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Trovate tre bombe a Milano

Trovate tre bombe a Milano. Si tratta di tre ordigni bellici inesplosi rinvenuti nell’area “ex Innocenti” di Via Rubattino 95 a Milano, di proprietà della Società CAMOZZI Group di Brescia, sito nelle immediate vicinanze della Tangenziale Est – A51. Si tratta di tre bombe d’aereo americane da 500 libbre della seconda guerra mondiale, contenenti ciascuna 119 kg di esplosivo AMATOLO, equivalenti a 154 kg di TNT. Gli specialisti del Genio rimuoveranno i dispositivi di innesco sul posto, tramite despolettamento, e trasporteranno poi, con l’Ausilio della Polizia Stradale, gli ordigni neutralizzati nel sito di brillamento. Le operazioni di Brillamento saranno effettuate lunedì 5 dicembre prossimo in una cava di estrazione inerti di proprietà del Consorzio di Vaprio D’Adda, sita nel medesimo Comune. Il 10° Reggimento Genio Guastatori ha già realizzato le strutture di contenimento intorno agli ordigni (c.d. “camere di espansione”) che, in caso di eventuale esplosione accidentale, riducono il raggio dell’area di danno da 826 a 468 m.   Per eseguire in piena sicurezza il despolettamento la zona sarà quindi totalmente evacuata per un raggio di 468 metri dagli ordigni, con conseguente blocco nell’area della circolazione stradale e aerea con l’interdizione delle aree verdi. All’interno dell’area di sicurezza non sono presenti abitazioni da evacuare, in ogni caso lo sgombero delle persone eventualmente presenti inizierà alle ore 7 di domenica 4 dicembre e si concluderà entro le ore 9. Tenuto conto che nell’area di sicurezza ricade un tratto di Tangenziale A51, la Concessionaria Autostradale, con propria ordinanza n° 319 del 2022, ha adottato i seguenti provvedimenti alla circolazione: dalle ore 06:00 alle ore 15:00 di domenica 4 dicembre 2022, verranno chiusi al traffico i rami di svincolo in uscita per MI-Rubattino (km 5+927) da entrambe le carreggiate nord (direzione A4-Usmate) e sud (direzione A1-Bologna); dalla ore 08:30 alle ore 15 di domenica 4 dicembre 2022, la chiusura al traffico della carreggiata nord (direzione a4-Usmate) nella tratta compresa tra gli svincoli Aeroporto di Linate/MI-Forlanini (km 4+473) e MI-Lambrate/S.P. 103 Segrate (km 7+374), contestualmente verranno chiusi al traffico i rami di svincolo in entrata da MI-Rubattino (km 5+927), MI-Forlanini e Aeroporto Linate (km 4+473) per la medesima carreggiata nord; dalle ore 08:30 alle ore 15:00 di domenica 4 dicembre 2022, la chiusura al traffico della carreggiata sud (direzione A1-Bologna) nella tratta compresa tra gli svincoli MI-Lambrate/S.P.103 Segrate (km 7+313) e MI-V.le Forlanini/Aeroporto Linate (km 4+473), contestualmente verranno chiusi al traffico i rami di svincolo in entrata da MI-Lambrate e S.P.103 Segrate (km 7+313) per la medesima carreggiata sud; dalle ore 08:30 alle ore 15:00 di domenica 4 dicembre 2022, la chiusura al traffico dei rami di svincolo dell’interconnessione A4-A51 (km 20+650) in entrata da Venezia e Torino per la carreggiata sud (direzione A1-Bologna), contestualmente verrà chiuso al traffico il ramo di svincolo dell’interconnessione A4-A52 (A52, km 4+304) in entrata da Torino per la medesima carreggiata sud; dalle ore 08:30 alle ore 15:00 di domenica 4 dicembre 2022, la chiusura al traffico dei rami di svincolo dell’interconnessione A50-A1 (A50 Tangenziale Ovest, km 30+450) in uscita per A1 Milano/A51 Tangenziale Est, contestualmente verrà chiusa al traffico l’Autostrada A1 in Direzione Milano con obbligo di uscita in A50 Tangenziale Ovest direzione A4-Venezia. Durante le operazioni di despolettamento la viabilità sarà modificata; il Compartimento della Polizia Stradale della Lombardia – Sezione Polizia Stradale di Milano, in raccordo con le Polizie locali dei Comuni interessati ha individuato i percorsi alternativi; nelle allegate planimetrie è descritta la situazione di dettaglio. L’organizzazione della bonifica è stata pianificata con apposita procedura e verrà coordinata dalla Prefettura: sono stati analizzati tutti i rischi connessi alle operazioni di despolettamento e brillamento e predisposte le necessarie contromisure per assicurare il massimo livello di sicurezza per la popolazione.   Il Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.) si riunirà, per tutta la durata delle operazioni, presso la Sala operativa di Protezione civile della Prefettura e coordinerà tutte le attività, assicurando anche i collegamenti con l’I.C.P. (Incident Control Point), istituito nelle immediate vicinanze dell’area di despolettamento, e con i Comandi di Polizia locale di Milano.

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Osnato (FdI): centri sociali minacciano lotta di classe a suon di bombe

“Oramai, grazie al tacito assenso della Giunta Sala rispetto alle loro azioni, i centri sociali pensano che la città sia cosa loro e non perdono occasione per dimostrarlo. Oggi, lo hanno fatto con un murales, contenente messaggi paramafiosi, realizzato in via Emilio De Marchi”, lo rende noto l’onorevole Marco Osnato di Fratelli d’Italia. “Il richiamo alla lotta di classe e l’esplicita minaccia di lanciare bombe contro padroni e burocrati, non possono e non devono trovare spazio sui muri della nostra città. – continua Osnato – Sollecito il Sindaco a farlo rimuovere immediatamente e vista l’accondiscendenza con cui la Pubblica Amministrazione tratta questi artisti della rivoluzione comunista, lo segnalerò anche agli organi competenti, in modo sia accertata la responsabilità di eventuali reati commessi”. “E’ ora di porre un freno alla deriva d’illegalita che ha colpito Milano da quando la governa la sinistra – conclude Osnato – oggi lo facciamo con strumenti amministrativi e legali, fra qualche mese toccherà ai cittadini farlo definitivamente con il loro voto”.

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Dall’8 al 19 giugno rimosse 6mila bombe austriache dal lago di Varna

Dall’8 al 19 giugno rimosse 6mila bombe austriache dal lago di Varna. Non è un modo di dire, le Forze Armate italiane in una decina di giorni hanno rimosso la bellezza di 6.064 bombe da fucile austriache (qui la GALLERY). Riportiamo la notizia per sottolineare il consueto ottimo lavoro al servizio della popolazione dei militari e gli effetti della guerra: dopo un secolo stiamo ancora rimediando ai danni del Prima Guerra Mondiale. Migliaia di ordigni, residui bellici che hanno reso inservibili terreni per generazioni e, tema più vicino a noi, spese continue per le bonifiche. Un patrimonio immenso sottratto alle generazioni successive, un patrimonio anche di tranquillità della sicurezza a cui rinunciano donne e uomini in divisa per proseguire nel lavoro di aggiustamento generale necessario dopo i conflitti. Si è appena concluso l’intervento d’urgenza condotto dagli operatori delle Forze Armate per la bonifica del lago di Varna (BZ) dagli ordigni esplosivi. I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina Militare distaccati presso il Nucleo SDAI di Ancona (Sminamento Difesa Anti mezzi Insidiosi), chiamati dal Commissariato del Governo di Bolzano, assieme ai colleghi dell’Esercito Italiano appartenenti al 2° Reggimento Genio Guastatori, hanno effettuato l’ennesima campagna di bonifica delle acque del lago di Varna (BZ) dall’8 al 19 giugno. Durante questa attività, pianificata accuratamente dagli Enti Locali con il Comando Truppe Alpine di Bolzano e il supporto del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), sono state rimosse dagli operatori della Marina 6.064 bombe da fucile austriache della prima guerra mondiale, che vanno ad aggiungersi ai 33.862 manufatti inesplosi che sono stati tolti dal fondo del lago dal 2017 e consegnati, per la relativa distruzione in idoneo sito, agli stessi guastatori della Brigata Alpina “Julia”. La complessa attività di bonifica condotta dal Gruppo Operativo Subacquei di Comsubin nelle acque italiane, rientra tra i compiti d’istituto assegnati dal Paese alla Marina Militare per la salvaguardia della pubblica incolumità. Dall’inizio del 2020 i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare (Comsubin) hanno rimosso 19.401 ordigni esplosivi residuati bellici dai mari, laghi e fiumi italiani. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari della Marina al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare e dei nostri laghi. #UnaForzaperilPaese

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