tentato omicidio

De Corato: serio piano di sgomberi dopo il tentato omicidio nelle case popolari

Domenica 23 settembre, nel quartiere Corvetto a Milano, si è consumata l’ennesima violenta aggressione nelle case popolari dell’Aler, a tal proposito è intervenuto l’ex Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, ora Deputato alla Camera, Riccardo De Corato, che ha così dichiarato: «Ringrazio la Polizia per aver preso e portato in carcere il delinquente di 42 anni che, volutamente, ha cercato di uccidere il 33enne nelle case popolari di via Panigarola a Milano. Ma ci rendiamo conto in che Paese viviamo e a cosa, quotidianamente, assistiamo nelle quartieri della nostra città? Ma è normale che una persona agli arresti domiciliari scenda in strada e aggredisca, con più colpi attraverso una spranga di ferro, mirando addirittura la testa, un ragazzo? La situazione, a Milano, peggiora ogni giorno sempre di più ed è totalmente fuori controllo. La Polizia Locale, negli ultimi mesi, si è concentrata solo nelle case popolari appartenenti al Comune, ma ciò non basta, occorre invece da parte della Prefettura e della Questura un accurato e mirato piano di sgomberi degli abusivi, come era stato attuato dopo il lockdown del 2020. Non si può più tollerare che questi delinquenti facciano ciò che vogliono come dimostra quanto accaduto la scorsa domenica al Corvetto! Continuando così – ha poi concluso l’Onorevole De Corato-, con questa leggerezza ed andando in tale direzione, la situazione peggiorerà sempre di più come lo hanno dimostrato, per esempio, i fatti accaduti la scorsa estate in via Bolla dove, Sala e compagni, sembrano essersene già completamente dimenticati». [the_ad id=”36270″]

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Fermato un terzo egiziano per il tentato omicidio in via Russolo

La Polizia di Stato ha rintracciato anche il terzo uomo, presunto responsabile del tentato omicidio di due cittadini egiziani, ricoverati in prognosi riservata, a seguito dell’aggressione avvenuta giovedì mattina in via Russolo, a Milano,  all’interno di un cantiere. Si tratta di un egiziano di 31 anni.  Gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato l’uomo, fratello dei due egiziani già fermati, in viale Zara e hanno sequestrato la vettura utilizzata per la sua fuga. Venerdì la Polizia ha fermato i due egiziani accusati di tentato omicidio ma le indagini non si sono fermate. Questa mattina la Questura ha comunicato l’arresto di una terza persona.

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Fermati due egiziani per tentato omicidio

Due fratelli di 24 e 34 anni, entrambi cittadini egiziani, sono stati fermati nella notte dalla polizia in quanto ritenuti responsabili del tentato omicidio di due connazionali. L’aggressione risale a mercoledì mattina quando due giovani cugini egiziani erano stati colpiti all’interno di un cantiere in via Russolo, a Rogoredo. Si trovano ora entrambi ricoverati in prognosi riservata: uno era stato colpito da due fendenti al cuore e al polmone e l’altro, colpito da calci all’addome, ha riportato lesioni agli organi interni provocate dalla rottura di alcune costole. Proseguono intanto le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile, che hanno sequestrato il coltello utilizzato durante l’aggressione, per individuare eventuali altre responsabilità.          

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Sparatoria di agosto: tre arresti per tentato omicidio

La Polizia coordinata dalla Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre uomini ritenuti responsabili del tentato omicidio di un 26enne commesso lo scorso 29 agosto. In quell’occasione furono esplosi diversi colpi di arma da fuoco sotto un porticato in via Creta, nella periferia sud-ovest della città, e il ferito venne trasportato in gravi condizioni all’ospedale San Carlo. Gli arrestati sono un 19enne, ritenuto dagli investigatori della Squadra mobile il materiale esecutore del tentato omicidio, un 27enne, che aveva partecipato alla lite con la persona poi ferita, sotto i portici di un palazzo popolare in via Creta, e un 34enne, il presunto mandante del ‘chiarimento’ poi degenerato, azione maturata nell’ambito degli equilibri all’interno delo spaccio di zona. Tutti hanno precedenti. Il 19enne è stato arrestato a Margherita di Savoia (Barletta-Andria-Trani) dove si era rifugiato da parenti, gli altri due, abitanti in via Creta, a Milano. Il ferito, un 26enne anch’egli con precedenti per spaccio, colpito a un fianco, e che rischia la compromissione della deambulazione, non ha mai collaborato alle indagini. La Polizia ha effettuato 8 perquisizioni a carico di altrettante persone sospettate di essere variamente coinvolte con la vicenda o lo spaccio di zona. ANSA

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Arrestato uomo che ha tentato di uccidere la compagna

Un uomo di 26 anni è stato fermato a Milano per tentato omicidio, lesioni gravissime con l’aggravante dello sfregio permanente commesso ai danni della compagna, una donna di 44 anni, ora ricoverata in un reparto di chirurgia maxillo facciale con 45 giorni di prognosi. L’uomo aveva aggredito la compagna nel suo appartamento di viale Jenner, lo scorso 28 maggio, per motivi economici, colpendola con un coltello e una chiave a pappagallo. Chiamata dalla donna, la squadra mobile si è messa alla ricerca del 26enne, che ha precedenti, e che il giorno dopo si è consegnato al commissariato di Greco-Turro, con una ferita visibile alla mano, per cui è stato curato in ospedale. ANSA

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Padre e figlio arrestati per tentato omicidio

Stamattina, a Milano, è stato convalidato il fermo per il reato di tentato omicidio aggravato in concorso eseguito dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nei confronti di un uomo italiano pluripregiudicato di 44 anni e del figlio 20enne. Lunedì scorso, gli agenti delle volanti hanno bloccato i due all’interno del loro appartamento in zona Niguarda: alcune ore prima avevano aggredito un giovane ragazzo che aveva trascorso la serata in compagnia scattandosi dei selfie con un amico e due ragazze, di cui una ex fidanzata del 20enne fermato. Il giovane aggressore, venuto a conoscenza dell’incontro dell’ex con la vittima, ha raggiunto il suo appartamento con il padre per poi aggredirlo con calci e pugni alla testa riducendolo in pericolo di vita.

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