rapinatori

Arrestati due gruppi di rapinatori in trasferta

Ieri e lunedì scorso, la Polizia di Stato di Milano ha eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti altrettanti pregiudicati, di origine napoletana, appartenenti a due distinte batterie, in quanto ritenuti responsabili di rapine di orologi di pregio al polso di ignari automobilisti in transito nelle vie della città di Milano. In particolare, ieri mattina, i poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito, a Napoli, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 09.07.2020 dal G.I.P. dr.ssa Anna Magelli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, Proc. Agg. dr.ssa Laura Pedio e Sost. Proc. dr Leonardo Lesti, nei confronti di 3 rapinatori di origine partenopea specializzati nelle rapine di orologi di valore in danno degli automobilisti. Le indagini hanno permesso di identificare A.S., nato a Napoli il 16.05.1971, M.D.M., nato a Napoli il 28.02.1987, e R.M., nato a Napoli il 14.01.1984, quali autori di una rapina commessa nel marzo 2019 di un Rolex Submariner in danno di un cittadino italiano, aggredito appena sceso dalla sua auto dopo essere stato pedinato lungo le vie cittadine ed essere stato costretto a consegnare anche diverse centinaia di euro custodite in tasca. L’attività ha avuto inizio con la ricostruzione delle immagini della rapina e immediato seguito con l’individuazione degli scooter dei rapinatori ed ha permesso di identificarli e di accertare l’operatività del gruppo nel capoluogo lombardo sino al successivo mese di maggio. La tecnica era sempre la stessa: percorrevano in moto le strade più trafficate in attesa di individuare la vittima, attendendo che scendesse dall’autovettura, aggredendola fisicamente al fine di strappargli l’orologio. I servizi di osservazione e pedinamento, le intercettazioni telefoniche e l’analisi dei tabulati telefonici hanno permesso di provare, altresì, la loro presenza fisica nella città in concomitanza con la rapina consumata nonché le trasferte successive in occasione delle quali avevano la disponibilità di una auto a noleggio e di un appartamento in viale Molise, a Milano, come base logistica. Nel mese di maggio 2019 gli indagati erano stati persino pedinati in Francia in occasione di una trasferta in prossimità dei giorni in cui a Parigi si svolgeva la competizione tennistica “Roland Garros”, trasportando gli scooter nella capitale francese. A Parigi, gli uffici della “Sureté Territoriale de Paris” (la Direzione Centrale della Pubblica Sicurezza) attivata mediante i canali di collaborazione internazionale di Polizia, insieme a personale della Squadra Mobile di Milano hanno certificato la presenza dei tre rapinatori i quali, a bordo dei predetti motocicli, con targhe francesi applicate, hanno iniziato a “battere” le vie più trafficate e famose di Parigi affiancando veicoli di grossa cilindrata, al fine di verificare se i conducenti avessero al polso orologi di pregio.

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Agente fuori servizio blocca rapinatori marocchini

E’ successo alla fermata “Stelvio” del Filobus 90/91, quando due rapinatori marocchini di 43 e 20 anni hanno sottratto l’iphone a una passeggera che si è messa ad urlare, attirando l’attenzione di un agente di polizia fuori servizio che stava rientrando a casa. Il Poliziotto, appartenente alla Squadra Mobile di Milano, non ha esitato ad inetervenire affrontando e bloccando i due rapinatori, che al sopraggiungere dei rinforzi sono stati arestati e condotti in carcere.  

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Arrestati tre giovani rapinatori egiziani

Arrestati tre giovani rapinatori egiziani dalla Polizia di Stato che, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare e il collocamento in comunità nei confronti di due minorenni e di un 18enne, accusati di aver commesso, nel gennaio 2019, tre rapine ai danni di coetanei. Fra le aggravanti  contestate ai tre quelle di aver agito con particolare ferocia, a mano armata ed in gruppo, sequestrando le vittime ed, in alcuni episodi, tentando anche di costringerle a collaborare a mettere a segno altre rapine. L’attività investigativa condotta dai poliziotti del Commissariato Porta Genova della Questura di Milano è scaturita dalle dettagliate denunce da parte delle vittime e dei rispettivi genitori. Sviluppatesi dapprima dalle risultanze dei tabulati telefonici ed informatici dei telefoni rapinati, le indagini sono poi proseguite con la visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, a cui si è aggiunta una attività di individuazione, appostamento, informazione e pedinamento per corroborare le risultanze acquisite che hanno giustificato la richiesta da parte del PM dei minori delle custodie cautelari nei confronti degli indagati. Al termine degli accertamenti investigativi, le successive perquisizioni delegate hanno dato esito positivo rinforzando il quadro probatorio nei confronti dei tre, i quali risultano aver avuto altresì contatti con un’altra banda di minori, arrestata un anno fa, che praticava le stesse attività criminose con il medesimo modus operandi, dimostrando da parte dei tre, non solo una spiccata attitudine all’associazionismo criminoso interno alla banda stessa, ma una ancor più preoccupante interrelazione esterna con altre realtà criminose analoghe, quasi a evidenziare una dimensione imprenditoriale del crimine così organizzato.  

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Banche rapinate da banda di napoletani in trasferta, tre arresti (video)

Martedì scorso, gli agenti della Squadra Mobile, in collaborazione con la Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di Giugliano (Na), hanno arrestato 3 componenti di una banda che nei mesi di marzo e maggio 2018 hanno rapinato due banche a Milano, per un bottino complessivo superiore a 1 milione di euro. La tecnica utilizzata era sempre la stessa: individuazione di un ingresso secondario dell’istituto di credito; accesso segando le grate di protezione e rimuovendo gli infissi; ingresso nella struttura nel momento ritenuto idoneo. Le indagini della Squadra Mobile di Milano hanno consentito di individuare i veicoli che venivano usati per le rapine, di accertare la presenza fisica degli autori nella città in concomitanza con le rapine consumate e di delineare i compiti che ogni membro svolgeva nell’associazione caratterizzata da una organizzazione prestabilita.  

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Disposta la sorveglianza speciale a due pericolosi rapinatori seriali

La Divisione Anticrimine della Questura ha permesso di individuare due situazioni a rischio di degenerazione criminale per le quali è stata richiesta dal Questore di Milano l’applicazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di abituale residenza o dimora. La prima delle due misure di prevenzione di durata due anni e mezzo nei confronti di un italiano, classe 1963, con precedenti per truffa, sequestro di persona, reati inerenti gli stupefacenti, responsabile di numerose rapine a Milano e in altre parti d’Italia, recentemente arrestato per un episodio avvenuto in provincia di Siena, dove unitamente a tre complici ha rapinato una gioielleria puntando una pistola verso il titolare ed ingaggiando con quest’ultimo una colluttazione. La seconda della durata di due anni nei confronti di un italiano, classe 1982, anche lui con numerosi precedenti per rapina, detenzione illecita di armi e reati inerenti gli stupefacenti. Dopo aver compiuto diverse rapine in banca a mano armata, quest’anno è stato sequestrato a suo carico un vero e proprio arsenale tra cui una mitraglietta marca Sten MKII, completa di due caricatori e catalogabile come arma da guerra, diverse pistole e un totale di ben 775 munizioni.  

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