22 Luglio 2022

Ci possiamo ancora permettere la democrazia?

Ci possiamo ancora permettere la democrazia? Perché la democrazia ha un costo, come ricordato in un recente film dedicato a un noto espatriato causa tintinnio di manette. Il dato è incontrovertibile: il costo c’è. Perché anche solo stampare una scheda elettorale costa. Il personale per conteggiare e controllare che non ci siano brogli costa. Ma  grazie all’ennesimo uomo della provvidenza appena messo alla porta dal Parlamento si è sottolineato un nuovo costo: il tempo. Perché per chiamare al voto milioni di persone necessitiamo di tempo. E oggi il tempo corrisponde agli obbiettivi del PNRR, così come le rate di soldi prestatici dagli altri europei. Dunque abbiamo scoperto un nuovo costo. E in tanti lo hanno sottolineato che non era il momento di votare perché siamo in fase emergenziale e dobbiamo agire subito, tutti uniti dietro a un capo superiore agli altri. Alcuni come Ignazio LaRussa hanno sottolineato che trovano difficile trovarsi in disaccordo con un sistema del genere, perché per tradizione politica non sono mai stati affezionati al voto democratico. Però il tema è molto serio: ci possiamo ancora permettere la democrazia? Perché quando il nemico era alle porte i romani sospendevano la democrazia, per sei mesi non per cinque anni. Però lo sceglievano. Oggi invece l’opzione non c’è, ma crediamo che dovrebbe esserci. Perché fingere che non stia succedendo qualcosa di grave? Siamo arrivati a decisioni surreali come spendere miliardi in piste ciclabili mentre le scuole pubbliche chiudono perché non ci sono i soldi per pagare i docenti e manutenere gli edifici. Abbiamo un concetto di lavoro che è simile allo sfruttamento medievale, periodo durante il quale era normale che i principi pretendessero lavori gratis dai sudditi. E già era un privilegio perché voleva dire che ti consideravano. Oggi forse è il momento di fermarsi e porre agli italiani la vera domanda: siete disposti a sospendere la democrazia fino al termine del PNRR? Dopo quando l’economia sarà in sicurezza ne riparleremo.

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Al via il corso “Attacco alla mente: strategie e tecniche di disinformazione e guerra cognitiva. Una nuova sfida per l’intelligence italiana”

Al via il corso “Attacco alla mente: strategie e tecniche di disinformazione e guerra cognitiva. Una nuova sfida per l’intelligence italiana”. Il corso è promosso dall’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici. PROGRAMMA DEL CORSO  Introduzione al corso Disinformazione e manipolazione delle percezioni: Evoluzione della minaccia alla sicurezza nazionale e all’ordine democratico. Luigi Sergio Germani, Direttore dell’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici e responsabile scientifico del corso.  I Lezione. Introduzione alla guerra cognitiva: meccanismi psicologici, nuovi strumenti di manipolazione e applicazioni delle neuroscienze. Marco Cannavicci, ufficiale medico psichiatra, esperto in tecniche Humint e sicurezza. II Lezione. Sviluppi nelle neuroscienze e nelle neurotecnologie: nuove frontiere della cognitive warfare. Massimo Amorosi, esperto di non-proliferazione CBRN e bio-sicurezza, già consulente per il MAECI. III Lezione. Dalla disinformazione alla guerra cognitiva: casi-studio e scenari futuri. Giovanni Ramunno, Generale dell’Esercito e giornalista, già consigliere militare per la comunicazione del Presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea.  IV Lezione. Il ruolo dei Servizi d’intelligence nelle operazioni di deception strategica. Massimo Bontempi, Prefetto, già Direttore Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere.  V Lezione. Analisi d’intelligence, deception e counterdeception: le Agenzie d’intelligence nel mirino della disinformazione. Giulia Catracchia, Ricercatrice in intelligence e politiche di sicurezza. VI Lezione. Breve storia e teoria della intelligence deception e counterdeception (in inglese). Julian Richards, Direttore del Center for Security and Intelligence Studies, University of Buckingham, già funzionario dei Servizi d’intelligence britannici  VII Lezione.  Ripensare la intelligence deception nel mondo cyber (in inglese). Julian Richards, Direttore del Center for Security and Intelligence Studies, University of Buckingham, già funzionario dei Servizi d’intelligence britannici. VIII Lezione. La disinformazione come strumento di guerra economica. Il ruolo dei servizi d’ intelligence nella contro-disinformazione economico-finanziaria. Paolo Costantini, Generale della Guardia di Finanza, già funzionario dei servizi di intelligence italiani, CEO Rotas Consulting – A Legal Intelligence Firm.  IX Lezione. Social media, echo-chambers, e operazioni di destabilizzazione delle democrazie. Antonio Scala, Istituto dei Sistemi Complessi, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma. X Lezione. I social media come tecnologie di manipolazione. Alfredo Vinella, Fondatore, Scenarya.  XI Lezione. Tattiche e tecniche di disinformazione e manipolazione nel cyberspazio. Michele Colajanni, Professore presso il Dipartimento di Informatica, Scienza e Ingegneria, Università di Bologna.  XII Lezione.  Comunicazione di crisi e contrasto alle campagne di disinformazione. Ferruccio Di Paolo, Esperto civile della NATO per la comunicazione di crisi, Componente del Gruppo di studio, ricerca e formazione per la comunicazione di crisi del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. XIII  Lezione. Obiettivi e metodi della disinformazione in campo geopolitico: casi-studio della dezinformacija di Mosca e ruolo dei Servizi d’intelligence russi (in inglese). Kevin Riehle, Professore alla University of Mississippi, Center for Intelligence and Security Studies, già analista di counterintelligence del governo degli Stati Uniti.  XIV Lezione. La strategia russa di disinformazione e guerra cognitiva in Europa e in Italia: obiettivi, strumenti operativi e narrazioni ricorrenti. Luigi Sergio Germani, Direttore, Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici, Roma. XV Lezione. Le campagne cognitive del Cremlino: metodologie e tecniche di disinformazione e manipolazione. Massimiliano Di Pasquale, Ricercatore e responsabile dell’Osservatorio Ucraina, Istituto Gino Germani.  XVI Lezione. Guerra cognitiva e disinformazione: le strategie di Cina, Iran e organizzazioni jihadiste. François Géré, Presidente dell’Institut Français d’Analyse Stratégique, Parigi. XVII Lezione. Analisi delle operazioni cinesi di disinformazione e influenza occulta in Occidente (in inglese). Nicholas Eftimiades, Professore alla Penn State University Harrisburg, già senior intelligence officer della Defense Intelligence Agency e technical operations officer della CIA.  XVIII Lezione. L’influenza di Pechino sui media italiani e la manipolazione del dibattito pubblico in Italia. Giulia Pompili, Esperta di Cina ed Estremo Oriente, Il Foglio. XIX Lezione. Strategia e tecniche di disinformazione e guerra cognitiva dei movimenti jihadisti. Federico Borgonovo, Ricercatore, ITSTIME–Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies, Università Cattolica del Sacro Cuore.  XX Lezione. Strategia e tecniche di disinformazione e guerra cognitiva dei movimenti di estrema destra. Marco Zaliani, Ricercatore, ITSTIME–Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies, Università Cattolica del Sacro Cuore. Il costo del corso è 250 euro + IVA.  È previsto uno sconto del 10% per appartenenti agli organismi di Sicurezza Nazionale, alle Forze di Polizia, alle Forze Armate,  e per studenti universitari. E’ previsto altresì uno sconto del 10%, non cumulativo, per coloro i quali hanno già partecipato ai nostri precedenti corsi. Può scaricare il modulo d’iscrizione qui o iscriversi online,

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Sanità, nel Lazio SSR allo sbando. Giuliano (Ugl): “Ora basta! Fallimento della Giunta Zingaretti è assoluto”

Sanità, nel Lazio SSR allo sbando. Giuliano (Ugl): “Ora basta! Fallimento della Giunta Zingaretti è assoluto”. “Il silenzio della Regione Lazio è ormai assordante. Non è un paradosso ma la verità che il Presidente Zingaretti e l’Assessore D’Amato non possono continuare a nascondersi dietro a slogan inutili. Il SSR è allo sbando assoluto. La carenza di personale è un problema a cui non si è posto rimedio nonostante i nostri innumerevoli solleciti e così l’assistenza ai cittadini è diventato un miraggio” dichiara con fermezza il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano. “Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione e siamo pronti fin da subito a mobilitarci portando la nostra protesta nelle strutture e in ogni angolo della regione. Mai come ora – prosegue il sindacalista – affermare che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire calza a pennello. I Pronto Soccorso sono oltre limite immaginabile di saturazione. Il servizio dell’Ares 118 è lasciato allo sbaraglio e non può certo bastare la buona volontà e l’enorme professionalità di chi è impegnato sui mezzi dell’emergenza-urgenza per garantirne il funzionamento. Le liste d’attesa per gli accertamenti si allungano sempre di più e la mancata programmazione, questa è una certezza, farà pagare un caro prezzo nei mesi a venire. È chiaro ormai che il silenzio istituzionale si fonda su l’assoluta impossibilità di dare riposte concrete agli operatori sanitari, stremati dalla lunghissima battaglia contro il Covid. La stabilizzazione dei precari non trova il suo naturale compimento e lo sblocco del turn over, da noi richiesto a gran voce da tempo, resta una chimera irraggiungibile. Per questo urliamo: basta! Siamo pronti a scendere in piazza a fianco di tutti i colleghi e portare in tutto il Lazio la protesta per il fallimento della politica sanitaria della Giunta Zingaretti. Servono soluzioni immediate, serve aria nuova – conclude Giuliano – per restituire ai cittadini il diritto alla salute”.

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Apre lo sportello lavoro all’interno del centro commerciale Porte di Milano

Apre lo sportello lavoro all’interno del centro commerciale Porte di Milano. E’ stato raggiunto l’accordo tra Afol Metropolitana (Agenzia per la formazione l’orientamento e il lavoro) e il Comune di Cesano Boscone per l’apertura di un “Hub Lavoro” all’interno del centro commerciale Porte di Milano nel quale i cittadini di Cesano e dei comuni dell’Ambito potranno valutare offerte, conoscere e frequentare i programmi di formazione e orientamento erogati, usufruire dei servizi amministrativi e di patronato somministrati dal personale specializzato dell’agenzia. Si tratta di una iniziativa inedita, sostenuta dalla Città metropolitana di Milano, che Afol, d’accordo con il Comune e Nhood, società di servizi e consulenza immobiliare internazionale specializzata nelle riqualificazioni urbane che gestisce il Centro commerciale, ha voluto sperimentare a Cesano per portare le occasioni di occupazione e di formazione nei luoghi più frequentati dai cittadini, tra cui disoccupati ma soprattutto “neet”, ovvero i giovani che non studiano e che non lavorano. L’hub lavoro troverà sede nei locali (circa 32 metri quadrati) in precedenza concessi al Comune da Nhood per servizi di sportello comunali che grazie all’accordo saranno messi a disposizione di Afol per 4 anni per l’erogazione del nuovo servizio, la cui apertura è prevista tra settembre e ottobre. L’Hub sarà rivolto ai cittadini dei Comuni serviti dal Centro per l’Impiego di Corsico (oltre a Cesano, Corsico, Buccinasco, Trezzano sul Naviglio, Assago, Cusago) e sarà disponibile dal martedì al giovedì, mattina e pomeriggio, con un’ipotesi ancora allo studio di apertura al sabato, fino alle 22. Lo sportello metterà a disposizione informazioni e tutoring per la consultazione digitale, spazi per lo svolgimento di corsi di formazione, laboratori di gruppo, per l’erogazione di servizi amministrativi e di patronato. L’Hub metterà inoltre in connessione i bisogni di forza lavoro degli operatori commerciali del centro commerciale e le disponibilità manifestate dall’utenza del nuovo servizio. Saranno inoltre organizzati job day per incrociare domande e offerte di lavoro rilevate sul territorio, open day dei servizi di formazione promossi da Afol, iniziative con ospiti e testimonianze. Grande soddisfazione da parte di Diana De Marchi, consigliera delegata al Lavoro e Politiche sociali della Città metropolitana di Milano, nonché promotrice dell’iniziativa di aprire degli “hub lavoro” in luoghi particolarmente frequentati  nell’area metropolitana: “Si tratta della prima sperimentazione di un progetto che mi auguro possa prendere piede in altri Comuni delle otto zone omogenee della Città metropolitana di Milano – afferma – Un progetto ambizioso, per portare l’attività di Afol Metropolitana in spazi ad alta frequentazione, raggiungendo fasce diversificate di popolazione. L’obiettivo è diffondere l’attività degli sportelli lavoro, intercettando un pubblico nuovo (penso ai giovani disoccupati, ad esempio) proprio uscendo dalle nostre normali sedi di sportello. Credo sia un’occasione importante di promuovere il grande impegno messo in campo da Afol per la formazione e l’occupazione e ringrazio tutti i partner di questo progetto, fortemente voluto dalla Città metropolitana di Milano, e le persone che, a vario titolo, lo stanno rendendo possibile”. “Con l’accordo – commenta il sindaco Simone Negri – mettiamo a disposizione un luogo fisico gestito e organizzato professionalmente da Afol, capace di avvicinare all’utenza informazioni e servizi utili per la ricerca di un lavoro. Nell’attuale quadro sociale ed economico, è necessario innovare e migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei servizi al lavoro, con particolare riguardo alle fasce di popolazione come i giovani, soprattutto i neet, donne e disoccupati: sono queste infatti le categorie che incontrano maggiori difficoltà nell’accesso al mercato del lavoro e a cui questo servizio in particolare si rivolge”.  “Lo sportello lavoro in un luogo molto frequentato – aggiunge l’assessora al Lavoro Mara Rubichi – è una novità importante e una grande occasione per portare le competenze e le opportunità messe a disposizione da Afol a contatto diretto con un alto numero di cittadini. Il programma delle attività che vi si potranno svolgere è molto ben fatto e siamo sicuri che produrrà risultati interessanti che potranno costituire un modello per altri contesti”. “Siamo grati al Comune di Cesano Boscone e alle altre Amministrazioni comunali coinvolte nel progetto – commenta il direttore generale di Afol Metropolitana, Tommaso Di Rino – perché accogliendo la nostra progettazione ci mettono in condizione di sperimentare nel concreto un approccio innovativo verso l’utenza. In particolare verso il target degli under 30 che i servizi per l’impiego fanno fatica ad intercettare e che speriamo di coinvolgere, orientare ed accompagnare al lavoro. Se la sperimentazione, come ci auguriamo, producesse risultati tangibili l’esempio di Cesano Boscone potrebbe essere seguito da altri territori e fare da apripista”. Afol è l’azienda speciale consortile partecipata dalla Città Metropolitana di Milano e da 71 Comuni, compreso il Comune di Cesano Boscone.

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Rai. Aidr: complimenti alla giornalista Spadorcia per la nomina a vice direttore Tg2

Rai. Aidr: complimenti alla giornalista Spadorcia per la nomina a vice direttore Tg2. Alla giornalista Maria Antonietta Spadorcia i nostri migliori auguri di un proficuo lavoro. Così in una nota l’associazione Aidr, in merito alla recente nomina della giornalista, già caporedattore Rai del Tg2, come vice direttore della testata giornalistica. “La dottoressa Spadorcia, valida professionista – continua in una nota l’associazione Aidr- ha saputo dimostrare negli anni un’attenta conoscenza e analisi delle tematiche legate alla digitalizzazione e ai nuovi media. Nel ringraziarla ancora del suo prezioso contributo in occasione di convegni e seminari, promossi dalla nostra associazione- le formuliamo i nostri migliori auguri.”  

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De Corato: Sala sottovaluta la criminalità e poi torna a promettere gli stessi vigili di un anno fa

“Sala fa altre sparate sul tema sicurezza, dicendo che lui non ha mai sottovalutato il problema. Questo dopo aver detto, esattamente un anno fa, che Milano non è Gotham City e che ‘la sicurezza è un tema, ma come lo è sempre stato’, cercando dunque di minimizzare ogni problematica. Per anni ha organizzato e partecipato a marce e pic nic pro immigrazione riempiendo la città di clandestini e delinquenti extracomunitari”, afferma l’assessore di Regione Lombardia alla sicurezza, Riccardo De Corato, commentando le dichiarazioni di Sala sulla sicurezza. “Poi riprende a dare i numeri e rassicura i milanesi: entro fine anno quasi 500 vigili in più e stamattina il Prefetto gli ha confermato che da settembre ci saranno per le strade i 250 agenti, tra Polizia e Carabinieri, in più promessi a febbraio dal Ministro Lamorgese. Dopo cinque anni e mezzo di suo governo, questo è finalmente l’anno buono per la sicurezza? Il sindaco rilancia: prima i 500 nuovi vigili avrebbero dovuto essere assunti entro novembre 2023, poi Granelli li ha fatti diventare 900 per poi riportarli a 500, estendendo il termine a fine legislatura. Ora siamo a 500 entro la fine dell’anno. Evidentemente il caldo di questi giorni dà alla testa. È ora di smetterla di continuare a cercare di addossare tutte le colpe alla collettività dei milanesi. I numeri dati dalla Prefettura parlano chiaro: i reati predatori sono in costante aumento, quindi, la sicurezza dell’intera comunità è sotto scacco di una criminalità che non guarda in faccia a nessuno. Solo nel fine settimana si sono verificate risse e aggressioni dalla periferia al centro. Il sindaco finge di non accorgersi che ormai le lamentele e le denunce arrivano da tutte le parti, persino da chi lo ha sostenuto in campagna elettorale come Anpi e Cgil e dal suo Ambrogino d’Oro, l’influencer Chiara Ferragni”, conclude De Corato.

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