19 Ottobre 2023

I residenti dei Navigli vorrebbero meno movida

Meno rumore, ma anche meno movida e un po’ di tranquillità in più. È quello che chiedono gli abitanti dei Navigli, uno dei quartieri più attivi della nightlife milanese. La richiesta segue il varo delle nuove regole che metteranno un freno alle notti brave di Porta Venezia, norme che scatteranno venerdì e che rimarranno in vigore per i prossimi 30 giorni. “Sono oltre vent’anni che il nostro quartiere sta facendo i conti con la malamovida – ha spiegato Gabriella Valassina, esponente del Comitato Navigli -. Tutti i quartieri hanno delle peculiarità, il Lazzaretto non è uguale alla zona attorno alla Darsena. Qui da noi le strade sono tutte pedonali e a volte non ci si muove la sera, c’è un oggettivo problema con l’occupazione del plateatico”. La rappresentante del movimento non ha delle richieste circoscritte da sottoporre a Palazzo Marino, vorrebbe invece istituire un tavolo con gli altri comitati di quartiere in cui affrontare il discorso della movida in città e, soprattutto, le sue ricadute su chi in quei quartieri non trascorre solo qualche ora la sera ma li vive tutto l’anno. “Pretendiamo un regolamento che prenda in considerazione le esigenze della città, ma anche le nostre. Alcuni punti e temi sono uguali per tutti, tra queste il rispetto della soglia massima di Decibel”. Il comitato da anni sta raccogliendo dati relativi al rumore provocato da chi frequenta i locali tra il Naviglio Grande e la Darsena. “Siamo sempre oltre i 50 decibel (il lite massimo imposto dalla legge, ndr), in alcuni casi siamo arrivati anche a toccare quota 85-90. Così non è sostenibile”, ha aggiunto Valassina. A partire da venerdì notte in Porta Venezia sarà disposto il divieto di vendita e somministrazione per asporto di alimenti e bevande di qualsiasi tipo, alcoliche e analcoliche, e di utilizzo dei dehors per qualunque attività dalle ore 01,30 alle ore 06.00 nelle serate di venerdì su sabato e di sabato su domenica e dalle 00.00 alle ore 06.00 nei giorni feriali. Il divieto riguarderà tutte le tipologie di esercizi pubblici, di vicinato, attività artigianali, commerciali e distributori automatici. Inoltre è stato introdotto il divieto di posizionamento delle attività di vendita itinerante dalle ore 18 fino alle 6. Da palazzo Marino, tuttavia, hanno precisato che l’ordinanza in porta Venezia “è una delle tappe di un più ampio percorso avviato lo scorso 30 giugno per la gestione di tutte le aree cittadine interessate dalla movida. Le azioni decise, improntate all’equilibrio, riguardano la stesura di un regolamento per la disciplina delle attività di vendita e somministrazione di alimenti e bevande e l’aggiornamento di quello di Polizia urbana, che saranno presentati al Consiglio comunale all’inizio del 2024”. L’intervento in porta Venezia, inoltre, è stato bollato come “particolarmente critico” ed è stato deciso “anche per rispondere alle sollecitazioni del tavolo per la sicurezza urbana della prefettura”.

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Cappato incassa l’appoggio dei sindaci di Milano e Monza

Marco Cappato incassa l’appoggio di Beppe Sala e Paolo Pilotto. A ormai pochi giorni dal voto per le elezioni suppletive per il collegio senatoriale di Monza che fu di Silvio Berlusconi il 22 e 23 ottobre, il candidato del centrosinistra riceve il sostegno del sindaco di Milano e di Monza. “Da elettori dobbiamo essere assolutamente certi delle motivazioni che spingono il candidato che votiamo a rappresentare il territorio. E Marco queste qualità le ha dimostrate da molto tempo: la dedizione, l’impegno in prima persona, la volontà di mettersi sempre in discussione, sono caratteristiche quasi uniche – spiega Beppe Sala che ha partecipato questa mattina ad una conferenza stampa insieme al tesoriere dell’associazione Luca Coscioni – Noi due non siamo d’accordo su tutto, ma sul senso del fare politica, sulla maggior parte delle battaglie che devono caratterizzare chi vuole fare politica, sì. La volontà di occuparsi di chi è in difficoltà non si inventa. Marco è noto per aver condotto una serie di battaglie, ma ha anche collezionato un’esperienza politica molto profonda in questi anni e si è misurato con tutti gli aspetti rilevanti: sa di cosa parla. Per questo lo supporto con grande convinzione”. Il sindaco di Milano osserva che “da cattolico in passato ho appoggiato le posizioni di Marco con dei turbamenti all’interno, uno riconosce da che tipo di cultura è stato generato e io vengo da una famiglia ultracattolica, ma è chiaro che la contemporaneità è tutto e deve guidare le nostre scelte”. Per il sindaco di Monza Paolo Pilotto del Pd, l’appoggio di due sindaci di città lombarde così importanti “è un buon segno”. Una dimostrazione di “pragmatismo. Io credo che il centrosinistra in Brianza rappresenti la tradizione del tentativo di fare sintesi tra i bisogni delle persone, le risposte immediate che possono avere, e una visione, una lettura complessiva che vada oltre il presente e che serve a collocare le risposte in termini prospettici, altrimenti il rischio è il fiato corto. Il voto a centrosinistra non ripara il disastro generato da altri di una politica senza visione di lungo periodo, ma costruisce una lettura, legge i bisogni delle persone, è un voto di costruzione di una ampia visione che possa reggere nel tempo”.

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