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Morto Modenese, lutto per il mondo della moda

Mondo della moda in lutto per la scomparsa di Beppe Modenese, manager, imprenditore, promotore del Made in Italy, morto ieri notte. Avrebbe compiuto 91 anni tra pochi giorni, il 26 novembre. Per decenni a capo della Camera Nazionale della Moda;, di cui era rimasto presidente onorario, aveva ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo, che lo aveva eletto come ambasciatore della moda italiana. Fu lui a dare impulso alle sfilate di Milano, trasformando il capoluogo lombardo nella capitale del fashion. ANSA

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Morto Gigi Proietti

Morto Gigi Proietti. La Rai aveva annunciato i festeggiamenti per il suo compleanno, già iniziati 1 novembre, la vigilia del compleanno di Proietti, con in prima linea Rai Movie che alle 21.10 proporrà il film cult “Febbre da cavallo”, la celebre commedia degli anni Settanta firmata da Steno che vede Proietti, in arte Mandrake, far coppia con “Er Pomata” Enrico Montesano e recitare insieme a Francesco De Rosa, Catherine Spaak e Adolfo Celi. Si prosegue alle 22.50 con il film “La Tosca”, l’adattamento del dramma di Sardou reso celebre da Puccini, con Proietti al fianco di Monica Vitti e Vittorio Gassman. A mezzanotte e dieci si passa su Rai Storia che nella rubrica “Il Giorno e la Storia” (in replica alle 8.30, 11.30, 14.00 e alle 20.10) proporrà, insieme all’editorialista della settimana, il direttore di “Avvenire” Marco Tarquinio, un omaggio al grande attore e regista con gli auguri per i suoi 80 anni. A mezzanotte e quaranta si prosegue su Rai Movie con l’episodio “Micio micio” della serie “Sogni e bisogni”, dove Proietti è Pompeo, uno sfasciacarrozze deciso a far accoppiare il suo gatto con il felino di una donna aristocratica. A seguire, all’1.15, sempre su Rai Movie sarà protagonista il film “La proprietà non è più un furto”, l’ultimo atto della “trilogia della nevrosi” che vede nel cast anche Flavio Bucci, Ugo Tognazzi e Daria Nicolodi.

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Morto il Lama Rinpoche fondatore del Centro Buddhista di Milano

E’ morto ieri per il coronavirus Lama Gangchen Rinpoche, importante lama tibetano e promotore instancabile del dialogo tra le religioni e i movimenti spirituali, ha incontrato tra gli altri Papa Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Kofi Annan. Nato nel Tibet occidentale nel 1941, giovanissimo fu riconosciuto come la reincarnazione di un lama guaritore. Ha poi compiuto l’iter educativo tradizionale di un lama prima in Tibet e poi in India. È stato discepolo diretto dei più grandi lama del secolo scorso, come Trijang Dorje Chang, suo guru principale e Zong Rinpoche, suo maestro di medicina tibetana e astrologia. Negli anni 80, ha iniziato a viaggiare in Europa per risiedere poi definitivamente in Italia, dove ha fondato il Centro Buddhista Kunpen Lama Gancen di Milano, membro dell’ Unione Buddhista Italiana, attivo sin dal 1989. Il soprannome da lui tanto amato “Lama Marco Polo” prende spunto proprio dal nome della via in cui è situato il centro milanese, che si è poi esteso sul Lago Maggiore, a Verbania, con il nome di Albagnano Healing Meditation Centre dove il Maestro ha trascorso gli ultimi giorni. Nel 2005 Lama Gangchen Rinpoche aveva portato a Milano Le sacre reliquie di Buddha in una esposizione aperta al pubblico in collaborazione con il comune, dopo averle accompagnate per un tour mondiale che terminò alle Nazioni Unite. In Oriente tramite la Fondazione Help in Action Onlus ha portato sostegno materiale in Nepal, India, Mongolia e Tibet-China, per la costruzione di monasteri, scuole, strade, ospedali e acquedotti e per la cura dell’ambiente con la piantagione di alberi. ANSA

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Un morto nelle cantine di via Molise 5

Un morto nelle cantine di via Molise 5. La dinamica non è ancora chiara, anche se i cittadini del Comitato di Quartiere Insubria-Molise-Varsavia hanno già qualche idea sulla possibile dinamica: VIALE MOLISE 5: OPERAI TROVANO CADAVERE IN CANTINA Questa mattina nella cantina della scala G di viale Molise 5 è stato trovato il corpo di un uomo senza vita. A trovarlo sono stati gli operai impegnati nei lavori di sostituzione della coibentazione per le tubazioni del riscaldamento. L’uomo giaceva sopra un materasso, con molta probabilità era il suo abituale giaciglio notturno e da quanto si apprende è deceduto per cause naturali. La stessa cantina è andata a fuoco alle 3:00 del mattino il 29 Gennaio del 2019 (https://www.facebook.com/2075413216077304/posts/2278021629149794/?d=n (https://www.facebook.com/2075413216077304/posts/2273597972925493/). A #Milano c’è ancora molto da fare per evitare queste situazioni di estrema emarginazione. Le Istituzioni devono fare di più! Noi, continueremo a richiedere con determinazione degli attenti controlli congiunti con le forze dell’ordine cortile per cortile, scala per scala, cantina per cantina e sottotetto per sottotetto. #cqinsubriamolisevarsavia  

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Trovato senzatetto morto. Sala: aiutateci ad aiutarli

Un senzatetto è stato trovato morto questa mattina presso la stazione Molino Dorino della metro linea rossa. Il corpo, “già in rigor mortis” è stato rinvenuto adagiato su una carrozzina coperto da un piumone da alcuni passanti che hanno allertato il 118. Inutili i soccorsi: l’uomo, del quale non si conosce ancora l’identità perché privo di documenti, era deceduto da tempo. Restano da stabilire le cause della morte ma si presume siano legate alle temperature rigide dei giorni scorsi. Un “appello” a tutti i milanesi da parte del sindaco Giuseppe Sala, lanciato dai microfoni di Rtl, durante un intervento stamattina, affinché segnalino o cerchino di convincere i clochard ad andare a dormire in uno dei centri di aiuto per i senza fissa dimora del Comune. “Abbiamo tanti posti letto ancora liberi nei nostri centri – ha detto il sindaco -. Chiedo ai cittadini, se possono, se riescono di invitare questi poveri diavoli che a volte vogliono stare per strada, a dormire nei centri, abbiamo posto“. “Ho chiesto ai miei – ha aggiunto – di intensificare il controllo e il dialogo perché non possiamo obbligarli ma magari li convince più il singolo cittadino che il vigile in divisa“.  

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Morto il bambino caduto dalle scale a scuola

E’ morto il bambino di 6 anni precipitato venerdì scorso per una decina di metri nella tromba delle scale della scuola che frequentava. Da subito le sue condizioni erano apparse gravi e, trasportato all’ospedale Niguarda, era stato operato per cercare di diminuire la pressione intracranica. Ieri mattina sono stati avviati gli accertamenti per dichiarare la morte del bimbo che si sono conclusi nel pomeriggio. Essendo chiara la causa della morte, non è stato necessario condurre l’esame autoptico evitando così di effettuare l’autopsia. La Procura indaga per omicidio colposo, reato ipotizzato in relazione all’omessa sorveglianza. Il fascicolo è stato assegnato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, responsabile del dipartimento ambiente, salute, sicurezza, lavoro, al pm Letizia Mocciaro. Intanto proseguono le indagini su quanto accaduto. Il bimbo è precipitato nella tromba delle scale, dal secondo piano fino al piano interrato, alla scuola Pirelli nel capoluogo lombardo. L’ipotesi principale su cui si concentrano le indagini è quella dell’omessa sorveglianza da parte dei docenti e del personale che lavora nella scuola, come i collaboratori scolastici, anche sulla base del regolamento dell’istituto sulla vigilanza degli alunni. Dai primi rilievi della polizia scientifica, infatti, non sono emerse violazioni alle norme di sicurezza da parte della scuola.Si ipotizza anche che il bimbo, che era uscito dall’aula per andare in bagno, tornando in classe possa essere salito su una sedia per scavalcare la ringhiera e poi sia precipitato giù. Unanime il cordoglio delle istituzioni milanesi fra le quali è stata avanzata la richiesta di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali.  

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