Gioia è rimasta parzialmente chiusa al traffico per circa un’ora. ANSA  

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