25 Ottobre 2019

Osnato (FdI), due stadi ma nessuna piscina

“Mentre Milano si arrovella – in parte giustamente – sul nuovo stadio e sul futuro di San Siro, nessuno, tanto meno il patinato Sala, si preoccupa del fatto che a Milano lo sport sia anche altro, per esempio che Milano abbia mandato a giocare la squadra femminile di pallanuoto A1 a Lodi e che le squadre di nuoto di Milano e della Città Metropolitana non trovano spazio acqua per allenare i propri atleti e per organizzare competizioni a livello internazionale“. Così marco Osnato, Deputato di Fratelli d’Italia. “Invece di continuare a parlare di sogni più o meno realizzabili – conclude Osnato – di cubature, di spazi commerciali ecc. ecc. perchè non si inserisce nella convenzione la costruzione di un palazzetto del nuoto con vasca olimpionica e vasca tuffi?“.  

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Galleria, diffusi dati errati, scontro Tasca – De Chirico

“Nel 2018, su 38,6 milioni di euro di canoni di affitto che il Comune doveva ricevere, l’ammanco è di 1,3 milioni“. è la precisazione fatta dall’Assessore al Bilancio e Demanio  Roberto Tasca, in merito alle cifre riportate nei giorni scorsi sulla stampa che parlavano di oltre 18 milioni di mancati pagamenti. Dati estrapolati da un’interrogazione del consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, che li aveva poi diffusi. “Nelle tabelle che abbiamo consegnato al consigliere De Chirico – ha continuato Tasca – c’era una colonna dedicata al bollettato del 2019 e un’altra che faceva riferimento all’incassato ad oggi. Definire morosità la differenza tra queste due voci è sintomo di ignoranza“. L’assessore ha infatti spiegato che il Comune esegue una “bollettazione trimestrale e quindi dividiamo gli importi in quattro tranche. Nelle tabelle che abbiamo consegnato non era presente nemmeno il terzo trimestre del 2019, che scade il prossimo 28 ottobre. Se lo scostamento del 2018 era di 1,3 milioni, – concludendo – definire 18 milioni la morosità della Galleria è un errore macroscopico“. Pronta la replica di Alessandro De Chirico, che si è detto “stupito” dalla risposta di Tasca e “basito dalla superficialità con cui l’assessore ha firmato una risposta senza sapere cosa aveva tra le mani” sottolineando di evere solo esercitato il “ruolo di controllo di chi fa opposizione“.  l’azzurro ha quindi invitato Tasca a fare “un po’ meno l’arrogante” e a “cospargersi il capo di cenere” scusandosi “per aver dato risposte molto approssimative“. Fare l’assessore di Milano non è un passatempo, sarebbe il caso di farlo in maniera seria e non superficiale oppure di rassegnare le proprie dimissioni” ha quindi concluso De Chirico.  

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Spray urticante in metro, una decina di malori fra i passeggeri

Lo spruzzo di spray al peperoncino ha causato disturbi respiratori ad alcuni passeggeri alla stazione della metropolitana di Cimiano. Lo rende noto il 118. Le persone che sono state visitate sul posto sono dieci, tra cui alcuni minori. Nessuno è stato portato in ospedale. I sintomi sono quelli di una leggera intossicazione dovuta, secondo quanto riferito, a uno spray al peperoncino spruzzato ai tornelli della stazione metropolitana di Cimiano, a Milano. È accaduto poco prima delle 15. Atm ha chiuso la stazione fino alle 15.25, consentendo comunque il transito dei treni. Le persone soccorse dal 118 vanno hanno un’età compresa fra 1 e 56 anni. Al caso lavora la polizia, che visionerà i filmati delle telecamere nel tentativo di individuare l’autore del gesto. ANSA  

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Egiziano ed Eritreo arrestati per tratta di esseri umani

Un egiziano di 46 anni e un eritreo di 42 sono stati arrestati ieri mattina dalla Squadra mobile in collaborazione con la polizia tedesca per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e tratta di esseri umani. Secondo le indagini degli inquirenti di Monaco di Baviera, tra il 2016 e il 2017 i due si sarebbero occupati dell’accoglienza e del trasferimento di almeno un centinaio di extracomunitari che in quel periodo arrivavano a Milano, in particolare in zona Porta Venezia. Proprio li’, l’eritreo Danielo Nugusse (che ha precedenti specifici) ha gestito fino a ieri un bar molto frequentato dalla comunità straniera. L’egiziano Eldin Wahba Alaa, invece, era proprietario di una agenzia di viaggi in via Faa di Bruno. Il “biglietto” per ogni persona che voleva arrivare in Germania costava 500 euro. Le indagini dei tedeschi sono partite fermando all’aeroporto di Monaco di Baviera alcuni eritrei con documenti falsi. Non è stato possibile identificare i falsari ma risalendo la catena degli spostamenti sono arrivati ai due organizzatori. I viaggi avvenivano anche con bus o auto guidati da passeur che partivano dal parcheggio di Lampugnano. ANSA  

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Sardone: strade requisite dai rom, sinistra indifferente

“La porzione di strada di fronte alla moschea abusiva di via Padova 366 è stata letteralmente requisita da diverse famiglie rom. Lo spettacolo è davvero da terzo mondo, tra galline sui marciapiedi, roulotte, immondizia e metri e metri di panni stesi ad asciugare praticamente in mezzo alla strada. A Cascina Gobba le istituzioni sono completamente assenti: come fa la sinistra a tollerare simili favelas? Sono certa che se mi mettessi a fare il bucato sotto casa verrei prontamente sanzionata: giustissimo, ma è ora di finirla coi due pesi e le due misure per cui ai rom tutto è concesso”. Così Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega. “Siamo in una zona che potrebbe essere considerata un tempio dell’illegalità visto che oltre alla presenza delle carovane di nomadi c’è pure un luogo di culto non autorizzato, tra l’altro guidato da figure alquanto controverse. Sulle rive del fiume Lambro, in via Rizzoli, sorge invece una baraccopoli rom: un bel quadretto di abusivismo dilagante che Pd e compagni tollerano e non fanno nulla per contrastare. Le periferie – chiude Silvia Sardone – sono terra di conquista da parte di clandestini e rom, la città è la capitale dei reati denunciati, interi palazzi e strade vengono occupate da criminali e balordi. Poi Sala si diverte a raccontare l’immagine cool e trendy della Milano dei salotti, che coraggio!”.  

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Valorizzazione del patrimonio immobiliare o vendita dei beni dei milanesi?

Dopo il “Pirellino” ora tocca al “Palazzo delle Scintille”, il Padiglione 3 dell’ex Fiera Campionaria, andare all’incanto. Un’operazione che secondo l’Assessore Tasca, “è un altro passaggio rilevante del percorso per la valorizzazione del patrimonio immobiliare”. Una definizione su cui ci sentiamo di sollevare qualche dubbio poiché un bene una volta venduto, al netto del momentaneo arricchimento per chi lo cede, non porterà più nessun beneficio economico futuro a chi lo possedeva. Dal nostro punto di vista, il dovere di chi amministra è quello di mantenere intatti i beni degli amministrati, mettendoli contestualmente a reddito, ma evidentemente l’assessore Tasca non la pensa così, o più probabilmente è costretto a pensarla diversamente per soddisfare esigenze di bilancio. Un bilancio verosimilmente sempre più difficile da far quadrare se agli affidamenti onerosi, anche a lungo termine, a Palazzo Marino si favoriscono le vendite che garantiscono introiti immediati. Sono molti gli indizi che rendono lecito porsi la domanda se qualche problema di bilancio esiste, ad esempio la coincidenza fra la base d’asta per il “Palazzo delle Scintille” e l’importo degli affitti che il Comune è stato incapace di riscuotere da alcuni dei ricchi inquilini di Galleria Vittorio Emanuele, o la consapevolezza che altra parte del patrimonio immobiliare cittadino è occupato abusivamente: ex Bagni Pubblici Di via Esterle, ex Macello di viale Molise… senza che il Sindaco Sala, che ne ha la tutela legale, sia riuscito a farli tornare nella disponibilità di tutti i milanesi mettendoli a reddito per loro conto. Insomma, questo ennesimo “passaggio rilevante”  fa sicuramente sorgere il dubbio che le dismissioni in corso soddisfino più le esigenze di chi deve mantenere i conti in ordine nonostante i propri errori, piuttosto di quelle dei milanesi. Cittadini che sarebbero sicuramente più felici di vedere rimanere intatto il proprio patrimonio immobiliare, invece di vedere andare all’asta i gioielli di famiglia.  

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