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Sala: su Area B vedrò opposizioni ma vado avanti

“Su Area B vado avanti per la mia strada, credo che sia giusto, in una politica che è fatta di grandi dichiarazioni. In campagna elettorale poi i politici non hanno il coraggio di fare le cose, io il coraggio ce l’ho”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è tornato a parlare di Area B, la ztl che corrisponde a quasi tutta la città, i cui nuovi divieti sono entrati in vigore oggi, a margine del collegamento con Samantha Cristoforetti alla Triennale. “Non c’è nessuna possibilità che io cambi idea su questa cosa”, ha detto Sala che poi ha dato la sua disponibilità ad incontrare, tra mercoledì e giovedì, i consiglieri del centrodestra che protestano per l’entrata in vigore dei nuovi divieti.  “Ci mancherebbe altro , ma se il tema è cercare di farmi cambiare idea direi che proprio non c’è alcuna possibilità. Anche perché non è una decisione presa l’altro ieri ma l’abbiamo presa un paio di anni fa – ha concluso -. Abbiamo avuto tanto tempo per parlarci. Questo è il ruolo di maggioranza e opposizioni, la discussione su Area C era la stessa cosa poi passa del tempo e si dice che non è stata così male come decisione”. ANSA [the_ad id=”36270″]

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CDX Città Metropolitana: Sala nega la discussione sui divieti ai diesel Euro 4 e 5

“Area B. Quest’oggi in Consiglio Metropolitano il centrodestra ha presentato una mozione per impegnare il Sindaco Sala a sospendere l’entrata in vigore di Area B, misura che inibisce l’accesso in città ai veicoli benzina fino a euro 2 e diesel fino euro 5. Peccato che il Sindaco sia stato molto chiaro sul non voler discutere il documento, negando l’ìapertura del dibattito in Consiglio Metropolitano”. “Nella difficile situazione economica che attraversa il paese, e che forse non si è ancora manifestata in tutta la sua pienezza, rendere ancora più difficile la vita a milioni di cittadini, nella fattispecie per le fasce più deboli, che non hanno i mezzi per sostituire gli autoveicoli più datati, è incomprensibile”. “I cittadini metropolitani residenti nei comuni limitrofi, specie quelli più lontani dal capoluogo, sono ulteriormente penalizzati dalla carenza di mezzi pubblici per l’accesso in città, situazione che si aggrava ulteriormente in determinate fasce orarie. Sala, parlando da Sindaco di Milano e anticipando i Consiglieri, ha spiegato di essere stato votato dai propri cittadini per perseguire questo obiettivo, dimenticandosi che lo stesso dovrebbe rappresentare anche tutti coloro che vivono in Provincia”. Così facendo ha messo in difficoltà gli stessi consiglieri di maggioranza, costretti così a negare persino la discussione su un argomento tanto sensibile. Così il centrodestra all’unisono, preso quindi atto che Palazzo Isimbardi non è più rappresentativo dell’area metropolitana milanese, ma solo dei cittadini residenti nel capoluogo, ha deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta.” Per Samuele Piscina, Capogruppo Lega: “A farne le apese sono sia i cittadini dell’hinterland che i milanesi stessi, poiché non tutti possono permettersi la sostituzione dell’automobile cambiata pochi anni prima. Pensate che chi abita in Area C, tra i quali anche diversi residenti delle case popolari, non potrà più accedere nella cerchia neanche per portare la propria vettura nel garage. A fronte di una politica scellerata, contraria a ogni logica soprattutto in questo difficile momento economico, le giunte di sinistra degli ultimi 12 anni hanno aumentato i ticket e gli abbonamenti dei mezzi pubblici a fronte di nessuna nuova progettazione di ulteriori tratte metropolitane. Non è cosí che si fa una seria campagna per promuovere l’utilizzo di mezzi alternativi” Per Pino Pozzoli, capogruppo Fdi, “oggi si è palesata la necessità di tornare a votare il sindaco metropolitano con suffragio universale. Un sindaco che risponde solo ai milanesi ignorando le istanze e gli appelli che arrivano dall’hinterland, non può rappresentare l’area vasta della provincia. Rincorre politiche “Gretine” che non hanno effetto sull’inquinamento, ma peggiorano solamente la qualità della vita dei cittadini che vivono intorno al capoluogo.” Per Vera Cocucci Capogruppo Forza Italia: “In provincia non abbiamo i mezzi di trasporto pubblico che hanno in città, ci sono orari di “morta” in cui non passa nemmeno un autobus o un treno a volte per ore e i capolinea delle linee metropolitane o i principali accessi al sistema di trasporto cittadino sono all’interno dei confini comunali. Confini che dovrebbero essere membrane permeabili e che invece con provvedimenti come questo rischiano di diventare muri che separano cittadini di serie A e cittadini di serie B. Ben venga la tutela dell’ambiente ma solo con un vero sistema di trasporto pubblico integrato ed efficiente tra città e provincia come in tutte le metropoli europee! Diventiamo una vera Grande Milano anziché chiudere la piccola Milano.”

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De Corato: Sala straparla di ecologia

“Continua l’inutile crociata di Sala contro le auto che straparla di ‘momento di passare ad azioni concrete’. Dal 1° ottobre l’accesso in Area B sarà interdetto anche ai Diesel Euro 5. L’ennesima misura inefficace per migliorare la qualità dell’aria, ma decisamente utile per rimpinguare le casse del Comune. Sappiamo bene tutti che lo smog non è la principale causa di inquinamento a Milano. Il capoluogo lombardo sorge, infatti, in Pianura Padana, le cui condizioni geologiche, da sole, spiegano l’alto tasso di inquinamento dell’aria, causato da vari agenti e, solo in parte, dal traffico automobilistico. Nonostante ciò, e nonostante l’invito da parte di Regione Lombardia di derogare, alla luce della crisi energetica e socio-economica, fino al prossimo mese di marzo al blocco dei diesel euro 5 in Area B, Sala si tappa le orecchie e continua dritto per la sua strada. Rifiuto, quello di una deroga, comprensibile visto che il primo cittadino, a fine anno, dovrà far tornare i conti nel bilancio”, afferma l’onorevole Riccardo De Corato, già assessore alla sicurezza di Regione Lombardia ed ex vice Sindaco di Milano in merito al blocco degli Euro 5 in Area B a Milano.

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Sala: i diritti non si toccano o mi farò sentire dal governo

 “Milano c’è, io ci sono. Non posso piacere a tutti, francamente non lo voglio nemmeno ma spero di essere ricordato come un sindaco che ha cercato di fare quello che ha promesso e ora prometto di continuare a far crescere Milano e di essere un’attenta sentinella del rispetto dei valori per i quali ci siamo battuti”. Lo ha scritto sulle sue pagine social il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando il voto delle elezioni politiche. “E di farmi sentire se dovessi percepire che ciò non stia avvenendo. L’ho fatto con Governi vicini a me, lo farò con il nuovo Governo – ha aggiunto postando una foto della città dalle guglie del Duomo -. Non è tempo di chiacchiere, tantomeno di proclami. C’è da lavorare, e c’è da essere più che mai fedeli a valori radicati nel vissuto della nostra città”. “Viviamo in un Paese democratico, cosa che purtroppo non è la normalità nel mondo contemporaneo. Ho sempre pensato che la nostra vita, la mia vita, debba basarsi su diritti e doveri – ha concluso -. Certo, anche doveri. Ma i diritti faticosamente acquisiti non si toccano”. ANSA

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De Corato: Sala usi la Locale per garantire sicurezza gazebo

“Continuano le dichiarazioni del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, riguardo gli assalti ai gazebo elettorali presenti in città: è impossibile sorvegliarli tutti e “sembra che tutti alzino un po’ i toni”. Il sindaco, anziché limitarsi a dire che non è possibile controllare, cominci a mettere una squadra composta da una trentina di vigili in servizi di sorveglianza notturni mobili nei pressi dei gazebo. Si tratterebbe di un servizio che potrebbe servire non solo per sventare altri assalti ai gazebo, ma anche per prevenire e segnalare ogni tipo di violazione. Parlando dei toni utilizzati in questa campagna elettorale, poi, cerca di generalizzare con un “tutti”. Forse Sala non si è accorto che, come ha sottolineato anche il Presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, gli attacchi al partito sono arrivati anche da ministri, cariche istituzionali e media. Ma anche leader di partiti, come il ‘suo’ segretario del Pd, Letta, che sin da subito ha alzato i toni contro la Meloni, FDI ed il centrodestra. Fra le dichiarazioni di oggi, il primo cittadino milanese, si è detto preoccupato per ‘l’ambiguità del centrodestra sul tema dell’Ungheria’. Anziché andare a vedere preoccupazioni dove non ci sono, perché non si concentra su tutte le problematiche di Milano che gli vengono continuamente segnalate. A partire dalla sicurezza, per poi continuare con segnalazioni come quelle che gli sono state rivolte anche oggi, durante l’assemblea di Assimpredil Ance, dalla Presidente De Albertis riguardo l’area B, che creerà di sicuro problemi all’operatività dei cantieri. Una misura che, come Area C, è più utile a riempire le casse comunali che ad altro”, afferma Riccardo De Corato, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, già assessore alla sicurezza di Regione Lombardia, e candidato al collegio uninominale di Rozzano per la Camera in merito alle dichiarazioni di Sala.

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Sardone: assurdo il piano energia di Sala

“Il piano energia, proposto dal sindaco Sala, già viene criticato pesantemente dai commercianti e persino dalle forze di maggioranza. Sia sul funzionamento degli uffici che sull’illuminazione pubblica ci sono evidenti controindicazioni e sul commercio come al solito i negozianti non sono stati coinvolti e non si trovano d’accordo sulle proposte avanzate. La chiusura mattutina delle piscine è semplicemente assurda, la questione del caro bollette non può essere affrontata con la chiusura degli impianti, a maggior ragione quelli sportivi che hanno una notevole importanza per giovani, anziani e famiglie. Sala brancola nel buio e annuncia che sta ancora ragionando sul piano da proporre. Di fronte a una situazione difficile per tutta la città, il sindaco e la sua giunta vanno avanti ad annunci, criticati persino dalla loro maggioranza che poi finiscono nel dimenticatoio, sostituiti da altri annunci. L’incapacità cronica della giunta di rispondere alle emergenze (come abbiamo visto durante la pandemia) è ormai una consuetudine che i milanesi non possono più sopportare”. Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega.

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