somalo

Militari fermano somalo in Cadorna

E’ accaduto poco prima della mezzanotte all’ingresso della stazione della Metropolitana di Cadorna dove, un somalo si è messo ad insultare i passanti arrivando in alcuni casi ad aggredirli. Fortunatamente nei paraggi era presenti alcuni militari di pattuglia che, notato il comportamento dell’extracomunitario, si sono avvicinati per calmarlo e identificarlo. Alla richiesta dei documenti il 23enne si è però scagliato contro di loro costringendoli a immobilizzarlo. Una volta reso inoffensivo il facinoroso i militari lo hanno trattenuto fino all’arrivo di una volante della Polizia i cui agenti lo hanno arrestato il ragazzo e portato in questura. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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Marocchino e somalo arrestati per rapina

Ieri gli agenti del Commissariato Greco Turro hanno arrestato, in due distinti episodi, due uomini per rapina. Nel pomeriggio del 31, presso un supermercato in Viale Giovanni Suzzani, un cittadino marocchino ha asportato 2 bottiglie di superalcolici per un totale di 45 euro circa. Sorpreso dell’addetto alla vigilanza, il 22 enne ha tentato la fuga strattonandolo. I poliziotti l’hanno arrestato per rapina impropria. Ieri notte invece, presso un supermercato in via Carlo Farini, un cittadino somalo di 24 anni, ha preso una bottiglia di liquore superando le casse senza pagare. Sorpreso dall’addetto alla vigilanza, il somalo ha cercato di guadagnarsi la fuga e ne è nata una colluttazione. I poliziotti intervenuti l’hanno arrestato per rapina.  

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Stazione Centrale: arrestati un tunisino e un somalo

Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Ferroviaria di Milano Centrale, durante i controlli straordinari effettuati per le festività natalizie, hanno arrestato un cittadino somalo di 21 anni, a carico del quale è risultato un provvedimento di custodia cautelare in carcere da eseguire per i reati di violenza sessuale e false attestazioni a Pubblico Ufficiale. I reati sono stati commessi dall’uomo lo scorso 10 dicembre, all’interno di un negozio della Stazione Centrale di Milano. Nella circostanza, lo straniero, dopo aver tentato il furto di un oggetto, si è avvicinato alla commessa tentando di bloccarla e baciarla. Immediatamente rintracciato dagli agenti del Settore Operativo della Polfer, l’uomo era stato arrestato. Dopo l’arresto, convalidato, è stato posto in libertà, ma il Gip, su richiesta del Pubblico Ministero ha emesso la misura cautelare della detenzione in carcere. La sera del 24 dicembre infatti, il somalo è stato nuovamente arrestato e condotto presso il carcere di San Vittore. Il giorno di Natale invece, gli agenti del Settore Operativo della Polizia Ferroviaria di Milano Centrale, durante il servizio di prevenzione e repressione dei reati all’interno della Stazione di Milano Centrale, hanno proceduto al controllo di un cittadino tunisino di 61 anni. L’uomo è risultato essere a carico di un ordine di carcerazione per cumulo pene di 9 anni, 3 mesi e 27 giorni di reclusione. L’uomo è stato arrestato e accompagnato al carcere di San Vittore.  

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Somalo aggredisce due donne a bottigliate

A subire i danni maggiori è stata una donna di 60 anni, che insieme a un’amica era appena uscita da un locale in via Vittor Pisani dove avevano trascorso la serata. Mentre tornavano a casa hanno incrociato un somalo che camminava barcollando e per evitare problemi hanno cercato di evitarlo, ma l’uomo che era ubriaco ha iniziato a rincorrerle brandendo una bottiglia di birra tra le mani. Quando l’energumeno è riuscisto a raggiungerle ha colpito la sessantenne alla testa, mentre l’amica pur se spaventata ha cercato di difenderla rimanendo a sua volta leggermente ferita. Per fortuna alcuni passanti sono intervenuti, allontanando l’aggressore mentre chiamavano le Forze dell’Ordine. La polizia sopraggiunta insieme ai soccorsi ha raccolto le testimonianze delle donne mentre venivano medicate. In breve gli agenti, grazie alla descrizione ricevuta, sono riusciti a rintracciare il somalo in via Sammartini e lo hanno bloccato. Si tratta di un soggeto noto alle forze per diversi precedenti di resistenza a pubblico ufficiale, che grazie al riconoscimento effettuato dalla vittima questa ieri mattina è stato processato per direttissima. “Il nesso tra immigrazione e delinquenza esiste e non deve più essere tenuto nascosto per compiacere il politicamente corretto tanto caro alla sinistra“, è il commento all’episodio di Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamenatre della Lega. “A ogni ora del giorno e della notte passeggiare da queste parti è diventato un atto di coraggio da parte di chiunque – ha aggiunto la leghista – a questo punto mi chiedo: in una città internazionale come Milano tutto ciò può essere normale? Direi di no, ma aspetto una netta presa di posizione da parte della sinistra che amministra la città”. “Spaccio, furti, aggressioni, ubriachi molesti: la Centrale e le vie limitrofe sono una zona franca dove le istituzioni sono assenti ingiustificate e i criminali pullulano. In tutto ciò – ha concluso la Sardone – a rimetterci, per l’ideologia dannosa della sinistra, sono come sempre i cittadini milanesi”.  

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Seppellisce droga in una buca, arrestato somalo

Un somalo di 34 anni è stato arrestato dalla polizia per spaccio dopo essere stato notato mentre seppelliva una busta di plastica nei giardinetti ai Bastioni di Porta Venezia. Gli agenti lo hanno visto alle 18.45 di ieri seduto su un cordolo della strada, dove in più riprese ha scavato una buca per infilare un sacchetto. Quando si è allontanato in bici lo hanno fermato in piazza Oberdan per controllarlo, per poi tornare al punto da cui era partito. Hanno così scoperto che aveva posizionato un segnale di plastica per indicare il punto in cui scavare, probabilmente un riferimento visivo per il pusher che avrebbe dovuto sostituirlo nel turno di spaccio. Nella busta c’erano 7 palline di cocaina da un grammo ciascuno e un cellulare, lo strumento principale per la vendita.    

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