18 Ottobre 2019

San Marco: un milione per le famiglie dei caduti in servizio

San Marco: un milione per le famiglie dei caduti in servizio. Sabato 19 ottobre a Milano presso la Sala Museo della Basilica di San Marco, avrà luogo la Xa Cerimonia di Commemorazione dei Caduti di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito Italiano, Marina Militare e Aeronautica Militare promossa dalla Fondazione L. Ruggeri, che da diciotto anni è attiva nel prestare assistenza, con aiuti economici, alle famiglie dei Caduti o feriti gravi nell’adempimento del proprio dovere al servizio dello Stato. La Fondazione L. Ruggeri, nata nel 1999 a seguito delle volontà testamentarie del notaio Lelio Ruggeri, a tutto il 2018 è intervenuta in favore di 270 famiglie di Caduti e feriti appartenenti alle Forze di Polizia e Forze Armate (in alcuni casi con sostegni ripetuti) superando il milione di euro di elargizioni complessive, tra donazioni e borse di studio (precisamente 1.080.000 €).  Un importante impegno che l’ente rinnova anno dopo anno con il sostegno del Consiglio Notarile di Milano. La commemorazione, aperta dal notaio Ignazio Leotta, Presidente della Fondazione L. Ruggeri nonché Presidente del Consiglio Notarile di Milano, vedrà la partecipazione dei principali rappresentanti delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, oltre a quella di Autorità civili di Milano. Nel corso della cerimonia – che avrà luogo alle ore 10.15 – saranno ricordate le vicende di servizio di otto Caduti di varie regioni d’Italia, individuati in stretta collaborazione con i rispettivi Comandi e con il Ministero dell’Interno, e sarà consegnata ai famigliari presenti una speciale donazione. Quest’anno saranno rappresentati dai famigliari i seguenti Caduti: Angelo Gabriele SPADARO, Sovrintende Polizia di Stato Marco FIORENTINI, Vice Brigadiere Arma dei Carabinieri Marco VILLANI, Maresciallo A.S.US Arma dei Carabinieri Pasquale DEPALMA, Maresciallo Aiutante Guardia di Finanza Fabio COMINI, 1° Caporal Maggiore Esercito Italiano Alessia CHIARO, 1° Caporal Maggiore Esercito Italiano Gioacchino VERDE, Luogotenente Nocchiere Marina Militare Antonio CARBONE, Luogotenente Aeronautica Militare La Fondazione L. Ruggeri è presieduta dal Presidente del Consiglio Notarile di Milano e gestita da un Consiglio di Amministrazione costituito da altri quattro notai del Distretto Notarile di Milano, Busto Arsizio, Lodi, Monza e Varese.

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C4DiP: “Sull’utilizzo dei POS servono agevolazioni per i commercianti”

C4DiP: “Sull’utilizzo dei POS servono agevolazioni per i commercianti”. “È necessario incentivare i commercianti, così come i cittadini, ad utilizzare strumenti di pagamento digitali”. Ha affermato Francesco Luongo presidente di Consumers For Digital Payments (C4DiP), la coalizione di associazioni di consumatori formata da Movimento Difesa del Cittadino, Asso-consum e U.Di.Con, in merito alle ultime disposizione del Governo sul tema pagamenti digitali. Il Governo ha recentemente predisposto un tetto massimo all’uso del contante: si passerà da 3.000 a 1.000 euro, ma in tre anni, si scenderà infatti a 2.000 euro nel 2020 per poi arrivare alla soglia fissata a regime due anni dopo. “La riduzione del tetto massimo al contanti è condivisibile, ma potrebbe non portare i risultati sperati: riteniamo che il Governo debba valutare l’ipotesi di introdurre agevolazioni sull’utilizzo di dispositivi POS o per i commercianti che decidono di innovare la propria infrastruttura tecnologica” precisa Francesco Luongo. A proposito di incentivi, la manovra prevede l’introduzione di un super bonus da 3 miliardi di euro da riconoscersi all’inizio del 2021, il cosiddetto “Bonus Befana”, in relazione alle spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili, nei settori in cui è ancora molto diffuso l’uso del contante. In programma pure l’istituzione di estrazioni e premi speciali per le spese pagate con moneta elettronica. “La restituzione, mensile o a fine anno, di una quota delle spese pagate con moneta elettronica lancia un messaggio forte in un Paese la cui economia è ancora molto legata all’utilizzo del contante – prosegue Luongo – Ricordiamo infatti che in Italia il cash è ancora usato nell’85,9% dei casi, mentre alle carte è riservato solo il 12,9% delle transazioni. Percentuale che per cambiare necessita di incentivi radicali, che valorizzino i cittadini virtuosi”. “Da sempre sosteniamo che i pagamenti digitali abbiano un alto valore sociale perché, nei fatti, sono uno dei pochi strumenti validi per contrastare l’economia sommersa e arginare l’alto costo del contante: uno studio della BCE ha infatti evidenziato che l’Europa spende ogni anno lo 0,46% del suo PIL – 60 miliardi di euro – per il cash. E in Italia, dove il denaro cartaceo è più diffuso che altrove, i costi ammontano a oltre 10 miliardi di euro, pari allo 0,52% del PIL. Ciò significa che per pagare il personale, le perdite, i furti, le apparecchiature, il trasporto, la sicurezza, i magazzini, la vigilanza, le assicurazioni spendiamo circa 200 euro a testa l’anno: un’enormità” conclude Luongo.

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Grave bambino precipitato dalle scale a scuola

Un bambino di 5 anni è in gravissime condizioni dopo essere precipitato per 10 metri nella tromba delle scale della propria scuola, la “Pirelli” in via Goffredo da Bussero. L’incidente è avvenuto alle 9.45. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri, il piccolo avrebbe scavalcato la ringhiera finendo per precipitare nel vuoto. Il bambino ha subito un gravissimo trauma cranico ed è in prognosi riservata. Arrivato all’ospedale Niguarda, è stato portato in sala operatoria dove i medici stanno tentando di diminuire la pressione intracranica. Il piccolo, che frequenta una prima classe, sarebbe caduto dal secondo piano del palazzo fino al piano -1, un volo di tre piani. Dalle prime informazioni, il bimbo non sarebbe stato spinto ma avrebbe fatto tutto da solo. Il pm di Milano Francesco Ciardi, in vista dell’apertura di un fascicolo per lesioni colpose, ha disposto accertamenti sulla ringhiera e sugli altri presidi antinfortunistici della scuola. Choc tra i genitori degli alunni. “Sono davvero scossa, non so davvero come possa essere successa una tragedia del genere, tra l’altro la ringhiera delle scale è molto alta“. A dirlo, affranta, è la mamma di un’alunna di prima che frequenta la classe a fianco di quella del bambino precipitato. Anche altri genitori concordano su questo particolare: “La ringhiera è fine ma è alta per noi che siamo grandi, quindi a maggior ragione per un bimbo di 6 anni“. Davanti all’istituto, al numero 9 della via, nel quartiere Bicocca, nella zona nord della città, c’è uno striscione che dà il benvenuto agli alunni e ricorda come la scuola è “100% futuro per il pianeta“. Proprio davanti al portone rosso alcuni genitori si raccontano le poche cose che si sanno sull’accaduto, mentre ogni tanto, dall’ingresso, esce qualche genitore che porta a casa il proprio figlio in anticipo rispetto all’orario di uscita. All’interno, la dirigenza scolastica, gli operatori e gli insegnanti vengono sentiti da Carabinieri, i quali si trovano nell’istituto scolastico per i rilievi scientifici e per sentire i testimoni. ANSA  

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Comazzi: Area B flop colossale, i dati lo confermano

“Dopo la mia denuncia a mezzo stampa, oggi l’assessore Granelli è corso goffamente ai ripari, pubblicando quei dati su Area B che da tempo si rifiutava di divulgare. Resta l’amarezza per l’atteggiamento scorretto dell’assessore, che pur disponendo di tali informazioni si e’ rifiutato di rispondere a ben due interrogazioni presentate da un consigliere comunale. Un comportamento a dir poco vergognoso“. E’ stato il commento di Gianluca Comazzi, Consigliere Comunale e Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, in merito ai dati diffusi dal Comune su Area B ieri pomeriggio. “Leggendo il documento – prosegue Comazzi – si capisce che la mancata trasparenza della Giunta era dovuta a un forte timore per gli esiti disastrosi del primo semestre di Area B: a fronte di un esiguo calo degli ingressi in citta’, circa 3000 automobilisti rischiano di incorrere in una sanzione, con un picco mostruoso del 40% nel mese di settembre. Sconfortante anche l’esito dei bandi comunali: a oggi sono solo 18 i veicoli rottamati grazie agli incentivi di Palazzo Marino. La sinistra milanese – ha concluso l’azzurro – ha penalizzato migliaia di cittadini con l’attivazione della ztl piu’ grande d’Italia, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Nessun beneficio per la qualita’ dell’aria, migliaia di multe e scarsi incentivi. Un flop colossale“ I dati Forniti dal Comune Con l’attivazione di “Area B” cala del 13% in sei mesi il transito di auto inquinanti a Milano. In concreto sono 12.000 le vetture in meno che ogni giorno entrano in città. Al momento, dei 186 varchi di accesso previsti complessivamente nel capoluogo lombardo, 15 sono controllati con le telecamere ed è su questi che si è concentrato il monitoraggio dei transiti. Il calo del 13% di passaggi in ingresso in città, che si traduce in circa -12.000 transiti gionalieri di vetture, è un primo risultato considerando che durante l’ultima settimana di gennaio 2019, utilizzata come campione, erano circa 89.000 i transiti al giorno). Dall’elaborazione emerge, fra l’altro, che i transiti effettuati in probabile violazione di Area B sono stati circa 2.800, dei quali il 40% nel mese di settembre (precedentemente i veicoli hanno beneficiato dei 50 ingressi liberi). Le prime sanzioni per i divieti ambientali si riferiscono a ingressi avvenuti nella seconda parte dello scorso giugno; i transiti complessivi effettuati dai veicoli in contrasto con le norme di area B (derogati piu’ sanzioni) costituiscono circa l’1,2% del totale dei transiti. Soddisfatto Marco Granelli assessore alla Mobilità del Comune di Milano, secondo il quale “questi primi sei mesi rappresentano un primo deciso passo nell’attuazione di Area B che dimostra con questi numeri di essere una misura potenzialmente efficace“. Certamente, continua, “siamo ai primi passi e il vero bilancio potraà essere definito solamente quando tutte le telecamere saranno posate e quindi fra circa un anno“. Dopo sei mesi però, aggiunge Granelli, “i segnali concreti ci sono, e siamo certi che Area B, Area C, i potenziamenti del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile, insieme ai comportamenti dei cittadini ci aiuteranno nell’obiettivo di diminuire la congestione e l’inquinamento dell’aria e di procedere decisi verso una citta’ che vuole combattere urgentemente e concretamente l’alterazione climatica del pianeta“.  

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Pubblicità della Cannabis light a domicilio. De Corato non ci sta

“Siamo all’assurdo!”, è il primo commento di Riccardo De Corato, Assessore alla Sicurezza, di Regione Lombardia, in merito all’apparizione in via M. Gioia a Milano di un cartellone pubblicitario di consegne a domicilio di Cannabis Sativa Light. “A luglio – continua l’assessore – è stata depositata la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione sulla rilevanza penale della commercializzazione di prodotti derivati dalla Cannabis Sativa light. Nella sentenza si legge, in particolare che: La commercializzazione al pubblico di cannabis sativa L. e, in particolare, di foglie, inflorescenze, olio, resina, ottenuti dalla coltivazione della predetta varietà di canapa, non rientra nell’ambito di applicabilità della legge n. 242 del 2016” […] “anche a fronte di un contenuto di THC inferiore ai valori indicati dall’art. 4, commi 5 e 7, legge n. 242 del 2016, salvo che tali derivati siano, in concreto, privi di ogni efficacia drogante o psicotropa, secondo il principio di offensività“. “Trovo veramente fuori luogo e assurdo – attacca De Corato – che in questi giorni sia comparsa, di fronte al Palazzo di Regione Lombardia, in via Melchiorre Gioia, come anche in altre zone della città, una simile pubblicità: un delivery di cannabis sativa light con consegna a domicilio in 45 minuti a Milano e Hinterland. Nemmeno la sentenza della Cassazione ne ferma la vendita. Ma come può il Comune di Milano autorizzare un simile spot? Menomale che il sindaco non intendeva replicare quanto successo a maggio in occasione dell’Hemp Fest, quando la città è stata cosparsa di manifesti raffiguranti foglie di marijuana accompagnati dalla scritta: non sono una droga“. “Il capoluogo lombardo – prosegue – oltre ad essere capitale della cannabis legale lo è anche della droga illegale. Lo dimostrano i sei arresti di oggi di persone dedite al traffico internazionale di hashish, importato dal Marocco. Ringrazio le forze dell’ordine che sono riuscite a risalire ai sei trafficanti grazie ad un indagine iniziata in seguito al sequestro avvenuto il 24 settembre dello scorso anno a Milano, quando gli investigatori della Narcotici della Mobile milanese hanno scoperto dietro un muro in un box di via Padova oltre una tonnellata di hashish. Mi auguro – conclude- vengano effettuati al più presto i debiti controlli e mi auguro anche che la pubblicità sparisca al più presto”.  

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Scuole a pezzi, ma il Comune è sponsor su Facebook

Scuole a pezzi, ma il Comune è sponsor su Facebook. Parrebbe un paradosso, invece si tratta di strategia di comunicazione. Mentre le scuole milanesi cascano a pezzi e si allagano a ogni pioggia, Palazzo Marino sponsorizza su Facebook le foto delle scuole rimesse a nuovo. Per i profani: su Facebook è possibile ottenere più visibilità per le proprie foto o scritti pagando. Solo che “pagato” suona male, quindi si dice “contenuto sponsorizzato”. E sotto alcuni post del Comune di Milano a proposito di scuole nuove, appariva proprio questa scritta. Quindi Palazzo Marino spende soldi sui social per far sapere quanto sono belle le scuole elementari a Milano, intanto è costretto a chiuderne alcune in tutta fretta perché ogni volta che piove diventano inagibili. E non è una valutazione giornalistica, ma una valutazione dei Vigili del Fuoco. Qualcuno si è accorto del problema nonostante la propaganda comunale: “Con le prime piogge autunnali si ripresentano i consueti problemi legati allo stato di salute dell’edilizia scolastica che cade letteralmente a pezzi. La scuola dell’infanzia di via Legioni Romane 54, dove sono presenti sia il nido che la materna, ha un’inagibilità “verbale” che non ha comportato la chiusura e infatti tanti genitori hanno iscritto lì i loro figli. Genitori per la maggior parte lavoratori che pensano di lasciare i loro bimbi in luoghi sicuri e invece. Le immagini dicono più di ogni cosa – afferma Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia – Questa mattina i bimbi iscritti al nido non sono stati fatti nemmeno entrare all’interno della struttura, mentre quelli della materna sono stati raccolti nell’unica area agibile del plesso scolastico. Oltre ai disagi per i genitori che si sono dovuti organizzare alla ben in meglio, è davvero assurdo come il Comune di Milano non ponga un rimedio definitivo al problema infrastrutturale malgrado sia così diffuso in tutta Milano. E anche dove l’estate scorsa sono stati realizzati dei lavori, come nella scuola di via Guicciardi 3, la situazione non è migliore. Se stessimo parlando di strutture private la direzione scolastica avrebbe preso dei provvedimenti contro i responsabili della situazione. Il sindaco Sala, invece, non si esprime lasciando al suo posto l’assessore Galimberti nonostante l’evidente inadeguatezza”.  

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