stranieri

Sardone (Lega): 82% dei fondi per il sostegno al reddito erogati a stranieri

“Nel 2022, su 5.644 domande ammesse per le 4 diverse misure di sostegno al reddito dedicate alle famiglie in difficoltà con minori, anziani o disabili, ben 4.683 sono state finanziate per stranieri” lo scrive in una nota Silvia Sardone, Europarlamentare e Consigliere Comunale della Lega. “Praticamente l’82% degli aiuti finisce nelle mani di immigrati: – aggiunge la laghista –  il solito welfare anti-italiano che tanto piace a Pd e compagni. Anche per la misura del bonus affitti, pensato per le giovani coppie con un figlio appena nato, a ricevere i maggiori aiuti sono gli stranieri: il 53%, nel 2023, per un totale di oltre un milione di euro erogati. La sinistra grida ogni due per tre al razzismo gettando fango sulla Lega e poi scopriamo che i veri razzisti sono loro. Come è possibile infatti che la stragrande maggioranza degli aiuti finisce sempre agli stranieri seppur siano il 20% della popolazione milanese? Al Pd l’ardua risposta…” conclude la Sardone.

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De Corato: aumentano i crimini delle baby gang di stranieri

“Ringrazio la Polizia di Stato per aver fermato quattro minori tunisini ritenuti responsabili di una rapina aggravata in concorso ai danni di un ragazzo minorenne avvenuta la mattina di domenica 3 luglio nel Parco della Biblioteca degli alberi, nei pressi di piazza Gae Aulenti”, afferma l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, commentando il fermo. “Gli scippi nella sola città di Milano sono aumentati, dal 2019 al 2021, del 21,59 %, le rapine del 14,52% e quelle su pubblica via del 13,96%. A tutto questo si aggiunge il nuovo fenomeno delle baby gang, sempre più violente e irriverenti nei confronti delle divise e spavalde al punto da colpire in pieno giorno sotto gli occhi dei passanti che hanno filmato la scena pubblicandola sui social. Esprimo la mia vicinanza alla giovane vittima dei quattro balordi tunisini. Fa piacere l’attenzione della Questura al fenomeno, come detto ieri dal Questore Petronzi, ma continuano e sono in aumento gli episodi violenti e le rapine per mano di bande di giovani, spesso stranieri o di seconda generazione. Quella delle baby gang a Milano è da tempo una realtà che il centrosinistra, con il solito approccio buonista, non vuole affrontare o cerca di giustificare con la scusa degli effetti causati dalle restrizioni dovute alla pandemia. Guai ad ammettere il fallimento delle loro politiche e che, evidentemente, l’integrazione non è per tutti. Non può esserci tolleranza nelle zone controllate da queste bande di giovani delinquenti. E’ fondamentale fare come il Prefetto di Padova e mappare i luoghi dove questi continui episodi di violenza avvengono e dove agiscono le baby gang. Una mappatura che va poi diffusa a tutti i Comandi e le caserme di Polizia e Carabinieri, in modo da consentire interventi puntuali ed efficaci”, conclude De Corato.

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Gruppo di stranieri stuprano commessa

Due uomini sono finiti in manette con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una donna. L’episodio è avvenuto nell’area verde di piazza Napoli nella notte intercorsa tra sabato 2 e domenica 3 luglio. La vittima è una commessa di origini brasiliane dell’età di 41 anni. La donna che è stata aggredita dai malviventi che l’hanno afferrata improvvisamente, strattonata e poi trascinata dietro un’aiuola per abusarla. A dare l’allarme al 112 intorno alle 02.50 sono stati alcuni passanti. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri del nucleo radiomobile che sono riusciti a bloccare un guineano di 42 anni incensurato e con permesso regolare di soggiorno, mentre stava abusando della 41enne brasiliana  e  uno dei suoi complici, un giovane di 22 anni di origini egiziane, con status irregolare e con precedenti per reati in materia di immigrazione. La vittima è stata così soccorsa e accompagnata all’ospedale Policlinico di Milano in codice giallo. Sul posto dell’aggressione anche gli specialisti della Sezione investigazioni scientifiche, che hanno effettuato i rilievi del caso. Gli investigatori dell’Arma sono adesso alla ricerca del terzo malvivente, che la notte degli abusi era riuscito a far perdere le sue tracce prima dell’arrivo delle forze dell’ordine: continua la caccia all’uomo.  

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Furti ai turisti in Centrale: quattro stranieri arrestati e sei denunciati

Gli agenti della polizia ferroviaria hanno arrestato per furto quattro persone e ne hanno denunciate sei, con l’accusa di derubare i turisti nell’area della stazione Centrale di Milano. Lo ha riferito in una nota la questura del capolugo lombardo, spiegando che tre stranieri pluripregiudicati sono stati bloccati dopo essersi impossessati di alcuni bagagli dalla stiva di un autobus diretto all’aeroporto di Orio Al Serio, appena i viaggiatori erano saliti a bordo. Un cittadino marocchino è invece finito in manette dopo essere stato sorpreso a rubare un cellulare dallo zaino di una turista orientale, ed infine sono stati indagati a piede libero per tentato furto aggravato due cittadini marocchini e quattro bosniache per lo stesso reato sorprese a tentare di rubare i bagagli a bordo di un treno in sosta.    

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De Corato (FdI): rimpatriare stranieri che delinquono

Riferendosi a due giovani di origine marocchina riarrestati dai poliziotti per rapina appena scarcerati dopo essere stati arrestati dai carabinieri per lo stesso reato, l’assessore lombardo alla Sicurezza Riccardo De Corato chiede che “gli extracomunitari che delinquono vengano rimpatriati nel loro Paese”. “Si tratta dell’ennesimo fatto di cronaca nera che vede coinvolti degli extracomunitari di nazionalità marocchina e non possiamo fare a meno di constatare come la popolazione carceraria presente in Lombardia, da anni, veda proprio questa etnia guidare la classifica delle presenze con ben 970 individui, un terzo del totale di tutt’Italia – afferma De Corato -. Considerati i numeri e le inconfutabili evidenze – rimango perplesso di fronte al fatto che, nonostante provengano da un Paese in cui non c’è alcuna guerra né dittatura, questi delinquenti non vengano rimpatriati. Non ci sono spiegazioni a tali mancanze se non, forse, che ci deve essere una volontà politica che preferisce che queste persone disoneste restino nella nostra nazione”. “Gli arrestati spesso, peraltro, sono giovanissimi e recidivi e pare del tutto evidente che non hanno, ne abbiano mai avuto, alcuna intenzione di integrarsi. L’unica verità di cui bisognerebbe prendere atto è che le politiche migratorie degli ultimi anni sono state un vero e proprio fallimento e che il nostro paese non può continuare a farsi carico di questi delinquenti, magari finanziando anche inutili programmi di reinserimento”, conclude l’assessore.

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Il Politecnico rende obbligatorio l’italiano per gli stranieri

Non solo attrarre gli studenti stranieri ma permettere loro di lavorare in Italia dopo la laurea. È questo l’obiettivo dei corsi di italiano organizzati dal Politecnico di Milano per gli studenti esteri iscritti alle lauree di secondo livello. È una nuova fase del processo di internazionalizzazione dell’ateneo che con l’istituzione delle lauree magistrali in inglese ha attratto sempre più studenti stranieri. Dopo aver raggiunto il 30% di iscritti non italiani alle magistrali, il Politecnico punta a far restare i futuri laureati in Italia. L’iniziativa mira non solo alla maggior integrazione degli studenti stranieri nel tessuto sociale e culturale italiano, ma cerca di soddisfare la domanda del mercato del lavoro che richiede sempre più professionalità dall’estero. L’Ateneo ha quindi deciso di istituire un test preliminare per definire il livello base dello studente, organizzato i corsi cui lo studente straniero potrà partecipare con insegnanti madrelingua e finalizzato il test finale messo a punto con il consorzio Cisia. Lo studente non potrà laurearsi se non avrà superato l’esame finale. Ai corsi ha aderito già dal primo semestre il 70% degli studenti immatricolati stranieri aventi diritto. Ogni corso, a cadenza semestrale, prevede 40 ore di lezione in totale, con due appuntamenti settimanali da due ore. Le lezioni puntano allo sviluppo delle abilità di ascolto, lettura, conversazione e comprensione, strutture linguistiche e grammatica. Le lezioni mirano a migliorare quelle skills comunicative utili nei contesti lavorativi. Infatti il programma di studio si propone come obiettivo acquisire scioltezza in situazioni comunicative più elaborate e riuscire a usare la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi professionali e accademici. “Attrarre talenti dall’estero e fare in modo che contribuiscano alla crescita del nostro Paese: questo è l’obiettivo – ha commentato in una nota Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano – Se l’inglese consente a tanti giovani di scegliere il Politecnico di Milano all’interno di un panorama globale altamente competitivo, l’insegnamento della lingua italiana diventa strategico nel trattenere chi si è formato nelle nostre aule e pone un limite alla continua migrazione di quanti, nonostante anni passati a Milano, continuano a sentirsi stranieri”. Askanews

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