16 Marzo 2021

Il grido di dolore di via Omero

Alla fine del nostro tour nel degrado delle case MM di via Omero è il momento di fare un punto sulla vicenda. E chiudere questa vicenda con un appello all’amministrazione perché, almeno sotto elezioni, il sindaco faccia il suo dovere di padrone di casa e metta mano a questa pratica. Ce ne parla il Consigliere di Municipio Franco Vassallo che elenca le priorità da sistemare: “MM in via Omero e via Osimo ha lavorato al contrario: ha iniziato dalla fine. È partita sistemando l’interno, ma ha lasciato le porte aperte durante i lavori. Ovviamente, e non poteva andare diversamente, questo ha trasformato l’area in una discarica a cielo aperto. Chiunque avesse qualcosa da buttare, sapendo che nessuno vigila e che ogni tanto ritirano, può venire a depositare qui quello che non gli serve. Inoltre, anche dall’esterno, lo stato di abbandono delle portinerie incentiva a pensare che questa sia terra di nessuno. Se poi guardiamo lo stato del cortile interno, con i chiusini risistemati da poco (coincidenza vuole poco dopo la mia denuncia su questo giornale), ma le alte montagne di spazzatura, i cassonetti strapieni e le crepe sui muri capiamo che qualcosa nel piano lavori non sta funzionando. A partire dal “muro di Berlino” eretto tra le case popolari di via Osimo e Omero. Muro che però ha delle porte sempre aperte, vanificando ogni tentativo di limitare i disagi. Questo porta a due grandi problemi: l’insicurezza di chi ci vive e la difficoltà di uscire di casa. Anche perché varia umanità ha cominciato a bivaccare in ogni angolo incustodito. Tanto da obbligare MM a sigillare le parti comuni. Ma nulla è stato fatto per le cantine e in molti, soprattutto anziani ed invalidi, sono di fatto chiusi in casa per paura di uscire. O di non poter rientrare. Questa situazione, purtroppo, è complessivamente figlia di quell’approssimazione generale che fa parte della visione di Sala delle periferie. Ghetti in cui rinchiudere chi non può permettersi la cerchia dei navigli. Ed a cui togliere tutti i piaceri della vita. Spostarsi autonomamente in macchina, vivere in case decenti, avere la sicurezza di potersi muovere senza rischiare salute e vita. Sala sogna una grande Milano solo perché ha paura di svegliarsi e guardare in faccia la realtà: in periferia, a Milano, di grande c’è solo il degrado e l’inefficienza di una amministrazione distratta che ha un solo obiettivo. Fare soldi sulla pelle dei più poveri, esigendo debiti di dubbia esistenza, aumentando le spese e spremendo chiunque. Restituendo in cambio le case che vedete nelle foto. Abbiamo una sola, grande, speranza. Che a ottobre l’urlo di dolore delle periferie arrivi perfino in centro e ci venga concesso di vivere meglio”.

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In difesa del panico da AstraZeneca

In difesa del panico da AstraZeneca. Sembra strano perché oggi i giornali si occupano di quanto il panico da AstraZeneca abbia portato la politica e i dirigenti delle Agenzie (che sono nominati dalla politica) a sospendere AstraZeneca. Ieri riportavano ossessivamente e con titoli non corrispondenti alla realtà ciò che era successo in varie parti d’Europa: poche decine di casi non chiari di morti su milioni di vaccinati sono stati raccontanti come un fenomeno diffusissimo. Sapevano però nelle redazioni che la correlazione tra vaccini e morte avrebbe colpito quell’universo no vax tanto isterico quanto vasto e potente per chi vuole vedere correre i click. Guarda caso la pressione si è riversata sulla politica e su chi ha nominato. Causando uno stop alla campagna vaccinale. Ma la colpa, se il tema fosse quello, sarebbe solo di chi scrive? O forse anche di chi ha creato volutamente un popolo di incapaci a comprendere un ragionamento di più di frasi? Perché gli italiani ormai hanno la concezione della scuola come il posto dove piazzare i figli più a lungo possibile e dove di fatto i voti sono l’obbiettivo e il diritto di tutti. Così i professori, una professione scelta a lungo da chi in realtà voleva solo un secondo stipendio (basta guardare quanti distacchi ci sono, cioè gente che dovrebbe insegnare e non insegna), sono stati selezionati sempre peggio: oggi buona parte sono di fatto dei distributori di sufficienze. Così sono tutti contenti. E poi i ragazzi diventano adulti incapaci di ragionare. Idioti molto utili, perché credono a tutto. Indistintamente. Infatti sono credenti, ottimi cristiani. Seppure in Chiesa si veda poca gente. Intimorite pecorelle pronte a sobbalzare a ogni sussulto. Ma sono stati voluti così, perché era più semplice governare un popolo idiota. I social poi hanno fatto sentire importante chiunque, esasperando l’idiotismo diffuso. Dunque, se si sono voluti così, hanno il diritto di esserlo. Quando la scuola tornerà a essere un luogo di formazione e non un votificio che credi diplomati a mala pena di leggere e scrivere, quando i giornali si saranno evoluti per stare sul mercato senza sparare false notizie, allora si potranno criticare i no vax. Ma fino ad allora noi ci schieriamo in difesa del panico da AstraZaneca.

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Bitcoin in down e con lui le altre crypto

Bitcoin in down e con lui le altre crypto. Dopo il picco di 51mila euro, il Bitcoin è in down da due giorni e stamattina viaggiava sui 45mila euro. Una bella sberla, ma non la peggiore registrata ultimamente. L’ultima volta era sceso fino a 28mila dopo aver toccato i 37mila. L’Ether segue il trend, ma come sempre con oscillazioni minori: è infatti sceso intorno ai 1470 euro dopo essere arrivato ai 1600.

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Eccesso di debito, Camera di commercio: “Richieste su del 30%”

Eccesso di debito, Camera di commercio: “Richieste su del 30%”. Si registra l’accesso dei primi debitori “incapienti” previsti dalla nuova legge di fine 2020. (Fonte: Camera Arbitrale di Milano- trend istanze gestite da OCC dal 2016 a febbraio 2021) È in ripresa nei primi due mesi del 2021 l’attività di gestione delle crisi da sovraindebitamento complice, da un lato, le novità normative che hanno ampliato la platea dei beneficiari, dall’altro, l’incertezza sulla proroga dei termini stabiliti della legislazione di emergenza, come la sospensione dei mutui, del pagamento delle cartelle esattoriali, il blocco sfratti e dei licenziamenti. Il 2021 si apre, dunque, con un incremento del deposito delle domande per la gestione delle crisi da eccesso di debito e si intravedono i primi casi di “sovraindebitamento familiare” e di esdebitamento del debitore totalmente incapiente (nuove figure introdotte dalla Legge di Conversione n.176/2020 del Decreto Ristori del 28 ottobre 2020). La ripresa: confrontando i mesi di gennaio e febbraio 2021, con gli stessi mesi dell’anno precedente, l’incremento delle domande è pari a +30%. Se guardiamo in dettaglio gli incrementi abbiamo +50% (gennaio 2021 su gennaio 2020) e + 17% (febbraio 2021 su febbraio 2020). Si tratta di un’inversione di tendenza: il 2020 si era chiuso con un calo del 53% del ricorso al servizio di gestione delle crisi da sovraindebitamento, anche a seguito delle misure emergenziali che hanno caratterizzato l’anno 2020 in risposta alla crisi pandemica. Per provincia: se analizziamo le istanze con il criterio della competenza territoriale del Tribunale che provvede all’omologa del Piano di rientro proposto dal debitore:  a Monza e Brianza l’incremento nei primi due mesi del 2021 è del 167% (totale 8 istanze nel 2021 rispetto a 3 del 2020); Como in crescita del 150% (totale 5 nel 2021 rispetto a 2 del 2020); Lodi del 100% ( totale istanze 2 nel 2021 rispetto a 1 nel 2020), Milano del 75% (totale 7 istanze nel 2021 rispetto a 4 del 2020), Busto Arsizio del 50% (totale 6 istanze nel 2021 rispetto a 4 del 2020). A Cremona si registrano 2 istanze nei primi due mesi del 2021 su 0 casi perché l’attività è stata avviata da poco. Non si registrano incrementi significativi nei primi due mesi del 2021 a Lecco, Varese, Sondrio, Pavia. L’Organismo per la gestione delle crisi da sovraindebitamento e per la liquidazione del patrimonio (OCC qui il link per info) della Camera Arbitrale di Milano si occupa da 4 anni delle crisi da eccesso di debito del consumatore, della impresa minore (sotto soglia fallimentare) e di realtà specifiche come l’impresa agricola, la start up o le associazioni professionali. Opera per conto delle Camere di Commercio di Como-Lecco, Cremona, Milano MonzaBrianza Lodi, Pavia, Sondrio, Varese ed è iscritto al n. 80 del Registro degli Organismi tenuto dal Ministero della Giustizia. L’OCC è un ente terzo, imparziale, indipendente. L’evento. Di sovraindebitamento e delle recenti modifiche normative della legge n.3/2012 si parla oggi nell’incontro online in occasione della presentazione del libro “La rinascita del debitore”  dell’Avv. Niccolò Nisivoccia, pubblicato da Il Sole24Ore. All’incontro, oltre all’autore, partecipano  Jean Marie Del Bo, Vicedirettore de Il Sole24Ore, Giovanni Negri, giornalista del Sole24Ore, Gaetano Presti, Ordinario di Diritto commerciale, Università Cattolica di Milano, Rinaldo Sali Vicedirettore Generale, Camera Arbitrale di Milano, Antonella Sciarrone Alibrandi, Ordinario di Diritto dell’economia, Università Cattolica di Milano, Lorenzo Stanghellini, Ordinario di Diritto commerciale, Università degli Studi di Firenze. “La novità normativa di fine 2020 ha rafforzato la legge sul sovraindebitamento, con l’effetto di agevolare e facilitare l’accesso per i consumatori e per le piccole imprese alle procedure di rientro dal debito e di composizione delle crisi”. – Ha dichiarato Rinaldo Sali, Vicedirettore della Camera Arbitrale di Milano -. “La semplificazione delle procedure e la tempestività da parte dell’impresa e del consumatore nel fare ricorso a questi strumenti è fondamentale, così come è essenziale che il debitore sia consapevole e trasparente nel fornire tutta la documentazione che consenta di ricostruire la sua posizione e proporre così un piano di rientro”. DATI 2020 E ANTICIPAZIONI DEL 2021 Volume. L’OCC da dicembre 2016 al 2020 ha gestito 662 istanze di gestione delle crisi da sovraindebitamento. Nei primi 3 anni si è vista una crescita progressiva del numero delle domande depositate: 84 nel 2017, 189 nel 2018 (+125% rispetto all’anno precedente), 263 nel 2019 (+39% rispetto al 2018). Mentre nel 2020 si è registrata una flessione: 123 casi depositati (-53% sull’anno precedente), dovuta soprattutto agli interventi, positivi e giustificati, della normativa e emergenziale che ha sospeso cartelle di pagamento, accertamenti esecutivi e ingiunzioni. Anticipazioni 2021. Nei primi due mesi del 2021 si registra una ripresa dell’attività dell’OCC, dovuta anche alle modifiche normative della legge sul sovraindebitamento entrate in vigore a dicembre 2020, che hanno ampliato la platea dei beneficiari, introducendo anche le nuove figure del debitore incapiente e del sovraindebitamento familiare. Sono in totale 42 le domande depositate dall’inizio del 2021 fino all’8 marzo: 18 sono le domande depositate a gennaio 2021 (+ 50% rispetto a gennaio 2020) e 21  le domande di febbraio (+ 17% rispetto a febbraio 2020). Se paragoniamo gennaio e febbraio 2021 (due mesi di crisi sanitaria ed economica “Covid”) con due mesi dell’anno precedente in una situazione di crisi analoga (come ad esempio novembre e dicembre 2020) notiamo un incremento maggiore del numero di domande +125% (gennaio 2021 su novembre 2020) e +200% (febbraio 2021 su dicembre 2020). Nuovi debitori: su 39 procedure del 2021 (gennaio e febbraio) 7 sono i debitori incapienti (soggetti a verifica) e 8 le procedure di sovraindebitamento familiare. Competenza territoriale. Se analizziamo le domande per competenza del Tribunale che provvede all’omologa della proposta del debitore (piano o accordo), Milano copre il 31% dei casi, Pavia e Busto Arsizio il 15%, Varese il 12%, Monza l’11%, Como 5%, Sondrio 4%, Lecco 3%, Cremona e Lodi 2%. Esiti. Il 65% delle procedure si è chiuso per rinuncia agli atti o per archiviazione, il 35% è stato omologato dal Tribunale. Chi può accedere per legge al sovraindebitamento: il consumatore; l’imprenditore agricolo; la cd.

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Assago avrà presto la sua Oasi Felina

Assago avrà presto la sua Oasi Felina. Regione Lombardia ha stanziato, con delibera XI/4381 del 03/03/2021, a favore del Comune di Assago, l’importo di euro 200 mila, per la realizzazione di un’Oasi Felina. L’Oasi Felina è un nuovo concetto di gattile, secondo cui si predispone un’area grande, dedicata, sicura e circoscritta, in cui i felini possano vivere liberi, ma protetti, curati in modo opportuno, da volontari e/o operatori, che offrano loro adeguate attenzioni, cure e cibo. Tale iniziativa pone in luce, in modo davvero rilevante, come il Comune di Assago attribuisce grande importanza agli animali, in questo caso ai gatti. L’amore per gli animali, difatti, è sinonimo di un grado elevato di civiltà, che si esplica nei confronti di tutte le creature che popolano il creato. È doveroso sottolineare, in merito, che il Comune di Assago è noto per essere un Comune solidale nei confronti dei propri cittadini ed anche nei confronti degli animali, ritenuti anch’essi abitanti della città. “Desidero ringraziare, innanzitutto, la Regione Lombardia per l’importante contributo destinato alla Città di Assago, al fine della realizzazione dell’Oasi Felina. Un grazie di cuore è rivolto, in modo prioritario, a Gianluca Comazzi, Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Regionale, il quale è stato l’artefice principale del progetto, firmatario della richiesta presso la Regione Lombardia di tale notevole elargizione” ha dichiarato Lara Carano, Sindaco di Assago, la quale ha aggiunto:” E’ un ulteriore obiettivo raggiunto, nonché la realizzazione di un’ altra promessa fatta durante la campagna elettorale, che, in tal modo, è stata concretizzata. La nostra Oasi Felina, che si realizzerà con la collaborazione dell’Associazione Crazy Cat di Rozzano, ospiterà gli amici felini, evitando, come spesso accade in tutte le città, il fenomeno del randagismo. I gatti rappresentano parte integrante della famiglia umana e sono amici ideali dei bambini e, per tale ragione, è inderogabile il dovere di tenerli in debita considerazione e, pertanto, tutelarli adeguatamente. La nostra Oasi si distinguerà, rispetto alle altre oasi, per alcune importanti novità. Per il momento, preferiamo che tali diversità restino una sorpresa. Non si può non sottolineare che il nostro Comune è impegnato, da diversi anni, nella battaglia contro l’abbandono degli animali, attraverso campagne di sensibilizzazione, finalizzate ad evitare tale fenomeno, punito dalle legge mediante la detenzione. Renderemo possibile anche l’adozione dei gatti da parte di coloro che li amano, dando loro, in tal modo, una nuova famiglia”. Soddisfatto Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e firmatario dell’ordine del giorno grazie al quale la giunta regionale ha potuto stanziare il finanziamento: “L’ Oasi Felina di Assago è un progetto a cui tengo molto e che ho portato avanti assieme al sindaco Carano e a Lucia Galeone. Grazie all’importante stanziamento di Regione Lombardia potremo fornire a centinaia di gatti un ambiente sicuro e confortevole, in cui potranno muoversi liberamente. Un rifugio ideale per salvare tanti mici in difficoltà, che potranno beneficiare di cure, assistenza e di tutti i comfort”.

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De Chirico (FI): silos in Sempione e maggiore attenzione per gli edifici monumentali

“Corso Sempione merita un restyling, ma prima è indispensabile realizzare un grande parcheggio sotterraneo per ospitare le tante macchine dei residenti e almeno 500 posti a rotazione per i frequentatori dei tanti locali” lo afferma Alessandro De Chirico Consigliere Comunale di Forza Italia, in merito all’inizio dei lavori in corso sempione, sottolineando, “Quale migliore occasione quindi per iniziare il piano parcheggi preannunciato dall’amministrazione guidata dal verde sindaco Sala? Serve una procedura di gara snella e un bando internazionale per iniziare i lavori entro il prossimo autunno. Dobbiamo pensare a una Milano attraente per riorganizzare un corso molto importante per la città, ma allo stesso tempo dobbiamo difendere la libertà di movimento e di sosta, non del divieto di sosta” conclude sul tema De Chirico.. “La Soprintendenza ha espresso un parere negativo sul bando pubblicato dal Comune, in scadenza il 18 marzo, per il raddoppio del Museo del Novecento” aggiunge quindi l’azzurro cambiando argomento. “Nelle motivazioni –  spiega – si legge che la passerella aerea di collegamento tra le due torri dell’Arengario ostacolerebbe quello che viene definito “un cannocchiale visivo e prospettico di straordinaria valenza urbana” che va da piazza della Scala al grattaciello Martini, passando dalla Galleria Vittorio Emanuele II, piazza del Duomo, l’Arengario fino a piazza Diaz”. “Messa di fronte al suo pressapochismo l’amministrazione non chiede scusa per aver fatto perdere tempo e denaro agli studi che hanno lavorato per presentare i loro progetti. Anzi, l’assessore Maran ha risposto con la spocchia tipica della sinistra che crede di avere la verità in tasca”, accusa De Chirico, chiedendosi: “Com’è possibile che sullo sviluppo di aree dalla valenza storica, architettonica e iconografica il Comune di Milano non chieda un parere preventivo agli Enti preposti?”. “Sono convinto che su questi temi il Comune di Milano debba promuovere gli adeguati approfondimenti nelle commissioni consiliari competenti per poi discuterne in Consiglio comunale con un atto d’indirizzo – suggeriste il forzista, concludendo – La storia di Milano va preservata, non si tratta di una questione politica, ma di patrimonio dei milanesi da salvaguardare.

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