aggressione

Padalino (Noi Moderati). Aggressione al Parco delle Cave: serve un presidio fisico della Polizia Locale

“Ieri sera alle 20 un uomo che faceva jogging nel Parco delle Cave all’altezza di Via Quarti è stato aggredito da tre giovani armati, picchiato e rapinato” lo comunica in una nota Mariangela Padalino, capogruppo di Noi Moderati ain Consiglio Comunale. “È il secondo in meno di un mese – spiga la Padalino –  e l’ultimo di una lunga serie che dimostra come la situazione sicurezza sia così compromessa da rendere inutili anche le telecamere: i cittadini chiedono da anni, e il Comune dovrebbe concedere, un presidio fisso delle forze dell’ordine nei territori più sensibili della città e l’area del parco delle cave è uno di questi in quanto viene lambito da quartieri considerati a rischio come quello di Via Quarti che è noto a tutti non essere la Svizzera in ambito di sicurezza e degrado”. “Con il traffico causato dalle improvvide scelte di questa giunta di sinistra,– sottolinea la Padalino –  è matematicamente impossibile che le Forze dell’Ordine possano arrivare tempestivamente partendo dai pochi presidi tutt’ora in funzione. Ci vuole un controllo fisico e capillare del territorio per una prevenzione efficace del degrado e della delinquenza. Altrimenti – conclude – tutto quello che rimarrà della periferia della città è un far west in mano alle bande”.

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Stazione Centrale: militari in strada sono inutili

Stazione Centrale: militari in strada sono inutili. L’ennesimo episodio di violenza in città lo dimostra: tutti hanno visto un ragazzo già con la faccia sanguinante a cui all’improvviso arriva un doppio calcio volante da un energumeno che non pago di essergli zompato addosso come uno scimpanzé gli spacca  una bottiglia di vetro in faccia. Uno spettacolo violento a due passi da un imponente schieramento di militari. Perché secondo il centrodestra la  soluzione a tutto negli ultimi anni sono i militari. Come se chi viene da nazioni dove i militari comandano sparando sulla folla a ogni starnuto possa preoccupare vedere un militare armato. Non sono polizia giudiziaria Anche perché quelli che dovrebbero essere contenuti dai militari, conoscono benissimo una verità ignorata dalla maggior parte degli italiani: i militari in città non possono fare un tubo. Sono utili quanto mega macchinario per pulire le strade senza benzina: lo piazzi lì, ma non pulisce un fico secco. Perché i militari non possono svolgere i compiti della polizia, visto che piaccia o meno, siamo ancora in un Paese con delle regole. Magari astruse, magari da rivedere, ma ci sono. E siccome per il momento ai soldati non è concesso sparare sui civili, pure se con la pelle nera, pure se spacciatori, la loro utilità è pressoché nulla. Anzi, come avevano ricordato alcuni poliziotti è persino dannosa per la macchina della sicurezza civica: se per fermare persone devono continuamente chiamare la polizia, la polizia stessa non segue la sua organizzazione per “inseguire” l’operato dei militari. Costano quanto la vera sicurezza Un altro motivo per il quale Strade Sicure andrebbe quantomeno rivista? Dicono sempre che non ci sono i soldi per gli straordinari o la benzina delle volanti, peccato che i militari pagati per osservare i marciapiedi vengono retribuiti come se fossero in missione, cioè doppio stipendio. Anche in questo caso a dirlo non è stato qualche pericolo sovversivo, ma alcuni ufficiali stanchi di vedere chi è addestrato per piazzare un colpo in testa a una pulce a 200 metri fissare i cestini della spazzatura dei parchi giochi. Anche perché poi pure a loro dicevano che i bilanci non potevano permettersi spese come avere un reggimento di stanza a Milano. Meglio mandarceli “in missione” i soldati. Il caso Fontana Insomma i militari sono del tutto inutili in città, sempre che il prossimo governo non li autorizzi a sparare sui civili. Ma che al momento siano inutili, lo dimostra anche il caso Fontana. Si tratta del governatore della Lombardia, dunque si vede ogni tanto a Palazzo Pirelli, ma a quanto pare non si è mai accorto della presenza dei ragazzi in mimetica: come commento alla violenta rissa vistasi in centrale ha sostenuto la necessità della presenza di militari. Cioè proprio gli stessi che hanno segnalato la rissa alla polizia, perché nonostante gli autoblindo e i fucili mitragliatori, al massimo possono chiamare la polizia. Come un normale cittadino. Allora forse è meglio dare i soldi dei soldati “in missione” ai carabinieri e poliziotti in pensione. Così svolgono lo stesso lavoro invece che stare su Facebook e magari sostengono i nipoti che vivono di stipendi da fame.

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Marocchino aggredisce top-model in centro

Gli agenti della Polizia locale di Milano, durante un pattugliamento in zona Porta Venezia, hanno arrestato in flagranza di reato un marocchino di 35 anni per aver aggredito e tentato di rapinare una top model del telefono cellulare. Il fatto si è verificato in via Tadino all’altezza di via San Gregorio, zona della Movida cittadina. La top model, che lavora per grandi marchi della moda, è stata aggredita da un uomo esagitato. In suo soccorso sono intervenuti tre amici, due donne e il fidanzato di una di queste che hanno messo in fuga l’aggressore. L’uomo è ricomparso poco dopo, in compagnia di un altro, entrambi armati di sassi. Il primo ha nuovamente aggredito la topo model strappandole i vestiti, strattonandola e scaraventandola contro un muro. L’ha probabilmente colpita allo zigomo con una pietra e ha nuovamente cercato di strapparle il cellulare. Il secondo aggressore invece, si è lanciato contro una delle amiche e l’ha spina a terra. Le urla delle vittime hanno richiamato l’attenzione di una pattuglia della Polizia locale in servizio per i controlli in zona Porta Venezia con a bordo tre agenti che hanno subito bloccato il rapinatore mentre l’altro è riuscito a fuggire. L’uomo arrestato è risultato privo di documenti e incensurato ed è stato portato nel carcere di San Vittore ANSA

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Egiziani aggrediti da banda di sudamericani

Due egiziani di 22 e 43 anni sono stati portati in ospedale per una serie di ferite che dicono di aver riportato a seguito dell’aggressione da parte di una quindicina di sudamericani avvenuta a una fermata dell’autobus a Milano. Gli agenti delle volanti sono intervenuti poco prima delle 7 di ieri in viale Tibaldi, dove i due stranieri hanno chiesto aiuto per farsi medicare. Il 43enne aveva tagli alla schiena e sotto il collo, l’altro una serie di contusioni al braccio dovute a bastonate. Sono stati accompagnati entrambi all’ospedale San Paolo, le condizioni più serie sono quelle del 43enne che comunque non è in pericolo di vita. Ai poliziotti hanno raccontato di essere stati accerchiati dal gruppo alla fermata dell’autobus della linea 90 dopo essere entrati in contatto con gli aggressori già a bordo del tram 3. Sul movente non ci sono ancora risposte. ANSA

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Aggressione al vigile: 3 giovani indagati per rapina e resistenza

La Procura di Milano ha indagato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale tre dei giovani che nella notte fra venerdì e sabato scorsi hanno aggredito, disarmandolo, un agente della polizia locale in borghese in via Coni Zugna, in zona Navigli. Le indagini, che dovranno accertare la dinamica dei fatti, ed eventualmente indagare altri ragazzi sono coordinate dal pm Ilaria Perinu e dall’aggiunto Laura Pedio. I giovani erano almeno una dozzina, alcuni sono stati identificati per i video postati sui social in cui si vede l’agente che spara in aria per farli allontanare senza alcun risultato e poi la colluttazione in cui parte un altro colpo, in questo caso verso terra. ANSA

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Aggressione in piazza Duomo per il PM fu violenza sessuale

La Procura di Milano sta indagando con l’ipotesi di reato di violenza sessuale per identificare gli aggressori della ragazza di 19 anni che nella notte di Capodanno, verso l’1.30, ha subito abusi sessuali in piazza Duomo, nel capoluogo lombardo, dopo essere stata circondata da una trentina di giovani. Le indagini sono coordinate dai pm del pool ‘fasce deboli’ e condotte dalla Squadra mobile di Milano. Oggi sulle pagine social chiamate ‘Milanobelladadio’ è stato pubblicato un video che riprende i momenti dell’aggressione ai danni della ragazza. Inquirenti e investigatori sono al lavoro per identificare i componenti del ‘branco’ che ha abusato della giovane. ANSA

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