13 Settembre 2022

Giulio Tremonti: incontro con gli operatori dell’edilizia con un occhio di riguardo su Milano

“Mercoledì 14 settembre, alle ore 15:00, presso l’Assimpredil di via San Maurilio 21, incontrerò i rappresentanti delle imprese che operano nel settore delle costruzioni per confrontarmi con loro sui problemi che affliggono il comparto ed individuare insieme le soluzioni più adeguate per superare questo momento difficile”. Lo comunica in una nota Giulio Tremonti, candidato alla Camera nel collegio uninominale Lombardia 1 – U09. “L’aumento dei costi delle materie prime per le costruzioni collegate anche ai progetti del PNRR – spiega Tremonti – la difficoltà delle pubbliche amministrazioni nel riconoscere l’aumento con lo strumento della revisione prezzi, la normativa fiscale sulla casa ancora in divenire, le amministrazioni locali spesso inefficienti nell’affrontare le richieste di autorizzazione edilizia o le pratiche di bonifica… tutti temi che un nuovo governo di centrodestra dovrà affrontare con urgenza per offrire al più presto delle risposte adeguate”. “Questioni – conclude Tremonti – che, al di fuori degli incontri fra rappresentanti governativi e settoriali, saranno portati dai presenti che ne fanno parte al tavolo “C’è milano da fare” all’interno dei quale potranno essere affrontarvi tutti i problemi dell’edilizia collegati al capoluogo lombardo”.

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Scuola: poche mascherine ma c’è prudenza

Niente più mascherine né didattica a distanza, ma l’attenzione rimane ancora alta. Suona la campanella per oltre un milione di studenti lombardi che tornano in classe dopo le vacanze estive. “Non ci sono più disposizioni rigide – commenta Anna Polliani, preside dell’Istituto comprensivo statale Teodoro Ciresola di Milano – ma noi abbiamo deciso di mantenere gli ‘scaglioni’. Gli studenti entrano da ingressi diversi e a orari diversi per evitare affollamento”. Insomma, “un minimo di accortezza l’abbiamo mantenuta – aggiunge – ci sembrava anche giusto”. Zaino in spalla, ragazze e ragazzi di Milano si rincontrano dopo mesi d’assenza. Davanti alle scuole è tutto un capannello di studenti. Qualcuno è arrivato in skate, altri con la macchina fotografica per immortalare il momento. Anche qualche genitore ha voluto accompagnare i propri figli in un giorno così importante. Vicino al Ciresola c’è un’altra scuola storica di Milano, il liceo classico Carducci di via Beroldo. Le classi prime sono entrate alle 8.15, tutte le altre alle 9.15. In una circolare il dirigente scolastico ha invitato gli studenti a lasciar da parte i telefoni, peraltro vietati, per parlare e confrontarsi con i propri compagni. “La mascherina non è obbligatoria ma la metterò lo stesso”, dice fuori dal Carducci una collaboratrice scolastica del personale Ata. Campanella alle 8.15 anche per le classi seconde, terze, quarte e quinte del liceo scientifico statale Alessandro Volta, vicino la stazione centrale. Le prime saranno accolte in due turni in aula magna a partire dalle 9. Per quanto riguarda lo spinoso tema del personale, il preside Domenico Squillace assicura che l’organico “è abbastanza completo”. “Qualche anno fa – racconta il dirigente scolastico – le nomine annuali del provveditorato si concludevano a gennaio o febbraio. Quest’anno le hanno fatte tutte venerdì in tarda serata, e sabato avevo 11 insegnanti nominati sulle supplenze annuali”. Adesso “ci sono tutti”, salvo “uno che ha rinunciato”. Quanto al caro energia, Squillace sottolinea che “sulla nostra ha sempre inciso, anche in tempi di pace, visto che c’è un impianto vecchissimo come gran parte delle scuole in Italia che sono vecchie e necessitavano di imponenti ristrutturazioni”. Che magari “qualcuno di noi più ottimista si aspettava con il Pnrr – aggiunge – invece ci riempiono di tablet…”. Superate le disposizioni anti Covid, dunque, “si riparte da una situazione di normalità e speriamo che duri – conclude Squillace – io comunque la mascherina ce l’ho”. ANSA

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A ottobre bando per l’assunzione di 230 vigili

Il Comune di Milano bandirà in autunno un nuovo concorso per agenti della Polizia Locale che permetterà l’assunzione di altri 230 agenti e di utilizzare la graduatoria ufficiale esistente per altri 30 nuovi ufficiali nel 2023. Lo ha spiegato in Consiglio comunale l’assessore alla Sicurezza del Comune, Marco Granelli, relazionando l’aula sul tema sicurezza su richiesta del centrodestra dopo gli episodi di violenza che sono avvenuti in città negli ultimi mesi. Il Comune ha l’obiettivo di assumere 500 nuovo vigili urbani che possano stare in strada, come aveva promesso il sindaco Giuseppe Sala in campagna elettorale, portando nel 2025 l’organico a 3.350 agenti e ufficiali, numero massimo mai raggiunto dal corpo della Polizia Locale di Milano. “In questi mesi il programma è stato attuato, con l’indizione di due concorsi, uno per agenti e uno per ufficiali, la stesura delle due graduatorie e le prime assunzioni – ha ricordato Granelli -, che con oggi vedono già assunti108 nuovi vigil, 79 agenti e 29 ufficiali di Polizia Locale. Questi agenti e ufficiali entreranno in servizio tra ottobre e novembre 2022. Altri circa 130 agenti saranno assunti a tra fine novembre e inizio dicembre, intraprendendo il percorso formativo in dicembre 2022”. Con queste nuove assunzioni l’obiettivo del Comune è avere più vigili in strada. Mentre ah agosto sono arrivato in città i 255 nuovi poliziotti e carabinieri che aveva chiesto il sindaco Sala alla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. Sul fronte delle telecamere oggi a Milano se ne contano 1.940. “E il programma di potenziamento è tutt’ora in corso con 125nuove installazioni e 200 sostituzioni di apparecchi analogici con altrettante telecamere digitali di nuova generazione – ha concluso Granelli -. Interventi questi già programmati e già finanziati in attuazione della delibera del dicembre 2021 con 3 milioni di euro di investimento e l’approvazione dell’assestamento di bilancio 2022”.

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Niger: avvicendamento della Special Operations Task Unit ad Arlit

Niger: avvicendamento della Special Operations Task Unit ad Arlit. Concluso un mandato finalizzato all’addestramento delle forze speciali del Niger. All’interno del “Camp Aguelal” ad Arlit (regione di Agadez), il Generale di Brigata Liberato Amadio, Comandante della Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), ha presenziato all’avvicendamento della Special Operations Task Unit (SOTU) inserita nello Special Operations Task Group (SOTG) “Victor”, alimentata da personale del 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione Acquisizione Obiettivi (RAO) Folgore dell’Esercito Italiano. Il mandato appena concluso ha visto la SOTU portare a termine brillantemente un intenso ciclo addestrativo a favore del 25° Bataillon Spéciale d’Intervention delle Forze Speciali del Niger e l’avvio del tirocinio selettivo dei corsisti della 253^ Compagnia. Un fitto programma di attività che ha permesso la selezione e formazione, in circa 4 mesi, di oltre 200 operatori delle forze speciali nigerine che hanno raggiunto la “qualificazione operativa” e che saranno verosimilmente rischierati, in breve tempo, in zona di operazione. In ragione di tale orientamento d’impiego riveste, pertanto, particolare importanza la formazione impartita dagli operatori delle Forze Speciali del 185° Reggimento Paracadutisti RAO del COMFOSE (Comando delle Forze Speciali dell’Esercito) su specifiche materie quali tiro operativo, C-IED, topografia, combattimento in ambiente urbano e rurale, conduzione di imboscate e contro-imboscate, esecuzione di check-point, tecniche di trattamento di ferito da arma da fuoco in un contesto non permissivo. La SOTU subentrata, oltre a dover proseguire l’iter addestrativo avviato dai colleghi del medesimo reggimento, ha ricevuto da quest’ultimi l’onorato compito di custodire gelosamente, all’interno del presidio avanzato in pieno deserto, un monumento ai caduti, realizzato con materiali di circostanza, sul quale campeggia la statua di San Michele Arcangelo, patrono e protettore dei Paracadutisti. L’opera commemorativa è stata inaugurata e benedetta nel mese di luglio scorso dal Cappellano Militare della MISIN. Il Generale Amadio, nel breve di discorso di saluto, ha ringraziato il personale della SOTU uscente ricordando l’importanza della formazione delle forze speciali nigerine, uno dei compiti specifici della MISIN, missione condotta sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.

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Genialata del Parlamento sul superbonus: pagherà solo chi truffa

Genialata del Parlamento sul superbonus: pagherà solo chi truffa. Perché l’ultima notizia surreale di questi tempi è quella data dal Sole24Ore a proposito della responsabilità per eventuali truffe sull’agevolazione più contestata di sempre. Dopo settimane di discussioni, l’idea geniale dei parlamentari che ne hanno parlato è che sarà punito solo chi truffa consapevolmente la legge. Ora ci vuole tanta pazienza con i politici italiani perché ci chiediamo come sia possibile che una discussione del genere sia avvenuta. E se proprio doveva succedere come mai non è durata tra i 5 e i 6 minuti? Come è possibile che abbiano scritto una legge per la quale è necessario scrivere che se la violi consapevolmente scatteranno le manette? Dove siamo in centroamerica? O in qualche Stato africano? Qui siamo a livelli di DDL Zan, quando il Parlamento si è incartato su una legge che interessava una minima parte della popolazione mentre i grandi temi del lavoro, della sopravvivenza stessa delle persone erano messe da parte. Però almeno il DDL Zan aveva una base concettuale, c’erano idee su cui essere o non essere d’accordo. L’ultima genialata sul superbonus è francamente inaccettabile. Ci sono 40mila imprese in balia di  queste discussioni surreali, nonché uno dei pochi provvedimenti a misura di ambiente  ed economia che viene continuamente ostacolato dagli stessi che poi sottoscrivono gli accordi per il clima e usano i soldi pubblici per le centrali a carbone. Speriamo che il prossimo governo sia costituito da gente con argomenti più seri da discutere.

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Rauti (FdI): si al confronto con Fiano ma guardando al futuro

La senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, candidata nel collegio uninominale di Sesto San Giovanni, ha ribadito in una nota la sua “piena disponibilità” a un confronto con tutti gli altri candidati, come chiesto in particolare dal deputato del Pd Emanuele Fiano, ma a condizione che questo “sia fatto guardando al futuro ed ai programmi, lasciando fuori temi e questioni che nulla hanno a che vedere con le problematiche che oggi vivono i cittadini di Sesto San Giovanni”. “Ringrazio i candidati in corsa a Sesto San Giovanni che hanno condiviso la necessità di un confronto che ci vedesse tutti partecipi e presenti. Una bella iniziativa, un esempio di democrazia per far emergere i rispettivi programmi, le idee e i progetti per lo sviluppo e il miglioramento della vita dei cittadini del collegio di Sesto. Con questo spirito si è accettato di affidare a La Repubblica la diretta streaming di tale incontro” ha aggiunto. “Oggi non posso però non rilevare – ha precisato la senatrice Rauti – alla luce dell’articolo pubblicato da La Repubblica Milano, che – nonostante le regole condivise per lo svolgimento del confronto – è in atto il tentativo di deviare da quello che era lo spirito originario dell’iniziativa, virando verso strumentalizzazioni inaccettabili. Infatti, anzichè guardare al futuro e parlare di programmi – dopo aver ottenuto il consenso a partecipare di tutti i candidati – si torna a voler polarizzare e limitare il confronto soltanto a Rauti e Fiano”. A sostegno della sua posizione Rauti ha citato il titolo dell’articolo di Repubblica ‘Sfida sull’antifascismo. Il dibattito Fiano-Rauti in diretta streaming’. “È chiaro che un simile tentativo non è accettabile, sia perchè offensivo verso i cittadini di Sesto i quali meritano di assistere a un confronto in cui si parli dei problemi del territorio e delle soluzioni che i vari partiti offrono, e sia per gli altri candidati che si troverebbero ad essere marginalizzati al ruolo di semplici comprimari” ha concluso.

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