22 Luglio 2019

Rapina negozio con finta bottiglia molotov, arrestato

Ha prima rapinato, minacciandolo con un coltello, il titolare di un negozio di ortofrutta in via de Sanctis, poi è tornato, minacciando l’uomo anche con una finta bottiglia molotov che sosteneva essere piena di liquido infiammabile. Quando sono arrivati i carabinieri della stazione di Gratosoglio un brasiliano di 40 anni è stato arrestato per rapina. La bottiglia si è rivelata essere piena di detersivo. Il rapinatore abita nella stessa via de Sanctis, dove c’è il negozio del rapinato, un negoziante del Bangladesh di 35 anni. ANSA  

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Sempre più turisti a Milano

Cresce ancora il numero di turisti a Milano. Con una crescita media mensile del 7,5% rispetto al 2018, sono 5.100.965 i visitatori ospitati nell’area del capoluogo lombardo nei primi sei mesi dell’anno: 3.469.200 nella sola città di Milano, 1.292.388 nel territorio della Città Metropolitana e 339.377 nella provincia di Monza e Brianza. L’aumento maggiore, riferisce Palazzo Marino, è stato registrato nel mese di giugno, con 933.425 arrivi, il 10,9% in più rispetto allo stesso mese del 2018, quando i visitatori furono 841.969. Notevole incremento anche nel mese di febbraio, con 751.370 arrivi, l’8,5% in più rispetto all’anno precedente. Quanto alla tipologia di visitatori, i single sono la categoria di turisti più presenti a Milano, con 2.563.873 presenze, nella maggior parte dei casi (1.647.965) di età compresa tra i 31 e i 45 anni. La stragrande maggioranza dei visitatori, 5.026.461, ha soggiornato sul territorio tra uno e dieci giorni. “Milano è sempre più attrattiva – commenta l’assessore al Tursimo, Roberta Guaineri – e rientra ormai nella cerchia delle mete più ambite a livello internazionale, grazie al suo straordinario patrimonio artistico, architettonico e monumentale e alle molteplici proposte organizzate dall’Amministrazione comunale in collaborazione con privati e associazioni di settore per valorizzare le eccellenze del territorio, quali cultura, moda, design, cibo e sport. L’impegno dell’Amministrazione è quello di proseguire nella promozione della nostra città a livello internazionale e mantenere così costante questa straordinaria tendenza positiva. Siamo certi, infine, che le tante iniziative promosse in questi mesi sul nostro territorio per celebrare il quinto centenario della morte di Leonardo Da Vinci contribuiranno a superare entro l’anno i 10 milioni di turisti accolti nella nostra bella Milano“.  

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Maran, ovvero il Marketing

Maran, ovvero il marketing. L’ultima tornata di titoli entusiastici sulla posa in rotaia del primo treno della linea 4 della metropolitana è un miracolo di comunicazione, nonché l’ennesima conferma della crisi in cui si dibatte la stampa italiana. Come si possano continuare a scrivere titoli trasudanti emozione per una linea metropolitana che è in ritardo di un lustro resta un mistero. Nessuno pretende un trattamento stile metro di Roma, ma qualche granello di onestà intellettuale in più poteva starci: capiamo tutto per carità, i ricchi stipendi di Corriere e Repubblica qualcuno li deve pur pagare. E i padroni del vapore sono sempre stati generosi con i giornali, soprattutto in termini di pubblicità su pubblicità. Quindi è ovvio il trattamento di favore riservato a chi adesso sta costruendo la nuova metro. Ma c’è anche un di più: Maran. Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica milanese che in questi anni si è inventato, diciamo così, i giretti in cantiere. Sistema che il suo successore alla Mobilità ha proseguito. Con cadenze regolari portava tutta la stampa cittadina, in cui cascano anche giornalisti che scrivono sulle pagine nazionali del giornali, in un tour dentro i cantieri di qualche grande opera in particolare se c’entrano treni. Una mossa docile che allo stesso tempo obbliga tutti a parlare di quello: bisogna infatti evitare di essere gli unici a non pubblicare le foto e le veline su chi starebbe costruendo l’ennesima meraviglia. Insomma un capolavoro di marketing: ti obbliga a scrivere di quello che vuole, ma in fondo è lui che ti fa un favore. Maran d’altronde è sempre stato in gamba, tanto che lui e Majorino sono i veri campioni dell’Amministrazione, quelli che le danno spessore. Maran a differenza del suo collega però, non si prende l’attenzione mediatica con le marce di migliaia di persone per strada. Agiva prima su chi decide con il suo agire cosa sarebbe successo ieri o domani. Controlla direttamente gli informatori e la mossa non è stupida: sono meno e talmente annoiati dalla loro presenza, soprattutto mentale, dove tutto tende ad appiattirsi come il mondo borghese che basta fargli vedere un trenino e li hai in mano. Maran, ovvero il marketing. Dunque. Ci sono tanti altri modi di raccontarlo: uno sarebbe raccogliendo e pubblicando tutti gli articoli mai raccontati dalla “stampa libera”. Però non succederà, invece Maran ovvero il marketing è molto più semplice come sintesi

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