14 Novembre 2020

Donna precipita dalla finestra e muore

Sarebbe dovuta a un tragico incidente la morte di Valentina C., la 42enne precipitata la scorsa notte dal quinto piano di un palazzo nel quartiere Gratosoglio, nella periferia sud di Milano. Secondo quanto ricostruito finora dalla Squadra mobile, diretta da Marco Calì, la 42enne sarebbe caduta nel tentativo di uscire dall’appartamento in via Costantino Baroni 244 passando dalla finestra. Una scelta dovuta al fatto che la padrona di casa, che l’ha accolta dopo averla incontrata in strada già visibilmente ubriaca, quando è uscita dall’abitazione ha chiuso la porta a chiave. Durante la sua assenza la 42enne si è svegliata e, non potendo uscire, ha deciso di provare la via della finestra. Probabilmente lo stato confusionale dovuto all’alcol deve aver alterato la sua percezione del pericolo e mentre affrontava la discesa è precipitata attorno alle 5.30. A trovare il corpo sull’asfalto è stata la padrona di casa, rientrata alle 6.30. La sua versione è ora al vaglio degli investigatori che comunque, al momento, escludono che si tratti di un omicidio. ANSA

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2,7 milioni per le scuole dell’infanzia paritarie

Sostenere il sistema educativo e ampliare l’offerta di servizi dedicati ai bambini nella fascia 0/6 anni. È questo l’obiettivo della convenzione che il Comune stipulerà con le associazioni dei genitori e dei gestori delle scuole d’Infanzia paritarie e di cui la Giunta ha approvato le linee di indirizzo. La convenzione, che sostiene il comparto con un contributo di oltre 2,7 milioni di euro, permetterà, per esempio, agli utenti delle scuole materne paritarie di fruire della refezione scolastica alle stesse condizioni delle bambine e dei bambini che frequentano le scuole comunali. Secondo i criteri e le modalità che verranno approvate con la convenzione, verrà inoltre erogato a ogni scuola un contributo che dipenderà dal numero di iscritti e dalla fascia di Isee in cui le loro famiglie sono collocate, con un contributo aggiuntivo per gli utenti con disabilità. Infine, le scuole paritarie che si rendono disponibili ad accogliere utenti presenti nelle liste d’attesa comunali – per un massimo di 200 posti – riceveranno una retta mensile da parte dell’Amministrazione a integrazione del contributo, calcolato sulla base dell’Isee, corrisposto dalla famiglia per il servizio mensa. “Crediamo molto – dichiara l’assessora all’Educazione Laura Galimberti – nell’importanza di un sistema educativo integrato che garantisca un’offerta il più possibile ampia e composita per le famiglie milanesi. La conferma di questo contributo, in un momento così complesso per la scuola e i servizi educativi, va nella direzione della valorizzazione del ruolo delle scuole dell’infanzia paritarie nel sistema cittadino dell’istruzione. Da sempre l’Amministrazione crede nella collaborazione tra pubblico e privato che, in questo particolare settore, ha una lunga tradizione che intendiamo portare avanti”.

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Scoperti 39mila euro e 380 piante di marijuana in casa di un albanese

La Polizia di Stato ha arrestato 3 cittadini  albanesi per la detenzione di una serra all’interno di un appartamento a Quattordio, in provincia di Alessandria. Uno di questi, risultato essere complice dei connazionali arrestati, è stato condotto in carcere a Milano all’esito del ripristino della detenzione dopo aver fatto reingresso illegale nel territorio dello Stato. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Milano, ieri mattina a Cesano Maderno (MB), hanno controllato e perquisito un giovane albanese che, fornitore delle zona nord di Milano, si muoveva liberamente grazie all’uso di documenti intestati fittiziamente ad un cittadino bulgaro. Aveva con sé 15 grammi di marijuana, 14.000 euro in contanti (dei quali l’albanese non è riuscito a giustificare il possesso) ma soprattutto documenti di indubbio interesse investigativo in quanto riferiti a fertilizzanti, concimi, lampade, materiale elettrico, ovvero il necessario per l’allestimento di una “serra” per la coltivazione di marijuana, nonché documentazione inerente ai pagamenti di forniture di energia e di acqua, il tutto riconducibile ad un appartamento ubicato a Quattordio (AL). Dai controlli è emerso che deve scontare la pena di 1 anno, 6 mesi e 13 giorni di reclusione per aver fatto reingresso illegale in Italia. Gli agenti della Squadra Mobile milanese, unitamente ai poliziotti della Squadra Mobile di Alessandria si sono recati a Quattordio (AL) per perquisire una cascina dove è stata scoperta una “coltivazione” di marijuana, in quel momento attiva e perfettamente funzionante, composta da 380 piante, con aree attrezzate per l’essiccazione ed il confezionamento dello stupefacente. I due albanesi presenti all’interno dello stabile, entrambi incensurati e in regole con le norme in materia di immigrazione, sono stati arrestati per detenzione illecita di sostanze stupefacenti ed a loro carico sono stati sequestrati 25.000 euro.

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Sequestrati beni a un noto truffatore rip deal

Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano hanno eseguito un sequestro antimafia disposto dal Tribunale di Milano, Sezione Misure di Prevenzione, su proposta del Questore di Milano, nei confronti di un cittadino serbo di anni 43, noto pregiudicato per reati contro il patrimonio, specializzato nelle truffe “rip deal”, sofisticati raggiri capaci di fruttare ingenti profitti illeciti. Oggetto del sequestro un appartamento con annesso box sito a Parabiago (MI), un vasto terreno ubicato a Vimercate (MB) e due autovetture marca BMW di grossa cilindrata, oltre a conti corrente bancari i cui saldi sono in corso di quantificazione, per un valore complessivo di circa un milione di Euro. Nel corso degli anni il 43enne ha fornito agli organi di polizia ben otto identità diverse (c.d. alias), realizzando truffe su tutto il territorio nazionale. Letteralmente l’espressione “rip deal” può essere tradotta come “affare strappato”: i truffatori, spacciandosi per facoltosi uomini d’affari, sceicchi, nobili, diplomatici, oppure spesso attribuendosi titoli accademici, guadagnano la fiducia di ignare vittime, per lo più stranieri nordeuropei che vengono agganciati sul web e successivamente incontrati in lussuose location, come grandi alberghi o circoli privati, ove vengono loro prospettati vantaggiosi affari immobiliari o riguardanti opere d’arte. Una volta guadagnata la loro fiducia scatta la truffa vera e propria: i malfattori propongono alle vittime un cambio di valuta a condizioni particolarmente favorevoli, facendo intendere che si tratta di “denaro sporco”. A questo punto viene realizzato lo scambio ma, a fronte del denaro autentico, nella valigetta che viene consegnata alle vittime è presente carta straccia coperta solo in superficie da banconote autentiche oppure banconote false. In questo modo il cittadino ceceno, attivo in questo settore fin dal 2002, è riuscito a mantenere un altissimo e del tutto ingiustificato tenore di vita: da ultimo, il 21 marzo scorso, durante il lockdown per l’emergenza sanitaria da Covid-19, è stato fermato presso il valico di Gaggiolo dov’è trovato in possesso di 8200 Euro in contanti, somma di cui non ha saputo giustificare il possesso. Gli analisti della Divisione Anticrimine hanno dimostrato che tutto il guadagno accumulato dal soggetto nel corso degli anni era di origine illecita. A seguito del sequestro, in applicazione del Codice Antimafia, spetterà al destinatario del provvedimento dimostrare che tali beni siano stati acquisiti con risorse economiche lecite e dichiarate al fisco e, in caso contrario, il sequestro si tramuterà in confisca, cosicché i beni, acquisiti definitivamente nel patrimonio dello Stato, potranno essere reimpiegati per finalità sociali nell’interesse della collettività.

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Raffaello in pillole: 8 posti a Roma dove ammirare le sue opere

Raffaello in pillole: 8 posti a Roma dove ammirare le sue opere. Cari romani, se avete perso l’attesissima mostra evento Raffaello 1520-1483 (2 giugno-30 agosto) ospitata presso la cornice romana delle Scuderie del Quirinale, non disperate. La vostra città vi regala un patrimonio inestimabile, che conta una quantità di opere vastissima dello straordinario artista urbinate — fra cui alcune delle opere presenti in mostra — che a Roma trascorse gli anni più floridi della sua carriera. L’immane valanga di oggetti e chincaglierie pop che gridano all’orrore (sparse ahimè in moltissime case), su cui sono state brutalmente stampigliate le sue più famose serie di Madonne, hanno portato spesso a identificare nell’immaginario collettivo Raffaello come un pittore un po’ “snob”, distaccato, freddo e poco emotivo. Niente di più sbagliato. Raffaello fu un artista in grado di incarnare genio, impulsività, spirito di imprenditorialità e grande modernità (curiosità: è proprio con Raffaello che nasce il concetto moderno di tutela dei beni culturali). Raffaello è passionalità, seduzione, colore, vita. Dopo un’infanzia d’oro trascorsa ad Urbino e i primi soggiorni fra Perugia, Città di Castello e Firenze, il giovane Sanzio, all’età di circa 25 anni, giunge a Roma in seguito alla chiamata diretta di papa Giulio II della Rovere (1443-1513) per partecipare alla seconda grande impresa pittorica del suo pontificato (dopo quella della Volta Sistina di Michelangelo, per intenderci): le Stanze Vaticane. Raffaello resterà a Roma fino alla sua morte, avvenuta il 6 aprile 1520 in seguito a una febbre acuta, un evento drammatico che rappresentò una cesura importante per l’ambiente artistico romano e non solo. A testimonianza di quanto l’artista fu amato e stimato in vita, gli fu concesso l’onore di essere sepolto nel Pantheon — luogo dal quale parte a ritroso il percorso espositivo della mostra al Quirinale, con una ricostruzione in scala 3D del sepolcro— che avete la fortuna di poter ammirare dal vero e gratuitamente nella Capitale. Il Pantheon rappresenta pertanto l’ultima tappa legata a questo straordinario artista, che a Roma trascorrerà oltre un decennio (dal 1508 al 1520), lasciandoci opere di straordinaria bellezza che costituiscono un vanto per la nostra città, ma troppo spesso sconosciute dalla maggior parte dei suoi abitanti, che ignari passano davanti ai capolavori della nostra identità storica e culturale. Da oggi non avete più scuse, perché saprete dove trovarli. Allora, siete pronti a scoprire quante meraviglie dell’artista urbinate si celano fra le mura di chiese, palazzi e musei romani? Iniziamo! 1. MUSEI VATICANI Il primo luogo che vi consiglio di visitare è senz’altro il complesso dei Musei Vaticani, che ospita alcune fra le più celebri opere di Raffaello: le Stanze Vaticane, le Logge (purtroppo chiuse al pubblico) e il gruppo di opere mobili presenti in Pinacoteca. Le Stanze Vaticane rappresentano l’impresa artistica più impegnativa realizzata da Raffaello, sia per la loro estensione pittorica che per la durata del progetto (1508-1524). Infatti, la loro elaborazione si protrasse anche dopo la morte dell’artista urbinate, grazie ai progetti da lui lasciati. Consistono in quattro ampi ambienti, concepiti come stanze private del pontefice, ciascuno interamente decorato ad affresco da Raffaello e la sua bottega. La decorazione di ciascuna stanza coincide con la sua originaria funzione, ancora oggi non del tutto definite. Ad esempio, la Stanza della Segnatura (1508-1511) probabilmente ospitò in origine la biblioteca privata del pontefice Giulio II, come suggeriscono i moltissimi libri raffigurati in ciascuna scena, ma soprattutto la scelta tematica degli episodi sulle pareti e sulla volta, che corrispondono alle sezioni delle antiche biblioteche: la Teologia, la Filosofia (raffigurata dalla celebre Scuola di Atene), la Poesia, e la Legge. Gli ambienti successivi, eseguiti sempre più grazie all’aiuto della bottega, sono la Stanza di Eliodoro (1511-1514), la Stanza dell’incendio di Borgo (1514-1517), e la Sala di Costantino (1517-1524). Quest’ultima, compiuta dopo la morte di Raffaello seguendo fedelmente i cartoni lasciati dal maestro, è da qualche mese di nuovo visibile al pubblico dopo un lungo restauro, che ha riportato alla luce, oltre gli splendidi colori originali, anche due figure ad olio: la Comitas e la Iustitia, attribuite dagli studiosi proprio alla mano del maestro Raffaello. Camminare lungo questi ambienti (che oggi avete la fortuna di visitare in tutta tranquillità, rispetto al flusso incontrollato di turisti del passato, vista la capienza ridotta in seguito alle norme anti-Covid) vi offre un’intera panoramica sull’evoluzione artistica di Raffaello, che muta di Stanza in Stanza il suo linguaggio stilistico, maturando, assumendo una consapevolezza di sé sempre maggiore e assorbendo gli stimoli degli artisti presenti a Roma — primo fra tutti Michelangelo— creando uno stile unico. Sempre all’interno del grande complesso dei Musei Vaticani, nella Pinacoteca, potrete ammirare un’intera sala dedicata all’artista urbinate, che comprende tre grandi pale d’altare, ovvero la Pala Oddi (1502-1504), la Madonna di Foligno (1511-1512), e la Trasfigurazione (1518-1520). Questa serie di opere, collocate fisicamente in maniera ravvicinata, si situano in tre periodi diversi della carriera di Raffaello e consentono pertanto di coglierne il suo sviluppo stilistico, dapprima legato ai modi del maestro Perugino e poi sempre più personale, fino a giungere alla Trasfigurazione, l’ultima opera ad essere eseguita in vita dall’artista e nota per essere stata posta sul suo letto di morte. Altre opere presenti in Pinacoteca sono la predella della Pala Baglioni (1507) — opera conservata presso la Galleria Borghese di Roma —, e la serie degli Arazzi Vaticani (1515-20 circa), voluti da papa Leone X e un tempo collocati nella cappella Sistina, nella fascia inferiore, dove oggi appaiono i finti arazzi dipinti. 2. GALLERIA BORGHESE La Galleria Borghese, in cui si concentra una quantità smisurata di capolavori dell’arte di tutti i secoli, ospita la bellissima Dama con Liocorno (1506), eseguita da Raffaello prima dell’arrivo a Roma, durante il soggiorno fiorentino. Questo dipinto è stato oggetto di un vero e proprio giallo. Infatti, originariamente non si conoscevano né il committente, né il soggetto e nemmeno il suo autore, identificato successivamente con Raffaello grazie ad una intuizione di Roberto Longhi. La giovane donna, chiaramente ispirata al modello leonardesco della Gioconda, vi incanterà con il suo sguardo penetrante dagli occhi di ghiaccio

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Sollazzo (Misto): “No alla delibera regionale sulla cementificazione”

Sollazzo (Misto): “No alla delibera regionale sulla cementificazione”. Il mio percorso politico nel corso di questo 2020 ha intrapreso una direzione diversa ma ciò nonostante ci sono pilastri ideologici e valori che non cambiano e restano per me non negoziabili. Il tema dell’ambiente in rispetto della mia anima “green” mi vede votare contro una delibera che sfruttando la Legge Regionale darebbe l’opportunità all’Amministrazione comunale di densificare e quindi cementificare ulteriormente del 20% , 5 ambiti già estremamente sovraccaricati a livello edilizio. E tutto questo a discapito di spazi verdi ed edilizia residenziale pubblica. Non capisco come oltretutto in periodo di pandemia si sia perso il vero significato della parola “priorità”. Così in una nota il consigliere del Gruppo Misto , Simone Sollazzo a seguito della approvazione della Delibera sulla applicazione della Legge Regionale sulla rigenerazione urbana.

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