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Turato (FdI): “Da Romano parole indegne di un Consigliere Regionale, si dimetta”

Turato (FdI): “Da Romano parole indegne di un Consigliere Regionale, si dimetta”. “In un post carico di rancore, il Consigliere del PD (ex assessore del Municipio 8) cerca qualche like per coprire il nulla del suo pensiero prendendosela per il Lutto Nazionale indetto per onorare la memoria di Silvio Berlusconi” dichiara Enrico Turato consigliere di Municipio 8 di FdI. “I guaiti di odio di Romano andrebbero ignorati, se non fosse pagato per rappresentare tutta la Lombardia. Una regione, una comunità umanamente molto migliore di queste ignobili polemiche. Una comunità che lui non è moralmente in grado di rappresentare. Raccolga, quindi, quel che resta della sua dignità e si dimetta”. Qui il post contestato dall’esponente di Fratelli d’Italia:

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Enrico Turato (FdI): “Il Municipio 8 chiede all’unanimità di mappare l’insicurezza”

Enrico Turato (FdI): “Il Municipio 8 chiede all’unanimità di mappare l’insicurezza”. “Su mia proposta e di Fratelli d’Italia il Municipio 8 ha deciso per una volta di mettere da parte l’ideologia e lasciare spazio al buonsenso ascoltando le accorate proteste dei cittadini” dichiara Enrico Turato “In molti, infatti, sono intervenuti in Municipio per far sentire la propria voce. Oggi non è il tempo delle polemiche, ma della gioia: finalmente siamo tutti uniti attorno ad un bisogno dei cittadini e possiamo rispondervi. Come diceva Giorgio Almirante: “Quando vedi la tua verità fiorire sulle labbra del tuo nemico, devi gioire, perché questo è il segno della vittoria.”. La vittoria dei cittadini, la vittoria del buonsenso, la vittoria dei Milanesi di ogni idea e colore!”

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Turato (FdI): per la sinistra del Municipio 8 di mafia se ne è parlato già troppo

Turato (FdI): per la sinistra del Municipio 8 di mafia se ne è parlato già troppo. “Nel corso dell’ultimo Consiglio di Municipio 8 la maggioranza di sinistra ha bocciato una mozione con cui chiedevo fossero calendarizzare degli aventi per commemorare la morte del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e di sua moglie Emanuela Setti Carraro in occasione del quarantennale del loro assassinio”. Lo scrive in una nota Enrico Turato, Consigliere e già candidato Presidente per il centrodestra nel Municipio 8.  “L’assurda motivazione addotta dalla maggioranza per spiegare questa decisione è stata che sul tema hanno «già fatto abbastanza» -spiega Turato – quasi non avessero sentito le recenti affermazioni di Draghi sulla mafia imprenditrice a Milano o i propositi del loro Sindaco Sala in materia di lotta alla criminalità organizzata”. “Quando nell’oramai lontano 1992 – continua Turato –  proprio in seguito alle stragi mafiose che insanguinavano il nostro paese, mi avvicinai alla politica attraverso ai movimenti della destra giovanile, mai mi sarei immaginato che un giorno all’interno di un istituzione avrei sentito dire che una di queste era stata ricordata abbastanza. Evidentemente – conclude Turato – i colleghi di sinistra non hanno studiato a sufficienza Giovanni Falcone, altrimenti, anche in questa occasione, avrebbero fatto tesoro della sua frase: la mafia vince  quando si pensa di avere fatto abbastanza!”.

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Caso bici Ofo, Fratelli d’Italia: chi vigila sull’utilizzo dei dati forniti ad esponenti del Pd?

Caso bici Ofo, Fratelli d’Italia: chi vigila sull’utilizzo dei dati forniti ad esponenti del Pd? La domanda arriva dopo che Enrico Turato, capogruppo di Fratelli d’Italia in Municipio 9, si è accorto che Amsa invia ai cittadini il numero di telefono di un consigliere di municipio del Partito democratico per segnalare le bici Ofo abbandonate. Ecco allora che i meloniani sollevano la questione: “In seguito all’indicazione ricevuta da AMSA, di segnalare la presenza di una OFO abbandonata via mail o cellulare, a recapiti poi rivelatisi appartenere a un esponente del PD, ho deciso di approfondire la questione per capire da quanto tempo il “servizio” fosse gestito in questo modo”. Lo rende noto Enrico Turato, Capogruppo di Fratelli d’Italia, nel Municipio 9. “Le ricerche mi hanno permesso di appurare che – spiega Turato – già nel settembre del 2019 l’Assessore Massimo Scarinzi e il vice presidente del Consiglio Filippo Andrea Rossi, entrambi del Municipio 3, avevano promosso la loro attività di recupero fornendo gli stessi recapiti. Un servizio che risolvevano segnalando a loro volta i mezzi abbandonati a chi di dovere: la Polizia Locale, attraverso la mail pl.ufficiocentraleveicoliabbandonati@comune.milano.it”. “Perché i due esponenti del PD abbiano preferito far transitare le segnalazioni da loro invece di pubblicizzare il recapito della Polizia Locale posso anche immaginarlo – conclude Turato – la vera domanda cui dare risposta è però: perché AMSA abbia fatto lo stesso?”. “Quella che si pone ora è la questione legale di come saranno tutelati dall’eventuale uso improprio dei propri dati, quelli che li hanno forniti in buona fede senza sapere di darli a degli esponenti politici”, spiega Otello Ruggeri, Presidente del Circolo Nord Est Milano di Fratelli d’Italia. “Almeno un paio degli iscritti al nostro circolo hanno effettuato segnalazioni simili – continua Ruggeri – e ci sarà facile scoprire se in futuro riceveranno  comunicazioni politiche non richieste, ma non per tutti sarà così. Ci impegniamo quindi fin d’ora – aggiunge – a segnalare al garante per la privacy qualsiasi violazione di cui verremo al corrente e – conclude – ci attendiamo che i due esponenti del PD chiariscano al più presto se hanno provveduto a cancellare tutti i dati sensibili venuti in loro possesso e se questi siano stati conservati in server al di fuori dall’Unione Europea, o comunicati a terzi senza che venisse fornita adeguata informativa”.

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Fratelli d’Italia: “Commercio e mobilità per la FaseDue, Sala inefficace”

Fratelli d’Italia: “Commercio e mobilità per la FaseDue, Sala inefficace”. Per il coordinamento cittadino di Fdi una soluzione c’è alla crisi della ripresa economica. Ed è quella che passa dal sostegno ai negozi di vicinato – #iocompronelmioquartiere -. “Una serranda abbassata o una vetrina spenta – sostiene Enrico Turato presidente della commissione Commercio del municipio 9 – crea immediata desolazione e le basi per fare degradare un territorio. Innanzitutto si parta dalla sanificazione degli ambienti che deve essere a carico del Comune con un servizio standard per tutti gli esercizi. Poi si pensi all’abbattimento della COSAP la tassa per l’occupazione di suolo pubblico, per permettere ai locali di utilizzare i marciapiedi per servire ai tavoli i clienti, oltre che a favorire l’e-commerce e lo sviluppo di APP che consentano di gestire a distanza le code fuori dagli esercizi. alcuni commercianti hanno lanciato un hustag che approvo: io compro nel mio quartiere. #iocompronelmioquartiere. “Il Sindaco ha dei poteri che non usa o dimentica di avere. – rincara Riccardo Truppo presidente della commissione Commercio e Mobilità del municipio 2 – Si lamenta dei milanesi che non seguono le regole del distanziamento ma promuove controlli a singhiozzo,  con contingenti limitati di polizia locale sul territorio multando le ambulanze sulle preferenziali – ancora accade in periodo di emergenza sanitaria – e i ristoratori che protestano per essere stati dimenticati. Non si può pensare, poi, che Milano riparta con una mobilità azzoppata. In questi giorni sono in corso audizioni con l’assessore Granelli e il nostro Municipio al fine di comprendere la portata dei progetti di riduzione corsie e carreggiate in assi portanti della città come viale Monza, corso Buenos Aires e Corso Venezia, per far spazio a piste ciclabili disegnate a terra senza protezione, a detta dei cittadini pericolose e inappropriate alle esigenze di spostamento. Lo spostamento in auto va protetto non ostacolato, soprattutto ora che i mezzi pubblici dovranno operare con funzionalità limitate”. “I municipi – assicurano Turato e Truppo – faranno la loro parte, tentando di avviare progetti utili a sostegno del commercio locale e delle realtà delicate e di prossimità come centri anziani e bocciofile, tentando di intavolare un dialogo costruttivo con gli assessorati di competenza. Speriamo solo di non trovarci nuovamente davanti a metodi bulgari, dove il dialogo è solo sulla carta e non nei fatti”. L’On. Marco Osnato afferma poi “Noi pensiamo si debba aprire il prima possibile ogni attività con prescrizioni chiare e praticabili. Finora sono mancate, come sono mancati incentivi, finanziamenti a fondo perduto, cassa integrazioni e deducibilità su interventi di santificazione!!! E su tutto aleggia il mostro della burocrazia che in questa fase costerà ancora più caro”.

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Coronavirus: la bella reazione del Municipio 9 alla crisi

Coronavirus: la bella reazione del Municipio 9 alla crisi. Ci illudiamo di aver partecipato alla nascita di questa idea che giunta e Consiglio di Municipio hanno reso pubblica oggi: un elenco di attività e negozi di quartiere che portano la spesa a casa. Sull’Osservatore avevamo auspicato proprio una reazione simile all’emergenza Coronavirus, un piccolo ma importante lavoro per sostenere la cittadinanza e l’economia del territorio. La giunta Giuseppe Lardieri, con l’appoggio dell’opposizione guidata da Stefano Indovino del Pd, ha iniziato a condividere sui social un indirizzo internet e una pagina Facebook dove indirizzare i cittadini alla ricerca di luoghi dove rifornirsi: “La spesa a casa” permette innumerevoli vantaggi: primo tendere una mano ai piccoli esercizi. Come Consiglieri di Municipio ci siamo messi a disposizione per fare l’elenco dei negozi che consegnano a domicilio. Qui di seguito il volantino. È stata anche creata la pagina La spesa a casa – municipio 9 e una mail alla quale altri commercianti possono aderire. Al link indicato nel volantino trovate l’elenco dei negozi. Un bellissimo esempio di collaborazione politica in un momento di grande crisi politica, sanitaria e sociale come l’attuale. Destra, sinistra, nessuno ha guardato per una volta alle bandiere singole, ma a quella comune sotto cui tutti gli italiani si riuniscono. L’importante in questo momento è riscoprire i propri ruoli sociali, vedere di nuovo nei nemici al massimo avversari, scoprire amicizia negli occhi di chi come noi vive questa crisi. Per quanto siano piccoli gesti, le iniziative come La spesa a casa del Municipio 9 sono un faro di speranza per tutti gli italiani. E il Municipio 9 si presenta come un esempio da seguire per tutta la comunità meneghina.

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