24 Gennaio 2023

OIPA: “Sui leprotti uccisi pronti a intervenire a livello legale”

OIPA: “Sui leprotti uccisi pronti a intervenire a livello legale”. Circa venti leprotti sono stati uccisi a Milano, a Porta Genova, in un’area di proprietà della Rete ferroviaria italiana (Rfi), del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, durante un’operazione di pulizia della zona da erbacce e detriti. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), appresa la notizia della pubblica denuncia della presidente del Consiglio del Municipio 6, Elisa Scarano, è pronta a intervenire a livello legale dopo avere ottenuto la documentazione tramite un regolare accesso agli atti. «Dopo aver appurato l’esatta dinamica dei fatti valuteremo se si possa configurare una responsabilità penale per la morte, evitabile, degli animali», dichiara la responsabile dell’Ufficio legale dell’Oipa, l’avvocato Claudia Taccani. «Se si aprirà un procedimento siamo pronti a costituirci parte civile». C’è un precedente analogo in cui le cose andarono diversamente: nel 1999, a Torino, s’intervenne per salvare alcuni coniglietti che vivevano in una zona oggetto di sgombero in vista della costruzione di un supermercato. In quell’occasione le associazioni animaliste, in collaborazione con l’Uta di Torino, trovarono un accordo con i responsabili del progetto, che diedero due giorni per recuperare gli animali. E così fu. «Chiederemo un incontro urgente con il Garante degli animali e con l’Ufficio tutela animali del Comune di Milano», aggiunge la delegata dell’Oipa di Milano, Francesca Collodoro. «In quell’area residenti e commercianti avrebbero voluto avviare un progetto per la realizzazione di un orto incrementale per coltivare cibo e per far avvicinare i bambini al mondo delle piante. Le cose sono andate molto diversamente e vogliamo sapere di chi è la responsabilità».

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Piscina e Ferrero (LEGA): “ZTL San Siro aumenta traffico nelle aree limitrofe e non risolve problema”

Piscina e Ferrero (LEGA): “ZTL San Siro aumenta traffico nelle aree limitrofe e non risolve problema”. “È di oggi la notizia che dalla prossima primavera entrerà in funzione la ZTL nell’area di San Siro durante partite e concerti, senza che nessuno abbia trattato la questione in nessuna delle sedi consiliari comunali”, interviene Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano della Lega e candidato in Regione Lombardia, e Lucrezia Ferrero, consigliera di Municipio 7. “La ZTL non risolve sicuramente il problema del traffico, ma lo sposta semplicemente nei quartieri limitrofi dove si concentreranno le autovetture aumentando il traffico, e quindi l’inquinamento, e ingorghi per tutti coloro che non erano a conoscenza della necessità di prenotare il posto auto, trovandosi le telecamere, pronte a fare cassa, a bloccare l’accesso. Vorremmo poi capire come sarà normato l’accesso ai parcheggi privati e alle attività che operano nella zona e se i motoveicoli, che notoriamente non creano grandi problemi di traffico, potranno entrare nell’area”. “Insomma, la questione sta creando una grande confusione anche tra i residenti che non potranno più essere visitati da parenti e amici, non potranno più ricevere assistenza come nei casi degli anziani o avere la garanzia che la propria figlia possa essere riaccompagnata sotto casa durante gli eventi”, concludono i 2 esponenti leghisti. “Chiediamo al Comune di fare subito chiarezza attraverso un’apposita commissione consiliare e di ripensare al progetto che, così come sembra ideato, creerà solo e unicamente nuovi problemi ai milanesi e non solo”.

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Feltrinelli e Gruppo Cap presentano Milano Unplugged

Feltrinelli e Gruppo Cap presentano Milano Unplugged. Il diritto alla casa e il problema degli alloggi, gli spazi verdi e la sostenibilità, gli stili di vita e l’inclusività, ma soprattutto le aspirazioni di una intera generazione. Questi i temi dei due progetti multimediali realizzati da ragazzi e ragazze tra i 18 e i 25 anni, che hanno raccontato le periferie della Milano di oggi grazie al progetto per aspiranti giornalisti di Milano Unplugged. Inchiesta di una generazione, promosso da Fondazione G. Feltrinelli e Gruppo CAP, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. Le due inchieste audiovisive, condotte e realizzate nei quartieri tra Stadera, Chiesa Rossa e Barona, sono state presentate oggi nel corso di un evento presso l’Arca di via Rimini. Il progetto Milano Unplugged. Inchiesta di una generazione ha visto i giovani coinvolti in un periodo laboratoriale di formazione e una successiva esperienza sul campo, attraverso la quale hanno realizzato un’inchiesta audiovisiva. Durante tutte le fasi del progetto, i partecipanti sono stati affiancati da ricercatori sociali, professionisti nella realizzazione di inchieste ed esperti dell’audiovisivo. I due progetti presentati sono, rispettivamente, La casa degli altri, che si concentra sul tema del diritto alla casa aprendo a considerazioni più ampie sulla qualità dell’abitare in una città che, da questo punto di vista, sappiamo presentarsi a tratti escludente, anche per le nuove generazioni, e Giorno dopo giorno, che si focalizza sul tema degli spazi verdi e riflette una domanda di stili di vita più sostenibili e responsabili, di un modello di sviluppo più attento all’ambiente, che migliori la vivibilità dei centri urbani e possa ricucire le fratture tra tempi di vita e di lavoro. All’evento hanno partecipato il fotografo Filippo Romano, la documentarista Anais Poirot e Francesca Tonelli di CoopZero5, che hanno accompagnato i ragazzi lungo tutto il periodo formativo e durante la realizzazione delle inchieste multimediali. Sono intervenuti anche Massimiliano Tarantino, Direttore di Fondazione G. Feltrinelli, Alessandro Russo, Amministratore Delegato di Gruppo Cap, Natale Carapellese, Presidente Municipio 5, Comune di Milano, e Pierfrancesco Maran, Assessore alla Casa e Piano Quartieri – Comune di Milano. “Ascoltare la voce di una generazione di giovani è essenziale per comprendere dove sta andando la nostra città, commenta Pierfrancesco Maran. Ecco perché sono importanti progetti come Milano Unplugged, che hanno una visione e una finalità culturale, e che indagano tematiche sempre più importanti per Milano. Gruppo CAP è una azienda che oltre a gestire un servizio essenziale, come appunto quello che riguarda l’acqua, sviluppa anche iniziative come queste, e immagina spazi dentro la sua sede che dialogano con il quartiere, un quartiere popolare su cui gli investimenti non sono mai abbastanza”. “Il dialogo con le nuove generazioni è essenziale per costruire giorno per giorno quel futuro che li vedrà protagonisti, ha commentato Alessandro Russo. La mission di una azienda pubblica come CAP è quella di contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone che serviamo, attraverso la gestione di un bene prezioso come l’acqua, ma anche attraverso la crescita sostenibile del territorio su cui operiamo. Per questo abbiamo voluto costruire la nostra nuova sede in un luogo periferico della città, con l’intento di diventare centro di aggregazione per gli abitanti del quartiere e punto di riferimento di un’opera di riqualificazione. Temi che ritroviamo perfettamente espressi e illustrati nelle due inchieste multimediali realizzate dai ragazzi del progetto Milano Unplugged”. “Fondazione Feltrinelli si occupa di politica, cultura, città, sostenibilità, lavoro e nuove generazioni, tutte cose difficili da sviluppare in maniera originale, dice Massimiliano Tarantino. Noi abbiamo la missione anti-storica di rendere i cittadini stessi protagonisti dei temi, cercando di includere i portatori d’interesse nella generazione del contenuto. Milano Unplugged è una perla della collana di tutti i nostri progetti sulla città e le due inchieste presentate, su due grandi temi come la casa e il verde, sono dirompenti e attuali”. Milano Unplugged fa parte di La fragilità e orgoglio, un progetto di Fondazione Feltrinelli che promuove percorsi di intervento locale attraverso attività di ricerca e di approfondimento scientifico e culturale, sperimentando una strategia di risposta alle fragilità territoriali. Milano Unplugged si inserisce inoltre nelle attività di partecipazione e coinvolgimento dei quartieri che Gruppo CAP ha avviato per accompagnare la realizzazione della nuova sede di via Rimini. Gruppo CAP Il Gruppo CAP è la realtà industriale che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città Metropolitana di Milano secondo il modello in house providing, cioè garantendo il controllo pubblico degli enti soci nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione. Attraverso un know how ultradecennale e le competenze del proprio personale coniuga la natura pubblica della risorsa idrica e della sua gestione con un’organizzazione manageriale del servizio idrico in grado di realizzare investimenti sul territorio e di accrescere la conoscenza attraverso strumenti informatici. Per dimensione e patrimonio il Gruppo CAP si pone tra le più importanti monoutility nel panorama nazionale. Nel 2017 si è aggiudicato il premio assoluto Top Utility come migliore Utility italiana.

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Milan e Inter usciranno senza danni dalla crisi Juventus?

Milan e Inter usciranno senza danni dalla crisi Juventus? Perché dalle prime battute delle diatribe legali pare che i club milanesi possano uscirne indenni, ma non è detto. Perché le due selezioni sportive meneghine negli ultimi anni sono state al centro di passaggi di proprietà poco chiari ai tifosi, da un imprenditore cinese a un fondo o una società in teoria solidissima che però poi vince uno scudetto senza pagare gli stipendi ai calciatori. Debiti, crediti, questioni legali non ancora terminate ma che hanno determinato una marea di milioni che si è spostata a destra e sinistra lasciando comunque i club così poveri da non poter pagare senza soffrire l’affitto al Comune di Milano per lo Stadio di San Siro. Affitto che, va sottolineato, costa meno di un calciatore usato per portare le borracce ai compagni. Quelli che di solito nel mercato neanche si vedono perché valgono così poco da essere citati a malapena. Però questi mega miliardari che vorrebbero ricostruire tutta quella zona di città non hanno un paio di milioni all’anno. E intanto i bilanci si gonfiano e sgonfiano di decine di milioni ogni sei mesi al massimo. Dunque nella marea che si sta alzando a Torino, siamo sicuri che non ci sia qualche onda in arrivo pure a Milano?

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Delibera liste d’attesa, Mammì (M5S): «Accanimento terapeutico elettorale, su di una sanità lombarda lasciata agonizzante dal centrodestra»

Delibera liste d’attesa, Mammì (M5S): «Accanimento terapeutico elettorale, su di una sanità lombarda lasciata agonizzante dal centrodestra». Gregorio Mammì (M5S Lombardia): «Questa delibera è un atto di accanimento terapeutico su di una sanità lombarda agonizzante dopo quasi trent’anni di cattiva amministrazione da parte del centrodestra lombardo. Con una disperata iniezione di risorse somministrata in piena campagna elettorale, si cerca di cancellare dal ricordo di quanti più lombardi possibili il disastro compiuto da Fontana e Gallera. Finendo però per evidenziarne ancor più le responsabilità. Di fatti se erano in grado di mettere in campo un simile sforzo, perché aspettare due settimane dal voto? Per trent’anni hanno favorito il privato e dimenticato il pubblico e la medicina territoriale, con i risultati sotto gli occhi di tutti. Motivo per cui pensiamo sia arrivato il momento di interrompere l’accanimento terapeutico. È il momento che i cittadini stacchino la spina a questo centrodestra» così il Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Gregorio Mammì, in merito alla delibera approvata oggi in Giunta che chiede alle Asst, agli Irccs e ai soggetti privati accreditati di aumentare le prestazioni di specialistica ambulatoriale.

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