Bernardo: Sala è stato un bravo sindaco ma correrei per vincere

Bernardo: Sala è stato un bravo sindaco ma correrei per vincere“Ho sentito Salvini, la mia disponibilità c’è, ma non c’è nessuna sicurezza”. Lo ha detto Luigi Bernardo, primario di pediatria al Fatebenfratelli, a proposito della sua possibile candidatura a sindaco di Milano, poi, in merito al Sindaco Giuseppe Sala “è stato un bravo sindaco, è una brava persona, l’ho conosciuto, ha visto il mio reparto. Non ho nulla da dire, abbiamo probabilmente idee diverse su qualche cosa, forse qualcosa di più”. Lo ha detto Luigi Bernardo, primario di pediatria al Fatebenfratelli, possibile candidato sindaco di Milano per il centrodestra, durante una visita a un banchetto della Lega dedicato ai referendum sulla giustizia. “In cosa mi sento diverso da Sala? Io faccio il medico, l’ospedale lo vivo con le mani dentro il sociale. Questa è una piccola differenza tra noi. Per il resto lo ritengo un gran signore” ha aggiunto il medico.

Quanto a una cosa che, a suo parere, non va di Milano ha proseguito: “Credo sia il fatto che stiamo uscendo da un nemico invisibile che è stato il Covid, io l’ho vissuto, ho lavorato vivendo un mese e mezzo in ospedale. Abbiamo lavorato tanto, e questo ha fatto sì che molte persone tornassero a casa. Abbiamo perso una generazione di anziani, di adulti, e credo che quello che dobbiamo fare è riaccendere la luce su Milano e guardare al futuro”.

“Battere Sala è possibile? Io corro per vincere”, ha continuato Bernardo, aggiungendo di avere votato in questi anni nell’area centrodestra senza specificare quale partito. Quanto alle poche settimane a disposizione per l’eventuale campagna elettorale ha detto di non essere affatto preoccupato: “Faccio il terapista intensivo alla Macedonio Melloni, per cui per me emergenza e urgenza vuol dire correre veloce”. In ogni caso se dovesse correre contro Sala il medico ha assicurato che la sua sarebbe “una campagna non gridata, ma di ascolto e rispetto reciproco. Non si sentirà mai dalla mia parte parole più alte del tono normale dobbiamo spiegare a, persone cosa dobbiamo fare non cosa vogliamo gridare”.