26 Dicembre 2020

Mario Furlan: Salvini con volontaria all’insaputa dei City Angels

L’iniziativa di Matteo Salvini di consegnare pacchi dono agli anziani insieme alla madrina dei City Angels Daniela Javarone, poi rilanciata dal Senatore sui propri canali social, a quanto pare non era stata concordata con i vertici dell’associazione e ha causato una dura reazione del Presidente dell’Associazione Mario Furlan. Furlan ha infatti pubblicato un video sulla pagina Facebook dei City Angels in cui spiega: “Ho scoperto come voi  che la nostra madrina Daniela Javarone è andata con Matteo Salvini a portare i pacchi dono agli anziani soli. Daniela è nostra madrina dal 2004 e da allora, ogni Natale, fa una cosa molto bella, porta questi pacchi dono a 120 anziani soli. Ci chiede di mettere a disposizione un nostro furgone e un nostro angelo che lo guidi”. “Quest’anno – ha quindi precisato – non sapevo che ci sarebbe stato con lei il senatore Salvini. Quando l’ho saputo, non ho avuto piacere e anzi, mi sono girate le balle perché è stata una cosa fatta a mia, a nostra completa insaputa. Spero di essere stato chiaro su questo”. Un’occasione troppo ghiotta di attaccare Salvini, perché l’ex Assessore Pierfrancesco Majorino se la facesse sfuggire. “Sono giornate nelle quali in tanti facciamo gesti grandi e piccoli a sostegno dei senzatetto e di chi ha meno“, ha infatti scritto l’Europarlamentare del PD sulla sua bacheca Facebook, aggiungendo”, “Ognuno ha il suo modo e stile e non mi permetto di giudicare nessuno, mi auguro solo che non ci si ricordi del tema del sociale semplicemente uno o due giorni all’anno”. “Poi, ecco che arriva il discorso a parte – ha quindi concluso – Perchè c’è lui, il Capitone, che riesce a creare un mezzo casino persino oggi. Che vergogna“. Paradossale che sotto il post di Majorino molti commentatori sostengano che i City Angels sono vicini al centrodestra, mentre sotto il video di Furlan molti lo accusino di avere reagito in questo modo perché vicino al centrosinistra.

Mario Furlan: Salvini con volontaria all’insaputa dei City Angels Leggi tutto »

La strana storia del rapporto sul piano pandemico italiano insabbiato dall’OMS

La strana storia del rapporto sul piano pandemico italiano insabbiato dall’OMS. E’ una vicenda iniziata in agosto, quando il quotidiano britannico Guardian rende pubblica una notizia su un documento pubblicato sul sito dell’OMS europea: era stato messo online il 13 maggio, ma era scomparso il giorno successivo. Il titolo era eloquente: “Una sfida senza precedenti: la prima risposta italiana al Covid-19”. Una prima analisi di una dozzina di esperti internazionali (coordinati da un italiano) su quanto successo in Italia, primo paese europeo per morti da Covid-19. Un documento interessante dunque, ma ritirato perché “da correggere” hanno precisato dall’OMS. Ma poi non è più stato pubblicato. Nel frattempo la trama si infittiva: Francesco Zambon, il coordinatore della squadra di esperti, ha sostenuto che a chiedere la rimozione dell’analisi sarebbe stato Ranieri Guerra, direttore vicario OMS. Si è subito scatenato un piccolo terremoto mediatico, perché Ranieri Guerra è uno dei più ascoltati esperti a livello mediatico per il Covid. Ma perché il medico lo avrebbe domandato? Perché nel documento si trovava un dettaglio che lo avrebbe messo pesantemente in imbarazzo: la data di aggiornamento del piano pandemico nazionale era 2006, ma Ranieri Guerra è stato per anni responsabile per il Ministero della Salute proprio per l’aggiornamento del piano pandemico. L’incarico lo ha lasciato nel 2017 e nella versione del documento OMS che renderemo disponibile nei prossimi giorni risulta che il piano fosse “confermato” nel 2017. E che comunque era rimasto più una serie di espressioni di buoni propositi, che una serie di azioni concrete. Ma non con il passare delle settimane quella che poteva sembrare una questione di politica e medicina è passata a essere a rischio manette: i pm di Bergamo hanno deciso di indagare sul piano pandemico nazionale, perché la maggior parte di 70mila morti italiani sono stati registrati in Lombardia e precisamente tra Bergamo e Brescia. A quel punto un muro di silenzio ha messo ancora più in imbarazzo l’OMS: Ranieri Guerra ha testimoniato, ma i verbali sono stati secretati. Invece agli estensori del rapporto è stato impedito di parlare con i magistrati grazie all’immunità diplomatica di cui gode l’ente. A quel punto le accuse di Zambon hanno preso ancora più forza, mentre un nuovo modo di vedere l’OMS si è fatto strada. Anche perché pure altri media come Report di Rai 3 o il Quotidiano del Sud iniziano a seguire la vicenda. E il viceministro della salute Sileri chiede la testa di chi doveva occuparsi dell’aggiornamento del piano. Nel frattempo l’organizzazione ha precisato che questa linea è stata dettata dalla necessità di mantenersi super partes e che il rapporto non è più stato pubblicato perché una volta corretto erano cambiati i protocolli interni. Noi lo abbiamo ottenuto, perché la strana storia del rapporto sul piano pandemico italiano insabbiato dall’OMS merita di essere approfondita. E se diciamo insabbiato è perché tecnicamente è così: non è pubblico, ma reperibile scavando un poco. Nel mentre Ranieri Guerra ha scaricato tutte le responsabilità possibili sugli uffici di Copenaghen dell’OMS. E rilasciato alcune interviste esclusive per provare a difendere le sue ragioni. Ma lo stesso Sileri su un dato ha confermato che il piano era aggiornato al massimo al 2009, un tema molto serio. Persino di più delle eventuali pressioni per nascondere questa o altre informazioni.

La strana storia del rapporto sul piano pandemico italiano insabbiato dall’OMS Leggi tutto »

Covid: scendono sotto i 4.000 i ricoverati

Stazionari i ricoverati in terapia intensiva (+1) mentre diminuiscono in modo deciso quelli nei reparti (-202). A fronte di 27.942 tamponi effettuati sono 2.628 i nuovi positivi (9,4%). I guariti/dimessi sono 1.721. I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 27.942 totale complessivo: 4.765.500  i nuovi casi positivi: 2.628 (di cui 198 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 386.391 (+1.721), di cui 3.742 dimessi e 382.649 guariti  in terapia intensiva: 522 (+1)  i ricoverati non in terapia intensiva: 3.976 (-202)  i decessi, totale complessivo: 24.782 (+105) I nuovi casi per provincia: Milano: 878 di cui 332 a Milano città; Bergamo: 120; Brescia: 366; Como: 99; Cremona: 86; Lecco: 155; Lodi: 87; Mantova: 173; Monza e Brianza: 183; Pavia: 209; Sondrio: 53; Varese: 151.

Covid: scendono sotto i 4.000 i ricoverati Leggi tutto »

Delpini: Natale occasione di rinascita

Si è concentrato sulle “domande intelligenti” che il mistero dell’Incarnazione suscita l’omelia dell’arcivescovo di Milano, Mario Delpini durante la messa di Natale. “Questo mondo è un mondo di tenebra o un mondo di luce? Questa nostra vita è un bene o un male? Che senso ha il trascorrere del tempo? Chi sono io? Dove vado a finire?”, si è chiesto Delpini, proseguendo: “Alla domanda intelligente risponde la notte di Natale. La risposta di Paolo, la rivelazione offerta dal mistero dell’Incarnazione è che io sono figlio, quindi posso avere confidenza con Dio come Gesù, avere speranza nella potenza di Dio di salvarmi come ha liberato dalla morte Gesù suo Figlio, posso avere la grazia di vivere come Gesù”. L’omelia della Messa pontificale di ieri mattina si è maggiormente focalizzata sul tempo di pandemia che sta vivendo l’umanità: “Mentre molte situazioni sembrano dirci che “quest’anno non sarà Natale”, ha osservato l’arcivescovo, “mentre si è deciso che tutto sia sospeso, rimandato, e si è fatto di tutto per ingombrare la mente e le parole di ogni minuzia e di ogni apprensione, gli angeli si presentano in ogni parte della terra per lodare Dio e annunciare: poiché in quella notte è nato Gesù, oggi puoi rinascere tu”. ANSA

Delpini: Natale occasione di rinascita Leggi tutto »

Sala: chi ha responsabilità politica dica che si vaccinerà

“Credo che chi oggi abbia responsabilità politica deve sentirsi la responsabilità di dire, senza se e senza ma, che si vaccinerà, mi pare veramente il minimo, io lo faccio con convinzione”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che nel giorno di Natale si è recato ad aiutare i volontari di Pane Quotidiano. “Io mi vaccinerò appena possibile – ha detto -, con piacere, essendo over 60, magari mi capiterà anche prima di altri: il punto è che realisticamente credo che la vaccinazione per tutti prenderà molti mesi. Lo sta dicendo il commissario Arcuri quindi non dobbiamo illuderci che in primavera sarà tutto a posto”.

Sala: chi ha responsabilità politica dica che si vaccinerà Leggi tutto »

Salvini: informare, accompagnare, mai obbligare

Il leder della Lega, Matteo Salvini, a proposito del vaccino anti covid, ritiene che “sia importante spiegare, educare, accompagnare, mai obbligare: non sono mai d’accordo con obblighi che riguardano la vita delle persone”. Salvini, impegnato nel giorno di Natale nella consegna di pacchi regalo a famiglie bisognose milanesi ha detto che riguardo il vaccino seguirà il consiglio del suo medico (“quando sarà il mio turno”) e spiega che “prima di me ci sono altre persone che ne hanno bisogno”. ANSA

Salvini: informare, accompagnare, mai obbligare Leggi tutto »