16 Gennaio 2021

Covid: calano ricoveri e tasso positività

Con 26.535 tamponi effettuati, sono 2.205 i nuovi positivi in Lombardia, con il tasso di positività in calo all’8,3% (ieri 9%). Diminuiscono i ricoverati sia in terapia intensiva (-2, 466 in totale) che negli altri reparti (-13, 3.601). Fino a ieri in Lombardia erano state somministrate il 69,6% delle dosi di vaccino ricevute (163.230 su 234.645). I dati di ieri: I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 26.535 totale complessivo: 5.164.398  i nuovi casi positivi: 2.205 (di cui 97 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 427.181 (+1.083.), di cui 3.883 dimessi e 423.298 guariti  in terapia intensiva: 466 (-2)  i ricoverati non in terapia intensiva: 3.601 (-13)  i decessi, totale complessivo: 26.094 (+68) I nuovi casi per provincia: Milano: 518 di cui 186 a Milano città; Bergamo: 86; Brescia: 326; Como: 198; Cremona: 72; Lecco: 63; Lodi: 69; Mantova: 196; Monza e Brianza: 137; Pavia: 174; Sondrio: 53; Varese: 270.

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Dopo il Manzoni occupati anche i licei Tito Livio e Severi-Correnti

A Milano gli studenti continuano la loro protesta contro la didattica a distanza. Dopo il Manzoni occupato martedì, questa mattina alcune decine di studenti che fanno parte dei collettivi studenteschi hanno occupato due licei, il classico Tito Livio e lo scientifico Severi-Correnti, per chiedere di tornare a scuola in presenza il prima possibile. Al liceo Tito Livio, nel pieno centro storico della città, sono circa una trentina gli studenti che hanno occupato il cortile della scuola per manifestare contro la didattica a distanza e alle 14:30 si terrà un presidio di confronto dove verrà elaborato un documento con le proposte per tornare ad una scuola in presenza. Gli studenti del liceo Severi, in zona Sempione, hanno posizionato i loro banchi nel cortile dell’istituto per seguire le video lezioni e sulla facciata della scuola è appeso lo striscione con la scritta “Avevate in mano il nostro futuro e ce l’avete tolto”. Anche al liceo scientifico Volta alle 15 si terrà un presidio per supportare i ragazzi che manifestano per la riapertura della scuola, con una serie di interventi degli studenti. In molte scuole superiori della città c’è fermento in attesa di sapere se da lunedì 18 gennaio si potrà tornare in aula in presenza, dopo la sentenza del Tar della Lombardia che ha sospeso l’ordinanza regionale che prevedeva la didattica a distanza fino al 24 gennaio.  

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In un anno 181 accertamenti per scarico illecito di rifiuti

Da gennaio a dicembre 2020 sono stati 181 gli accertamenti per abbandono illecito di rifiuti effettuati dalla Polizia locale, grazie alla collaborazione con l’area Ambiente del Comune di Milano e AMSA, che ha portato al posizionamento di 19 fototrappole (TLC) puntate su aree particolarmente interessate dal fenomeno. In totale, da maggio 2019 sono stati oltre 330 gli accertamenti effettuati. In particolare, nel 2020, sono stati 113 gli abbandoni effettuati utilizzando auto o furgoni, da cui sono scaturite sei denunce, quattro sequestri di veicoli disposti dall’Autorità giudiziaria e 71 sanzioni amministrative. Inoltre sono ancora in corso le indagini su 18 casi. Le tipologie di rifiuti scaricati sono prevalentemente sacchi di rifiuti urbani, legname, mobili e arredi, elettrodomestici, parti di autoveicoli e batterie, materiale edile e di risulta. Sono stati invece 68 gli accertamenti riguardanti abbandono di rifiuti effettuati a piedi, che hanno portato a 21 sanzioni amministrative. In questo caso gli scarichi riguardano principalmente sacchi neri con rifiuti domestici, elettrodomestici, legno e arredi.

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Ripristinata la scuola Pisacane – Poerio

I bambini e le bambine che frequentano l’Istituto Comprensivo Pisacane-Poerio rientreranno in classe lunedì 18 gennaio, dopo i lavori per rendere nuovamente agibile la scuola danneggiata dall’incendio che aveva colpito l’edificio la notte tra il 28 e il 29 dicembre scorso. “Quello che si è realizzato in queste settimane – commenta l’assessore all’Edilizia Scolastica Paolo Limonta – è stato un grande lavoro di squadra, un percorso comune virtuoso tra Istituzioni che hanno avuto come obiettivo quello di tutelare il diritto dei più piccoli di poter rientrare nella loro comunità scuola”. L’incendio aveva gravemente compromesso due uffici della segreteria e una parte di corridoio attiguo, ma la fuliggine aveva invaso tutto l’edificio. L’Amministrazione ha dovuto intervenire in via d’urgenza, affidando gestione e coordinamento a MM, che già si occupa della manutenzione ordinaria di tutti gli edifici scolatici. L’area maggiormente danneggiata è stata compartimentata e isolata, perché serviranno interventi più lunghi per rendere nuovamente utilizzabili gli spazi. Anche la mensa, vicina alla zona dell’incendio, avrà bisogno di qualche settimana ulteriore di lavori per il completo ripristino. L’obiettivo è quello di permettere ai bambini e alle bambine di tornare in refettorio entro il mese prossimo. Tutte le altre parti della scuola sono state accuratamente igienizzate da una ditta specializzata che si occupa di risanamento di immobili dopo un incendio. Parte della scuola – il primo piano e alcuni spazi del secondo – è stata imbiancata, mentre per il terzo piano è stata sufficiente una pulizia approfondita. “La mattina del 29 dicembre – ricorda Limonta – sono entrato in classi completamente nere, con la fuliggine sparsa dappertutto e un odore acre che non se ne andava. Da subito, insieme alla dirigente scolastica e ai tecnici del Comune, abbiamo preso l’impegno di far rientrare le bambine e i bambini a scuola il più presto possibile. In sole due settimane siamo riusciti in questa impresa”.

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Castello Sforzesco: mosta virtuale sul mito di Raffaello

La mostra “Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano”, allestita nelle sale espositive dell’antico Ospedale spagnolo, è ora anche un virtual tour grazie a una mappatura 3D dell’allestimento che replica fedelmente lo spazio fisico della mostra ed è accessibile con smartphone, pc e tablet. L’esperienza virtuale non vuole, naturalmente, sostituirsi alla visita in presenza, ma in attesa della riapertura dei musei consente di approfondire, insieme al catalogo, il talento e il lavoro del maestro di Urbino attraverso lo sguardo e le opere di Giuseppe Bossi (1777-1815), pittore, scrittore, collezionista appassionato e protagonista del Neoclassicismo a Milano e in Lombardia. Scopri il progetto con il virtual tour, accessibile dal sito www.milanocastello.it e realizzato da Skiraliving3d. Originario di Busto Arsizio, Giuseppe Bossi lasciò un’impronta importante nella cultura del suo tempo, anche grazie all’incarico di segretario dell’Accademia di Belle arti di Brera e alle strette connessioni con personaggi della politica e della nobiltà. Parte della sua preziosa collezione di sculture e maioliche è oggi conservata al Castello Sforzesco, mentre la sua ricca collezione di disegni, con opere di artisti come Leonardo, Michelangelo e Raffaello, è custodita alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Nel percorso di mostra, curato da Claudio Salsi con la collaborazione di Alessia Alberti, Giovanna Mori e Francesca Tasso, si possono ammirare opere su carta e maioliche realizzate da Giuseppe Bossi e ispirate alle invenzioni di Raffaello. Bossi dimostra, sia nelle sue scelte artistiche che in quelle collezionistiche, un consapevole recupero dell’antico e una profonda ammirazione per i maestri del Rinascimento: l’arte di Raffaello viene riconosciuta da Bossi come quintessenza del bello ideale e viene copiata, meditata e reinterpretata nella sua produzione, in particolar modo nei disegni, in un dialogo continuo e talmente profondo con i soggetti e con la tecnica da suscitare talvolta anche false attribuzioni da parte degli studiosi. A disposizione del pubblico molti contenuti multimediali – fotografie, video, descrizioni e collegamenti – che permettono di scoprire quanto la fama di Raffaello si sia alimentata nei secoli e cosa significhi essere custodi del suo mito. La mostra fa parte di un progetto più ampio, dal titolo “Raffaello. Custodi del mito in Lombardia” che coinvolge Fondazione Brescia musei, Castello Sforzesco di Milano e una serie di istituzioni della regione, pensato in occasione del cinquecentenario della morte. Visita virtuale alla mostra in 3D Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano

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Giorno della memoria: “Il memorioso” in streaming per le scuole

Perché è necessario ricordare? Questa domanda è stata il punto di partenza per la costruzione di “Il memorioso”, un lavoro teatrale scritto a quattro mani dall’attore Massimiliano Speziani insieme a Paola Bigatto, che ne curò la regia, sugli scritti di Gabriele Nissim. In occasione del Giorno della Memoria 2021, e a dieci anni esatti dalla prima messa in scena, l’Associazione Giardino dei Giusti di Milano (composta da Gariwo insieme al Comune di Milano e all’Unione delle comunità ebraiche italiane), offre a tutti gli studenti d’Italia, provenienti da scuole di ogni ordine e grado, la possibilità di assistere via streaming a un evento online tratto dallo spettacolo. Come ogni anno, l’Associazione organizza per le scuole un momento di riflessione sul concetto di memoria e sul significato più profondo della Shoah, partendo dallo sguardo di coloro che non sono rimasti indifferenti davanti al Male e che, al contrario, hanno deciso di difendere il Bene, spesso al costo della propria vita. L’appuntamento è per giovedì 28 gennaio, dalle ore 10 e verrà trasmesso dal Centro Asteria, da oltre trent’anni un luogo simbolo di promozione culturale, aggregazione giovanile e processi formativi. Sono già circa 8.500 gli studenti che si sono registrati per assistere, da tutta Italia, alla diretta. Un numero destinato ad aumentare e che ben testimonia l’interesse nei confronti di una tematica che continua a essere assolutamente attuale. “Il Giorno della memoria è un momento importante di riflessione sul passato, sul presente e sul futuro della nostra società e del mondo. Per questo va vissuto nella consapevolezza che i contenuti, il messaggio e le storie che porta con sé sono uno strumento per arricchire e migliorare la nostra coscienza di individui e cittadini – commenta il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé -. L’alto numero di studenti già registrati per seguire lo spettacolo è un segnale di quanto sia sviluppata la sensibilità dei giovani verso i temi della memoria. Dobbiamo continuare su questa strada e l’arte, in questo senso, è uno strumento formidabile. Speriamo solo di poter riproporre presto queste esperienze culturali dal vivo”. Dopo i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio comunale di Milano e di suor Elisabetta Stocchi, co-direttrice del Centro culturale Asteria, e l’introduzione del Presidente di Gariwo Gabriele Nissim, l’incontro sarà arricchito dalla testimonianza dell’onorevole Emanuele Fiano, che prima dell’inizio dello spettacolo condividerà con gli studenti la storia del padre Nedo, recentemente scomparso, sopravvissuto nel campo di concentramento di Auschwitz e fra i più attivi testimoni contemporanei dell’esperienza dell’Olocausto. “Il suo messaggio continuerà a vivere tra le nuove generazioni”, spiega il presidente Nissim. “Nedo Fiano, come Primo Levi, raccontava ai ragazzi la sua esperienza nel campo di concentramento per insegnare loro a diventare sentinelle nei confronti di ogni nuova forma di odio. Aveva ben chiaro che si sarebbe potuta ripetere e per questo spronava i giovani ad essere vigilanti in ogni momento della loro vita, perché il male non nasce da un giorno all’altro, ma crea i suoi presupposti quando si disprezzano e si disumanizzano gli altri e si comincia a mettere in discussione il valore della democrazia e della convivenza”. Oltre a Fiano, quest’anno il Giorno della memoria è dedicato al grande intellettuale ebreo polacco Raphael Lemkin, che dopo la Shoah ha coniato il termine ‘genocidio’. “Si tratta di un concetto che mai nessuno aveva fino ad allora elaborato e che indicava la distruzione intenzionale di un gruppo nazionale, etnico o religioso”, spiega Gabriele Nissim. “Con una battaglia straordinaria è riuscito a fare approvare una convenzione alle Nazioni Unite che richiamava tutta l’umanità non solo a punire i carnefici, ma a prevenire sul nascere ogni nuova forma di genocidio nei confronti di qualsiasi popolo. Il suo insegnamento rappresenta il significato morale più alto della memoria, che ci deve impegnare costantemente a denunciare i nuovi crimini contro l’umanità di oggi, dallo sterminio degli Yazidi, alla persecuzione dei Rohingya, alla sorte degli Uiguri in Cina. La Shoah, secondo Lemkin, aveva posto all’umanità la domanda fondamentale: come rendere possibile quel ‘mai più’ così difficile, che dovrebbe segnare il mondo dopo le macerie di Auschwitz?” Lo spettacolo “Il memorioso”, ispirato dai libri di Gabriele Nissim, interseca le storie dei Giusti del passato con quanto accade oggi. “A dieci anni esatti dal suo debutto, lo spettacolo vuole tenere acceso l’interrogativo per riflettere insieme alle nuove generazioni”, spiega Speziani. Al termine dell’incontro, Annamaria Samuelli, responsabile della didattica di Gariwo, e Pietro Kuciukian, Console onorario della Repubblica d’Armenia in Italia, risponderanno alle domande degli studenti. SINOSSI – In scena un conferenziere ispirato alla figura di Moshe Bejski, Presidente della commissione dei Giusti dal 1970 al 1995 allo Yad Vashem (l’ente nazionale israeliano per la memoria della Shoah). Vediamo un ostinato archivista del bene che cataloga la memoria dei Giusti e le loro storie esemplari quanto drammatiche e controverse, rovista arruffato in un archivio dai confini incerti, fatto di scatole, carte e faldoni su di una scrivania perennemente in disordine. Un viaggio nella memoria, un percorso emotivo, in costante evoluzione, che in dieci anni di repliche in aule scolastiche, auditori, teatri e non solo, ha riproposto, ripropone e continua a rivolgere gli interrogativi: “che cosa è il bene? Come possiamo imparare a riconoscerlo? Perché è necessario ricordare?” MASSIMILIANO SPEZIANI – Premio Hystrio all’Interpretazione 2018, recita diretto da Giancarlo Cobelli, Luca Ronconi, Massimo Castri, (per La vita è sogno riceve il premio Coppola Prati 1992), con la Compagnia Katzenmacher di Alfonso Santagata (Petito Strenge, premio Ubu 1997), Federico Tiezzi, Mario Martone, Lorenzo Loris, Alessandro Genovesi (Happy family). Al Piccolo recita in Nathan il Saggio e Giulio Cesare per la regia di Carmelo Rifici, nel Pinocchio di Antonio Latella e ne La tragedia del vendicatore, diretto da Declan Donnellan. Auto produce gli spettacoli Il Tiglio, foto di famiglia senza madre di Tommaso Urselli (premio Fersen alla regia 2013). È dei primi anni del 2000 il sodalizio con il drammaturgo milanese Renato Gabrielli (Questi amati orrori, Tre-una storia d’amore, La donna che legge tra gli ultimi lavori) e con la drammaturga Renata M. Molinari (Il custode delle partenze, Al muro-il corpo in

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