abusi

Medico arrestato per abusi

E’ stato arrestato e messo ai domiciliari un dirigente medico di un centro sanitario dell’Ats (l’ex Asl) Città metropolitana di Milano con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di sei giovani pazienti dello stesso centro. Le indagini sono partite dalla denuncia di una ragazza che ha descritto il modus operandi del medico. Molto simili i racconti anche delle altre sue cinque pazienti. Tutte hanno parlato di violenze fisiche e verbali. Si cercano possibili altre vittime e per questo la polizia di Milano chiede di rivolgersi al numero 0254332520. Avrebbe sfruttato la sua posizione per abusare sessualmente di sei giovani donne sue pazienti. Per questo è finito agli arresti domiciliari un infettivologo con un “ruolo significativo” all’interno di un’importante struttura sanitaria pubblica dell’Ats della Città metropolitana. Già ad agosto 2021 era giunta all’Urp dell’Ats una segnalazione anonima che faceva riferimento alle condotte inappropriate di un medico della struttura. Era così partita un’indagine interna, ma il medico aveva potuto continuare a svolgere la propria attività. L’indagine del quinto dipartimento della Procura di Milano e della polizia giudiziaria è invece partita a dicembre. Ora, dopo le perquisizioni a casa e in ufficio e il sequestro di materiale sia cartaceo che informatico, è stato invece sospeso in via disciplinare, in attesa degli esiti del procedimento penale a suo carico.

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Abusi su studentessa: due arresti

Violenza sessuale nei confronti di una studentessa, tentato furto a un altro studente intervenuto per difenderla e resistenza a pubblico ufficiale: per questi reati i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato a Milano, la scorsa notte, un tunisino di 34 anni e un egiziano di 23. Entrambi, è stato spiegato, sono pregiudicati per reati contro il patrimonio e irregolari sul territorio nazionale. In piazzale Leonardo Da Vinci, in zona Città Studi, l’egiziano, in compagnia dell’altro straniero, ha avvicinato una ragazza italiana di 23 anni, studentessa, tentando di violentarla. In difesa della ragazza è intervenuto un giovane di 27 anni, anche lui studente, che è stato minacciato dai due nordafricani i quali hanno anche tentato di derubarlo. All’arrivo dei militari, rapidamente intervenuti sul posto su segnalazione al 112, i due stranieri sono fuggiti ma sono stati raggiunti e bloccati. Gli arrestati, in evidente stato di ebbrezza, hanno opposto resistenza e si sono anche rifiutati di salire a bordo delle autovetture dei carabinieri. I due studenti non hanno avuto bisogno di cure mediche. ANSA

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Aggressioni in Duomo: perquisito ragazzo per abusi

Vanno avanti le indagini della Procura di Milano sulle aggressioni sessuali della notte di Capodanno in piazza del Duomo e dopo i blitz, i fermi e gli arresti delle scorse settimane, gli investigatori della Squadra mobile milanese, nell’inchiesta coordinata dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, hanno effettuato un’altra perquisizione nel capoluogo lombardo a carico di un giovane egiziano. A quanto si è saputo, il ragazzo è sospettato di aver preso parte alla violenza sessuale di gruppo ai danni delle due studentesse tedesche avvenuta poco prima di mezzanotte. La perquisizione è servita per sequestrare indumenti nell’abitazione del giovane e dispositivi informatici, dopo l’identificazione avvenuta attraverso le testimonianze e l’analisi dei filmati. Al momento, nell’indagine sono stati accertati abusi nei confronti di 11 vittime in totale in cinque episodi distinti. Sono finiti in carcere quattro giovani, tra cui due minorenni, e sono indagati quasi una ventina di ragazzi che avrebbero fatto parte del “branco” che si è mosso in più gruppi. ANSA

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Organizzava casting per abusare delle partecipanti

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito nei giorni scorsi l’ordinanza della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano dr. Cristofano su richiesta del Procuratore Aggiunto della Repubblica di Milano dr.ssa Mannella e del Sostituto Procuratore dr. Tarzia nei confronti di un 48enne italiano, persona con numerosi precedenti per truffa, appropriazione indebita, documenti falsi e violenze sessuali. L’attività di indagine che ha portato al provvedimento restrittivo è scaturita dalla denuncia sporta lo scorso 11 luglio presso il locale Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Milano da una ragazza da poco maggiorenne. La giovane aveva segnalato il fatto che, convocata telefonicamente da un uomo per un casting per aspiranti attrici dedicato alla produzione di un film dal titolo “la forza dell’Amore”, al quale si era iscritta attraverso un sito che faceva capo all’agenzia “Trend Communications”, era stata vittima in quella sede di abusi sessuali da parte dell’uomo che le si era presentato come il responsabile dei casting. Le indagini, condotte dai poliziotti della 4^ Sezione della Squadra Mobile della Questura di Milano, oltre a permettere l’identificazione dell’uomo, hanno portato all’individuazione di almeno altre tre vittime dello stesso reato: si tratta di ragazze tra i 23 e i 29 anni, dalla cui escussione è emerso che l’arrestato aveva usato nei loro confronti lo stesso modus operandi, perpetrando abusi sessuali con il pretesto di un finto casting cinematografico per la produzione dei film “Un gioco pericoloso” e “Miele amaro”. L’uomo era stato già arrestato l’11.8.2020, nell’ambito di un procedimento iscritto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma per fatti analoghi, individuati tra il settembre 2019 e il luglio 2020.

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Abusi su minorenne e botte alla compagna, arrestato

Abusava ripetutamente della compagna 41enne e aveva compiuto atti sessuali nei confronti della figliastra di 14 quando la ragazzina era 12enne. Per questo un 44enne italiano è stato arrestato a Milano e condotto a San Vittore con le accuse di maltrattamenti, violenza, lesioni e atti sessuali verso minori. Già incriminato e processato per maltrattamenti l’uomo, che aveva precedenti anche per spaccio, era stato poi assolto in appello nel 2015. A far scattare le indagini è stata la 14enne, che dopo l’ennesimo episodio cruento nei confronti della madre, alla quale il 44enne aveva rotto le costole e fratturato le ossa nasali, ha deciso di rivolgersi alla polizia.  La 14enne, che si trova attualmente in stato interessante, era stata sottratta alla madre dai servizi sociali assieme ai suoi tre fratellini, tra cui un neonato, e affidata a una struttura protetta. Tornata a casa ad aprile, la giovane aveva notato i ripetuti maltrattamenti subiti dalla madre e aveva deciso così di sporgere denuncia nei confronti del patrigno.  

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Abusi su una minore sulla “90”, subito liberato il molestatore

E’ stata resa nota oggi la notizia dell’arresto, avvenuto martedi’ scorso sulla linea 90 in viale Liguria di un 61enne indiano per violenza sessuale nei confronti di una 14enne di rientro a casa da scuola. L’uomo, salito a Romolo, era tenuto d’occhio da due agenti della Polmetro in borghese, perché aveva già tentato di approcciare altre due giovani senza successo così, quando si è posizionato alle spalle della ragazzina, iniziando a strusciarsi contro di lei,lo hanno immediatamente bloccato e arrestato. Il pm che ha convalidato l’arresto, ha però deciso di non disporre nessuna misura cautelare scarcerandolo, perché l’indiano è regolare e incensurato. “Ancora una volta, ringrazio gli agenti per il lavoro svolto e per quello che continuano a fare ed esprimo la mia vicinanza alla giovane. E’ evidente che la situazione, specialmente sulle linee come quelle della 90 e 91, sia ormai fuori controllo”. Ha dichiarato Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, commentando l’accaduto, aggiungendo: “Furti, rapine, aggressioni e violenze sessuali sono all’ordine del giorno . Chi prende queste due linee lo sa consapevole dei rischi che corre. Ma e’ normale che un cittadino o, come in questo caso, una giovane ragazza, debbano temere per la propria incolumita’ solo perche’ decidono di prendere un mezzo pubblico a Milano?” concludendo con il sottolineare la necessità che “su tutti i mezzi delle linee considerate le meno sicure ci siano uomini delle forze dell’ordine a presidiare“. “La 90-91 si conferma epicentro dell’insicurezza e del degrado per quanto riguarda le linee di superficie a Milano” ha ribadito Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto, chiedendosi come è possibile che un fermato con l’accusa di violenza sessuale “sia subito rilasciato: questa può essere giustizia?” per poi concludere “Episodi del genere  si ripetono troppo spesso a Milano e guarda caso i responsabili sono spesso immigrati, regolari e non, su cui la sinistra non ha mai nulla di dire“.

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