22 Aprile 2020

Polizia: fatto un enorme lavoro, inaccettabili attacchi di Sgarbi e Bargiggia

“Un primo bilancio di questi mesi in emergenza parla dell’enorme dato di 8,6 milioni di controlli effettuati dalle forze dell’ordine, circa 220.000 al giorno, con tutto ciò che questo significa. Con tutte le difficoltà e i rischi dettati dalla varietà delle situazioni, con minime e naturali sfocature forse, con situazioni di concreto pericolo, ma soprattutto con migliaia di gesti di aiuto, di assistenza, tutti tesi alla difesa della salute pubblica nel rigoroso adempimento di doveri istituzionali cui i poliziotti non si sottraggono“, spiega Valter Mazzetti, Segretario Generale del Fsp Polizia di Stato. “A fronte di ciò  – aggiunge rammaricato Mazzetti – si registrano, soprattutto sui social, molte incursioni violente di contestatori, a volte anche personaggi pubblici, che dimostrano nei confronti delle forze dell’ordine un’insofferenza e un odio come sempre ingiustificati. Addirittura qualcuno, come Vittorio Sgarbi, istiga a una non meglio precisata, ribellione a ciò che deriva dalle leggi, dall’autorità costituita, dall’ordinamento, che si può anche contestare – prosegue – ma in ben altre sedi e in ben altri modi. Non è assolutamente tollerabile che si risponda così ai sacrifici di migliaia di operatori in divisa, che mettono a rischio la propria salute quadruplicando gli sforzi quotidiani per rispondere ai propri doveri, anche quelli imposti dall‟emergenza Covid 19. Se poi sono le norme a non piacere, si cerchi di cambiarle, senza scagliarsi contro chi, quelle disposizioni, volenti o nolente, è chiamato, senza discrezionalità alcuna, a far rispettare nell’interesse della collettività”. Commenti che fanno eco alla denuncia di Giuseppe Camardi, Segretario Provinciale Fsp di Milano, che ha trovato ingiustificabile la violenza verbale dei diversi tweet di Paolo Bargiggia, il quale si è scagliato così pesantemente e incomprensibilmente contro la Polstrada di Milano, da far supporre un particolare astio dovuto forse apregressi rancori del tutto personali, “massacrando con cinismo assoluto – spiega Camardi – operatori di Polizia impegnati a svolgere il proprio dovere. I poliziotti non si svegliano la mattina per multare quanta più gente possibile, ed è disgustoso leggere che un giornalista, con tanto di account twitter pubblico, inveisca in maniera assurda contro la Polizia stradale. Questa non è critica – ragiona il sindacalista -, è solo gettare fango su un intero Corpo. E’ mancanza di rispetto assoluta“.  

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Un campo al cimitero maggiore per i morti non reclamati

Sono sessantuno le croci già piantate con il nome dei defunti e la data di morte al campo 87 del Cimitero maggiore di Milano, che è stato riservato ai morti per Covid che non hanno potuto avere una sistemazione diversa. Sono i defunti che le famiglie non hanno potuto reclamare nei cinque giorni prescritti dal nuovo regolamento comunale dei cimiteri, deciso proprio per l’emergenza Coronavirus, a volte perché in quarantena. Nel campo ci sono 600 posti, ora occupate con croci bianche tutte uguali. E resterà così almeno per due anni, perché per due anni non si potranno costruire monumenti funebri. “Milano ha retto ma ha pagato un prezzo altissimo – ha detto il sindaco, Giuseppe Sala – Questo spazio è quello dove sono stati sepolti coloro le cui spoglie non sono state richieste da un famigliare, la tragedia nella tragedia”. ANSA  

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Pubblicata la graduatoria degli aventi diritto ai buoni spesa

Saranno in totale 13.754 le famiglie milanesi che potranno beneficiare dei buoni spesa che il Comune ha deciso di distribuire a quanti si trovano in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus. La graduatoria è stata pubblicata ieri mattina sul sito del Comune. Il primo blocco, formato da 13.475 nuclei familiari, sarà immediatamente finanziato; nei prossimi giorni l’Amministrazione valuterà altre circa 300 posizioni già ammesse in graduatoria. Tutti coloro che hanno presentato domanda entro il termine stabilito del 15 aprile (nel complesso circa 36mila persone), sia gli ammessi sia gli esclusi per mancanza di requisiti, riceveranno nell’arco di qualche ora una email o un sms di risposta da parte dell’Amministrazione. Nel caso di ammissione saranno fornite le istruzioni su come procedere per l’attivazione del buono. “Con questa operazione – interviene l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – abbiamo cercato di raggiungere le persone che l’emergenza in corso ha reso più vulnerabili, che hanno perso il lavoro o comunque hanno subìto una pesante caduta di reddito, e di farlo il più in fretta possibile, consapevoli di quanto la crisi stia pesando”. Il totale degli ammessi in graduatoria, in possesso dei requisiti richiesti per l’accesso, conta 15.370 nuclei familiari. Ma, al termine delle operazioni di finanziamento, circa 1.600 non potranno ricevere il buono per esaurimento dei fondi: “Per tutti loro – spiega ancora Rabaiotti – stiamo valutando di offrire la possibilità di ricevere il pacco alimentare tramite il dispositivo Aiuto alimentare basato sugli hub già attivi”. Come modalità di erogazione del contributo, i beneficiari hanno potuto scegliere tra la carta prepagata Soldo e la app Satispay da scaricare sul proprio smartphone. Quanti hanno optato per quest’ultimo strumento riceveranno a breve un sms per l’accredito dei buoni (in caso fossero già utenti Satispay), oppure con le istruzioni per attivare l’app con un link per scaricare l’applicazione e un codice di primo accesso per ricevere l’accreditamento. L’elenco degli oltre 300 tra supermercati ed esercizi alimentari convenzionati in cui poter fare la spesa sarà visibile sulla stessa app, oltre che sul sito del Comune. Chi invece ha scelto la carta prepagata Soldo, che funziona come una normale carta di credito, la riceverà direttamente a casa propria nei prossimi giorni da parte di pattuglie della Polizia locale e squadre della Protezione civile. Anche in questo caso, l’attivazione dei buoni avverrà tramite l’invio di un sms con il pin della carta, che sarà spendibile in tutti i supermercati ed esercizi di generi alimentari che si appoggiano al circuito Mastercard. La data di scadenza sia per le prepagate sia per la app è fissata al 30 novembre, dopodiché entrambi gli strumenti verranno disattivati. L’importo del contributo ammonta a 150 euro al mese per due mesi nel caso la famiglia beneficiaria non superi i tre componenti, e a 350 euro mensili per due mesi in caso di famiglia più numerosa. Nel complesso, la parte del fondo statale messa a disposizione dall’Amministrazione per questa misura ammonta a oltre 5,848 milioni di euro. I beneficiari del contributo, come da requisiti richiesti, sono tutti nuclei familiari residenti a Milano, monoreddito o privi di reddito, che vivono in affitto o pagano il mutuo per la prima casa, con una disponibilità sul conto corrente non superiore a 5mila euro al 31 marzo 2020 e che hanno un reddito complessivo familiare inferiore ai 20mila euro o ai 40mila nel caso avessero perso il lavoro a causa dell’emergenza dopo il 1° febbraio 2020. L’Amministrazione, vista l’elevata percentuale di esclusioni dalla graduatoria, ritiene di fare un’ulteriore valutazione rispetto a un particolare requisito d’accesso (quello relativo alla giacenza sul conto corrente al 31 marzo 2020 inferiore ai 5mila euro) che, nella compilazione della domanda, potrebbe essere stato causa di fraintendimento. Per questa ragione contatterà le famiglie risultate escluse per quest’unico motivo, anche per verificare quali altre misure adottare per sostenerle. Graduatoria per l’erogazione dei Buoni spesa

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Emergenza Covid-19: come cambiano le visite ai figli per i genitori separati?

L’emergenza sanitaria in corso ha destabilizzato le dinamiche delle famiglie divise, favorendo i contrasti sulla gestione dei figli. La situazione di incertezza, dovuta alle difficoltà interpretative dei diversi interventi normativi, ha determinato, in alcuni casi, un acuirsi di situazioni già conflittuali.Le restrizioni governative sugli spostamenti per contenere l’epidemia hanno costretto i Tribunali a bilanciare i diritti del minore alla bigenitorialità e alla salute. Si è posto fin da subito all’attenzione il problema dell’incidenza della normativa emergenziale rispetto alla disciplina relativa ai rapporti fra figli e genitori separati, contenuta in provvedimenti provvisori o definitivi, emessi in giudizi di separazione, divorzio, affidamento o modifiche degli stessi. Se, infatti, l’emergenza sanitaria può essere invocata per giustificare il mancato esercizio di visita da parte del genitore non collocatario, è altrettanto vero che non può costituire una scusa per impedire di vedere i figli e ciò soprattutto in assenza di un provvedimento eventualmente modificativo di quello già in essere. Vi è, inoltre, l’esigenza di tutelare i genitori medesimi da possibili sanzioni per effetto degli spostamenti. Da una parte vi è il timore di esporre i figli al contagio e dall’altra quello che si strumentalizzi la situazione per escludere l’ex dalla loro vita. In tema di affido e collocamento dei minori si è già formata giurisprudenza a tutela della salvaguardia del diritto di visita dei genitori. Il Tribunale di Milano, con provvedimento reso in via d’urgenza l’11 marzo 2020, ha rigettato l’istanza di un genitore volta ad ottenere la limitazione del diritto di visita dell’altro in ragione della situazione derivante dalla pandemia di COVID-19 e del rischio di contagio. Il Tribunale si è pronunciato inaudita altera parte disponendo di attenersi alle prescrizioni di cui al verbale di separazione consensuale, ritenendo vincolante, ai fini del collocamento e frequentazioni con il padre, il predetto accordo, motivando che i decreti ministeriali dell’8 e del 9 marzo non vietano l’esercizio di tale diritto.Altrove, però, i giudici hanno iniziato a pronunciarsi in senso diverso: sospensione degli incontri protetti (Tribunale di Matera, 12 marzo 2020), sostituiti da video call o collegamenti Skype con il genitore non convivente (Corte di Appello di Lecce, 20 marzo 2020). Il Dpcm del 22 marzo ha, poi, bloccato gli spostamenti tra Comuni diversi, salvo che per comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza o ragioni di salute. È il lockdown, confermato dal Dpcm del 10 aprile 2020, che consolida il trend giurisprudenziale della prevalenza del benessere fisico dei minori. Così, si sono moltiplicati i provvedimenti che hanno reputato necessario interrompere gli incontri: “Sul diritto di visita del padre prevale la tutela del diritto alla salute del minore, per cui è legittimo interrompere le visite al figlio, fino al superamento dell’emergenza epidemiologica da coronavirus in corso; sarà possibile sopperire a tale situazione, utilizzando videochiamate o Skype”. Questo è quanto precisato dal Tribunale di Bari nell’ordinanza depositata il 26 marzo 2020. Analogamente il Tribunale di Napoli, 26 marzo 2020, Est. Imperiali, ha ritenuto che, nell’attuale contesto di divieti alla circolazione imposti dalla normativa nazionale e regionale, la disciplina delle visite non potesse più prevedere gli spostamenti dei minori, né, di fatto, le frequentazioni presso il domicilio del genitore collocatario. Accogliendo l’istanza di sospensione avanzata dalla madre collocataria, il Tribunale partenopeo ha disposto che la frequentazione genitori-figli fosse assicurata con colloqui da remoto mediante videochiamata). Giova, però, rilevare che i collegamenti da remoto sono soluzioni da adottare solo se non sia possibile incontrare i figli in sicurezza. Le proroghe delle attuali restrizioni al 13 aprile 2020, poi successivamente al 3 maggio, hanno visto, contestualmente, un intervento, da molti auspicato, da parte del Governo. Nelle FAQ pubblicate sul sito istituzionale lo scorso 2 aprile si legge: «Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche da un Comune all’altro. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori». Si chiarisce, quindi, la legittimità degli spostamenti tra Comuni diversi, considerando anche equipollente al provvedimento del Giudice, lo scambio di accordi tra genitori o tra i rispettivi legali. Un primo segnale in tal senso era percepibile con l’inserimento nell’ultimo modello di autodichiarazione, tra i vari motivi legittimanti gli spostamenti, degli “obblighi di affidamento di minori”. Il diritto alla salute può considerarsi di uguale importanza rispetto ad altri diritti fondamentali, come quello alle relazioni familiari, ancor di più in un momento che mette a dura prova anche l’equilibrio psicofisico dei figli minori. Resta in ogni caso centrale il principio del superiore interesse del minore. Le soluzioni devono essere fondate sul buon senso e sulla ragionevolezza, considerando le specificità del caso concreto, evitando di esporre i minori a situazioni di potenziale maggior rischio.

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Fondazione AriSLA rilancia il bando per la ricerca sulla SLA

Fondazione AriSLA rilancia il bando per la ricerca sulla SLA. Fondazione AriSLA pubblica oggi il nuovo Bando per finanziare l’eccellenza della ricerca scientifica sulla SLA in Italia, rinnovando così anche nel 2020 il suo impegno a sostegno dei ricercatori che lavorano per individuare una terapia efficace per questa gravissima malattia, che riguarda nel nostro Paese circa 6000 persone. Si tratta del tredicesimo Bando proposto da AriSLA – Fondazione Italiana di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica, che fino ad oggi ha investito oltre 12,4 milioni di euro in attività di ricerca, sostenendo 78 progetti e supportando il lavoro di oltre 260 ricercatori nella lotta quotidiana alla malattia. “Il difficile momento storico che stiamo vivendo ci induce con maggiore forza a confermare il nostro impegno al fianco della ricerca – sottolinea Mario Melazzini, Presidente AriSLA – ed è per questo motivo che anche quest’anno promuoviamo un bando che andrà a supportare in modo concreto i progetti più validi e innovativi. Il nostro obiettivo è attaccare la SLA su più fronti. Continuando a finanziare la ricerca di base e pre-clinica, intendiamo accrescere la conoscenza sulla malattia andando alla radice della patogenesi e incentivare il trasferimento dei risultati dal laboratorio al paziente. Il bando è aperto anche a proposte di ricerca clinica osservazionale, finalizzate alla comprensione della malattia o mettere a punto metodologie per lo sviluppo di nuove terapie e per la diagnostica, al fine di garantire una migliore cura dei pazienti. Perché è importante ricordare che nonostante i risultati raggiunti, la SLA deve essere ancora sconfitta. Da tempo lo sosteniamo: la ricerca è l’unico strumento in grado di fornire le risposte concrete di cui abbiamo bisogno ed è per questo motivo che, oggi più che mai, dobbiamo fare in modo che non si fermi e continuare a supportarla con fiducia”. CHI PUO’ PARTECIPARE AL BANDO – Possono partecipare al Bando i ricercatori di Università italiane e di Istituti di ricerca pubblici e privati non profit. AREE DI FINANZIAMENTO – Il Bando AriSLA 2020 prevede la possibilità di presentare “Pilot Grant” o “Full Grant”. I primi hanno l’obiettivo di sperimentare nuove idee e ipotesi da studiare nelle aree della ricerca di base, preclinica o clinica osservazionale e sono proposti da un singolo centro di ricerca. I “Full Grant” sono progetti che sviluppano ambiti di studio promettenti e fondati su un solido background nelle aree della ricerca preclinica o clinica osservazionale. Per questa categoria sono ammessi anche progetti multicentrici. DURATA E BUDGET DEI PROGETTI – Il Bando 2020 prevede per i “Pilot grant” una durata massima di 12 mesi ed un finanziamento fino ad un massimo di 60.000 euro, mentre per i “Full grant”, con una durata massima di 36 mesi, si potranno ottenere fondi fino ad un massimo di 240.000 euro. MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE – Le proposte potranno essere presentate fino al prossimo 11 giugno 2020, attraverso la piattaforma online accessibile sul sito www.arisla.org. PROCESSO DI VALUTAZIONE – Anche per questa Call 2020 AriSLA affida il processo di selezione delle proposte ad una commissione scientifica, composta da un panel di esperti internazionali che valuteranno i lavori in forma anonima ed indipendente, in un processo che prevede più livelli di selezione, così da assicurare trasparenza, oggettività e valorizzazione del merito scientifico. Questa modalità adottata da AriSLA è in linea con i migliori standard delle agenzie che finanziano ricerca scientifica. La conclusione del processo di valutazione è prevista entro la fine del 2020.  CAMPAGNA 5X1000 CONTRIBUIRA’ AL SUPPORTO DEI VINCITORI DEL NUOVO BANDO – In questi giorni è iniziata anche la campagna 5X1000 di Fondazione AriSLA, che costituisce per l’ente non profit una fondamentale risorsa per dare continuità alla ricerca scientifica sulla SLA. In particolare le donazioni raccolte con il 5X1000 contribuiranno a sostenere i ricercatori che risulteranno vincitori del Bando AriSLA 2020. Per destinare il 5X1000 ad AriSLA è sufficiente apporre la propria firma nella dichiarazione dei redditi nel riquadro riservato a “Finanziamento della ricerca scientifica e della Università” o a “Finanziamento della ricerca sanitaria” e inserire il codice fiscale di Fondazione Italiana di Ricerca per la SLA 97511040152.  Il testo integrale del Bando di Concorso 2020 di AriSLA “2020 Call for Projects on ALS Research” è scaricabile sul sito e per ogni informazione gli uffici di AriSLA sono a disposizione dei ricercatori bandi@arisla.org.

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La milanese Glass to Power cresce ancora

La milanese Glass to Power cresce ancora. Glass to Power Spa e Notredame Srl hanno firmato un accordo per lo sviluppo di un progetto di ricerca sull’integrazione tra la tecnologia di produzione di energia elettrica dalla conversione della radiazione solare e la tecnologia di controllo e gestione dei flussi di calore e di luce. L’accordo, della durata di due anni, permetterà alle due aziende di operare in sinergia su queste direttrici: – Integrazione delle conoscenze, delle modalità di lavoro e abitudini di ragionamento – Attività di ricerca per incrementare l’aspetto innovativo delle finestre e facciate a vetro fotovoltaiche nel campo edilizio e aumento della competitività del prodotto – Accelerazione dell’immissione sul mercato della tecnologia attraverso nuove forme di utilizzazione derivanti dalla collaborazione integrata. Notredame Srl, già start up tecnologica dell’incubatore dell’Università della Calabria, è stata fondata nel 2009. L’azienda, ad alto contenuto tecnologico, opera nel campo applicativo delle nanoscienze e nanotecnologie con l’obiettivo di sviluppare ricerca innovativa e promuovere l’uso di prodotti ad alto impatto tecnologico nel settore dell’energy saving. La tecnologia sviluppata da Notredame consente di trasformare le normali finestre in finestre elettrocromiche, permettendo cosi di controllare il flusso di luce e di calore che attraversa le vetrate senza la necessità di effettuare modifiche agli edifici. Ciò può contribuire a ridurre sensibilmente l’impatto energetico degli edfici. Glass to Power Spa è uno spin-off dell’Università degli Studi di Milano Bicocca fondato a settembre 2016 con l’obiettivo di industrializzare finestre fotovoltaiche trasparenti, un prodotto innovativo basato sulla tecnologia dei Concentratori Solari Luminescenti (LSC). La tecnologia di Glass to Power permette di realizzare vetrate che genereranno potenze tra i 30 e i 50 W per metro quadro senza alcun impatto estetico sugli edifici in cui verranno installate ed è compatibile con i processi di fabbricazione di vetrocamere isolate termicamente e, dunque, particolarmente adatta alla realizzazione di Zero-Energy Buildings, ovvero edifici sostanzialmente autonomi da un punto di vista energetico, come previsto dalla normativa europea (direttive 31/2010/UE e 2012/27/UE) che entrerà in vigore nel 2020. Fino al 30 giugno 2020 è aperto un aumento di capitale della società per una raccolta massima di 8M€ su un valore di oltre 30M€.

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