13 Ottobre 2021

Svastica con simbolo Cgil su un ufficio dei sindacati

Questa mattina i rappresentanti sindacali dei lavoratori ATM del deposito di San Donato hanno trovato affisso alla porta del loro ufficio un’enorme svastica con al centro il simbolo della CGIL. “Un atto gravissimo per il quale denunceremo alle forze dell’ordine quanto avvenuto affinché possa essere aperta un’indagine e individuati i responsabili. Un atto vile che offende non solo la CGIL ma tutto il mondo del Lavoro che ha lottato contro Nazismo e Fascismo pagando con la morte di lavoratrici e lavoratori, sindacalisti e antifascisti”, spiegano Luca Stanzione e Angelo Piccirillo della Filt Cgil. Nel pomeriggio alle 17 e 30 davanti al deposito Atm di San Donato, Filt Cgil – Fit Cisl e Uiltrasporti insieme alle RSU hanno organizzato un presidio in risposta a questa provocazione “indegna e fascista”.

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Corruzione internazionale: sequestrati 42 milioni di euro

La Polizia di Stato, al termine di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano 3° Dipartimento Affari internazionali – Reati economici transnazionali, ha eseguito questa mattina un sequestro preventivo per equivalente di una somma superiore a 42 milioni di euro nei confronti di una società italiana con sede a Milano, specializzata nella produzione e commercializzazione di pannelli stratificati in acciaio. Il provvedimento è stato adottato dal Giudice per le Indagini Preliminari, a seguito delle indagini condotte dalla Procura di Milano, che ha ritenuto responsabili i rappresentanti legali e il direttore finanziario pro tempore della citata società, alcuni dirigenti pubblici venezuelani e alcuni cittadini spagnoli e messicani del reato di corruzione internazionale aggravato dall’esistenza di un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato. Alla proprietà della società italiana sono stati altresì contestati il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture inesistenti e l’illecito amministrativo in materia di responsabilità delle società e degli enti, avendo omesso di adottare ed attuare modelli di organizzazione e gestione idonei ad evitare la commissione da parte di organi apicali e di figure dirigenziali del reato di corruzione contestato. Le condotte nello specifico hanno riguardato l’assegnazione alla società italiana, mediante affidamento diretto operato da una società pubblica di diritto venezuelano, di una commessa di valore superiore a 70 milioni di euro finalizzata alla realizzazione di abitazioni di edilizia popolare. Le indagini sono state condotte dai poliziotti del Servizio Centrale Operativo e della 9^ Sezione Anticorruzione della Squadra Mobile di Milano a partire dal mese di maggio 2018, dopo che l’Agenzia delle Entrate aveva ravvisato una sperequazione nei bilanci della società italiana relativa all’emissione di fatture passive, nelle annualità 2013 e 2014, per un ammontare complessivo pari a circa 30 milioni di euro. Ritenendo, infatti, che quelle poste passive celassero il pagamento di tangenti, sono state avviate indagini in Italia e sono state effettuate attività, in regime rogatoriale o in esecuzione di ordini di indagine europei, in Messico, Stati Uniti d’America, Venezuela, Regno Unito, Irlanda, Bulgaria e Spagna. Le risultanze raccolte hanno consentito di documentare che gli indagati italiani, spagnoli, messicani e venezuelani avevano effettivamente creato un sistema, finalizzato al pagamento di tangenti, incentrato sull’emissione di fatture false da parte di due società capofila sedenti in Europa (Irlanda e Olanda) e di numerose società “cartiere”, nella quasi totalità dei casi aventi sede in Messico, a fronte della certificazione da parte della società italiana di prestazioni inesistenti. Sono in corso, nelle province di Milano, Como, Ragusa, Udine, Crotone, Monza-Brianza e Forlì-Cesena, le attività finalizzate al sequestro di conti correnti ed in subordine di immobili, terreni, autovetture, investimenti finanziari, cassette di sicurezza e partecipazioni societarie.

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Due DASPO per i cori razzisti alla finale di UEFA Nations League

Il Questore di Milano Giuseppe Petronzi ha emesso 2 DASPO della durata ciascuno di 1 anno nei confronti di due tifosi spagnoli in occasione della finale di UEFA Nations League tra Spagna e Francia, giocatasi ieri sera allo stadio Meazza. Nel corso del secondo tempo, nel primo anello verde, i due giovani ventenni entrambi originari di Saragozza, hanno rivolto dei cori e ululati di matrice razzista nei confronti dei giocatori di colore della nazionale francese. Gli agenti della Digos della Questura di Milano, dopo aver individuato i due ragazzi, li hanno accompagnati presso gli uffici della Polizia di Stato, presenti all’interno dell’impianto dello Stadio Meazza, e li hanno denunciati per aver rivolto frasi di discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi secondo l’art. 1 della legge 205/93. L’attività sopra descritta è stata svolta dai poliziotti della DIGOS e della Divisione Anticrimine impiegati nel dispositivo del Questore Petronzi unitamente alle altre sezioni della Polizia di Stato dedicate alla gestione dell’ordine pubblico e alla scorta delle due selezioni nazionali.

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Bernardo: fondi solo da Lega e FdI, nulla da FI e Lupi

“Confermo”: con questa risposta a ‘Un giorno da Pecora’ su Rai Radio 1 Luca Bernardo, ex candidato sindaco del centrodestra a Milano ora consigliere comunale, ha confermato di aver ricevuto bonifici per la campagna elettorale da Lega e Fratelli d’Italia, non da Forza Italia e da Noi con l’Italia. “Chiedere è lecito…” ha aggiunto facendo riferimento al messaggio vocale in cui minacciava di ritirarsi dalla corsa se non fossero arrivati i fondi da tutti i partiti. Non sono arrivati “da Forza Italia e Lupi perché giustamente dovevano fare la loro campagna” ha spiegato. E quindi ha pagato di tasca sua? “in parte sì” ha concluso. ANSA

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Prima giunta del Sala bis

Prima riunione di giunta per i dodici assessori della squadra di governo a Milano del sindaco Giuseppe Sala, che è stato riconfermato al primo turno. Al centro della giunta che è durata circa un’ora c’è stato il tema dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza dopo la missione a Roma del sindaco che si è confrontato sul tema con diversi ministri e con il premier, Mario Draghi. “Ci siamo detti che in questo momento il tema della rapidità è importantissimo – ha spiegato Sala – , io ho fatto questo primo giro a Roma ma poi ogni singolo assessore prenderà in mano i rapporti con i ministeri. Per noi è importante sapere quando possiamo avere i fondi e quando possono essere pronti i progetti. Sull’edilizia popolare credo che Milano possa essere un buon esempio per dimostrare quello che si può fare, e Draghi l’ho trovato molto convinto della cosa”. Sala vedrà poi in tempi rapidi altri ministri come Roberto Cingolani e Daniele Franco. “Non chiedo un trattamento speciale per Milano ma un occhio di riguardo per le grandi città – ha continuato – che hanno stazioni appaltanti in grado di investire e Milano è messa bene”. Al termine della riunione Sala, parlando con i giornalisti, ha chiarito la posizione del neo assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi, che era a capo dell’Area Pianificazione Tematica e Valorizzazione Aree, e che potrebbe essere incompatibile con la nuova nomina secondo una delibera di Anac. “Un funzionario, dirigente del Comune che accetta di fare l’assessore ha 15 giorni di tempo per trovare una formula che gli permetta di farlo – ha detto Sala – . Conoscendo la questione con Tancredi abbiamo fatto una cosa diversa, cioè lui prima ha chiesto l’aspettativa e poi il segretario generale gli ha consegnato la delibera di nomina come assessore”. ANSA

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Attacco alla Cgil, Agricola (Lega): “Intollerabili gli atti di violenza contro le sedi istituzionali”

Attacco alla Cgil, Agricola (Lega): “Intollerabili gli atti di violenza contro le sedi istituzionali”. L’esponente della Lega ha commentato così l’assalto alla sede nazionale della Cgil:  “Rompere una sede della CIGL cosa mi dovrebbe significare? Quale scopo è stato raggiunto? Che vantaggi avete ottenuto? Manifestare é un diritto inalienabile, ma la violenza vista a Roma non ha niente a che vedere con il diritto di protestare. Sono intollerabili gli atti di violenza anche e soprattutto contro le sedi delle istituzioni. In piazza non c’erano solo persone che volevano manifestare pacificamente, ma si devono essere infiltrati anche i “soliti noti” che hanno approfittato dell’occasione per mettere a soqquadro Roma con azioni e modalità eversive. É inutile attaccare il ministro dell’interno, perché in alcuni contesti NON é prevedibile l’azione violenta. Va da sé che prendo le distanze dai fatti gravissimi avvenuti a Roma e da certi individui che si identificano con queste azioni”. Una posizione quella dell’esponente della Lega che ha trovato subito molto appoggi nella comunità politica meneghina come Eleonora Galetto, Lucia D’errico, Federica Leidi, Francesca Destro, Riccardo Barbieri, Davide Arbizzoni, Antonio Barbato.

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