20 Febbraio 2020

Presentata la XVI° edizione del Festival nazionale del teatro dialettale Leonessa D’Oro

Presentata la XVI° edizione del Festival nazionale del teatro dialettale Leonessa D’Oro. “Organizzeremo in autunno a Palazzo Pirelli una serata dedicata appositamente ai dialetti lombardi, con la collaborazione degli organizzatori del Premio nazionale “Leonessa d’Oro” e con la presenza della compagnia teatrale che vincerà la rassegna di quest’anno: una serata che vogliamo dedicare alle lingue e alle parlate locali che sono parte integrante e significativa della storia e della cultura delle nostre comunità”. Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi intervenendo questa mattina in Sala Gonfalone alla conferenza stampa di presentazione della XVI° edizione del Festival nazionale del Teatro dialettale “Leonessa d’Oro”, che quest’anno vede impegnate ogni sabato sera dal 29 febbraio al 30 maggio ben 11 compagnie teatrali dialettali provenienti da diverse regioni italiane: oltre alla Lombardia, saliranno sul palco del Teatro Pietro Micheletti di Travagliato (BS) compagnie provenienti anche dalla Toscana, dal Veneto e dal Trentino Alto Adige. La direzione artistica del Festival, patrocinato da Regione Lombardia, è affidata a Maria Teresa Scalvini, con la partecipazione anche dei piccoli allievi della “Scuola di Teatro Matesca”. Come ha spiegato la Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi, che ha presieduto la conferenza stampa, la Leonessa D’Oro nasce dalla passione per il teatro amatoriale, in particolare quello dialettale, di Mariateresa Scalvini, ed è legata a un importante ricordo storico bresciano che affonda le radici nelle 10 giornate di Brescia. Non a caso le serate in cui le compagnie teatrali si sfidano sono da sempre 10, con l’unica eccezione di quest’anno in cui saranno 11 per non escludere una compagnia teatrale meritoria di partecipare. “Il teatro è da sempre uno scambio di emozioni e di esperienze che portano alla crescita dell’attore e al coinvolgimento della platea –ha sottolineato Simona Tironi-. Lo spirito di questo Festival si fonda sull’amicizia e l’aggregazione. Il dialetto è un patrimonio dei nostri nonni, che oggi difficilmente viene passato ai nostri figli, ma grazie a queste manifestazioni si crea un coinvolgimento di tutta la famiglia. Il futuro si costruisce ricordando il passato e le radici che ancora oggi ci legano a un territorio con la sua lingua, le sue tradizioni e la sua cultura”. Alla conferenza stampa ha preso parte anche il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza Giovanni Malanchini, delegato di Regione Lombardia al tavolo di lavoro per la tutela delle lingue regionali della Calre, la Conferenza che raggruppa i 72 parlamenti regionali europei: “Le lingue locali vanno tutelate e salvaguardate perché rappresentano strumenti di ricchezza culturale necessari per salvaguardare le aspirazioni identitarie delle singole comunità –ha ricordato Malanchini-. Oggi la cultura lombarda trova il suo più alto riconoscimento in una apposita legge regionale che ha l’obiettivo di valorizzare le politiche culturali regionali per custodire al meglio lo straordinario patrimonio culturale della nostra Regione”. La cerimonia finale e la premiazione della compagnia teatrale vincitrice si terranno sabato 30 maggio, quando il Teatro Pietro Micheletti ospiterà “La Notte della Leonessa d’Oro”.

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I sudisti italiani spingono per il PPI

I sudisti italiani spingono per il PPI. “Esortiamo Gianfranco Rotondi e Lorenzo Cesa a dare il via alla costituzione del Partito del Popolare Italiano, ossia alla costituzione del Centro Democratico” – affermano i Sudisti, i quali dichiarano, altresì: “E’ giunta l’ora di entrare in scena, non possiamo procrastinare ancora la data di ingresso ufficiale nel contesto politico italiano. Il Popolo Italiano è stanco di tanta instabilità, stanco della Lega di Salvini, stanco delle sardine e stanco dei partiti sedicenti di sinistra. Gli italiani vogliono che viva una politica seria, che ponga al centro le esigenze reali e sofferte dei cittadini. Non si può più rimandare la necessità di restituire la normalità di una vita serena, raggiungibile solo attraverso il lavoro per tutti, attraverso la solidarietà che si connoti come solidarietà attiva e non passiva, tale in quanto vede partecipi tutti i cittadini. E’ giunta l’ora di mettere in carreggiata il Sud Italia, fermo ed indolente. Siamo certi che molti politici busseranno alla porta del PPI perché comprenderanno che finora, da circa più di venti anni, molti hanno giocato a ‘fare politica’, quasi fosse un hobby e non amministrazione dei territori in modo democratico e costruttivo , finalizzata al raggiungimento del benessere e dello sviluppo per tutti. Si dice che Giuseppe Conte guardi con attenzione al nostro progetto politico e non si esclude che voglia aderirvi, cosi come vogliono fare molti esponenti di Forza Italia, stanchi di essere alleati di Salvini e Meloni e molti esponenti del PD, stanchi di una politica di sinistra inefficace. Dal confronto con Gianfranco Rotondi è scaturita la necessità di accogliere le istanze di un risveglio dei territori del Sud Italia, il cui caldo anelito diventa forza dirompente per dar vita ad un’azione politica davvero efficace. Al centro poniamo le necessità del popolo italiano, non più diviso da linee di demarcazione e confini pretestuosi . Entreremo in scena in nome dell’affermazione della democrazia per dirigerci oltre i freni dispotici di stampo totalitaristico. Il nostro slogan è Donne e Uomini al Centro!”. di Biagio Maimone

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Tre minimarket chiusi dalla polizia locale

Tre minimarket chiusi dalla polizia locale. L’Annonaria negli scorsi giorni ha concluso una serie di operazioni in zona via Padova, dove a volte si esagerano gli allarmi e in casi come queste pare di no: sono stati infatti chiusi tre minimarket dalla polizia locale tra via Padova e piazzale Gabriele Rosa per vendita di bevande alcoliche da asporto in orari non consentiti (tra mezzanotte e le sei). Le multe invece sono state di 40mila euro. Non è nemmeno la prima volta che i titolari violavano le regole: i proprietari dei tre negozi di vicinato chiusi erano già stati sanzionati negli scorsi mesi per la medesima violazione ed è per questo stata disposta dalla Prefettura di Milano la sospensione dell’attività, in due casi per una settimana e in un caso per due settimane. Le operazioni dello scorso weekend hanno portato invece al sequestro in viale Brianza di un autonegozio per commercio itinerante oltre le due ore (1.000 euro) e per l’utilizzo di bombole a gpl (sanzione di 15.000 euro); alla sanzione per oltre mille euro a un pubblico esercizio in via Romilli per aver violato un provvedimento di inibizione suono; alla denuncia all’autorità giudiziaria per il titolare di un bar in viale Monte Grappa per aver venduto alcol a minori di 16 anni, oltre alla sanzione di 666 euro per la vendita a minori di 18 anni; all’accertamento di tre violazioni amministrative, per un totale di oltre 1.600 euro, a un locale in piazza XXV Aprile, per occupazione suolo pubblico non autorizzata e per la mancata esposizione della tabella alcoolimetrica e dei prezzi. Nella giornata di sabato sono stati inoltre controllati due autonegozi in piazza Stuparich: in un caso sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro; nell’altro è stato richiesto l’allontanamento del mezzo per motivi di sicurezza: al titolare è contestata la violazione alle norme di sicurezza sull’utilizzo di bombole a Gpl per 15.000 euro.

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Da domani scatta il blocco al traffico

Visto il persistere di concentrazioni di Pm10 oltre la soglia consentita per più di cinque giorni consecutivi, da domani, scatteranno le misure antismog. Si tratta delle limitazioni temporanee alla circolazione dei veicoli fino a euro 4 diesel in ambito urbano, dell’obbligo spegnimento motori in sosta, della limitazione all’uso di generatori a biomassa legnosa di classe inferiore alle 2 stelle compresa, della riduzione di 1 grado delle temperature nelle abitazioni), del divieto di spandimento liquami zootecnici e del divieto assoluto di accensione di fuochi, falò, barbecue, fuochi d’artificio. Le limitazioni sono attive in tutti i comuni sopra ai 30mila abitanti e in quelli che volontariamente hanno firmato il protocollo. È il sito della regione a fornire l’elenco completo delle città: Milano, Paderno Dugnano, Rozzano, Cernusco sul Naviglio, Pioltello, Cologno Monzese, Bollate, Cinisello Balsamo, Corsico, Legnano, San Donato Milanese, Rho, Segrate, Sesto San Giovanni, San Giuliano Milanese, Abbiategrasso, Cormano.  

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Arrestato autore di numerose false vendite di Bit-Coin

Nell’agosto del 2018 le forze dell’ordine erano intervenute a Milano ed il giovane, un catanese di 22 anni, aveva dichiarato di essere stato vittima di un tentativo di truffa poiché due cittadini rumeni, cui avrebbe dovuto vendere una consistente somma in Bit-Coin, avevano cercato di pagare con denaro falso. Quando si era rifiutato di procedere alla vendita, i due sarebbero passati alle vie di fatto, dapprima esplodendo a vuoto un colpo di pistola, rivelatasi poi una scacciacani, e successivamente inseguendolo per le vie della città. La sua versione dei fatti non aveva però del tutto convinto gli inquirenti i quali hanno accertato che, in realtà, il giovane aveva scelto con poca cura le proprie vittime, trattandosi di “colleghi” dediti, a loro volta, ad acquistare le cosiddette cripto valute consegnando denaro falso. In poche parole, quando truffatore e truffato entrano in competizione. Ma di più, all’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, gli investigatori del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano hanno ricostruito altri sette “colpi” messi a segno, tra il giugno 2018 ed il marzo 2019, grazie ai quali l’arrestato poteva permettersi alberghi di lusso e potenti auto sportive: gli è stata sequestrata una Porsche Panamera, acquistata con il provento delle truffe. Seguendo sempre lo stesso copione, l’indagato pubblicava annunci su social network ove si proponeva di vendere Bit-coin a prezzi vantaggiosi. Una volta stabilito il contatto con il compratore, nel corso del primo incontro, eseguiva una transazione dimostrativa; quindi, carpita la fiducia della vittima, si faceva consegnare la somma pattuita a fronte di una schermata raffigurante l’apparente versamento di moneta virtuale a favore del wallet che aveva fornito al truffato.  

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Dal 1° marzo in Lombardia sarà abolito il superticket

Dal prossimo 1° marzo in Lombardia non si pagherà più il superticket su tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali. “Siamo la prima Regione in assoluto a prevederne l’azzeramento – ha spiegato l’assessore al Welfare, Giulio Gallera – con sei mesi in anticipo rispetto a quanto previsto a livello nazionale”. “Per anticipare l’entrata in vigore dell’esenzione dal 1° marzo anziché dal 1° settembre – ha continuato  – la Regione Lombardia stanzia 54 milioni di euro di risorse autonome. Il beneficio è rivolto a tutti i lombardi e decorre dalle prestazioni prenotate dal 1° marzo 2020. Si tratta di un ulteriore, decisivo tassello nella direzione di alleggerire il più possibile il costo delle compartecipazioni ai servizi socio sanitari per i cittadini lombardi, garantendo loro nel contempo cure di assoluta eccellenza”.  Con la Delibera n. 162 del 29/05/2018 la Giunta egionale aveva dimezzato il superticket  sanitario passando da un massimo di 30 euro ad uno di 15 aggiuntivi a prestazione. La misura ha interessato 1,5 milioni di cittadini lombardi con uno stanziamento di 20 milioni di euro che si aggiungevano ai 70 che la Regione Lombardia già sosteneva per le esenzioni aggiuntive rispetto a quelle nazionali. Attraverso la Delibera 2085 del 31/07/2019, al fine di supportare condizioni di potenziale vulnerabilità che coniugano reddito medio basso con la presenza in famiglia di soggetti di minore età o soggetti disabili, la Giunta regionale aveva esentato dal super-ticket – grazie ad uno stanziamento di 10.456.000 euro – 625.000 cittadini che si trovavano nelle seguenti situazioni: ò nuclei familiari fiscali con reddito compreso fra1 8.000 e 30.000 euro con almeno un minore presente nel nucleo (circa 315.000 nuovi esenti) ò nuclei familiari fiscali con reddito fra 30.000 e 70.000 euro con almeno due minori presenti nel nucleo (circa 260.000 nuovi esenti) ò nuclei familiari fiscali con reddito fino a 90.000 con un  soggetto affetto da una delle seguenti esenzioni per invalidità: G01, G02, L01, L02, S01, S02, C01, C02, C03, C04, C05, C06 (circa 50.000 nuovi esenti).  

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