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Sollazzo (Misto): “Pieno sostegno ai dipendenti Airport Handling”

Sollazzo (Misto): “Pieno sostegno ai dipendenti Airport Handling“. L’intervento del consigliere comunale arriva insieme al comunicato stampa diramato dai dipendenti dell’azienda: “Siamo i dipendenti di Airport Handling, la societá al 30% di SEA che gestisce i servizi di terra negli scali di Linate e Malpensa. ll Governo metterà a disposizione 3 miliardi di euro per rilanciare Alitalia. Questo sacrosanto rilancio della nostra compagnia di bandiera però, per quanto riguarda il nostro scalo cittadino di Milano, andrá a scapito della nostra azienda, Airport Handling ( ex Sea Handling). Questo perché la nuova Alitalia ha deciso di rinunciare ai nostri servizi di terra sostituendoci trasferendo personale addirittura da Roma! Da marzo scorso siamo in cassa integrazione, ma se entro marzo 2021 non si troverá una soluzione, ci sará il primo licenziamento collettivo in una societá di SEA che si sa é un fiore all occhiello per il Comune di Milano. Il trasporto aereo in generale è un servizio pubblico prezioso che deve essere tutelato! Il salvataggio di Alitalia era ed é necessario ma deve essere condiviso in tutto il comparto! Deve passare attraverso la garanzia occupazionale sia della compagnia che delle aziende dell”indotto fornitrici di servizi. Occorre trovare quindi al piú presto una soluzione che garantisca il lavoro, la pace sociale ma anche gli interessi locali, visto che stiamo parlando di 550 famiglie milanesi che stanno subendo sulla propria pelle una decisione presa a Roma. La nuova Alitalia non puó nascere a spese dei lavoratori milanesi!”

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Presidio a Palazzo Marino per la tutela di San Siro

Presidio a Palazzo Marino per la tutela di San Siro. Oggi è previsto un gesto di protesta di fronte al Comune di Milano per ricordare all’Amministrazione che sono tanti quelli che sul progetto di riqualificazione del quartiere sono attenti. E hanno riscosso l’appoggio politico di Simone Sollazzo, consigliere comunale del gruppo Misto: “È importante per noi esserci e sostenere la causa per rivendicare tre semplici concetti: La sovranità di un consiglio comunale che ha approvato un Piano di Govermo del Territorio con un indice di edificabilità ben preciso. Se esistono determinati provvedimenti quindi non capiamo perché le società private non si possono attenere ad essi. Rivendichiamo il parere sovrano di tutti i comitati e associazioni in rappresentanza dei cittadini del quartiere coinvolto che per primi conoscono le criticità e sulle quali andrebbero a pesare opere di cantierizzazione e le conseguenze di una operazione faraonica di sconvolgimento di un ambito urbano. E in terza istanza rivendichiamo il concetto di “riqualificazione” che non necessariamente deve passare attraverso la demolizione e ricostruzione in toto di un monumento esistente e perfettamente funzionante. Si può ripensare alla ripiantumazione e messa a verde delle aree circostanti e riprogettare sicuramente strutture commerciali e ricreative , ma restando nei parametri già abbondantemente approvati dalla Amministrazione comunale.  “Il progresso del quartiere deve avvenire entro certi paletti dettati dalla legge , dal buonsenso e dalla sacrosanta esigenza di salvaguardia del bene pubblico”.  

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Imbarazzo del PD per il mancato aiuto ai lavoratori dello spettacolo

“Una commissione è una occasione importante per ascoltare le categorie lavorative maggiormente colpite dalla inattività del periodo Covid 19”, Commenta il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia,Andrea Mascaretti, in merito all Commissione Congiunta di Politiche del Lavoro e Cultura, aggiungendo, “Peccato che all’ascolto non siano seguiti i fatti, quando era possibile. la narrazione fiabesca proposta dalla maggioranza PD si è però scontrata con la dura realtà”. Infatti, spiega Mascaretti, “Dopo aver detto ai rappresentanti delle categorie di lavoratori del mondo dello spettacolo – vi abbiamo ascoltato – e  – Scriveremo con voi bellissimi documenti per il futuroì – é arrivata la doccia fredda seguita da un forte imbarazzo per tutti i partecipanti”. A creare scompiglio in aula è stato il consigliere del Gruppo Misto Simone Sollazzo, che ha distribuito ai presenti copia dell’ordine del giorno presentato in Consiglio Comunale lo scorso lunedì insieme con il allo stesso Mascaretti, in cui proponevano di destinare immediatamente 5.000.000 di euro  (prelevandoli dal fondo di mutuo soccorso) ai lavoratori del mondo dello spettacolo, oggi in grandissima difficoltà. Proposta bocciata da tutti i consiglieri del PD e della maggioranza condannando i lavoratori dello spettacolo a non ricevere quei 5 milioni di euro disponibili. “Facile promettere e buttare la palla in avanti addossando responsabilità o dando l’ultima parola al Ministro dei Beni Culturali ma è bene ricordare che le occasioni per compiere un passo concreto di avvicinamento alle categorie ci siano già state“, accusano i due consiglieri, spiegando, “Da parte del Gruppo Misto ricordiamo due Ordini del giorno clamorosamente bocciati senza appello e senza possibilità di discussione dove nel primo chiedevamo 500 mila euro per un sostegno immediato ad istituzioni culturali e sociali. Mentre nel secondo si chiedeva lo stanziamento di 5 milioni per la ripartenza di tutta la filiera dello spettacolo dal vivo”. “Questa è la nota che stona – continuano – e che smentisce una seduta di Commissione che si ferma solo sul piano dell’ascolto e delle chiacchiere quando i fatti concreti si potevano già fare di concerto con le proposte dell’opposizione e senza farne una solita passerella elettorale e un metterci volutamente il cappello democratico. Chiediamo meno chiacchiere e più pragmatismo – concludendo – ma soprattutto troviamo intollerabile prendere in giro i lavoratori dello spettacolo in difficoltà così, come hanno fatto oggi i consiglieri del PD che 4 giorni fa hanno bocciato i fondi a loro destinati”.

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San Siro, Sollazzo: “Progetti poco convincenti”

San Siro, Sollazzo: “Progetti poco convincenti”. “Bisogna innanzitutto denunciare il fatto che assistiamo ad un ritardo esagerato col quale la documentazione venga fornita in ritardo ai consiglieri – Così il Consigliere Sollazzo al termine della Commissione Bilancio/Sport/Urbanistica sugli aggiornamenti della progettualità sullo stadio Meazza di San Siro – Ma a prescindere da questa condizione di fondo, i progetti allo stato attuale continuano a non convincere perché adesso c’è un aggravante in più: voler provare a conservare il ricordo del vecchio stadio mantenendo giusto una porzione di vecchia struttura come “souvenir”.  Mi sembra davvero una presa in giro nei riguardi della cittadinanza , indipendentemente dal tifo verso le due compagini. Esagerata la richiesta di 180 mq di volumetria con il pretesto di garantire la sostenibilità economica di questa operazione. Un’ operazione che in ogni caso non risollevera’ i due clubs da un punto di vista tattico e di appeal sulla cittadinanza fintanto che non ripartirà un vero progetto calcistico. E rimane il fatto che i due progetti (molto simili e fin troppo omologati con altri esempi europei e italiani) cambiano solo la  silhouette della struttura sportiva rendendola leggera e meno capiente e non hanno nulla a che vedere con la sfarzosita’ e l’eleganza della attuale “Scala del calcio”. In un periodo così arduo come quello post Covid 19 credo che sia inadeguato e rischioso un investimento di questo tipo che non rispetta nemmeno la voce della verità di tanti comitati e associazioni che vivono il quartiere in prima persona. Mi dispiace ma siamo ancora lontani da una soluzione finale”.

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Lavoratori dello spettacolo, Sollazzo: “Più attenzione al settore”

Lavoratori dello spettacolo, Sollazzo: “Più attenzione al settore”. “Come Milano e Lombardia siamo stati l’epicentro della “pandemia” e questo nessuno lo nega, ma Milano non può permettersi di fare discriminazioni sul piano della Cultura e di uno spettacolo che non può che concretizzarsi nella dimensione “dal vivo” – ha affermato il consigliere Simone Sollazzo in occasione del sit in organizzato da Cub a sostegno dei lavoratori dello spettacolo. -Perché non parliamo solo di una fabbrica di sogni ed emozioni ma di tutto un insieme di professionalità che sono ferme senza reddito da più di due mesi. E comunque non si comprenderebbe come le disposizioni per evitare l’assembramento decadano quando si parla di manifestazioni e cortei e invece vengano imposte in materia di concerti e spettacolo. Perché si adottano due misure differenti? Ci vuole più coraggio  e volontà politica adesso e permettere alle categorie degli organizzatori e i direttori artistici di fare il proprio mestiere adottando tutte le misure necessarie per la ridefinizione dello spazio scenico. Lo spettacolo deve andare avanti come si suol dire. E ci attendiamo una ripresa definitiva almeno a livello cittadino entro e non oltre il primo di Agosto come richiesto anche dalla nostra mozione comunale. Ampio sostegno alle unità sindacali e tutti gli esponenti del mondo dello spettacolo in tutte le sue forme che si stanno sollevando.

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Sollazzo: rispetto, ma non accetto il parere della Soprintendenza

“Posso rispettare il parere della Soprintendenza ma nei fatti non lo accetto“, lo dichiara il Consigliere Comunale del Gruppo Misto Simone Sollazzo, che poi spiega, “Forse siamo abituati a ragionare solo in termini di convenienza economica al giorno d’oggi e non più in termini di valori affettivi che poi fanno la differenza oltre che la storia di una città. Perciò non credo che tre articoli di un Codice possano fermare le reali esigenze della cittadinanza che lo sa benissimo come questa Cattedrale dello Sport abbia già subito mutamenti nel corso del tempo. Come non credo che un mancato ‘valore culturale’ possa comunque cancellare un indiscutibile ‘valore architettonico’ che è stato riconosciuto in maniera unanime nel mondo“. “Qua non si tratta di conservare solo un muro o una rampa o un anello. – continua Sollazzo –  È un intero sito che racchiude storie di campioni e generazioni. Di conseguenza penso che prima di procedere verso qualunque scelta , vorrei ricordare che stiamo aspettando le carte riguardanti la nuova progettualità che è emersa nel dialogo fra l’Amministrazione e le due società nelle ultime tre settimane in piena era Covid-19. E in secondo luogo mi domando quando verrà finalmente attivata una vera procedura di dibattito pubblico dove la cittadinanza potrà ribadire un parere inequivocabile di conservazione della storia. E al netto delle restrizioni previste dalle normative sulla consultazione pubblica perché non lasciare alla cittadinanza la scelta tramite un sacrosanto referendum? Se proprio si vuole voltare pagina che sia la cittadinanza stessa a deciderlo questa volta. Senza rimpianti”. “Il parere della Sopritendenza è solo un pretesto per spingere sull’acceleratore della ricostruzione ex novo. Il valore culturale di San Siro è insito e risiede nella storia degli eventi ospitati. – concludo l’ex pentastellato – Non ha bisogno di un ulteriore parere tecnico per dimostrarlo. Non ci tiriamo indietro dal ribadirlo fino alla fine“.  

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