pioggia

Maltempo: Milano sott’acqua, esonda il Seveso

Il maltempo continua a colpire le Regioni del nord Italia. Un violento temporale che si è abbattuto la scorsa notte su Milano e sulla Brianza ha provocato intorno alle ore 6 l’esondazione del fiume Seveso che ha riguardato l’area nord a Niguarda con l’allagamento di viale Fulvio Testi, arteria di accesso alla città. L’esondazione, spiega l’assessore alla sicurezza Marco Granelli, durerà per qualche ora. Allagati anche i sottopassi Negrotto e Rubicone. Evacuate a scopo precauzionale le comunità che si trovano nel parco Lambro per l’innalzamento delle acque dell’omonimo fiume. Le forti piogge della notte, con molti fulmini, sono state accompagnate, stamani, da intense raffiche di vento che sferzavano alberi e impalcature e strappavano ombrelli fino a far cadere alcuni passanti. Al momento, però, non risultano crolli di impalcature o cedimenti importanti. Il Seveso ha superato gli argini in via Valfurva, a Ca’ Granda. Il centralino dei Vigili del fuoco è stato preso d’assalto per una miriade di problemi inerenti tetti, tegole, rami e cantine allagate. Al momento il 118 non segnala feriti. Come informa l’assessore Granelli il sottopasso Rubicone dovrebbe riaprire in poco tempo ma è consigliabile evitare i locali posti sotto il manto stradale. Un blackout si è verificato stamani nella zona tra Maggiolina e Niguarda, dove, dopo l’esondazione del Seveso, la circolazione è spesso interrotta per la presenza di acqua alta. Ora a complicare le cose manca l’erogazione di corrente in via Lario, parte di viale Zara, piazzale Lagosta. Nei filmati e nelle foto scattate dai cittadini si vede l’acqua uscire a fiotti dai tombini e in alcune vie arrivare a metà delle portiere delle auto parcheggiate. “Noi abitiamo in viale Sarca – scrive una condomina – è impossibile uscire di casa”. Acqua molto alta anche in piazzale Farina, in piazzale Istria e alla fine di viale Suzzani. Circolazione bloccata in viale Fulvio Testi, importantissima arteria di ingresso e uscita dalla metropoli. Problemi anche per il 118 e il personale che si sta recando all’ospedale di Niguarda. Le strade dove i livelli dell’acqua fuoriuscita dal Seveso, stamani intorno alle 6, rendono quasi impossibile salire in auto e transitare sono principalmente quelle intorno a viale Ca’ Granda, viale Zara, viale Fulvio Testi, viale Suzzani, tutte importanti direttrici da e verso il Nord Milano e l’hinterland. La Polizia Locale ha riferito che la circolazione è molto rallentata, ma non del tutto bloccata: le pattuglie riescono a far defluire le macchine verso vie con pendenze tali per cui l’acqua risulta meno alta. I disagi si stanno comunque ripercuotendo sul traffico di tutto il capoluogo lombardo. A Mediglia, in provincia di Milano, i vigili del Fuoco di Gorgonzola hanno soccorso una donna rimasta bloccata in auto con i suoi due bambini a causa di un albero caduto per il forte vento. Una trentina gli interventi effettuati che hanno riguardato principalmente la caduta di rami, allagamenti di cantine e per il forte vento di alcuni cartelloni pubblicitari. Gli interventi sono a macchia di leopardo, tuttavia non si registrano grosse criticità e soprattutto non si segnalano al momento interventi relativi al soccorso di persone. “Ovviamente la zona più monitorata è quella tra Viale Fulvio Testi e Ca’ Granda per la quale le squadre di soccorso hanno chiesto ausilio alla Polizia Locale al fine di interdire – precisano i Vdf – il traffico proprio in quel punto per evitare disagi e criticità agli automobilisti”.

Maltempo: Milano sott’acqua, esonda il Seveso Leggi tutto »

Pioggia su Milano, nel pomeriggio previsti temporali

Le prime gocce di pioggia stanno iniziando a cadere su Milano, spegnendo parzialmente il caldo torrido degli ultimi giorni. Ieri – quando è piovuto per pochi minuti sia nel primo pomeriggio sia in serata – il Centro funzionale monitoraggio rischi di Regione Lombardia aveva diramato un’allerta meteo gialla (rischio ordinario) in previsione di temporali sparsi previsti dalla tarda mattinata fino a sera. Già ieri un flusso di aria umida, relativamente più fresca in quota, di provenienza Sud-Occidentale ha portato una corrente di aria instabile che va a investire progressivamente le zone pianeggianti: oggi sono quindi possibili rovesci di pioggia sul nodo idraulico di Milano. Il Centro operativo comunale (COC) della Protezione civile – come annunciato ieri da Palazzo Marino – è attivo per monitorare e coordinare gli eventuali interventi. ANSA

Pioggia su Milano, nel pomeriggio previsti temporali Leggi tutto »

Neanche la pioggia è più quella di una volta

Neanche la pioggia è più quella di una volta. Che tristi questi tempi di Milano. Depressa, preda di delinquentelli da due soldi. E neanche la pioggia è più quella di una volta. I vecchi (scusate ma anziani non si può sentire) ripetono spesso che la schighera, la vecchia nebbia, non è più quella di una volta, ma la pioggia? Se Dio è nella pioggia, deve esserci poco Dio da queste parti: perché dopo tre mesi la pioggia è arrivata, ma a quanto pare senza troppa voglia. Perché piovere, piove, ma più da autunno: goccioline leggere che non danno alla città la lavata di cui avrebbe bisogno. Non serve un diluvio, ma almeno una scrosciata per scrostare i marciapiedi dalle cacche dei migliori amici dell’uomo. Perché loro saranno pure amicissimi, ma le deiezioni fanno un po’ cagare. Per non parlare della polvere e delle incrostazioni di smog sugli edifici. Ma niente, sembra che Milano non interessi più nemmeno alla pioggia. Nessuno voleva esserne sindaco, nessuno vuole esserne procuratore (anche perché è capace che l’ultimo alla fine lo arresteranno), e ora pure la pioggia si sfila. Magari però con la fine del mito di Milano in tanti torneranno a casa rivitalizzando quel centro sud svuotato dalla calamita del lavoro. In tanti potrebbero essere il vero PNRR per il quale ci sono i soldi, ma non le persone capaci di usarli. Perché i migliori sono scappati anni fa da una terra in cui saranno buoni i limoni ma alla fine comandano le varie mafie regionali. Ora potrebbe essere il momento giusto per ritornare. Tanto qui neanche la pioggia è più quella di una volta.

Neanche la pioggia è più quella di una volta Leggi tutto »

Arriva la pioggia

Arriva la pioggia. Dopo mesi in tanti l’hanno invocata e ora pare che arrivi. Perché il meteo parla chiaro: i prossimi dieci giorni saranno annacquati. Parecchio. Ora sono tutti giustamente contenti, perché la città ha decisamente bisogno di una lavata e la sua vegetazione di risorse idriche. Da troppo tempo infatti non piove più e si vede. I fiumi sono al minimo e gli statistici quantificano in tre miliardi di metri cubi la carenza idrica di quest’anno. Per una provincia agricola di primaria importanza come quella meneghina, la pioggia ha anche la funzione di garantire una produzione agricola di primo livello. Dunque viva la pioggia. Resta però una domanda: saranno pronti questa volta a Palazzo Marino? Perché se dopo tanto secco arriva tanta acqua i tombini devono essere puliti, le  piante potate, insomma dobbiamo essere pronti a non vedere i quartieri come Niguarda di nuovo sotto l’acqua nel consueto rimpallarsi di responsabilità. Il tempo c’era per prepararsi. E il sindaco Sala sembra essersi interessato alla “propria” acqua per metterla nei cartoni. Dunque sul tema, anche se con un taglio particolare, c’è. Speriamo dunque che ci sia a tutto tondo e abbia preparato la città alla secchiata d’acqua che sta arrivando. In fondo è il suo lavoro e gli hanno appena raddoppiato lo stipendio grazie ai buoni uffici di Mario Draghi. Sarebbe inscusabile se ci trovassimo ancora con le vie trasformate in canali, o peggio con le piante che crollano sulle auto perché nessuno le aveva curate a dovere e con i temporali crollano. Milano non è un bosco, dunque la giusta voglia di vegetazione deve andare di pari passo con l’attenzione alla sua manutenzione. Perché in città il verde è parte dell’arredo urbano. Dunque va benissimo chiedere più spazi verdi, se si considera che si parla di esseri viventi che si espandono, si ammalano, crescono senza considerare le necessità delle persone.  Dunque ci vogliono giardinieri, agronomi, insomma tutto l’esercito di “collaboratori del verde” per gestirlo. Altrimenti è solo una propaganda politica senza senso. Una ricerca estenuante dell’attenzione degli ambientalisti da  città (quelli che vogliono vivere vicino ai fiumi e torrenti, ma senza zanzare per dirne una) e non l’attenzione delle persone normali. La  ricerca del consenso è sacrosanta in politica, ma se perseguita  con miopia porta più scarpe inzuppate che voti. Dunque: arriva la pioggia, occhio a non bagnarsi.

Arriva la pioggia Leggi tutto »

Piove sull’arancione lombardo

Piove sull’arancione lombardo. Perché mentre i telegiornali trasmetto lo stesso programma da un anno, fuori è ricominciata una bella stagione proprio mentre la Lombardia si prepara a un nuovo giro di colori più tenui del rosso. Quanto sia inutile questa divisione lo hanno visto le persone in giro negli ultimi giorni: il grande senso di umanità evocato dal ministro dell’Interno Lamorgese è stato applicato (per fortuna) ampiamente e bene o male tutti sono andati o in vacanza o hanno preso qualche boccata d’aria. Ma prima ancora per Milano si vedevano centinaia di persone in giro, con tanto di mercatini e feste. Così l’unico vero risultato delle misure governative sembra aver dato soddisfazione alle migliaia di condomini che avrebbero tanto voluto veder scattare la polizia ogni volta che un vicino organizza una cena con amici. Quello perennemente incazzato con tutti perché fanno rumore, hanno un cane, ballano o semplicemente disturbano la quiete in cui vorrebbe immergersi pure vivendo in condominio. Quella particolare specie di umano che passa il tempo a controllare cosa buttano nella spazzatura i vicini di casa o controlla quante volte viene usato un parcheggio condominiale per essere sicuro di avere sempre disponibile quello che ritiene più comodo. Finalmente quando questi soggetti chiamano, polizia e carabinieri scattano per dovere a sanzionare i festaioli. Perché tecnicamente tutto è assembramento per adesso. Ma sull’arancione lombardo si addensano nubi: gli incazzosi di condominio non avranno lo stesso sfogo, ma anche gli altri come prenderanno le uscite? Dopo un anno di contatti sociali limitati il rischio di scontri è alto. Perché la tensione sta salendo e tutti saranno nel dubbio. Intanto è arrivata la pioggia. E se piove sull’arancione lombardo che si profila da lunedì, saranno tutti in macchina. Ancora più incazzati e timorosi allo stesso tempo.

Piove sull’arancione lombardo Leggi tutto »

Pioggia: 130mila messaggi ai cittadini dal sistema di allerta del Comune

Con una concentrazione di pioggia tra i 100 e i 130 mm d’acqua, ieri notte a Milano è caduto in poche ore un terzo della pioggia caduta dall’inizio dell’anno. Ciò ha determinato l’esondazione del fiume Seveso, iniziata alle 3 e rientrata alle 8 di questa mattina. Anche il Lambro è esondato e questo ha reso necessaria l’evacuazione delle comunità Exodus e Ceas dalle loro sedi nel Parco Lambro. Sono state trenta le pattuglie della Polizia locale impegnate nell’emergenza questa notte insieme a dieci squadre della Protezione civile, che ne ha impiegate altre venti al mattino e venti al pomeriggio nella giornata di oggi. Anche Amsa, dalla scorsa notte, è impegnata nelle operazioni di pulizia, rimozione del fango e disostruzione dei pozzetti stradali nelle aree di Milano interessate dall’esondazione del fiume Seveso. Nel corso della giornata l’azienda ha schierato – in aggiunta ai regolari servizi di pulizia e spazzamento previsti nell’area – 22 automezzi per turno di lavoro dedicati: idrovore, spurgo pozzetti e lavatrici. Gli interventi di pulizia straordinaria e di disostruzione riguardano principalmente le vie e le piazze dei quartieri di Niguarda e Isola, fra cui piazza Istria, viale Ca’ Granda, viale Suzzani, via Fulvio Testi, viale Zara, via Veglia e via De Angelis. Sono stati programmati per i prossimi giorni nuovi interventi straordinari di pulizia e lavaggio meccanizzato delle vie interessate dall’esondazione del fiume per asportare definitivamente sabbia e limo depositati sulle strade. In coordinamento con la Protezione civile, sono già stati liberati dall’acqua i sottopassaggi di via Pompeo Leoni e via Arbe e le squadre Amsa stanno ultimando le operazioni presso i sottopassaggi di viale Rubicone, piazza Carbonari e via Negrotto. Circa 130mila messaggi tra posta elettronica (circa 22.800), telefonate (oltre 58mila) e notifiche tramite l’app della Protezione civile (circa 47mila) tra le ore 16 di ieri, orario di emanazione dell’allerta meteo, e le ore 13 di oggi: sono questi i numeri del servizio di allerta gratuito della Protezione civile del Comune di Milano che questa notte ha anche avvisato in tempo reale sull’esondazione del Seveso. Al sistema, attivato nell’ottobre 2019 per informare tempestivamente i cittadini sulle conseguenze del maltempo, è possibile iscriversi consultando la pagina dedicata del sito del Comune di Milano.  

Pioggia: 130mila messaggi ai cittadini dal sistema di allerta del Comune Leggi tutto »

What do you like about this page?

0 / 400